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ESTENSIONE

La gamba rispetto al ginocchio si flette e quando quest'ultima si raddrizza sulla coscia si estende. I muscoli che eseguono tutti e due i movimenti, flessione ed estensione non esistono: ce n'è uno che flette e un altro che estende. I movimenti opposti sono fatti da muscoli diversi, chiamati muscoli antagonisti.

Quando si contraggono i muscoli flessori, gli antagonisti (muscoli che eseguono il movimento opposto) non si muovono.

  • Allontanamento e avvicinamento rispetto al piano sagittale: INCLINAZIONE LATERALE (tronco), e ABDUZIONE (allontanamento rispetto al piano sagittale di simmetria) e ADDUZIONE (avvicinamento al piano sagittale di simmetria). Abduzione e adduzione sono termini riferiti agli arti.
  • Movimento rispetto all'asse longitudinale: ROTAZIONE (un capo osseo ruota sull'altro). La rotazione degli arti può essere verso l'esterno (lateralmente) è chiamata EXTRAROTAZIONE oppure può avvenire verso
l'interno (medialmente) ed è chiamata INTRAROTAZIONE.
• Allontanamento e avvicinamento rispetto al piano coronale per la mano: PRONAZIONE e SUPINAZIONE (rovesciamento dei palmi della mano). La pronazione rovescia la mano dalla posizione anatomica di riferimento (dorso anteriormente e palmi posteriormente). Nella supinazione i palmi della mano guardano in avanti e ritornano nella posizione anatomica di riferimento (palmi anteriormente ed dorso posteriormente). Questi termini sono riferiti agli arti superiori.
Suddivisione dello scheletro
Lo scheletro viene suddiviso in:
CRANIO. Singola regione del corpo in cui ci sono più ossa. La densità di numero di ossa è superiore rispetto alle altre regioni corporee. Questo è importante perché all'interno del cranio c'è la parte più superiore del nostro sistema nervoso, che è il cervello (parte più evoluta del nostro SNC). Il cranio ospita la sede di 4 sensi (vista, olfatto,

gusto, udito) su 5.

  • POST-CRANIO.

CRANIO

Il cranio è la parte più apicale dello scheletro. È l'insieme delle strutture che protegge ilSNC. Ospita 4 sensi su 5 di quelli che caratterizzano il nostro corpo.

Il cranio occupa tre cavità importanti:

  • CAVITÀ ORBITARIE. Sede dell'organo della vista occupate dai bulbi oculari.
  • CAVITÀ NASALI. Primo tratto delle vie respiratorie e sede dell'organo dell'olfatto.
  • CAVITÀ ORALE. Sede del gusto e primo segmento in cui entra il cibo. È il primo trattodell'apparato digerente. Al suo interno c'è la lingua con i recettori di tipo gustativo.

Il cranio è una struttura formata da numerose ossa articolate fra di loro tramite suture,articolazioni immobili, sinartrosi, caratterizzate dalla presenza di tessuto connettivodenso tra i capi ossei. Con il passare del tempo questo connettivo tende ad essereassorbito e sostituito da osso.

Le suture tendono a riassorbirsi e le ossa formano un tutt'uno. Non tutte le articolazioni del cranio sono suture, ma la maggior parte sì. Nel cranio c'è una diartrosi, quindi un'articolazione che si muove con movimenti molto ampi tra la mandibola e il resto del cranio, che permette di aprire e chiudere la bocca. È l'unica articolazione mobile del tipo delle diartrosi.

Vi sono due classificazioni di tutte le ossa craniche in base alla localizzazione e alla funzione:

  • NEUROCRANIO. È la parte più superiore e posteriore del cranio, formata da tante ossa articolate tramite suture. Il neurocranio è chiamato volgarmente "scatola cranica"; è formato da ossa che hanno lo scopo di proteggere il cervello e gli altri organi che si trovano nel SNC. Si tratta di ossa che hanno la funzione protettiva di proteggere e isolare da tutto ciò che si trova fuori.
  • SPLANCNOCRANIO. È la parte più inferiore

Il cranio è la parte superiore e anteriore del nostro scheletro. Contiene al suo interno i visceri del primo tratto delle vie respiratorie e del primo tratto dell'apparato digerente. Le ossa del cranio sono classificate come ossa piatte.

NEUROCRANIO

Il neurocranio è formato da ossa sia impari e mediane sia pari e simmetriche.

  • Osso occipitale
  • Osso sfenoide
  • Osso frontale
  • Osso parietale (x2)
  • Osso temporale (x2)
  • Osso etmoide

Osso frontale

È un osso impari e mediano. Occupa gran parte della regione della fronte. Forma il tetto delle orbite. Si estende e arriva in corrispondenza del vertice del nostro capo. Posteriormente c'è una sutura che separa l'osso frontale dalle ossa parietali.

Ossa parietali

È un osso pari e simmetrico. Copre la parte superiore del cranio e laterale. Posteriormente l'osso frontale si articola con le due ossa parietali, che sono separate tra di loro, e si articolano tra di loro tramite una sutura. Posteriormente alle

Le ossa parietali presentano un'altra sutura e si articolano con l'osso occipitale.

