C
contrazione (tabulato), a (coefficiente tabulato)
Gli imbocchi da serbatoi nei condotti o gli sbocchi da questi in serbatoi possono
essere visti come casi particolari di brusca variazione di sezione.
Nelle condotte idrauliche è pressoché obbligata la presenza di schermi o griglie
per filtrare le sporcizie ed oggetti portati dalla corrente. Costituisce quindi
un’ulteriore perdita di carico. Si tiene conto dello spessore delle barre, della
luce, e dell’angolo di inclinazione della griglia
Nei tratti curvi si verifica un aumento di pressione lungo le pareti esterne e
una diminuzione su quelle interne. Questi gradienti di pressione generano
correnti secondarie che componendosi con il flusso principale generano
andamenti a spirale nel flusso che vengono smorzati dagli attriti viscosi. Le
perdite di carico dipendono dal raggio e dal diametro del condotto e possono
essere calcolate in due modi:
METODO 1: Per angoli inferiori a 90° per condotti privi di saldature, le perdite
sono proporzionali all’angolo della curva.
METODO 2:
Si determina il coeff. come prodotto di due fattori che dipendono dal rapporto
curvatura/diametro e dalla rugosità del condotto. Le dipendenze sono espresse
dalle tabelle:
VALVOLE
Le valvole o sbarramenti negli impianti mini-idroelettrici sono impiegati
generalmente per isolare dei tratti dal resto dell’impianto e quindi operano
prevalentemente in tutto aperto o tutto chiuso. La regolazione della portata è
infatti demandata a specifici organi distributori all’interno delle turbine. Le
perdite di carico dipendono dalla tipologia e dal costruttore e vengono in
genere fornite a corredo dei dati tecnici. dove K è un
coefficiente di perdita
Se si verifica una improvvisa variazione della portata, originata per esempio da
una brusca apertura o chiusura di valvole o schermi, il repentino cambio di
velocità che ne consegue può dar luogo a pericolose variazioni di pressione
nella condotta. (colpo d’ariete, un’onda di pressione che si propaga a velocità
del suono). È utile per capire la pericolosità del colpo d’ariete introdurre il
tempo critico:
Se il tempo di chiusura della valvola > 10tc allora si creano sovrappresioni
debolissime
se tcvalvola>tc la sovrappresione non si sviluppa completamente perché
quando l’onda torna indietro la valvola è ancora aperta
se tcvalvola<tc la valvola è già chiusa quando l’onda di pressione torna indietro
e tutta l’energia cinetica dell’acqua sarà trasformata in sovrappressione
0a= velocità dell’onda di pressione; la formula in rosso è la formula di ALLIEVI
CORRENTI A PELO LIBERO
Sono importanti perché una zona del liquido nei casi che tratteremo è a
contatto con l’atmosfera.
La pressione sul pelo libero è in genere pari a Patm e quindi costante lungo
tutto il canale. Si adotta un approccio ingegneristico si presuppone un
trattamento unidimensionale (V costante e sezione costante del fondale) nella
realtà non è così:
La classificazione delle correnti a pelo libero è fatta in base al tempo
(stazionarie o non stazionarie se la portata cambia nel tempo nella stessa
sezione) oppure in base allo spazio (uniformi o varie se la portata varia in
sezioni differenti)
È possibile nel caso di condizioni di moto uniformi (lunghezza infinita, sezione e
scabrezza costanti) calcolare la portata. Questo si ha quando la linea dei carichi
totali, della superficie libera e della linea di fondo sono parallele.
Su queste ipotesi si forma la legge di Chezy e le relazioni empiriche che
portano alla formula di Manning:
Conoscendo S, materiale, A e Pb trovo la Q in prima approssimazione
A parità di sezione e pendenza la sezione col minimo Pb è la più efficiente (ha
Q più alta): la sezione circolare è la migliore (però complessa da progettare); la
quadrata ha un Q più basso mentre la trapezoidale è una via di mezzo.
ENERGIA
Per un generico canale se la corrente è lineare tutti i punti della sezione hanno
la stessa linea dei carichi piezometrici relativi che coincide col pelo libero, I
CARICHI TOTALI H saranno espressi come:
dove α = coefficiente di ragguaglio che tiene
conto della reale distribuzione della velocità nella sezione (1.05 molto
uniforme, 1.2 disomogenee). E è l’energia associata alla corrente
al pelo libero dove la z di riferimento è il fondo del canale e tutta la pressione è
trasformata in altezza h
La curva dell’energia viene realizzata per Q=costante e ha la seguente
forma: come si vede esiste un punto dove
l’energia specifica è minima (stato critico) l’energia critica è la minima
energia necessaria per il passaggio della portata Q.
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Idroelettrico - parte terza
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Idroelettrico - parte prima
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Idroelettrico - parte quarta
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Idroelettrico - parte quinta