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TERZO CAPITOLO
Oltre a Madame Bovary come esempio letterario, si ha anche Don Chisciotte. Queste figure non hanno una consistenza sempre uguale, quindi un altro timore dellanarratrice è che queste illusioni l'abbandonino.
Problema della Memoria= memoria personale, ma anche collettiva o familiare, ricorda anche la memoria dei genitori defunti. Ma lei non può ricordare la loro infanzia se non attraverso i racconti dei genitori. Ma questo ricordare può essere stato infettato dalla menzogna. Ma Elisa si identifica nella vita dei suoi genitori, la memoria dei genitori colonizzano la sua memoria, forma di sortilegio. Elisa è come se vivesse attraverso le vite degli altri.
La stirpe di Elisa è oscura, sono delle persone normali, ma sotto lo sguardo di Elisa si trasformano. Con Anna, la madre, c'è un recupero del modulo fiabesco, anche della fiaba di Basile, cioè una fiaba travestita in forme barocche, con grandi colori e
simbologie. L'attenzione sull'oggetto magico, l'anello della madre. I fantasmi è come se avessero un sortilegio su di lei, ed Elisa a sua volta rilancia il sortilegio sul lettore. Il lettore non deve essere indifferente ma deve immedesimarsi anche lui nelle illusioni. Propp, "Morfologia della fiaba", dedicato all'analisi formalista delle fiabe di magie russe, cerca di costruire le dinamiche, con uno schema, che non deve essere riadattato ad altre fiabe, romanzi, ecc. Le questioni che riguardano il fiabesco che lui descrive possono essere usate anche nel testo della Morante. Essendo la magia presente fin dall'inizio, si può usare lo schema. Le due figure materne mettono in evidenza l'ambivalenza del bambino nei confronti delle due figure materne, la madre buona e quella cattiva. Ma non si sa se Rosaria sia veramente la madre buona, perché forse viene considerata tale perché la sua morte è recente e quindi.nonc'è stato il tempo per il travestimento della figura. La storia è vera nello stesso modo in cui le figure esercitano il loro potere su Elisa.PRIMA PARTE
CAPITOLO TERZO
L'INCONTRO TRA ANNA ED EDOARDO.
I rapporti tra la madre e il padre di Anna, hanno sembianze fiabesche, il padre si riferisce a lei come una principessa. Edoardo ha delle sembianze quasi mitiche. (p 64)
Recupero dello schema per cui l'amore infantile segna una predestinazione futura. Essendo morante lettrice di Freud, sa che c'è una forte ambivalenza dei sentimenti. Anna vive nella speranza di rivedere questo cugino. (p 67)
Sguardo straniante, descrizione di Teodoro Massia, che per la figlia era un re, quindi un'immagine idealizzata, e per lui era una principessa. Ma nella realtà è un ubriacone e ad occhi stranieri sembra un vagabondo.
Primo livello: Teodoro colto dallo sguardo infantile di Anna.
Secondo livello: sguardo straniante, sembra un vagabondo.
Terzo: la realtà,
si trattava solo di un ubriacone. Nobile decaduto.Elisa ha raccontato ma con il punto di vista della madre che prevale. È come se lei avesse ereditato questo punto di vista. Il narratore, Elisa, sa cose che non possono esserle state raccontate dalla madre, alcune cose sì, ma non tutte, come il passato di Edoardo. La visione di Elisa che dovrebbe essere parziale in realtà è onnisciente, conosce tutto. Quindi probabilmente Elisa crea e inventa.
L'episodio infantile che Elisa racconta, si rifà al carattere di Edoardo, mette in luce l'aspetto che poi si rincontrerà. Elisa è come se recuperasse dei tratti che devono dare una spiegazione al rapporto tra Anna e Edoardo.
Anna a differenza di Elisa, è completamente succube del sortilegio di Edoardo. L'ambivalenza dei bambini è normale, ma nel racconto, l'ambivalenza di Edoardo è usata come una prolessi per anticipare il rapporto tra Anna ed Edoardo.
Edoardo.SECONDA PARTE
CAPITOLO PRIMO
Il sortilegio delle parole, rimane anche quando si passa da Anna ad Elisa, si nota il morbo delle due.
Nel modernismo l'esigenza della precisione topografica sbiadisce.
Edoardo è il modello del "libertino". Edoardo è entrato nel racconto come una presenza non del passato ma del presente.
Condizione psicologica troppo raffinata per appartenere ai personaggi.
Descrizione di Anna che sembra fiabesca. Insistenza sull'apparizione di Anna come Cenerentola. Ma non lo è, è solo un oggetto di desiderio.
Edoardo viene descritto come qualcuno che prova piacere a distruggere ciò che ama.
