Potassio: (125 + 7.8) mM = 132.8 mM / 1.06 = 125.3 mM (praticamente non cambia da prima!)
Cloro: (2.4 + 7.8) mM = 10.2 mM / 1.06 = 9.6 mM
L’aumento del 6% del volume riesce a neutralizzare completamente l’aumento di potassio intracellulare,
cosa che non è in grado di fare per il cloruro.
+ -
Il passaggio di 7.8 mM di K /Cl fa aumentare la concentrazione intracellulare di potassio del 6% e, se il
volume aumenta del 6%, l’aumento di concentrazione è perfettamente neutralizzato.
Per quanto riguarda il cloruro, che all’interno della cellula ha una concentrazione bassa, fa aumentare la sua
concentrazione di più del 300%, incremento che l’aumento di volume non riesce a neutralizzare.
È la diversa concentrazione intracellulare dei due ioni che fa sì che lo stesso flusso ionico in ingresso sia
+ -
significativo per il cloruro (ione meno concentrato) e insignificante per il potassio: il passaggio di K /Cl ha
determinato un aumento della concentrazione intracellulare del cloruro ma non del potassio.
Ecco spiegato perché il potenziale di equilibrio del cloruro sia diventato uguale al potenziale di equilibrio del
potassio, e quindi pari a -62 mV.
Come si può calcolare la variazione di volume in una situazione di questo tipo?
Prima di tutto, devo calcolare la nuova concentrazione di cloro una volta che si è raggiuto la nuova
condizione di equilibrio, sempre assumendo che esista un equilibrio di Donnan.
Il potenziale di membrana alla fine del processo, in seguito alla perturbazione, è uguale al potenziale di
equilibrio del potassio. Il nuovo potenziale di membrana è di -62 mV, ed è lo stesso potenziale che io calcolo
istantaneamente quando cambio la concentrazione extracellulare del potassio da 2.5 mM a 10 mM.
Assumendo l’equilibrio di Donnan, posso calcolare la concentrazione intracellulare di cloruro, data dal
rapporto tra concentrazione del potassio extracellulare e la concentrazione del potassio interno, il tutto
moltiplicato per la concentrazione extracellulare del cloro. È riassunto così:
Il potassio e il cloro devono attraversare la membrana necessariamente insieme per il principio
dell’elettroneutralità, e per non avere quindi una separazione significativa di cariche ai due lati della
membrana. Il numero di moli, la variazione di concentrazione millimolare del cloro e del potassio, sono le
stesse all’interno della cellula: la differenza è solo apparente, ed è dovuta all’ingresso di acqua, che
neutralizza l’aumento della concentrazione intracellulare del potassio, ma non quella del cloro.
Ciò significa che i 9.6 mM finali del cloruro derivano dal fatto che, ai 2.4 mM iniziali, si sono aggiunti x
mM che, però, si trova in un volume che non è più quello iniziale (e pari a 1) ma che è aumentato
relativamente di una certa quantità. Lo stesso vale per il potassio.
x = mM/l di soluto che attraversano la membrana
y = volume cellulare relativo al volume iniziale
Faccio un sistema di due equazioni a due incognite e lo risolvo, ottenendo quanto segue:
1.06 rappresenta il volume cellulare alla fine del processo: risulta essere il 6% più grande rispetto al volume
iniziale. + -
7.8 mM rappresenta la concentrazione di ioni K /Cl che entrano all’interno della cellula quando la
concentrazione intracellulare di potassio è aumentata da 2.5 mM a 10 mM,
Questi calcoli ci permettono di dire che, a livello della membrana di una cellula nervosa muscolare, esiste un
equilibrio di Donnan. Più precisamente, ci permettono di interpretare le variazioni che si osservano a cavallo
della membrana di una cellula muscolare in equilibrio di Donnan.
In prima approssimazione, quindi, ci fanno pensare che il potenziale di membrana possa essere spiegato con
l’esistenza di un equilibrio di Donnan.
Si tenga presente che queste concentrazioni intracellulari di potassio e di cloro non sono state misurate ma
sono state assunte per poter giustificare un eventuale equilibrio di Donnan a livello della membrana.
I risultati che vediamo sono compatibili con l’esistenza di un equilibrio di Donnan e ci dicono che il
potenziale di equilibrio del cloruro, e quindi gli ioni cloro, si ridistribuiscono ai due lati della membrana
seguendo la distribuzione degli equilibri del potassio (il potenziale di equilibrio del cloro si adegua al
potenziale di equilibrio del potassio!).
Questa non è una proprietà particolare del potassio e del cloro, ma è una conseguenza del fatto che la
concentrazione degli ioni potassio all’interno della cellula è molto più grande della concentrazione degli ioni
cloruro.
Riassumendo: il potenziale di membrana dipende dalla distribuzione degli ioni potassio e, quindi, dal
potenziale di equilibrio del potassio, mentre gli ioni cloruro si ridistribuiscono adeguandosi alla distribuzione
degli ioni potassio (e quindi al suo potenziale di equilibrio) fino a quando i due potenziali di equilibrio non
risulteranno essere uguali.
Questa conclusione risulta confermata dall’osservazione di cosa
accade quando la concentrazione extracellulare di cloruro viene
cambiata, mentre quella di potassio viene mantenuta inalterata.
In questo secondo esperimento, avremo quindi:
• la temperatura viene mantenuta a 15°C;
• la concentrazione extracellulare di potassio viene
mantenuta costante;
• la concentrazione extracellulare di cloruro passa da 120
mM a 30 mM per un certo tempo.
Si registrano le variazioni del potenziale durante il processo.
