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COLLEGAMENTO IN SERIE DI GENERATORI DI TENSIONE
Due generatori sono collegati in serie quando hanno un morsetto in
comune e da esso non si diparte nessun altro ramo del circuito. In
tal caso la differenza di potenziale fra i morsetti A e C risulta
uguale alla somma delle forze elettro motrici dei due generatori.
Vac=Vab+Vbc La forza elettromotrice sarà:
Eeq=E1+E2+E3+...
COLLEGAMENTO IN SERIE DI GENERATORI DI CORRENTE
Dato che il collegamento in serie impone che la corrente sia
identica per ciascun elemento, permette una sola possibilità,
ovvero solo se essi hanno tutti la stessa corrente I, che coincide
con la corrente della serie. I=I1+I2+...In
COLLEGAMENTO IN SERIE DI CONDENSATORI (capacità C)
Anche in questo caso ogni condensatore ha un solo polo collegato
esclusivamente con un altro polo.
COLLEGAMENTO IN SERIE DI INDUTTORI (induttanza L)
per n induttori in serie l’induttanza sarà: Ls=L1+...Ln
Generatore di tensione reale
Esso può essere ad esempio una batteria per l’automobile, rappresentato da un
generatore di tensione E, collegato in serie ad una resistenza Rs che rappresenta
la resistenza elettrica dei circuiti interni. La caratteristica esterna del generatore
può essere ottenuta determinando due punti di funzionamento, ad esempio
quello con i morsetti AB aperti (I=0, V=E), e quello con i morsetti AB in
cortocircuito (V=0, I=E/Rs)
Partitore resistivo di tensione
Consideriamo due resistenze collegate in serie, attraversate dalla
corrente I, e supponiamo che la serie sia soggetta alla tensione V.
come si suddivide la tensione V tra R1 ed R2? La tensione di
suddivide tra le due resistenze in maniera direttamente
proporzionale ai loro valori.
Collegamento in PARALLELO di bipoli
Due o più bipoli sono collegati in parallelo se ai loro morsetti insiste la medesima
d.d.p. (uguale tensione elettrica) e, generalmente, sono percorsi da correnti
diverse.
In questo collegamento la LKC impone che I=I1+I2, ossia che la corrente totale
assorbita dal parallelo è data dalla somma delle correnti dei singoli bipoli, inoltra
risulta che le tensioni V sono uguali tra loro.
COLLEGAMENTO IN PARALLELO DI RESISTENZE
Le resistenze sono in parallelo quando 2 o più resistori condividono i
collegamenti sia dei terminali di ingresso sia quelli di uscita in un
determinato circuito. Sono soggetti alla stessa tensione V.
Due resistenze collegate in parallelo sono
equivalenti ad una resistenza il cui inverso è
pari alla somma degli inversi delle
resistenze.
COLLEGAMENTO IN PARALLELO DI GENERATORI DI CORRENTE
Due generatori si dicono collegati in parallelo se hanno i
due poli in comune, occorre in tal caso che le due f.e.m.
siano uguali e concordi. Il caso contrario non è
ammissibile, poiché è causa di uno stato di
indeterminazione con conseguente imprevedibilità nel
funzionamento del circuito. Essi equivalgono ad un
generatore di corrente che genera una corrente I pari
alla somma delle singole correnti generate. I=I1+..In
COLLEGAMENTO IN PARALLELO DI GENERATORI DI TENSIONE
Questo collegamento non è preso in considerazione in
quanto il collegamento in parallelo imponga che la tensione
sia identica per ciascun elemento. Quindi E1=E2=Eeq, dove
Eeq è la forza elettromotrice del generatore equivalente di
tensione.
COLLEGAMENTO IN PARALLELO DI CONDENSATORI
Un collegamento di condensatori in parallelo in un circuito
elettrico è un sistema in cui due o più condensatori lavorano allo stesso livello.
Nel loro complesso due o più condensatori collegati in parallelo possono essere
sostituiti da uno unico la cui capacità equivalente è data dalla somma delle
capacità.
singole
COLLEGAMENTO IN PARALLELO DI INDUTTORI
Due o più induttori sono collegati fianco a fianco condividendo la stessa tensione
attraverso i loro terminale. Questa configurazione consente alla corrente di
dividersi tra gli induttori creando molteplici percorsi per il flusso di enelgia
elettrica. A differenza dei collegamenti in serie, dove l’energia rimane la stessa in
tutto il circuito, qua la tensione du ciascun induttore è la stessa. Il flusso di
corrente totale è la somma delle correnti che scorrono attraverso ogni singolo
induttore. La tensione rimane la stessa. I=I1+I2+...In
Partitore resistivo di corrente
Consideriamo due resistenze R1 e R2 collegate in parallelo, esse sono soggette
alla stessa tensione V e assorbono la corrente I. come si suddivide la corrente I
tra le due resistenze?
La corrente si suddivide tra le resistenze in maniera inversamente proporzionale
al loro valore.
Collegamento a stella (Y) e a triangolo (D)
Tre resistenze lineari (circuito trifase) e tempo invarianti, possono essere
a stella e a
collegate tra loro, oltre che in serie e parallelo, in altri due modi:
triangolo.
Una connessione a stella
ha un comune, o un centro stella a cui sono
collegati tutti e tre i terminali, formano una stella
Nella connessione a triangolo,
tutti e tre i terminali sono collegati insieme
formano un anello chiuso. In questo non esiste un punto in comune e
viene usato per la trasmissione di potenza a brevi distanze.
