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Mg(NO3)2 Mg2+ = 3 2 Mg(NO3)2
n =n =[MgCl ] V =2,1M 0,02L=0,042mol
MgCl2 Mg2+ 2 MgCl2
n =0,022+0,042=0,064mol
Mg2+
M = n /V =0,064/0,25=0,256M
Mg2+ Mg2+ f Gas Ideali e Teoria Cinetica Molecolare
Attraverso lo stato di aggregazione di gas è semplice studiare le proprietà della materia.
Ad alta temperatura e bassa
pressione per quanto più possibile,
senza che si verifichi il passaggio
di stato, il gas assume un
comportamento chiamato ‘ideale’,
poiché ne possiamo trascurare le
dimensioni e le interazioni attrattive
tra le particelle, che sono molto più
evidenti negli altri stati di
aggregazione della materia, in
quanto le distanze tra molecole
sono così grandi che è possibile
1
trascurare la dimensione delle singole particelle, che sono quindi puntiformi. Tuttavia, più è
alta la temperatura e più è bassa la pressione tanto più il gas si comporterà in maniera
ideale, ovvero quando è possibile considerarlo un punto cinematico, con dimensioni
trascurabili e assenza di attrito (urti elastici). La teoria dei gas ideali segue, infatti, le leggi di
Newton della fisica cinematica, ed è pertanto chiamata Teoria cinetica molecolare. Le
condizioni per cui questo avvenga non sono possibili in natura, infatti non esistono gas
ideali, tuttavia questa ipotesi è utile per studiare le proprietà della materia applicando le leggi
e formule della fisica per determinarne le loro proprietà.
I valori di pressione e temperatura per far si che avvenga il passaggio di stato variano per i
singoli elementi. Per far diventare liquida l’acqua è necessaria una temperatura inferiore a
°
100 C, per l’anidride carbonica -50°C, l’elio condensa ad una temperatura di 4K (-269°C).
Distribuzione delle velocità
Le particelle del gas viaggiano di moto rettilineo uniforme finché non si scontrano con altre
particelle o incontrano le pareti del recipiente che contiene il gas, così rimbalzano
mantenendo o cedendo la loro quantità di moto ma mantenendo il contenuto totale di
energia costante. All’interno del contenitore, l’energia cinetica totale è data dalla somma di
tutte le energie dei singoli punti. Si può dimostrare che l’energia cinetica totale è
proporzionale alla temperatura, più si riscalda, più le particelle si muoveranno velocemente
acquistando energia cinetica, quindi il contenuto energetico aumenterà; abbassando la
temperatura in media le particelle rallenteranno; è necessario sottolineare che in un
campione con miliardi di particelle, alcune avranno elevate velocità, altre possono essere
ferme, altre con velocità minori. La temperatura è quindi misura del contenuto energetico
del sistema. Nel grafico è riportata la frazione di molecole
che hanno una certa velocità e l’energia
cinetica (proporzionale alla velocità al
quadrato). Le particelle con velocità 0 sono
poche, aumentando la velocità, aumenta il
numero delle particelle. Il punto massimo di
questa funzione saranno le particelle con
velocità media, le particelle con velocità
maggiore sono via via sempre meno.
Questa forma è sempre la stessa e viene
chiamata curva delle distribuzioni delle
velocità, ottenuta indipendentemente da Boltzmann e Maxwell. È una curva a campana,
della quale il massimo è la velocità media. In figura è rappresentato uno stesso gas a
condizioni di temperature diverse, il numero di particelle (integrale della curva) rimane
invariato, ma con una temperatura più alta, aumenta il numero di particelle con una
maggiore energia cinetica e quindi velocità.
2
È interessante confrontare le curve di
distribuzione di gas diversi, con stesso
numero di particelle, quindi moli, stesso
volume e temperatura, che differiscono tra
loro solo per massa. L’ossigeno biatomico
pesa 32 u.m.a, 8 volte l’elio (4 u.m.a).
1 2 E = E
= (O2) (He)
2
Se la massa è diversa, ma l’energia cinetica
è uguale, la velocità dell’elio deve essere 8
volte maggiore di quella dell’ossigeno.