All’inizio, il potenziale di membrana è -97 mV e passa a -75 mV
quando il la concentrazione del cloro passa da 120 mM a 30 mM.
Mantenendo la concentrazione a 30 mM, si osserva che si
ristabilisce una condizione di equilibrio quando il potenziale di membrana è ritornato, lentamente (in qualche
decina di minuti), al valore del potenziale iniziale di controllo, ossia -97 mV.
In definitiva, l’effetto del cambiamento del cloruro sul potenziale di membrana è risultato solo un
cambiamento transitorio: il potenziale di membrana si è ristabilito al valore iniziale di -97 mV.
Come si può giustificare questa variazione?
Viene effettuata la stessa analisi che abbiamo giusto
osservato.
Inizialmente e alla temperatura di 15°C, abbiamo un
potenziale di membrana pari a -97 mV, giustificato
dalla stessa distribuzione di concentrazioni ioniche
che abbiamo visto nel caso precedente. All’interno
della cellula abbiamo 125 mM di potassio e 2.4 mM
di cloruro. Se applichiamo l’equazione di Nernst con
la temperatura a 15°C, troveremo che il potenziale di
equilibrio del potassio e il potenziale di equilibrio
del cloro risulterà essere -97 mV.
Subito dopo il cambiamento della concentrazione del cloruro extracellulare, il potenziale di membrana passa
a -75 mV: questo ci indica che la membrana è permeabile a entrambi gli ioni in quanto, se osserviamo il
potenziale di equilibrio dei due ioni, noto che quello del potassio non è cambiato (è sempre pari a -97 mV)
mentre quello del cloro risulta ora essere pari a -63 mV.
Ciò significa che, a cavallo della membrana, ci dovrebbe essere una differenza di potenziale di -63 mV per
impedire un flusso netto di ioni cloro attraverso essa: -63 mV è il potenziale che garantisce che questa
distribuzione di ioni ai lati della membrana sia una distribuzione di equilibrio.
In realtà, il potenziale di membrana è di -75 mV: né il cloruro né il potassio sono distribuiti all’equilibrio, in
quanto questo valore non corrisponde con il valore dei singoli potenziali di equilibrio dei due ioni.
Cosa significa avere per il cloro un potenziale di equilibrio di -63 mV, quando invece il potenziale di
membrana è -75 mV?
Significa che, all’interno della cellula, c’è una negatività in eccesso rispetto a quella necessaria per
mantenere questa distribuzione. Questa negatività in eccesso esercita su uno ione negativo un effetto di
repulsione elettrostatica: lo ione cloro esce dalla cellula, attraversando quindi la membrana in uscita, anche
se la concentrazione extracellulare risulta essere maggiore di quella intracellulare in quanto abbiamo un
potenziale interno più negativo di quello che ci dovrebbe essere.
Il valore intermedio del potenziale di membrana di -75 mV ci indica, inoltre, che la membrana è permeabile
ad entrambi gli ioni: il potassio può uscire seguendo il cloruro, o per insufficiente negatività del potenziale
di membrana.
Infatti, la concentrazione intracellulare (125 mM) ed extracellulare (2.5 mM) di potassio può essere
mantenuta quando il potenziale di membrana è -97 mV: la negatività interna è sufficientemente grande da
trattenere il potassio all’interno della cellula, impedendone la sua uscita. Tuttavia, poiché in questo caso il
potenziale di membrana è di -75 mV, questa attrazione elettrostatica del potassio all’interno della cellula
viene a mancare e il potassio può uscire e seguire il cloruro nel suo movimento.
+ -
La fuoriuscita di K /Cl è accompagnata dal flusso osmotico di acqua (dall’uscita di acqua) e dalla
diminuzione conseguente del volume intracellulare, pari al 1.5%. Riducendosi del 1.5%, diventa il 98.5% di
quello iniziale, e questa riduzione permette la neutralizzazione della fuoriuscita del potassio: esce la stessa
+ -
quantità di K /Cl , che calcoleremo poi essere pari a -1.81 mM.
Questi -1.81 mM, che ridurrebbero la concentrazione intracellulare di potassio a 123.19 mM, non lo fanno in
realtà perché sono accompagnati da una fuoriuscita di acqua che ridurrebbe il volume al 98.5% di quello
iniziale. La concentrazione finale di potassio, dopo che si è ristabilita l’equilibrio in seguito alla fuoriuscita
di acqua, è esattamente la stessa di quella iniziale.
Per quanto riguarda il cloruro, invece, la fuoriuscita di 1.81 mM di cloro rappresenta circa il 75% della
quantità di cloro che si trova all’interno della cellula: la fuoriuscita di acqua, che riduce il volume soltanto
del 1.5%, non può neutralizzare una riduzione di concentrazione del 75%. La concentrazione di cloro
all’interno della cellula diminuisce, e il valore che assume è quello necessario a far sì che i due potenziali di
equilibrio dei singoli ioni risultino essere uguali tra loro e al potenziale di membrana, pari adesso -97 mV.
Si ristabilisce un equilibrio di Donnan: è l’ipotesi di partenza che queste modifiche siano dovute
all’alterazione di un equilibrio di Donnan che, però, viene ristabilito.
Apparentemente, è soltanto il cloro a cambiare la propria concentrazione intracellulare, mentre il potassio no;
ma questo è dovuto esclusivamente al fatto che, essendo la concentrazione di potassio più elevata all’interno
+ -
della cell
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Lezione 7 Fisiologia generale
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Lezione 9 Fisiologia generale
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Lezione 2 Fisiologia generale
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Lezione 6 Fisiologia generale