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TIPOLOGIE DI CONTROLLO
CONTROLLO DOCUMENTALE
Verifica certificati e documenti veterinari e/o commerciali con analisi della corrispondenza della
partita rispetto alla norma vigente
CONTROLLO D’IDENTITA’
Verifica con ispezione visiva della concordanza tra i certificati o documenti veterinari o altri
documenti previsti dalla legge
CONTROLLO MATERIALE E FISICO
Su tutte le partite di animali vivi, cioè il controllo dell’animale stesso con possibilità di prelievi di
campioni e analisi di laboratorio, con verifica d’idoneità al viaggio. Su partite di prodotti armonizzati
i controlli possono essere ridotti.
CONTROLLO DI LABORATORIO O ANALITICO
Di routine sul 3% partite presentate all’importazione o in caso sospetto
RISULTATI ANALISI
Partita in libera pratica:
Favorevole: comunicazione all’interessato
Sfavorevole: comunicazione ufficio allerta
Partita con fermo
Favorevole: documento veterinario + referto analisi 4
Sfavorevole: annullamento certificati
Quando avviene il blocco della partita?
1. Sospetta irregolarità
2. Presenti misure di salvaguardia
3. Oggetto del RASFF
UFFICI VETERINARI
Sono 17 uffici del Ministero della Salute che mantengono la responsabilità dei controlli sulle merci
provenienti dall’estero usando 2 strumenti di informazione:
1. Partite di animali vivi: i destinatari di devono segnalare all’UVAC e al veterinario delle ASL,
nelle 24 ore precedenti all’arrivo
2. Animali e farine animali: l’unità veterinaria del paese membro trasmette il giorno stesso
dell’emissione del certificato sanitario un messaggio al ministero della salute con i dati
principali della partita
ASL
Fanno parte del sistema sanitario nazionale e dal 1993 ha preso la caratteristica di organo di
competenza delle regioni con autonomia organizzativa, gestionale e tecnica.
ASL Milano- DIPARTIMENTO PREVENZIONE VETERINARIO
Si occupa di sicurezza alimentare e sanità pubblica, controlla le malattie zoonostiche, la sicurezza
dei prodotti animali, promuovendo il benessere uomo-animale.
Organizzazione:
3 strutture complesse centrali
1. Igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche
2. Igiene della produzione e trasporto di alimenti di origine animale
3. Sanità animale
2 strutture complesse periferiche
1. Distretto veterinario nord
2. “ “ sud
SERVIZIO DI IGIENE DEGLI AIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Garantisce la sicurezza alimentare tramite il controllo della filiera produttiva in tutte le sue fasi, in
tutti i prodotti di origine animale, ad eccezione del latte.
Rilascio certificazioni per l’esportazione
Pareri sulla commestibilità
Attestati di registrazione
Controlli ufficiali
Attività di campionamento
Gestione sistemi di allerta
Indagini per sospette tossinfezioni
COSA SI INTENDE PER RINTRACCIABILITA’?
La possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, mangime, animale destinato alla
produzione alimentare o sostanza che costituisce un alimento, mediante tutte le sue fasi.
Permette di rispondere a rischi potenziali e isolarne la fonte, ritirando il prodotto fornendo
un’informazione chiari ai consumatori.
È compito dei produttori
Identificare l’origine dei loro prodotti
Documentare nomi e indirizzi dei fornitori
Tracciare gli animali 5
REGOLE E RESPONSABILITA’ RESPONSABILITA’ AZIONI IN CASO DI RISCHIO
OPERATORE Identificare e documentare le Ritiro dal mercato, distruzione
informazioni “un passo avanti lotti non conformi, informar le
e uno indietro” nella catena autorità
AUTORITA’ DELLO STATO Monitorare i processi per Assicurare l’applicazione delle
attuare sistemi di norme dagli OSA, tracciare
rintracciabilità, fissare e rischi, comunicazione al
applicare sanzioni agli OSA RASFF
Quali responsabilità ha l’UE?
Stabilire norme specifiche sulla rintracciabilità
Il FVO (Food and veterinary office) conduce ispezioni riguardo l’attività degli OSA
Quali azioni svolge la commissione?
Allerta i membri del RASFF in caso di rischio
Richiesta info agli OSA
Restrizioni import/export
PACCHETTO IGIENE
Nel 2004 è stato creato il pacchetto igiene dividendo l’igiene degli alimenti da quella degli animali e
dei controlli ufficiali.
In vigore dal 2006, comprendendo un insieme di regolamenti, applicabili quindi agli stati membri
direttamente.
Quali sono i regolamenti chiave? Sono 3:
1. Igiene 1: CE 852/2004 igiene dei prodotti alimentari
Definisce i requisiti generali per tutti i tipi di operatori alimentari e stabilisce che questi sono
i responsabili della sicurezza alimentare. Introduce i requisiti per l’applicazione dei principi
HACCP e quelli per la rintracciabilità degli alimenti
2. Igiene 2 CE 853/2004 stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di
origine animale
3. Igiene 3: CE 854/2004 organizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti di origine animale
destinati al consumo umano
Quali sono le normative connesse?
