In tabella:
All’interno della cellula abbiamo 0,5 M che mi da 1 Osm.
All’esterno passiamo da 0,5 M (aggiungendo l’acqua distillata al volume dell’ambiente
extracellulare) a 0,25 M di sali e quindi passiamo a 0,5 Osm.
In questo caso se andiamo a guardare la concentrazione osmolare interna e la concentrazione
osmolare esterna possiamo dire che la soluzione è IPOOSMOTICA/IPOOSMOLARE.
Questa soluzione richiama acqua all’interno della cellula e quindi determina un aumento del
→
volume cellulare è una soluzione ipoosmotica e allo stesso tempo ipotonica.
Ha una concentrazione di soluti minore rispetto a quella intracellulare => quindi è ipoosmolare.
È una soluzione che non è in grado di mantenere inalterato il volume cellulare ma ne determina un
aumento => quindi è una soluzione ipotonica.
In questo caso i due concetti si equivalgono. I sali presenti nell’ambiente extracellulare non
permeano la membrana e quindi passa soltanto acqua all’interno della cellula, questo provoca un
aumento di volume. Il volume aumenta fino a che la concentrazione di sali all’interno è uguale alla
concentrazione di sali all’esterno.
Per esempio, se qui il volume iniziale era 1, la concentrazione interna diventerà 0,5 Osm quando il
volume è raddoppiato, quindi quando è diventato 2. (i volumi 1 e 2, si possono immaginare come
Litri, ma in realtà la cellula non può avere un volume di 1 o 2 L, infatti sono i volumi relativi).
→
RIASSUMENDO: se metto una cellula in una soluzione ipotonica ho un aumento di volume.
L’acqua che passa non cambia la concentrazione extracellulare perché il volume extracellulare è
estremamente più grande rispetto al volume della cellula; quindi l’acqua che dall’ambiente
esterno passa nel citosol, non altera le concentrazioni extracellulare e il volume extracellulare.
Le concentrazioni extracellulari si considerano invariate rispetto a quelle intracellulari (la quali
cambiano).
(Questo perché la situazione che stiamo analizzando è quella di una cellula in una vaschetta --> la
vaschetta ha un volume infinitamente più grande rispetto al volume della cellula. La quantità di
acqua necessaria per determinare un aumento di volume della cellula (che diventi il doppio), è
infinitamente più bassa rispetto alla quantità che ci vorrebbe per cambiare in maniera significativa
la concentrazione extracellulare)
Caso 3:
Si ottiene una situazione analoga a questa quando alla soluzione che io ho diluito con acqua
distillata (che è diventata 0,25 M), aggiungo una quantità di un soluto 0,5 M, che porta
l’osmolarità esterna uguale a quella interna. Questo soluto che adopero è glicerolo.
In tabella:
All’esterno ho 0,25 M di sali che mi danno un’osmolarità di 0,5 Osm. In più aggiungo 0,5 M di
glicerolo (che non si dissocia) che ha un’osmolarità di 0,5 Osm. Quindi nell’ambiente extracellulare
avrò un totale di 1 Osm.
All’interno avrò 0,5 M di sali, quindi 1 Osm come concentrazione osmotica.
In questa situazione diluisco l’acqua di mare, però poi faccio in modo che la sua osmolarità sia
uguale a quelle intracellulare. In questo caso la soluzione sarà isoosmotica.
PERÒ questa soluzione non è in grado di mantenere invariato il volume, quindi questa soluzione fa
si che il volume della cellula passi da 1 a 2 (raddoppia) => è una soluzione anche ipotonica (oltre ad
essere isoosmotica). Questo è legato al fatto che la membrana cellulare è permeabile al glicerolo.
Il soluto permeabile che utilizzo per creare una soluzione isoosmotica non è in grado di garantire il
mantenimento del volume della cellula invariato.
Perché il volume cambia? Che cos’è che accade in una cellula?
Una soluzione isoosmotica può essere ipotonica se i soluti presenti in essa permeano la
membrana.
Situazione iniziale:
- All’interno della cellula: 0,5 M – osmolarità 1 Osm – volume 1
- All’esterno: sali 0,5 M – 1 Osm --> isoosomotica
Alla fine: siccome il glicerolo permea la membrana, all’interno della cellula troviamo glicerolo 0,5
M e, siccome il volume è raddoppiato (a causa della permeabilità), la concentrazione dei sali è
passata da 0,5 M a 0,25 M.
=> Siamo in una situazione sia di equilibrio osmotico sia di equilibrio di contrazione.
Perché se una sostanza permea la membrana, questa non partecipa e non determina la tonicità
della soluzione?
Perché considerando la situazione iniziale, è vero che ho 1 Osm all’esterno e 1 Osm all’interno
(quindi non mi aspetto che ci sia un passaggio di acqua tra cellula e ambiente extracellulare), ma
ho una situazione in cui non c’è un equilibrio chimico, perché all’esterno della cellula è presente
glicerolo, mentre all’interno della cellula il glicerolo è assente.
Se il glicerolo fosse impermeabile, quindi non potesse passare all’interno della cellula, questa
sarebbe una situazione di equilibrio. Questo perché se la membrana fosse impermeabile al soluto,
questo non può entrare all’interno della cellula (quindi anche se ho una differente concentrazione
io non potrò mai avere il passaggio di questa sostanza). Questo soluto però esercita il suo effetto
osmotico perché è una particella in soluzione. Quindi se fosse impermeabile io avrei un equilibrio
osmotico e avrei anche una specie di equilibrio dal punto di vista chimico *.
