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24.2.1 IMPIANTO CO IN APPARATO MOTORE

Il gas inerte è contenuto nelle bombole, questo è in funzione del volume che si vuole saturare. L'attivazione viene attraverso un collettore, cabinet, posto al di fuori del locale in cui si vuole scaricare il contenuto delle bombole. L'attivazione delle valvole può essere di due tipi: - Meccanico - Elettrico

Attivato l'impianto, il gas va nel collettore e successivamente nella sirena di pre-allarme, che avvisa del comando. Inoltre, va nel ritardatore di scarica che da 30 secondi per lasciare il locale, successivamente parte la sirena d'allarme vera e propria e la CO viene erogata attraverso i coni posti sotto pagliolo perché i liquidi di trafilamenti della coppa d'olio si accumulano al di sotto del pagliolo e inoltre, anche il cielino della sala macchine presenta erogatori.

24.2.2 IMPIANTO PYROFF IN APPARATO MOTORE

È un impianto schiumogeno ad...

attivazione manuale o attivato autonomamente al superamento di una certa temperatura. Ha i vantaggi e gli svantaggi di un impianto a schiuma, però sono facilmente dislocabili per il locale, in quanto sono scatolotti. Il numero da collocare varia in funzione della grandezza del locale in quanto sono venduti in funzione del volume che riescono a soffocare.

25. IMPIANTO ACQUA DI LAVANDA

Questo impianto ha lo scopo di rifornire le varie utenze di acqua fredda e acqua calda.

Gli elementi principali sono:

  • Boiler
  • Autoclave (composta da tre elementi che sono pompa, accumulatore e pressostato)
  • Dissalatore

L'autoclave è utilizzata nell'impianto per mantenere pressione e ridurre la frequenza di innesco e disinnesco della pompa ed il relativo consumo delle batterie. L'utilizzo dell'autoclave consente di ottenere una portata regolare a pressione costante. Un pressostato agisce sul motore della pompa,

avviandolo in caso diserbatoio di accumulo o arrestandolo in caso di pressione troppo elevata. Indicativamente, l'acqua di bordo viene distribuita a bordo alla pressione di 2/3 bar.

25.1 DIMENSIONAMENTO AUTOCLAVE

un'autoclave Quando si dimensiona si intende il dimensionamento della pompa. Per il calcolo della prevalenza si usa Bernoulli mentre per il calcolo della portata si ipotizza un coefficiente di contemporaneità f per ogni utenza. Si ipotizza una richiesta massima da parte delle utenze coincidenti con le ore di punta dove si hanno picchi di utilizzo. La scelta del volume del boiler è in funzione del numero di passeggeri. N.B: Se si sommano tutte le portate si sovradimensiona l'impinto.

25.2 DIMENSIONAMENTO CASSA ACQUA DI LAVANDA

Come valore di riferimento per il calcolo della quantità d'acqua dolce presente a bordo e il relativo dimensionamento della cassa d'acqua dolce, si può ipotizzare tra 30 e 60 litri di consumo giornaliero alla cucina.

E l'igiene personale, il valore dipende dal persona per tipo di imbarcazione e il livello di agio che si vuole garantire.

Un altro parametro fondamentale che rientra nel dimensionamento della cassa di acqua dolce è la tipologia di lavaggio del WC. Il lavaggio può essere fatto con:

  • Acqua di mare: non si consuma la quantità di acqua dolce imbarcata ma a lungo termine può causare problemi di corrosione dei componenti.
  • Acqua dolce: non c'è problema di corrosione e la manutenzione dell'impianto è meno gravosa ma si consuma la quantità d'acqua dolce imbarcata.

Il dimensionamento è dato dalla seguente equazione:

Riassumendo:

26. IMPIANTO ACQUE DI SCARICO

L'acqua utilizzata a bordo per i vari servizi dovrebbe essere raccolta e successivamente scaricata.

Le acque di scarico vengono suddivise in:

  • ACQUE GRIGIE: sono le acque scaricate da cucine, lavandini, bidet, vasche, lavatrici (...) che sono inquinanti
perché contengono prodotti chimici.

ACQUE NERE: scarichi del WC.

In molti paesi è vietato scaricare liquami di qualunque tipo nei porti e vicino alla costa. Le imbarcazioni devono essere dotate di opportune casse per la raccolta delle acque di scarico prodotte a bordo, che saranno svuotate in depositi nei porti d'attracco.

Non tutti gli yacht però sono provvisti di impianto di casse di raccolta, per cui in questi casi ogni utenza ha le proprie tubazioni, che raccordate assieme scaricano fuori bordo. Queste imbarcazioni, di norma, non possono entrare nei porti in cui ci sono divieti. Per seguire le nuove norme antinquinamento, imposte ultimamente anche da disposizioni dell'Unione Europea, ogni utenza dovrebbe essere dotata di doppia possibilità:

  • Scarico diretto fuori bordo, possibile in navigazione al largo delle coste
  • Raccolta in casse o serbatoi e scarico successivo negli impianti di terra presso le banchine dei porti d'attracco, oppure al

largo della costa.26.1 IMPIANTO DI RACCOLTA ACQUE GRIGIE

L'impianto è costituito da una serie di tubi di diramazione che raccolgono gli scarichi di cucine, lavabi, bidet, docce, vasche, lavatrici... e le convogliano in una cassa di raccolta. Dato che sono acque inquinanti la normativa prevede lo scarico oltre le 3 miglia dalla costa. È necessaria la presenza di un serbatoio di accumulo di acque grigie.