Reg. 178/2002: principi e requisiti generali della leg. Alimentare
Reg. 183/2005: requisiti per l’igiene dei mangimi
Reg. 882/2004: controlli sui mangimi
Direttiva 99/2002: controlli sui prodotti animali destinati al consumo umano
Reg. 2073/2005: criteri microbiologici sui prodotti alimentari
Reg. 2074/2005: modalità di attuazione di alcuni prodotti e dei controlli ufficiali
REG. 852/2004 (sostituisce la direttiva 93/43 CEE)
Struttura
Formato da una premessa di 26 punti (punto 12: la sicurezza degli alimenti è un insieme di
diversi fattori), 5 capi e 2 allegati
Campo d’applicazione
Art.1- Interessa tutte le attività della filiera di produzione alimentare, compresa la produzione
primaria fino la vendita al consumatore finale. Non riguarda invece la nutrizione, la
composizione e la qualità dei prodotti
NON si applica
Produzione primaria per uso domestico privato, alla fornitura diretta di piccoli quantitativi di
prodotto 6
Norme generali:
Art. 1- norme generali in materia di igiene dei prodotti alimentari destinati agli OSA, definendo
gli obiettivi da perseguire in materia di sicurezza alimentare, lasciando agli OSA la
responsabilità di adottare misure di sicurezza
Art.2 – definizioni
Igiene degli alimenti: misure e condizioni per controllare i pericoli e garantire l’idoneità al
consumo umano di un prodotto
Prodotti primari: prodotti della produzione primaria
Stabilimento: unità di un’impresa del settore alimentare
Autorità competente: autorità centrale di uno stato membro per garantire il rispetto delle
prescrizioni
Equivalente: conseguire gli stessi obbiettivi
Contaminazione: presenza di un pericolo
Acqua potabile: corrispondente ai requisiti minimi della direttiva 98/83
Acqua di mare pulita: acqua di mare che non contiene microorganismi
Confezionamento: collocamento di un prodotto alimentare in un involucro o contenitore
posti a diretto contatto
Imballaggio: collocamento di uno o più prodotti confezionati in un secondo contenitore
Recipiente ermeticamente chiuso: contenitori per impedire l’entrata di pericoli
Art.4- disposizioni generali e specifiche
Gli OSA svolgono attività di controllo in tutta la filiera produttiva, adottando anche misure
igieniche specifiche, utilizzano manuali come supporto per raggiungere gli obiettivi
OSA allegato I si occupano di attività di produzione primaria
Hanno disposizioni generali d’igiene, tra cui la protezione dei prodotti primari da
contaminazioni, rispetto direttive comunitarie, controlli per prevenzioni di malattie
OSA allegato II: NO produzione primaria
1: strutture destinate agli alimenti
2: requisiti specifici applicabili ai locali dove vengono preparati i prodotti
3: requisiti per le strutture mobili e/o temporanee
Art. 5- HACCP
Sistema introdotto dal Codex Alimentarius (raccolte di norme alimentari internazionali
elaborata nel quadro dei lavori dell’organizzazione delle nazioni uniti per l’alimentazione e
l’agricoltura).
Il sistema HACCP si basa su 7 punti, senza sostituire i controlli ufficiali
1. Individuazione di ogni pericolo
2. Individuazione dei punti critici
3. Definizione di limiti critici (accettabilità o non)
4. Procedure di sorveglianza
5. Attuazione azioni correttive se un certo punto non è controllato
6. Procedure di autocontrollo
7. Documenti e registrazioni per dimostrarne l’applicazione
Cosa sono i Manuali GHP: sono manuali di buona prassi igienica e di applicazione dei
principi del sistema HACCP
Art. 6- registrazione e riconoscimento delle imprese
Gli OSA notificano all’autorità ogni stabilimento sotto loro controllo, informando su eventuali
cambiamenti 7
Art. 10-11- importazione ed esportazioni
I prodotti importati devono essere conformi alle norme di igiene comunitarie; quelli esportati
devono rispondere alle norme applicabili per la commercializzazione oltre che ai vari
requisiti imposti dal paese terzo.
Rintracciabilità e ritiro dei prodotti alimentari: L’OSA deve segnalare alle autorità la presenza di un
imminente rischio procedendo al ritiro dal mercato, qualunque sia la fase del processo di
qualunque sostanza e/o prodotto. Per garantire la rintracciabilità vi è l’obbligo di etichettatura in
lingua italiana più lingue indicando anche il Paese d’origine (art. 26 reg. 1169/2011 per le carni
suine, ovine, caprine, volatili)
Carni bovine: Reg. 1760/2000 indicante anche il paese d’ingrasso
Rifiuti alimentari: devono essere rimossi e depositati in contenitori chiudibili con opportune
disposizioni
Rifornimento idrico: deve essere sufficiente con acqua potabile e pulita
Igiene personale: non è autorizzato manipolare alimenti o entrare in ogni fase di trattamenti degli
alimenti ove ci sia pericolo che possa contaminare gli stessi se presentano malattie trasmissibili
con alimenti, ferite infette, infezioni alla pelle, diarrea
REG. 853/2004: norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale
generalmente applicabile alle attività di commercio all’ingrosso
Scopo: garantire un livello elevato di sicurezza alimentare e salute pubblica
Sintesi: Gli alimenti di OA possono presentare rischi di natura microbiologia e chimica che rendono
necessarie norme specifiche tutelando la salute pubblica, queste integrano l’852/2004
Norme specifiche:
Art.1 – disposizioni generali
Le disposizioni riguardano i prodotti di origine animale, trasformati o non, senza
comprendere quelli composti in parte da prodotti di origine vegetale; non