Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 100
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 1 Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti e didattica della matematica II Pag. 91
1 su 100
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

COSTRUIAMO UNA PIANTINA

Metodologia e soggetti osservati

  • La ricerca coinvolse 25 bambini di una scuola pubblica di Ginevra da 4 a 7 anni
  • Identificazione di locali ben noti (biblioteca e aule)
  • Preparazione di modellini in cartone della biblioteca e degli arredi in scala (escluse le sedie)

Analisi a priori delle difficoltà

  • Comunicazione del compito
  • Realizzazione della riduzione in scala

Passaggi: vista di fronte di profilo dall'alto elaborazione

4 TIPI DI PIANTINE

  1. DISEGNO REALISTICO, rappresenta
    • Il contorno in forma stereotipata (casa)
    • Oggetti e persone esemplari (dimensione affettiva)
    • Oggetti secondo stereotipi (tavoli aperti)
    • Oggetti e persone dove c'è spazio (dentro o fuori)
    • Oggetti e persone con dimensioni e collocazioni determinate da elementi affettivi
  2. DISEGNO REALISTICO CON QUALCHE ELEMENTO IN PIANTA, rappresenta
    • Contorno della stanza in forma schematica
    • Molti oggetti anche di profilo e poche persone

Oggetti con dimensioni non in scala

DISEGNO IN PIANTA CON QUALCHE ELEMENTO REALISTICO, rappresenta:

  • Contorno della stanza come rettangolo come primo passo del progetto
  • Molti oggetti, senza persone
  • Oggetti visti dall'alto (non di profilo, con le poche eccezioni degli oggetti appesi alle pareti)
  • Oggetti con collocazioni spaziali corrette

DISEGNO IN PIANTA, rappresenta:

  • Contorno della stanza come rettangolo interrotto dalle aperture delle porte come primo passo del progetto
  • Oggetti che stanno nello spazio classe visti dall'alto (sia quelli per terra che quelli appesi)
  • Oggetti in scala e rapporti spaziali tra gli oggetti
  • Forme degli oggetti (piuttosto che immagini realistiche)

CONCLUSIONI DELLA RICERCA

La ricerca ha messo in evidenza che, anche se il compito non è affatto facile, attraverso l'utilizzo della sequenza:

  1. Ricostruzione del modellino 3D
  2. Foto del modellino dall'alto
  3. Disegno della foto

È possibile non solo comunicare il senso

elementi presenti nello spazio. In questo modo, siamo in grado di comprendere e interpretare il mondo che ci circonda. Nell'attività proposta, i bambini avranno l'opportunità di giocare con una casetta di cartone a dimensione di bambino. Potranno osservarla da diversi punti di vista e rappresentarla utilizzando disegni o altre forme di espressione artistica. Successivamente, saranno coinvolti nella progettazione e costruzione di un villaggio a dimensione di bambino, utilizzando più casette. Questa attività permetterà loro di sperimentare la relazione tra gli oggetti nello spazio e di comprendere come questi possano essere organizzati in un contesto più ampio. Per favorire la comprensione delle relazioni spaziali, i bambini saranno poi invitati a costruire la mappa del villaggio su carta quadrettata. Questo permetterà loro di rappresentare in modo più preciso le dimensioni e la disposizione delle casette nel villaggio. Infine, saranno incoraggiati a creare percorsi nel villaggio, come ad esempio cercare un tesoro o confrontare percorsi diversi. Questo li aiuterà a sviluppare la capacità di orientarsi nello spazio e di comprendere come gli oggetti si relazionano tra loro. Attraverso queste attività, i bambini potranno sviluppare la capacità di orientarsi nello spazio e di comprendere le relazioni spaziali. Saranno in grado di trasformare il macrospazio della realtà in un microspazio del foglio, acquisendo così una maggiore consapevolezza del mondo che li circonda.
  1. Lo spazio del corpo, il quadro di riferimento interno legato alla presa di coscienza dei movimenti del corpo e delle sue parti e alla costruzione dello schema corporeo, è legato alla percezione che il bambino ha di se stesso. Tutto l'insieme di attività che riguardano lo spazio del corpo prendono il nome di embodyment, incorporare e fare proprie con il corpo le relazioni spaziali.
  2. Gli spazi esterni specifici, che comprendono diversi tipi di spazi ambientali (la casa, la scuola...) e diversi tipi di spazi rappresentativi (il foglio di carta bianco o quadrettato, lo schermo del computer...).
  3. Lo spazio astratto, cioè il modello geometrico sviluppato dalla matematica nella cultura occidentale e quindi come tale può essere del tutto estraneo a bambini di altre culture.

Un'ulteriore distinzione (all'interno degli spazi esterni)

dall'azione fisica del soggetto: - Spazio del corpo: è lo spazio che circonda il corpo del soggetto. Può essere esplorato attraverso il movimento del corpo stesso. Ad esempio, l'aula in cui ci si trova può essere considerata uno spazio del corpo, in quanto il soggetto può esplorarla muovendosi all'interno di essa. La percezione di questo spazio avviene principalmente attraverso la vista, ma non è globale, quindi il soggetto deve assumere punti di vista diversi per avere una visione completa. - Spazi esterni specifici: sono spazi che si trovano al di fuori del corpo del soggetto e che possono essere esplorati e percepiti direttamente. Ad esempio, un foglio di carta può essere considerato uno spazio esterno specifico, in quanto il soggetto può esplorarlo con la vista e con le manipolazioni fisiche. La percezione di questo spazio è istantanea e la visione è globale da un solo punto di vista. - Mesospazio: è una categoria intermedia tra i macrospazi e i microspazi. Un esempio di mesospazio sono i cartelloni grandi utilizzati a scuola, che i bambini possono sia entrare fisicamente che osservare a distanza appesi alle pareti. In questo caso, il soggetto può esplorare il cartellone sia con la vista che con le manipolazioni fisiche, ma la percezione avviene sia attraverso il movimento all'interno del cartellone che attraverso la visione a distanza.

motorio:

  • Verticale legata alla forza di gravità e alla nostra postura
  • Orizzontale legata alla condizione di stabilità ed equilibrio e di percezione visiva

È dotato di parti o oggetti caratterizzanti (es. la porta caratterizza una casa, un frigorifero una cucina...)