L'impianto, costruttivamente, può essere di due tipi:

  • GRAVITÀ: le acque vengono raccolte per gravità in casse con capienza di circa 15 litri. Il vantaggio è un costo contenuto perché è composto da meno oggetti. Lo svantaggio è che necessita di particolari accorgimenti:
    • Evitare gomiti di 90 gradi delle tubolature.
    • Le tubolature devono avere un'inclinazione sufficiente a favorire il deflusso del fluido.
  • Viene usato per le utenze poste nei ponti alti.

In caso di difficoltà nell'assegnare alle

tubolature leVACCUM: accortezze necessarie per un buon scorrimento delle acque, o nel caso in cui la cassa di raccolta delle acque grigie si trovi a una quota più alta rispetto all'utenza, allora si adotta questa tipologia di impianto. Sullo scarico va installata una pompa elettrica di svuotamento o pompa a vuoto.

Un volume della cassa delle acque grigie è 3/5 di quella dell'acqua dolce. È plausibile ipotizzare in quanto, sicuramente una parte del totale verrà utilizzata per gli scarichi del WC, quindi questa sarà raccolta nella cassa delle acque nere. Questo è vero se è previsto un lavaggio di WC con acqua dolce e non di mare.

26.2 IMPIANTO ACQUE NERE

Questo impianto raccoglie tutti gli scarichi del WC. Ogni WC è collegato alla cassa delle acque nere tramite una pompa maceratrice che fluidifica quanto scaricato. Viene installata anche a valle della cassa in quanto il contenuto tende a sedimentarsi al suo interno. Dimensionamento cassa

acque nere: e l'impianto è se il lavaggio dei WC viene effettuato tramite acqua potabile a gravità (7 litri di consumo) o vacuum (2 litri consumati) è bene considerare il volume della cassa delle acque nere (2/5) del volume della casa di acqua potabile. In ogni caso, in prima approssimazione in caso di mancanza di dati, è buona norma affidarsi a indagine di mercato di imbarcazioni con profilo operativo e tipologia simile. Anche lo sfiato della cassa di acqua nera deve avere un diametro interno minimo di 18 mm. Il controllo del troppopieno assume molta importanza in quanto, se la cassa dovesse raggiungere tale valore, i liquami contenuti si riverserebbero al di fuori dello sfiato. A tale scopo sono presenti dei livellostati, che in caso di raggiungimento dei ¾ del volume della cassa, mandano un allarme acustico in plancia, avvisando che presto non sarà possibile continuare a stivare gli scarichi.

27. IMPIANTO ACQUA MARE

Questo impianto ha lo scopo

Il principale scopo di raffreddare i motori termici è attraverso scambiatori di calore. Può avere altri scopi come:

  • Lavaggio del WC
  • Dissalatore
  • Climatizzatore

Le componenti del motore che vanno raffreddate sono:

  • Monoblocco
  • Intercooler
  • Olio di lubrificazione
  • Olio riduttore (dato che si genera calore per la frizione tra le ruote dentate)

L'acqua che fuoriesce dal motore è alla temperatura di circa 50 gradi e può prendere diverse strade:

  • Fuoribordo
  • Preriscaldamento boiler
  • Raffreddare i gas di scarico
  • Raffreddare il riduttore

È importante evitare il passaggio di stato dell'acqua all'interno dell'impianto. La temperatura deve quindi mantenersi sotto i 100 gradi.

27.1 RAFFREDDAMENTO MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA

Gli scambiatori di calore sono composti da due circuiti:

  1. Circuito chiuso di acqua dolce: è il circuito che si vuole raffreddare e si trova a temperature maggiori.
  2. Circuito aperto di acqua mare: è il circuito che si deve

scaldare per sottrarre calore al circuito chiuso e si trova a temperatura minore. Nelle parti interne del motore, il raffreddamento avviene tramite un circuito chiuso ad acqua dolce. Per fare in modo che l'impianto possa funzionare a temperature di poco inferiori a 0 gradi celsius e aumentino la temperatura di ebollizione dell'acqua. Il layout è il seguente:

Funzionamento circuito aperto: l'acqua entra dalla presa mare e incontra una valvola di non ritorno e un filtro. Entra nella pompa acqua mare riduttore in un ramo, mentre nell'altro ramo l'acqua mare entra nello scambiatore acqua-acqua a una temperatura t. Si ha una diramazione ulteriore con una valvola di by-pass collegata a uno scambiatore che va nell'altro asse nel caso si trattasse di un'imbarcazione.

bielica.raffreddare il riduttore

È necessaria una linea di by-pass perché nel caso di manutenzione, la nave può continuare a navigare grazie alla spinta propulsiva di un solo asse propulsivo che trascina l’altra elica.

Funzionamento circuito chiuso:

il circuito ad acqua dolce è diviso in:

  • Bassa temperatura
  • Alta temperatura

È presente una pompa ad acqua dolce perché deve sopperire solo le perdite di entrambi i circuiti.

L’acqua incontra poi uno scambiatore a olio di lubrificazione e successivamente il monoblocco dove circola l’acqua a temperatura t .inferiore 1

È presente un termostato che manda dei feed back della temperatura per regolarla. Nel circuito a temperatura superiore è presente in uscita dal compressore

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A.A. 2021-2022
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/02 Costruzioni e impianti navali e marini

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AlessiaCanepa.01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Impianti navali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Michele Martelli.