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I desmosomi e le altre giunzioni cellulari

I desmosomi prendono contatto con i filamenti intermedi (quelli caratteristici per ogni tipo cellulare). Questo è molto importante per lo sviluppo embrionale - la cellula si collega e 'capisce di essere nel posto giusto' grazie ai desmosomi che si agganciano.

Gli emidesmosomi garantiscono invece l'adesione dell'epitelio alla lamina basale. La struttura è al confine tra le cellule epiteliali e il tessuto connettivo. Le proteine di adesione transmembrana sono rappresentate da integrine.

Le giunzioni comunicanti o gap junction, mentre le altre giunzioni hanno un ruolo meccanico, queste hanno un ruolo funzionale: non sono particolarmente forti ma sono in grado di organizzare e coordinare il comportamento di varie cellule.

Il sincizio garantisce l'accoppiamento elettrico delle cellule che collegano creando un (più cellule fuse insieme) che consente il passaggio di molecole di piccole dimensioni (<1000 Dalton).

Le connessoni sono canali proteici.

transmembrana che formano polimeri di 6 connessine (6 proteine transmembrana), e in base alla loro formazione terziaria o quaternaria il canale sarà chiuso o aperto.

Specializzazioni basali

La membrana basale è interposta tra l'epitelio e tessuto connettivo (in realtà tra il connettivo e qualsiasi altro tessuto). È costituita da 2 componenti: la prodotta dall'epitelio; e la prodotta dal connettivo. Alcune componenti chimiche di entrambe variano in base alla collocazione, per ottimizzare i rapporti tra i tessuti.

lamina basale

La lamina basale comprende delle modificazioni morfologiche:

  • una lamina lucida (trasparente) che comprende proteine come laminina, entactina e integrine
  • una lamina densa, composta da una rete di collagene IV rivestita da proteoglicano

lamina reticolare

La lamina reticolare è composta da collagene di tipo I e di tipo III che formano le fibre reticolari. È un supporto strutturale e di adesione, oltre che essere

  • Un ulteriore filtro che permette di regolare l'interscambio di molecole.
  • Lo spessore è in relazione alle necessità: sarà più spessa dove gli scambi molecolari devono essere ostacolati, mentre sarà più sottile nei distretti in cui questi devono essere favoriti.
  • È estremamente attiva nello sviluppo embrionale poiché regola i meccanismi di differenziazione e rigenerazione delle cellule.
  • Questi stessi meccanismi sono in azione quando si tratta di processi di riparazione cellulare.

Epiteli di rivestimento:

  • Sono costituiti da uno o più strati di cellule con forma diversa (mesotelio e endotelio sono formati da solo uno strato di cellule appiattite), che creano una barriera con proprietà specifiche.
  • Hanno sempre una superficie libera esposta verso l'ambiente esterno, oppure verso una cavità o un condotto.
  • Rivestono la superficie esterna di tutto il corpo e delimitano la superficie interna di organi e strutture interne.

internadell’organismo.Classificazione in base al numero degli stratisemplice, stratificato pseudostratificatoL’epitelio può essere quindi o (sembra stratificato ma in realtàdi transizionenon lo è). L’epitelio può passare dal cubico cilindrico al cubico pavimentoso, poichédeve adattarsi a grossi cambiamenti di volume e nel contempo mantenere l’impermeabilità (vescicaurinaria).

Epiteli semplici

Sono relativamente sottili e fragili, le cellule hanno tutte la stessa polarità e i nuclei sonoapprossimativamente allineati.

Sono ideali per i distretti in cui non c’è usura e si vuole favorire la permeabilità (assorbimento/secrezione).

Epitelio pavimentoso semplice

Ha l’aspetto di un pavimento a mattonelle poligonali, si ritrova: negli alveoli polmonari, in alcune partidel rene, nelle membrane sierose (mesotelio), nella parete dei vasi sanguigni e linfatici (endotelio),nella cavità del timpano e

superficie apicale delle cellule.superficie apicale (muco) e nell'epitelio olfattivo. È presente anche nell'epitelio intestinale in formazione oppure se infiammato.
  1. Epiteli stratificati
  2. Epitelio pavimentoso stratificato → Ha prevalentemente una funzione protettiva si trova in regioni sottoposte ad elevate sollecitazioni meccaniche. È costituito da più strati sovrapposti di cellule e gli strati superficiali vengono eliminati con l'accrescimento degli strati basali. Può essere umido oppure cheratinizzato.

Cheratinizzazione - alla base le cellule sono in fase proliferativa e si dividono: alcune continuano a dividersi mentre altre si spostano verso gli strati più apicali differenziandosi e andando incontro al processo di cheratinizzazione.