SPAZIO ASTRATTO

È privo di direzioni privilegiate (è isotropo)

I concetti di verticalità, orizzontalità, lato obliquo, destra e sinistra non hanno quindi nessun valore nello spazio geometrico ma fanno riferimento a direzioni specifiche (forza di gravità) e a posizioni hanno importanti significati nella concettualizzazione spaziale; i termini diventano parallelo, incidente, sghembo... esprimiamo gli stessi concetti ma con un linguaggio che non conservi più traccia della percezione che si ha

È importante quindi che i bambini imparino a staccarsi dalle direzioni fondamentali e dalle configurazioni di stabilità e ad esaminare le

configurazioni geometriche nelle posizioni più varie all'interno dei problemi affrontati. È dotato di sistemi di riferimento per introdurre punti e direzioni speciali (es. origine e assi nel piano cartesiano). Per trascendere dalla staticità data dalle rappresentazioni dei libri di testo o dalla lavagna, offrono grandi opportunità: - La manipolazione di materiali (ritagli di carta, piegamenti, costruzioni con vari materiali, strisce...) permettono di controllare fisicamente, con le proprie sensazioni tattili, le rappresentazioni e di assumere diversi punti di vista. - L'utilizzo didattico di software di geometria dinamica permettono di trascinare i punti base delle costruzioni e osservare in tempo reale come variano le figure costruite. I sistemi di riferimento usati in matematica sono oggettivi o assoluti, indipendenti dalla posizione del soggetto che li utilizza. Sono il risultato dello sviluppo storico-culturale della disciplina. Ad ogni puntodel piano" corrisponde una coppia ordinata di numeri reali. Ad ogni coppia ordinata di numeri reali corrisponde un punto del piano. Grazie alla concettualizzazione dei numeri reali come insieme continuo, possiamo mettere in corrispondenza biunivoca i numeri con i punti della retta. LEZIONE 6 - 06.10.2023 LA DISTANZA La distanza si usa per rispondere a domande che prevedano un senso geometrico, ossia che non dipenda da direzioni privilegiate o punti di vista. Dobbiamo definire "distanza tra cosa?" La distanza tra due punti è la misura della lunghezza del segmento che li congiunge. Che differenza c'è tra "misura del segmento" e "misura della lunghezza del segmento"? Con misura della lunghezza intendiamo una misura rettilinea. Stabilita un'unità di misura si ottiene un numero, in questo modo la distanza tra due numeri è sempre unica (non devo scegliere tra diversi valori). Il modello geometrico si utilizza nella distanza "in

linea d'aria" che può essere quindi il passaggio cruciale per sfruttare la misura tra distanze nella vita di tutti i giorni come campo di esperienza per fondare il concetto geometrico di distanza tra punti e quindi introdurlo agli studenti.

La distanza in linea d'aria è la distanza definita dalla matematica ed è unica, la distanza che ha in mente il bambino è la distanza del percorso che unisce i due punti (macchina, treno...).

La distanza tra punto e retta è la misura della lunghezza del segmento avente come estremo il punto e come altro estremo un punto sulla retta ed è perpendicolare alla retta (PH).

Dando un punto e una retta a un bambino lui tende a disegnare un segmento verticale perché nella sua testa questa rappresentazione geometrica comprende un punto e un piano e la cosa più spontanea per il bambino è unire i due punti.

La perpendicolarità è richiesta perché in questo modo...

abbiamo una caratteristica fondamentale: l'unicità della misura di tale distanza. Parlare di perpendicolarità consente di passare da una percezione che fa parte degli spazi esterni specifici ad uno spazio astratto che è quello della geometria moderna. Conosciamo il termine "perpendicolare" anche se non abbiamo mai visto un angolo retto, il termine "verticale" invece lo conosciamo perché viviamo sulla terra.

Differenza tra:

  • Conoscenze matematiche: definizione del concetto, serve per introdurre e fa parte del linguaggio che si arricchisce ma non serve a nulla senza la competenza.
  • Competenze matematiche: sapere a che cosa serve un concetto, è più importante della terminologia che può essere recuperata in qualsiasi momento.

ATTIVITÀ - Il problema dei rifugi (I media):

"Nel rettangolo è rappresentato lo schema di un videogioco. I punti A e B sono due rifugi in cui Paolo è salvo. Paolo"

OM il rifugio conveniente è B. Soluzione 2: a. Tracciamo una linea retta che passa per i punti A e B b. Troviamo il punto medio di questa linea retta (OM) c. Se P si trova a sinistra di OM, il rifugio conveniente è A, altrimenti è B. In entrambe le soluzioni, il punto medio della linea AB è fondamentale per determinare quale rifugio conviene a Paolo. Se il punto P si trova a sinistra di OM, significa che è più vicino al rifugio A, mentre se si trova a destra di OM, è più vicino al rifugio B.
Dettagli
A.A. 2023-2024
100 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alexia_squarcina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti e didattica della matematica ii e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Luciano Erika.