Per bocca di Anna, Elisa esprime l'ambivalenza nell'amore. Elisa non ha un giudizio autonomo perché Anna riprende le redini della narrazione, Anna vede Edoardo sotto uno sguardo materno. Anna non riuscirà mai a farsi prevalere con Edoardo perché a prevalere ci sarà sempre il bisogno di
Edoardo. Questa sovrapposizione crea una sorta di triangolo amoroso tra i tre personaggi. Il tema dell'amore come malattia è presente in tutto il racconto. Anna e Edoardo vivono una relazione sadomasochistica, in cui entrambi traggono piacere dalla sofferenza dell'altro. Questo rapporto è descritto come una forma di follia, che porta entrambi i personaggi a perdere la ragione. La figura di Elisa, sebbene sembri esterna al racconto, in realtà è come se fosse posseduta dalla madre di Anna. Questo crea un legame materno tra Anna ed Elisa, che si riflette anche nel rapporto tra Anna e Edoardo. La presenza di Edoardo all'inizio è osservata a distanza da Anna, ma col passare del tempo diventa sempre più vicina. Si sviluppa un legame materno tra Anna ed Edoardo, che si manifesta sia nel rapporto tra madre e figlia, che tra madre e figlio. In tutto il racconto si riprendono moduli letterari dell'amore come malattia, che vengono riempiti con i contenuti della psicoanalisi. Questo crea una fusione tra la tradizione letteraria e la modernità. In conclusione, il racconto descrive una complessa rete di relazioni amorose, in cui i sentimenti si sovrappongono e si mescolano, portando i personaggi alla follia.Edoardo. Il perdono sarà una costante nel rapporto tra Anna ed Edoardo. I rapporti di Anna con le figure maschili sono caratterizzati da illusione e idealità.CAPITOLO SECONDO
p 147. La passione amorosa è un sortilegio maligno, e sente che si deve ribellare ma non ci riesce. Topos narrativo della separazione degli amanti, è un topos molto antico della letteratura. Il tempo corre in fretta anche perché lei non riesce a dire ciò che vorrebbe dire, ineffabilità, Anna è in balia di Edoardo. Viene accentuata la passività di Anna.
CAPITOLO QUARTO
Elisa ha dei momenti di autocoscienza al contrario di Anna. Elisa avverte i lettori che questa passione amorosa di tipo Ottocentesco, è un amore superficiale, non prendono mai contatto con i sentimenti, però non importa, anche le cose futili in apparenza possono causare drammi. Modello moderno, non ci si deve incentrare solo sulle cose importanti, ma anche sui dettagli futili.
Anche neiMomenti migliori tra di loro, Anna era una bambola nelle mani di Edoardo. Lei non solo approva che Edoardo la cambi, ma lei vuole essere bella in modo che lui la guardi. Totale passività da parte di Anna. Tema del doppio: l'atteggiamento dei due è molto diverso, l'amore di Edoardo è narcisistico, invece l'amore di Anna è materno. Il tema del doppio non è reale, sono simili ma non uguali. Edoardo quando racconta ad Anna di avere una fidanzata e che a breve si sposeranno, si vede come la figura di Edoardo sia al centro, mentre Anna si deve sempre accontentare di avere un ruolo secondario. Pagina 182. Anna ha sempre raccontato ad Elisa di essersi bruciata per sbaglio con il ferro per i ricci, ma Elisa racconta un'altra verità, una verità che non si sa come abbia appreso. Anna viene marchiata come Milady de "I tre moschettieri" di Dumas, mentre il marchio di Milady era un marchio infamante, venivano marcate coloro che
avevano avuto a che fare con la giustizia, il marchio di Anna invece era uno sfregio provocato da Edoardo. il legame tra le due situazioni è che lo sfregio di Anna viene nobilitato dalla letteratura. Simbologia dello specchio, è qualcosa che conserva delle valenze di tipo fantastico, conserva l'immagine di tutte le persone che si sono specchiate. E Anna vuole distruggere lo specchio perché le ricorda il suo passato felice con Edoardo. Treccia come pegno d'amore, il topos del dono dei capelli. Non si tratta né di un atto volontario né di un capriccio, ma sembra una vera e propria esecuzione. Sarà invece lei da sola che si taglierà le trecce da sola. Anna ha nei confronti di Edoardo questa voglia di compiacerlo, lei è combattuta, Anna si consegna totalmente. CAPITOLO QUINTO Francesco "Il Butterato", il marito di Anna. Lei lo incontra una volta che si era recata da Edoardo. La Morante con una forma di mimetismo spintaAll'eccesso è come se entrasse in un romanzo Ottocentesco (descrizione tipica dell'Ottocento). Tutta la storia di Francesco, la nascita come figlio illegittimo, il crescere in un borgo selvaggio, è come leggere Leopardi. Anna è colta di nuovo da uno sguardo maschile, sguardo dallo staniamento, la si conosce ma è come se la vedessimo per la prima volta. È come se Anna non esistesse per se stessa, ma venisse sempre colta da un altro sguardo. Ma al contrario di Edoardo, Francesco non riesce a fare colpo su Anna. Anna è in attesa di Edoardo, ma invece le viene consegnata una lettera, inserzione di una lettera, genere intercalare, utilizzo del genere epistolare nel romanzo. Non verranno trascritte le finte lettere del cugino ad Anna, cioè le lettere che Anna, ormai folle, le scrive a se stessa facendo finta che siano da parte di Edoardo, ormai morto. L'ultimo atto sadico di Edoardo verso Anna è la lettera di congedo. La Morante
fa uso di una caratteristica tipica dell'Ottocento, cioè la suspance. Francesco all'inizio è ritratto come un eroe romantico. TERZA PARTE CAPITOLO PRIMO pag 219. Ritratto che comincia in un modo e finisce in un altro. Da un lato c'è una descrizione romantica, fino a dove descrive i capelli come "ricciuti e nerissimi", quando invece la descrizione si sposta sui vestiti, viene descritto un altro topos quello del giovane bello e pieno di speranze che verranno poi frustrate. C'è una degradazione del personaggio di Francesco man mano che viene descritto a fondo. Uccello impacciato che viene catturato "Albatros" di Baudelaire. Questa descrizione di Francesco fa capire anche il futuro rapporto di lui con Edoardo. Edoardo è invidioso della libertà di Francesco, quindi mira a catturarlo e tappargli le ali. PARTE QUARTA CAPITOLO SECONDO pag 367. Paese descritto come collina della noia e della tristezza (Leopardi,Francesco nutre verso il prop