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Effetti del microbiota intestinale sull'alimentazione

L'alimentazione attraverso il microbiota intestinale è correlata all'epidemiologia di determinate malattie sociali. Primo fra tutti, il cancro del colon retto che è una malattia neoplastica del mondo occidentale (Nord America, Canada, Stati Uniti, Europa, Australia, sono tutte zone che hanno un alto contenuto di dieta basata su grassi animali, povera in fibre, che invece al contrario è ricca in fibre nelle popolazioni rurali dell'Africa dove, guarda caso, il cancro al colon ha un'incidenza inferiore).

Il rischio del cancro del colon retto è legato all'alimentazione, è legato a particolari aspetti digestivi e dell'assorbimento, che portano dei residui indigeribili da essere metabolizzati dal microbiota intestinale. Queste alterazioni, questi metaboliti, sono in grado di sostenere degli effetti infiammatori e procarcinogenetici, fattori che favoriscono le neoplasie, favoriscono la produzione.

proliferazione tumorale ed agiscono a questi livelli. Quindi l'alimentazione è un fattore di rischio sul calcolo del colon retto, attraverso vari meccanismi che riguardano gli acidi biliari, che riguardano le proteine, che riguardano un ridotto introito di fibre e che portano, attraverso particolari modifiche il microbiota all'azione infiammatoria e pro tumorale. Le alterazioni riguardano soprattutto la produzione di radicali liberi dell'ossigeno, i cosiddetti ROS, che determinano una tossicità a livello genetico, a livello del DNA cellulare, che portano poi ad alterazioni genetiche delle cellule dell'intestino che iniziano a proliferare senza sosta, fino ad arrivare al tumore invasivo che è una lesione tipica del cancro al colon retto. Alla base di tutto, ciò è un aumento dell'introito, tramite carni rosse, di proteine animali. Attenzione, le proteine determinano la produzione di determinati metaboliti, attraversoilmicrobiota,come l'ammoniaca, come le poliammine, come il l'acido solfidrico. Però nonsono solo le proteine ad agire e a provocare la produzione di questi metaboliti,che poi causano infiammazione, produzione di acidi, di radicali dell'ossigenoma c'è anche il grasso che, attraverso gli acidi biliari, produce una serie dialterazioni (sempre mediati dalla modulazione del microbiota) che causanomorte cellulare, un'alterazione della differenziazione cellulare. Inoltre le carnispesso contengono xenobiotici, antibiotici che possono essere di per sé deicarcinogeni per l' organismo; possono contenere etanolo o possono essereintrodotte con un bicchiere di vino, che allo stesso tempo è un fattore dannosoa livello cellulare. Sono tutti aspetti che, insieme, portano ad un aumento delrischio del cancro al colon retto. Uno dei meccanismi alla base di tutto ciò è ilmetabolismo acidi biliari, che vengono convertiti in acidi.Biliari secondari dal microbiota e che portano, alla lunga, alla produzione di acido solfidrico che a loro volta determina citotossicità, infiammazione e quindi infiammazione cronica, malattie infiammatorie croniche intestinali oppure cancro gastrointestinale; tutto mediato dall'alterazioni del microbiota. Quindi l'introduzione a livello meccanicistico di grassi animali e di proteine animali, attraverso modulazione del microbiota intestinale, attraverso una sua azione sul metabolismo, provoca la produzione di determinati agenti citotossici e genotossici e pro infiammatori. Per quanto riguarda il cancro al colon retto i principali elementi sono gli acidi biliari secondari e l'acido solfidrico. Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, il discorso è molto simile e quello che si viene a verificare, è che un aumento, un consumo dei grassi animali, delle proteine animali determina una ossidazione di particolari sostanze, tra cui la trimetilammina che è assorbita.

metabolizzata a livello del fegato, e porta alla lunga a un aumento dell'insulino resistenza, a un aumento dei grassi nel sangue o un aumento dell'infiammazione vascolare e quindi a un aumento del rischio di infarto del miocardio, di ictus, di morte su base cardiaca. Ancora una volta è sempre il microbiota che determina la produzione di questidi questa trimetilammina che è alla base, poi della tossicità a livello organico. Il microbiota si altera nelle patologie alcoliche (malattie epatiche) si viene ad alterare il rilascio dell'acetaldeide, il rilascio di particolari metaboliti dell'alcool che determinano un'alterazione della permeabilità intestinale, determinano il passaggio di particolari batteri, attraverso la barriera intestinale verso il fegato, l'attivazione di una serie di fenomeni infiammatori a livello del fegato, fino ad arrivare all'infiammazione, all'asteatoepatite. Per quanto riguarda il cancro al colon retto abbiamo

visto gli acidi biliari secondari, acido solfidrico. Nel rischio cardiovascolare abbiamo visto la trimetilammina. Nel rischio di malattie epatiche, su base metabolica, su base alcolica è l'alcol stesso a causare un'alterazione della permeabilità intestinale e a causare un'infiammazione epatica mediata dagli antigeni, dalle molecole dei batteri stessi, che passano la barriera intestinale, vanno nel circolo portale della vena porta e determina un'infiammazione a livello del fegato. Tutto questo è sempre mediato dal microbiota intestinale. Quindi la portata dei grassi animali, dei grassi, delle proteine animali che, attraverso questo meccanismo, determinano una riduzione del senso di sazietà, un aumento dei depositi di lipidi, un aumento di produzione di glucosio, una riduzione del rilascio di particolari molecole che controllano il metabolismo lipidico fino ad arrivare all'infiammazione epatica, fino ad arrivare allo studio alla.