Trasformazione triangolo-stella
In alcuni casi è necessario sostituire al triangolo connesso ai morsetti 1-2-3, la
stella equivalente. Si possono usare le seguenti espressioni:
Trasformazione stella-triangolo
Nei casi in cui è necessario sostituire alla stella connessa ai morsetti 1-2-3 un
triangolo equivalente, si possono usare queste espressioni:
Risoluzione di un circuito ohmico
Un circuito ohmico è un circuito elettrico che soddisfa le seguenti condizioni:
1. È collegato a un generatore di tensione che eroga corrente continua
2. È costituito da un certo numero di resistori (resistenze) per cui vale la
prima legge di Ohm. Le resistenze possono essere collegate in serie o in
parallelo, nel primo caso sono percorse dalla stessa corrente elettrica, nel
secondo presentano ai loro capi la stessa d.d.p.
Legge di Ohm:
V = IR. La tensione (V) è data dal prodotto della corrente (I) * la resistenza
(R).
I = V/R: la corrente è data dal rapporto tra la tensione (V) ÷ resistenza (R).
R = V/I: la resistenza è data dal rapporto tra la tensione (V) ÷ corrente (I).
A seguire le regole per il calcolo della resistenza equivalente per le resistenze
in serie:
Req = R1 + R2 + ... + Rn
I1 = I2 = ... = In = I
d.d.p che è la tensione V = V1 + V2 + ... + Vn
Calcoli per le resistenze in parallelo:
I = I1 + I2 + ... + In
V = V1 = V2 = ... = Vn
ESERCIZIO VIDEO LEZIONE (Libro pag 5)
determinare la corrente I?
Trasformo il triangolo nella
stella equivalente
ESERCIZIO 1 Nel circuito di figura con R1=1kΩ , R2=8kΩ ed R3=12kΩ ,
calcola la R equivalente vista ai morsetti AB.
1. Eseguo il parallelo tra R2 e R3
2. Ora si esegue la serie R1 con Rp
ESERCIZIO 2
Nel circuito in figura, si vuole conoscere la resistenza fra i morsetti AB, e tra i
nodi AC con R1=3kΩ, R2=1.2kΩ, R3=22kΩ, e R4=400Ω.
La situazione ai capi di A-B:
Per la resistenza vista fra A-C
ESERCIZIO 3
Nel circuito dato con R1=50Ω, R2=30Ω, R3=50Ω, R4=40Ω, R5=17Ω ed R6=10Ω,
calcola la resistenza tra A-B.
1. R1 e R2 sono collegati in serie (sono uno dietro l’altro)
2. R4 e R6 sono in parallelo (i loro due nodi sono tutti collegati tra loro)
ESERCIZIO 4
Dato il circuito in figura, calcolare le resistenze equivalenti ai morsetti AB e CD.
ESERCIZIO 5 DATI: d.d.p. del generatore = 120V
Risoluzione dei circuiti attraverso le leggi di Kirchhof
Attraverso l’analisi della rete si ottengono le tensioni e le correnti relative ai
bipoli della rete. Attraverso la sintesi è possibile scegliere delle caratteristiche da
assegnare ad uno o più bipoli affinché la rete nel complesso abbia un dato
comportamento.
Supponiamo una rete costituita da elementi lineari e da generatori di tensioni e
correnti che ha l lati e n nodi.
RICORDO CHE: LA PRIMA LEGGE DI KIRCHHOFF, detta legge dei nodi,
stabilisce che la somma delle correnti entranti in un nodo equivale alla
somma delle correnti uscenti da esso. LA SECONDA LEGGE, detta legge
delle maglie, aferma che la somma algebrica delle diferenze di
potenziale (tensioni elettriche V in volt) in ciascuna maglia è nulla.
Per risolvere la rete e quindi per conoscere correnti e tensioni possiamo scrivere
un sistema di equazioni lineari:
Scriviamo n-1 equazioni ai nodi applicando LKC
Scriviamo m=l-(n-1) equazioni ad altrettante maglie indipendenti
applicando LKT
Lezione 6
Principio di sovrapposizione degli efetti
Questo principio rappresenta uno strumento fondamentale per la soluzione di
circuiti lineari, cioè dove la caratteristica ingresso-uscita deve essere
rettilinea.
La risposta di una rete lineare alla sollecitazione di più generatori indipendenti
può essere ottenuta considerando ciascun generatore separatamente attivo e
sommando le rispettive risposte di rete.
Esempio: In questa rete agiscono due generatori, E1 e E2.
Si può per prima
cosa considerare
agente solo E1,
cortocircuitando
E2, e si
determinano le
correnti dei vari
rami. Poi si considera agente solo E2, e si determinano
le correnti parziali corrispondenti nei vari rami.
In ciascun ramo la corrente effettiva cercata è
data dalla somma algebrica delle correnti parziali
trovate: Se qualche corrente risulta
negativa significa solo che la corrente circolante ha il modulo uguale a quella
trovata, ma il senso di percorrenza reale è contrario a quello che inizialmente
avevamo prefissato.
ESERIZIO 1
ESERCIZIO 2
Per il circuito riportato in figura calcolare I3 usando il principio di sovrapposizione
degli effetti
Lezione 7
Teorema di Thevenin
Questo teorema può essere enunciato come segue: data una rete lineare R, e
dati due suoi morsetti A e B a cui è connessa una rete generica RAB di qualsiasi
natura (rispetto a linearità e tempo invarianza), supponendo che tra la rete R e la
rete RAB non ci sia alcun collegamento se non quello tra i morsetti A e B, la rete
lineare R è equivalente ad un circuito costituito da una resistenza Rth in
tensione Vth.
serie ad un generatore di
Con il termine equivalente si intende che i due circuiti (rete lineare R e circuito
equivalente di Thevenin) ai morsetti AB hanno le stesse forme d’onda per quanto
riguarda la tensione e corrente.
Detto in altro modo i due circuiti hanno lo stesso comportamento elettrico.
Criteri di calcolo dei componenti del circuito di Thevenin
Rth