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FATTORI DI RISCHIO

FORZA DI FRIZIONE E FORZA DI TAGLIO: forza di frizione

la è una forza che agisce

parallelamente al tessuto, ad esempio il lenzuolo che sfregia contro la super cie, causando lesioni

forza di taglio

alla cute. La è una combinazione di pressione e frizione che si ha comunemente

quando il paziente assume la posizione seduta. In questa posizione il paziente tende a scivolare

verso il basso. In questo modo gli strati super ciali della cute tendono a rimanere ancorati alla

super cie del letto mentre gli strati più profondi restano attaccati all’osso sacro e scivolano verso

il basso con esso. Ciò provoca una forza di taglio che può lesionare i vasi sanguigni ed i tessuti in

questa zona cutanea.

NUTRIZIONE INADEGUATA: Una prolungata nutrizione inadeguata conduce a una perdita di

peso, di tessuti sottocutaneo e atro a muscolare. Queste tre condizioni causano la diminuzione

del tessuto adiposo e muscolare che fa ridurre la distanza fra le ossa e la cute, aumentando il

rischio di sviluppare lesioni da pressione. In particolare, è rischiosa una mancanza di proteine,

zinco, vitamina C, liquidi e carboidrati. albumina

L’ipoproteinemia, (un caso è l’ipoalbuminemia, carenza della proteina prodotta dal

fegato) livello basso di proteine nel sangue, predispone il paziente a sviluppare più facilmente

l’edema, accumulo di liquido interstiziale. L’edema aumenta la distanza fra i capillari e le cellule,

impedendo ai vasi di trasportare ossigeno e nutrienti alle cellule.

INCONTINENZA FECALE E URINARIA: L’incontinenza sia fecale che urinaria provoca umidità e

macerazione

favorisce la della cute. Gli enzimi digestivi presenti delle feci e l’urea presente nelle

all’escoriazione

urine favoriscono della cute, ovvero la perdita degli strati super ciali, detta

cute denudata.

anche

L’accumulo di secrezioni o escrezioni sulla cute ospita microrganismi e rende l’individuo più

sensibile a lesione da pressione.

STATO MENTALE ALTERATO: Gli individui in stato di incoscienza, ad esempio pesantemente

sedati o che so rono di demenza sono a rischio di lesioni da pressione poiché incapaci di

riconoscere il dolore provocato da pressione prolungata.

SENSIBILITA’ DIMINUITA: Malattie neurologiche possono provocare perdita di sensibilità in una

zona del corpo che impedisce alla persona di rispondere a disturbi provocati da dolore,

pressione, calore o freddo, o riconoscere la presenza di una lesione per mettere in atto

meccanismi di guarigione.

TEMPERATURA CORPOREA ECCESSIVA: Un innalzamento eccessivo della temperatura

aumenta la richiesta di ossigeno e nutrienti da parte delle cellule. Questo è rischioso in caso di

tessuto sottoposto a pressione poiché già carente di ossigeno. Il calore è quindi un altro fattore di

sviluppo di lesioni da pressione.

INVECCHIAMENTO: Il processo di invecchiamento comporta cambiamenti nella cute e nelle sue

strutture di supporto, rendendo la persona anziana più incline ad avere un’alterazione dell’integrità

della cute.

Questi cambiamenti includono:

-perdita di massa corporea magra;

-assottigliamento dell’epidermide;

-diminuzione della resistenza e dell’elasticità della cute;

-maggiore secchezza a causa della minore quantità di sebo prodotta dalle ghiandeole sebacee ;

fi ff fi fi fi fi ffl fi fi

-diminuita percezione del dolore a causa della riduzione delle terminazioni nereose presenti

nell’epidermide;

-diminuzione del usso venoso e arterioso a causa dell’invecchiamento delle pareti vascolari.

CONDIZIONI MEDICHE CRONICHE: Malattie quali il diabete e le malattie cardiovascolari

comportano uno scarso apporto di ossigeno ai tessuti e quindi aumentano il rischio di lesioni da

pressione, causando una scarsa e ritardata guarigione.

ALTRI FATTORI: Possono favorire lesioni da pressione:

-contatto costante con sondino nasogastrico, inappropriate tecniche di sollevamento,

posizionamento del paziente, scorretta applicazione di dispositivi di alleviamento della pressione.

STADI DELLE LESIONI DA PRESSIONE

1. l’epidermide.

Eritema irreversibile che coinvolge

2. l’epidermide derma.

Lesione cutanea a spessore parziale che colpisce e il

3. dell’epidermide, derma

Lesione cutanea a tutto spessore che comporta lesione o necrosi e

tessuto sottocutaneo. Può estendersi no alla fascia muscolare senza però attraversarla.

4. necrosi tessutale di muscoli, ossa

Lesione cutanea a tutto spessore con o lesione o

strutture di supporto come tendini e capsule articolari.

- Lesione a tutto spessore non classi cabile, la cui profondità è completamente nascosta dalla

crosta o dall’escara

- Sospetta lesione profonda dei tessuti, di profondità sconosciuta. Area violacea o marrone

localizzata, cute intatta scolorita o vescicola piena di sangue a causa dei tessuti sottostanti morti

per la pressione.

STRUMENTI PER L’ACCERTAMENTO DEL RISCHIO

SCALA DI BRADEN : E’ possibile ottenere un punteggio massimo di 23 punti ed un adulto

che raggiunge un punteggio al di sotto dei 18 punti viene considerato a rischio.

Costituita da sei elementi:

1. Percezione sensitiva

2. Umidità

3. Attività

4. Mobilità

5. Nutrizione

6. Frizione e scivolamento

SCALA DI NORTON: E’ possibile ottenere un punteggio massimo di 24 punti. I punteggi di 15 o

16 sono considerati solo come indicatori, non fattori di rischio.

Considera i seguenti parametri:

1. Condizione sica generale

2. Stato mentale

3. Attività

4. Mobilità

5. Incontinenza

6. (Farmaci assunti)

PROCESSO INFERMIERISTICO

ACCERTAMENTO

L’infermiere osserva:

-Posizione della lesione e dimensione in centimetri,

fi fl fi fi

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Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicopp di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti infermieristica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Iannello Giulio.
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