L'osso occipitale è un osso impari e mediano. Chiude il neurocranio inferiormente e posteriormente. È il punto più basso del neurocranio. È l'osso più posteriore e inferiore del neurocranio. L'osso occipitale presenta un foro che attraversa l'osso a tutto spessore (diametro 2-2,5 cm). Questo foro è chiamato grande foro occipitale o forame magno, attraverso il quale passa, è il punto di comunicazione tra tutto quello che c'è nel cranio con lo spazio scavato all'interno della colonna vertebrale, al cui interno passano gli organi del sistema nervoso centrale, in particolare, la parte superiore di un organo del sistema nervoso centrale, chiamato midollo spinale. Nel forame magno c'è il punto che mette in connessione il midollo spinale, il quale scorre tra le vertebre, con un altro.

Organo del sistema nervoso centrale. Lateralmente al foramemagno, sulla faccia esterna, vi sono dei rigonfiamenti a forma ovalare dislocati uno a destra e uno a sinistra, delle specie di protrusioni del tessuto osseo dalla superficie liscia, chiamati condili occipitali (vd. Condiloartrosi), che sono delle superfici articolari. I condili sono parti dell'osso occipitale che lo articolano con il primo osso della colonna vertebrale. L'osso occipitale è la cerniera che unisce la colonna vertebrale con il cranio. L'articolazione tra osso occipitale e la prima vertebra della colonna vertebrale è del tipo delle condilartrosi.

Osso temporale. È un osso pari e simmetrico che chiude le pareti laterali. L'osso temporale si articola con l'osso parietale e con l'osso frontale. L'osso temporale presenta un buco scavato sulla faccia esterna "buco dell'orecchio", un forame che porta gli

impulsi sonori che percepiamo dall'esterno (diametro 0,5-1 cm), chiamato meato acustico esterno. Posteriormente al meato acustico esterno, dietro al padiglione auricolare c'è una struttura ossea che sporge, una protrusione su cui si inserisce il tendine di un muscolo (struttura non liscia per permettere al tendine di aderire bene); questa protrusione è chiamata processo mastoideo. All'interno, nella parte endocranica, l'osso temporale presenta una protuberanza di forma quadrangolare con uno spigolo vivo fra due lati, chiamata rocca petrosa. La rocca petrosa è scavata al suo interno dove si trova l'organo dell'udito e dell'equilibrio (sistema vestibolare), dove sono scavati nell'osso temporale. Nella sua faccia inferiore, si osserva una superficie piana dell'osso, dall'aspetto liscio e un po' depressa rispetto alla superficie dell'osso, chiamata fossa mandibolare: è la superficie articolare per i.

Capi articolari della mandibola. In corrispondenza dell'ossotemporale si trova un capo articolare dell'unica articolazione mobile del cranio. Un capo articolare è sulla fossa dell'osso temporale e l'altro sulla mandibola. L'unica articolazione del cranio dove l'osso temporale permette l'inserzione sul cranio, prende il nome di articolazione temporomandibolare (ATM).

Nell'osso temporale si trovano le strutture recettoriali relative alla ricezione e alla trasmissione di impulsi acustici e dell'equilibrio.

Sul lato interno dell'osso temporale c'è la rocca petrosa, all'interno della cui protuberanza ci sono una serie di recettori importanti che fanno capo al nervo vestibolare cocleare, ossia il nervo che porta le informazioni sensitive da due organi recettoriali:

  • Una specie di chiocciola aggrovigliata su se stessa, al cui interno si trovano i recettori dell'organo dell'udito per recepire i suoni

provenienti dall'ambiente esterno.

  • Una struttura formata da canali che si incrociano fra di loro, chiamati canali semicircolari, al cui interno sono presenti dei recettori che si occupano di trasmettere informazioni vestibolari (senso dell'equilibrio).

C'è un nervo che raccoglie entrambe le informazioni provenienti da questi due organi.

Sulla faccia inferiore dell'osso temporale, appena anteriormente al meato acustico si trova una fossa, una zona depressa dell'osso, chiamata fossa mandibolare, ossia la superficie dell'osso temporale che entra in articolazione con la mandibola (unica diartrosi del cranio) e che si chiama articolazione temporomandibolare (ATM), ossia l'articolazione che si stabilizza tra la mandibola e le due ossa temporali.

Osso sfenoide

È un osso impari e mediano. È in contatto con l'osso frontale in rapporto con l'osso parietale, temporale e con l'osso occipitale (visione dal basso).

un osso incassato. Agli antichi dava l'impressione di una struttura a cuneo incastrata fra le varie ossa nel neurocranio tenendole in posizione (come una chiave di volta di un arco). È un osso pieno di buchi e canali. È a forma di cui cuneo e si piazza tra le altre ossa del neurocranio, quai come se fosse una chiave di volta. Lo sfenoide forma gran parte delle pareti delle orbite. Le porzioni più laterali del nostro cranio, regioni che chiamiamo volgarmente "tempie", sono formate dall'osso sfenoide. Lo sfenoide è una struttura molto complessa a forma di farfalla ed è caratterizzata dalla presenza delle piccole e delle grandi ali. Sono presenti numerose fessure e canali. Sulla faccia superiore dello sfenoide, in corrispondenza della parte centrale, è presente una fossetta abbastanza profonda che è separata da tutto quello che è intorno da un margine superiore ed uno inferiore, chiamata sella turcica. La sella turcicaè una cavità che
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
11 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher viola-duci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Gibelli Daniele.