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INDETERMINATEZZA
A) Intenzionale
B) Non Intenzionale 5
L’INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO
Difficoltà di una definizione che non pregiudichi la ricerca:
* il compromesso con il formalismo
* il compromesso con lo scetticismo
TEORIA. Concetto
descrittivo = un’dea della teoria come spiegazione
della realtà in quanto ESSERE
prescrittivo = un’idea della teoria come “normazione”
della realtà, PER DIRE COME ESSA
DEVE ESSERE 6
L’INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO
TRE TEORIE DELL’INTERPRETAZIONE (o famiglie di teorie)
+ Il formalismo interpretativo
+ Lo scetticismo interpretativo
+ Una teoria intermedia 7
FORMALISMO INTERPRETATIVO
Teoria dell’interpretazione secondo cui v’è
una risposta corretta per le questioni
interpretative.
PRESUPPOSTI:
Completezza dell’ordinamento giuridico
a) Coerenza dell’ordinamento giuridico
b) Linguaggio come strumento perfetto
c) 8
FORMALISMO INTERPRETATIVO
L’interpretazione viene considerata un’attività di natura
meramente “CONOSCITIVA”, nel senso che il significato
delle disposizioni giuridiche esiste già, indipendente dalla
volontà dell’interprete, il quale, appunto, TROVA un
significato che preesiste la sua attività di interprete.
CONOSCERE significa ritrovare qualcosa che esiste al di
fuori delle nostre capacità intellettive, che ha un’esis-
tenza oggettiva nella realtà. 9
SCETTICISMO INTERPRETATIVO
Teoria dell’interpretazione secondo cui non v’è una
risposta corretta per le questioni interpretative.
L’interprete, se in tempi diversi affronta la
stessa questione intepretativa, può dare risposte
diverse.
Diversi interpreti, affrontando la medesima ques-
tione, possono dare diverse risposte. 10
SCETTICISMO INTERPRETATIVO
PRESUPPOSTI:
l’ordinamento giuridico non è completo
a) l’ordinamento giuridico non è coerente
b) Il linguaggio non è uno strumento
c) perfetto per la comunicazione 11
SCETTICISMO INTERPRETATIVO
L’interpretazione viene considerata un’attività di natura
meramente “CREATIVA”, nel senso che il significato delle
disposizioni giuridiche NON ESISTE A PRIORI, indipendente
dalla volontà dell’interprete: questi, appunto, non
TROVANDO un significato che preesiste alla sua attività di
interprete DEVE CREARLO.
CREAZIONE, quindi, come il contrario di CONOSCENZA.
Se il significato delle disposizioni giuridiche si crea e non si
conosce, allora il signifi-
Cambia di volta in volta, anche in presenza di un interprete
diverso 12
UNA TEORIA INTERMEDIA
Con questa espressione si è soliti indicare una teoria che
Cerca di evitare gli estremi a cui conducono sia il forma-
lismo sia lo scetticismo per collocarse, invece, a metà
strada. (per questa ragione la si conosce anche come
Teoria mista dell’interpretazione)
Si fonda sulla tesi secondo cui le questioni interpretative
Possono dare luogo a:
Casi facili
a) Casi difficili
b) 13
UNA TEORIA INTERMEDIA
La distinzione tra casi facili e casi difficili si fonda,
a sua volta, sull’idea che in alcune occasioni la
questione interpretativa è riconducibile, per diver-
se ragioni, ad un contesto di assenza di ambiguità
e di incertezza e, in un altro senso, a una situa-
zione di completezza e coerenza dell’ordinamento.
CIO’ DAREBBE LUOGO AI CASI FACILI 14
UNA TEORIA INTERMEDIA
Un caso facile, quindi, è una situazione inter-
pretativa che si può collocare all’interno della
teoria della risposta corretta, vale a dire la
teoria del formalismo interpretativo 15
UNA TEORIA INTERMEDIA
La medesima distinzione, tuttavia, dà luogo
a situazioni in cui la questione da interpreta-
re, per diverse ragioni, non si può ricondur-
re ad un contesto di assenza di ambiguità e
di incertezza, bensì al contesto opposto, di
ambiguità e di incertezza; e, in altro senso,
ad un contesto ordinamentale di assenza di
completezza e coerenza.
CIO’ DAREBBE LUOGO, QUINDI, AI CASI DIFFICILI
16
UNA TEORIA INTERMEDIA
Con la teoria intermedia dell’interpretazione,
che ci dà un’idea del linguaggio del legisla-
open texture
tore come (ossia avente una
struttura aperta ) si cerca di rendere conto
della gran varietà di situazione che l’inter-
prete affronta, le quali possono dare luogo
a casi in cui non c’è bisogno di interpretare 17
UNA TEORIA INTERMEDIA
In claris non fit interpretatio =
In alcuni casi non occorre interpretare né il linguaggio né i
fatti empirici in quanto si è di fronte ad un caso facile.
Ad esempio un delitto del quale esistano numerose testi-
monianze e fatti che dimostrino chiaramente che ne è res-
ponsabile un determinato soggetto, e che i fatti sono chia-
ramente ricostruibili per essere sussunti sotto una fattispe-
cie giuridica specifica.
MENTRE IN ALTRI CASI TUTTO QUESTO NON E’ POSSIBILE 18
TEORIA
Concetto. Insieme di enunciati che cercano
di dare conto della realtà o di una
sua parte.
Funzione: a) descrittiva
b) prescrittiva 19