1 1
2 2
=
2
2
2 2
In queste condizioni dove i gas differiscono solo per massa molecolare, sono applicabili le
leggi dei gas ideali. Per definire un gas è necessario considerare tre parametri: volume,
pressione, moli e temperatura. È possibile dimostrare che la relazione tra quest’ultimi è
∙ =
costante che ha delle dimensioni: ∙
Per lo studio dei gas spesso è necessario l’uso di temperature molto basse, sotto gli 0°C,
che comporterebbe calcoli con volumi o densità negative, proprio per questo lo studioso
Kelvin introdusse la scala di temperatura assoluta o scala Kelvin, in cui le temperature sono
sempre maggiori di 0. Leggi dei gas ideali
I gas ideali sono definiti da leggi parziali, nelle quali due dei parametri fondamentali sono
tenuti costanti:
• legge di Boyle temperatura e moli costanti;
pressione e volume sono
∙ = inversamente proporzionali
• legge di Charles pressione e quantità di sostanza
costanti; volume e temperatura
= direttamente proporzionali
• legge di Avogadro o degli pneumatici potendo aumentare la quantità di
sostanza, essa è direttamente
= proporzionale al volume
• Legge dei gas ideali spiegata con la teoria cinetica
molecolare, R è una costante
∙=∙∙ dimensionale, che dipende dalle
dimensioni di P e V. 3
La pressione
La pressione è il rapporto della forza esercitato da un oggetto su una superficie
()
= = = () , se la superficie di contatto è minore la pressione sarà
( )
maggiore. Torricelli fu il primo a dare una definizione di
pressione, attraverso un esperimento;
quest’ultimo consiste di un tubo con
un’estremità aperta, sezione costante e
un’altezza di 1 m, riempito di mercurio,
elemento poco comprimibile con bassa
tensione di vapore, il tubo è capovolto in un
recipiente, anch’esso contenete mercurio; per
attrazione gravitazionale il mercurio del tubo
tende a uscire nel recipiente, ma andando a
contatto con una superficie di mercurio, la
quale subisce pressione atmosferica che si oppone all’uscita del mercurio, allora il tubo non
si svuota del tutto, ma si ha un bilancio di forze, la pressione esercitata da questa massa su
questa unità di superficie sarà quindi uguale ed opposta alla pressione esercitata
dall’atmosfera; così dalla misura della pressione del mercurio(Hg), ricavabile attraverso i
dati di massa, volume, densità e superficie, si può risalire alla misura della pressione
atmosferica. Se non ci fosse il recipiente con il mercurio il tubo si svuoterebbe, poiché
entrerebbe aria. A livello del mare in condizioni standard la colonna di mercurio si svuota
fino a 760mm.
= ∙ = ∙ ∙ =∙ℎ
∙ℎ∙ ∙
= = = ℎ ∙ ∙ la densità e l’accelerazione gravitazionale sono costanti, quindi
la pressione dipende dall’altezza. Per questo possiamo esprimere la pressione in millimetri
di mercurio, è possibile affermare che 1 atm (atmosfera) equivale a 760 mm di Hg; 1mm di
Hg è chiamato Torr (Torricelli). Al di sopra del cilindro si forma il vuoto, in quanto non entra
aria, questo esercita una forza di richiamo, che è determinata dalla pressione esterna che
si oppone all’uscita del mercurio. Per misurare la pressione è possibile usare il
manometro. Un tubo ad U è riempito di mercurio,
se le estremità sono aperte i due livelli di mercurio
a destra e sinistra saranno uguali per la legge dei
vasi comunicanti, se un’estremità è collegata ad
un contenitore con del gas, si possono presentare
tre situazioni,
-se la pressione del contenitore è uguale a quella
esterna i livelli saranno uguali,
4 - se la pressione all’interno del contenitore è maggiore (come si verifica solitamente)
allora ci sarà un dislivello, il gas spinge rispetto alla pressione esterna,
-se la pressione all’interno è minore di quella esterna ci sarà un dislivello negativo
La pressione interna del gas rispetto a quella atmosferica è misurabile attraverso l’altezza
del mercurio nel tubo. Legge di Boyle
• ∙ =
Come mostrato in figura, ad una pressione di
100mm Hg, il volume è 8 L, applicando una
pressione doppia, il volume dimezza, e così via.
Il grafico di questa funzione è un’iperbole
equilatera. La quantità di sostanza, la
temperatura e quindi l’energia cinetica e la
velocità delle particelle sono costanti. La
pressione è determinata dall’urto delle particelle
sul contenitore, gli urti aumentano in un
contenitore che contiene un gas più compresso,
la pressione è, quindi, proporzionale agli urti.
Legge di Charles
• =
È possibile osservare un contenitore chiuso
con un cilindro libero di muoversi, la
pressione esterna ed interna saranno uguali,
se la pressione del gas aumenta il cilindro
subirà espansioni, se diminuisce
compressioni; a pressione costante,
aumentando la temperatura il volume subirà
espansioni, in maniera proporzionale. È
posto uno stesso gas in quattro condizioni di
pressione diversa, a pressione maggiore
aumentando la temperatura, aumenterà il volume, ma di meno rispetto a quando la
pressione esterna è minore, se la pressione esterna è minore l’effetto della temperatura
sarà maggiore. Quindi ponendo una pressione maggiore e una minore, a quella minore,
riscaldando la differenza di volume sarà minore, rispetto a quando la pressione esterna è
maggiore. Come si può notare dal grafico ad una temperatura di -150°C, il gas preso in
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esame diventa liquido o solido, allora l’intervallo
di validità della legge è limitato. Tuttavia
continuando le rete attraverso una linea
tratteggiata (estrapolazione), si incontrer