steatosiepatica e alla steatoepatite e in ultimo, vi dovete ricordare, alla cirrosi epatica(che è l'alterazione tipica finale di un processo di infiammazione epatica). Nonriguarda solo gli adulti, è un discorso che purtroppo è sempre più visibile anchenei soggetti pediatrici, nei bambini che hanno un'alimentazione sregolata,un'alimentazione che vede il consumo di molti alimenti raffinati, processati,con tanti dolcificanti artificiali, con grassi animali che purtroppo portano adalterazioni epatiche anche in età molto giovane.L'impatto dell'alimentazione è estremamente importante lungo tutto l'arcodella vita di un soggetto, a iniziare dall'età pediatrica, lungo tutta l'etàadolescenziale, adulta, anziana, con il principale mediatore di tutto questogarantito dal microbiota, dalla flora intestinale che ha a che fare con i macro emicronutrienti, con lo stile di vita. Tutti questi aspetti

La condizione influisce pesantemente sul rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, epatiche, infiammatorie in generale e metaboliche. Il cardine fondamentale di tutto ciò è il tipo di alimentazione: una dieta ricca di grassi animali aumenta l'infiammazione e la citotossicità, favorendo la formazione di tumori, mentre una dieta ricca di fibre vegetali ha un'azione anti-infiammatoria. I dolcificanti artificiali e l'alcol sono importanti fattori pro-infiammatori a livello metabolico, così come sono tipici delle malattie sociali.

Il microbiota è influenzato dall'alimentazione, dalla geografia, dalla provenienza e ciò è legato ai processi di igienizzazione dell'acqua, all'uso di antibiotici, all'alimentazione, all'allattamento al seno o con latte artificiale e al tipo di parto. Questi sono tutti fattori che possono avere un impatto significativo sulla salute.

aspetti che rappresentano dei fattori da conoscere, da indagare, nel disegno delle politiche di prevenzione e di trattamento delle malattie sociali, che fanno parte del bagaglio culturale che un assistente sanitario deve avere nella gestione delle proprie competenze professionali in questo ambito.

Un'alterazione dell'alimentazione porta a malattie gastrointestinali, a patologie epatiche, a patologie sistemiche, cardiovascolari, tutto garantito dal microbiota, che quindi fa parte della medicina sociale, fa parte delle politiche di trattamento di prevenzione, di diagnosi della medicina sociale attraverso un uso personalizzato nella prevenzione, nella stadiazione del rischio, nel follow up delle popolazioni a rischio, nella rilevazione precoce di determinate alterazioni, nella diagnosi, attraverso un riconoscimento adeguato delle malattie, un'identificazione adeguata delle varianti cliniche ecc il tutto va personalizzato con la nutrizione. La nutrizione è un cardine.

fondamentale perché permette di prevenire l'intolleranza glucidica e le sue complicanze, di trattare l'obesità ed i disordini associati, di individuare delle raccomandazioni alimentari, in un approccio multifattoriale, che sono alla base delle prevenzione delle patologie cronico degenerative.

Alla base di tutto ciò, come avete capito finora, l'alimentazione è un aspetto fondamentale, può rappresentare un fattore di prevenzione o un fattore di rischio e allo stesso tempo, il tutto è possibile attraverso un'azione sul microbiota intestinale.

Quindi si passa da una dieta che va bene per tutti, una dieta prescrivibile a tutti, ad una dieta che deve essere prescritta in maniera personalizzata su ciascun soggetto, sulla base del proprio stile di vita, sulla base del proprio assetto genetico, sulla base dei farmaci che sta assumendo, sulla base del proprio background familiare. Il background familiare, la storia dell'epoca neonatale soprattutto.

incide pesantemente sul patrimonio fisiologico di quel soggetto e la dieta va ad agire proprio su questo aspetto.

PATOLOGIE GLUTINE-CORRELATE

È un nuovo ambito che, sempre collegato alla nutrizione, fa parte delle malattie, considerate malattie sociali; questo ambito inevitabilmente, si collega al microbiota intestinale.

Il glutine è la frazione proteica del grano, del segale e dell'orzo e quindi sono pazienti che dovranno escludere, dalla loro alimentazione, proprio il grano, il segale e l'orzo.

Il glutine viene scisso in prolammine e glutenine che compongono appunto il glutine. Le prolammine sono ricche di aminoacidi, come la prolina e la glutammina, e queste sono le molecole che poi causano il danno cellulare.

Le patologie correlate al glutine non si limitano solo alla malattia celiaca, ma possono essere correlate ad altri aspetti fisiopatologici. Nel corso dei secoli, sono stati selezionati sempre più qualità di grano con un alto contenuto di glutine il che

inevitabilmente ha esposto ad un apporto s
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
44 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aledc0033 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Lopetuso Loris.