Il tutto si riflette nell'istologia dell'epitelio:

  1. fase germinativa nello strato basale
  2. strato spinoso Fase sintetica
  3. strato granuloso
  4. strato lucido Fase degenerativa
  5. strato corneo

Il processo richiede circa

20-30 giorni.
26Epitelio cubico e cilindrico stratificato
Sono abbastanza rari, hanno funzione di protezione, secrezione e assorbimento.
Epitelio di transizione
il numero degli strati varia in relazione al grado di distensione dell'organo cavo che riveste. Riveste la vescica, l'uretra e le uretere.
È costituito da 3 strati di cellule:
- strato basale
- strato intermedio di cellule (cellule clavate, ossia allungate)
- strato superficiale (cellule globose)
EPITELI GHIANDOLARI
Sono formati da cellule specializzate nell'elaborazione di un secreto e formano quindi le ghiandole (ossia strutture che rivestono il secreto). Si dividono in:
Ghiandole esocrine ↳ riversano il loro secreto verso l'esterno, sulla superficie epiteliale o attraverso dotti escretori.
Possono essere molto varie nella loro struttura e a livello di complessità strutturale: si passa da ghiandole formate da una singola cellula a ghiandole pluricellulari (addirittura molto complesse come il fegato).
Si
  • Tipo di secreto:
    • Sierose - ghiandole secreto proteico, è acquoso e ricco di enzimi;
    • Mucose - ghiandole secreto glicoproteico, ricco di zuccheri (mucina) con funzione lubrificante e protettiva soprattutto nelle superfici dell'epitelio respiratorio o intestinale;
    • Sieromucose - ghiandole secreto misto, ossia alcune cellule sierose e alcune cellule mucose.
  • Modalità di secrezione:
    • L'intero corpo della cellula costituisce il secreto, sono le vescicole di secrezione che contengono il secreto (ghiandole sebacee). La cellula secrenente fuoriesce completamente.
    • La cellula rimane intatta, parte del citoplasma apicale che costituisce il secreto viene perso durante il rilascio. La vescicola di secrezione entra in contatto e si fonde con la membrana plasmatica e permette la secrezione (ghiandola mammaria).
    • Esocitosi - la vescicola entra in contatto e si fonde con la membrana plasmatica e permette la secrezione (ghiandole sudoripare).

Livello

di complessità strutturale

Ghiandole unicellulari → mucipare o caliciformi,

Formate da una sola cellula sono intercalate alle cellule di rivestimento negli epiteli cilindrici. Sono cellule polarizzate quindi il nucleo è spostato verso la base e nella parte distale della cellula mucipara si accumula il secreto costituito da grosse vescicole contenenti muco (la secrezione avviene con l'emissione di vescicole).

Ghiandole pluricellulari

Le ghiandole esocrine derivano (durante lo sviluppo embrionale) dall'epitelio di rivestimento dell'acute o delle mucose e vi restano collegate tramite il sistema dei dotti escretori.

Si dividono in: →ghiandole intraparietali o intramurali- restano nello spessore della parete del viscere cavo che le ha generate, nel quale versano il loro secreto;

→ghiandole extraparietali- durante lo sviluppo fuoriescono dal viscere cavo, pur rimanendo collegate per mezzo del dotto escretore. Sono ghiandole complesse come il pancreas, il fegato

O leghiandole salivari maggiori. dottiLe cellule più complesse (a quelle unicellulari basta fare l'esocitosi) hanno la necessità di avere ighiandolari → sono in comunicazione con il punto in cui la ghiandola ha preso origine nello sviluppo embrionale (per fegato e pancreas - dotto escretore nella porzione del duodeno). Presentano generalmente un epitelio cubico o cilindrico e si distinguono in:

  • dotti secretori o striati: epitelio striato → sono in grado di modificare il secreto, sono caratterizzati da (la definizione deriva dalla microscopia ottica, dove si vedeva un epitelio striato o bacillare, si vedevano puntini che sembravano dei batteri/bacilli) poiché presentano delle estroflessioni sul mitocondri membrana basale nella quale vi sono i Quando un epitelio assorbe molto e poi elimina il secreto, ha bisogno di molta energia. L'esempio classico sono i tubuli renali.
  • dotti escretori: si limitano a condurre il secreto
non ramificato riceve il secreto dal gomitolo.• ghiandole acinose semplici - le cellule secernenti si dispongono a formare una struttura a forma di acino, nel cui lume riversano il secreto; non esiste una separazione tra parte secernente e parte escretrice.• ghiandole acinose ramificate - il dotto escretore riceve due o più acini ramificati che costituiscono la porzione secernente.• ghiandole alveolari - la parte secernente ha forma di alveolo, nel cui lume riversano il secreto; non esiste una separazione tra parte secernente e parte escretrice.• ghiandole tubulo-alveolari - la parte secernente è costituita da una combinazione di tubuli e alveoli, nel cui lume riversano il secreto; non esiste una separazione tra parte secernente e parte escretrice.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
17 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sofia_vet di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia, istologia ed embriologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Gandolfi Fulvio.