*Questo equilibrio non può essere definito come un “vero e proprio” equilibrio chimico perché le
due concentrazioni non sono uguali. Inoltre, non posso parlare di equilibrio chimico per un soluto
a cui la membrana non è permeabile. Infatti, posso stabilire un equilibrio a un flusso di una
sostanza, solo per sostanze che sono in grado di attraversare la membrana. Non posso definirlo
per una sostanza che non passa, la quale resterà ferma ed eserciterà il suo effetto osmotico.
(cosa succede nel caso 3):
Il glicerolo è permeabile, quindi non sono in una situazione di equilibrio chimico per il glicerolo.
In questo caso, l’acqua non passa perché inizialmente siamo in equilibrio osmotico, ma il glicerolo
attraversa la membrana, fino a quando la sua concentrazione all’interno diventa uguale a quella
esterna (raggiungo equilibrio chimico).
(i passaggi di acqua e soluto da una parte all’altra avvengo contemporaneamente ma per capire
meglio ha fatto passaggio per passaggio)
In tabella:
All’esterno: 0,25 M Sali che danno 0,5 Osm. 0,5 M glicerolo che danno 0,5 Osm. Totale 1 Osm.
All’interno: 0,5 M Sali che danno 1 Osm. In più sono presenti 0,5 M di glicerolo proveniente
dall’esterno che attraversa la membrana, che mi danno 0,5 Osm.
Questo mi dice che ho raggiunto l’equilibrio chimico quando all’interno della cellula è entrato 0,5
M di glicerolo. In questo caso ho la stessa concentrazione della sostanza sia all’interno sia
all’esterno, però sono in una situazione di squilibrio osmotico perché è successo che l’osmolarità
che prima era 1 Osm ora è diventata 1,5 Osm (cioè è diventata il 50% più grande rispetto a prima).
A questo punto la cellula esercita il richiamo di acqua dall’ambiente esterno.
Quindi: all’interno della cellula ho 1,5 Osm e all’esterno ho 1 Osm; ho un passaggio di acqua e un
aumento di volume. Il volume inizialmente era 1, ma perché 1,5 Osm diventi 1 Osm occorre che il
volume aumenti del 50%, e quindi da 1 diventa 1,5.
L’acqua entra perché all’interno della cellula ho sali che mi danno una concentrazione osmotica di
1 Osm ma ho anche glicerolo che contribuisce all’osmolarità della cellula perché è una particella in
soluzione. E quindi in totale all’interno della cellula ho una concentrazione osmotica che è 1,5 Osm
(1 Osm dovuta ai sali – 0,5 Osm dovuta al glicerolo). L’osmolarità dipende dal numero di particelle
(prima c’erano solo i Sali quindi erano solo loro a contribuire all’osmolarità, ora è presente anche il
glicerolo quindi partecipa anche lui e quindi diventa 1,5 Osm). All’esterno è rimasta 1 Osm.
È necessario che entri acqua per ristabilire l’equilibrio osmotico. La membrana è permeabile
→
all’acqua, quindi se c’è uno squilibrio l’acqua si muove si muove in modo da portare la
situazione all’equilibrio. Quindi entra acqua nella cellula. Non cambia niente di quello che c’è
all’esterno, ma il volume cellulare cambia. Il volume cambia della quantità necessaria per riportare
1,5 Osm
l’osmolarità interna uguale a quella esterna. Quindi se il volume iniziale è (1,5 in un
1
1,5 Osm
volume unitario), il volume deve diventare = 1, quindi il volume aumenta del 50% (passa da
1,5
1 a 1,5).
Ora con questo volume aumentato cosa è successo ai soluti?
1 Osm →
I sali sono diventati = 0,67 Osm la concentrazione osmolare è diventata 0,67 Osm. (in
1,5
figura dice che i sali sono diventati 0,33 perché considera la concentrazione 0,5 in un volume che è
diventato 1,5).
Il glicerolo è entrato 0,5 M, per far diventare 0,5 Osm in un volume unitario. Ma se il volume è
0,5 Osm
aumentato del 50% fino a 1,5, la sua concentrazione è diventata = 0,33 Osm.
1,5
Quindi: entra glicerolo per equilibrarsi con l’ambiente esterno. Questo altera l’osmolarità
intracellulare che diventa più grande di quella esterna, richiama acqua, l’acqua che entra aumenta
il volume e diluisce i soluti.
Per cui, di nuovo, quando si raggiunge questa situazione si ha 0,33 di glicerolo all’interno, mentre
all’esterno è 0,5. Quindi abbiamo di nuovo uno squilibrio chimico => il glicerolo all’esterno è a
concentrazione più elevata rispetto a quella presente all’interno della cellula.
A questo punto: entra glicerolo in modo da portare la concentrazione da 0,33 Osm a 0,5 Osm. La
differenza di osmolarità è 0,17 ma la quantità che entra è più grande, perché devo avere poi 0,5
Osm in un volume che non è più 1, ma è 1,5.
Se si vogliono fare i conti, bisogna tenere conto che ne entrano 0,17x1,5 = 0,225 perché ho un
volume che è aumentato rispetto all’iniziale, cioè non ho più un volume unitario.
Questa situazione determina un aumento dell’osmolarità intracellulare che passa da 0,33 a 0,5,
quindi l’osmolarità diventa 0,17 Osm in un vo
-
Lezione 4 - Fisiologia Vegetale
-
Lezione 7 Fisiologia generale
-
Lezione 9 Fisiologia generale
-
Lezione 2 Fisiologia generale