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ECOTOSSICOLOGIA – Riccardo Belluati
L'ecotossicologia nasce come branca della tossicologia ambientale (studio di effetti tossici di
inquinanti), della chimica ambientale (analisi quantitativa) e dell'ecologia (studio cicli
biogeochimici -> percorso delle sostanze, bioaccumulo e biomagnificazione) e si configura
come disciplina adatta alla gestione del rischio ambientale.
Nel 1977 Truhaut definì l'ecotossicologia come “la branca della tossicologia che si occupa
dello studio degli effetti tossici, causati da inquinanti naturali e sintetici, ai costituenti degli
ecosistemi, animali (anche umani), vegetali e microbici, in un contesto integrato (ecologia=
relazioni tra ambiente abiotico e organismi)". In seguito, altri tossicologi cercarono di definire
l'ecotossicologia, ma sempre con una connotazione legata agli effetti delle sostanze tossiche,
senza considerare l'esposizione degli organismi a tali sostanze, ovvero l’analisi delle dosi di
xenobiotici presenti nei diversi comparti ambientali e dell’interazione con gli organismi (legata
al destino delle sostanze in ambiente, a sua volta dipendente dalle proprietà chimico-fisiche).
Solo nei primi anni ’90 si cominciò a considerare anche l'esposizione: “Il campo di studio che
integra gli effetti ecologici e tossicologici degli inquinanti chimici sulle popolazioni, sulle
comunità e sugli ecosistemi con il destino (trasporto, trasformazione e degradazione) di tali
inquinanti nell'ambiente". Secondo una definizione del ’98 di Vighi e Bracci l’ecotossicologia è
“la disciplina rivolta allo studio del destino ed effetti dei contaminanti nell’ambiente con
metodo scientifico, ovvero non limitandosi alla descrizione dei fenomeni, ma elaborando
anche previsioni”. Gli obbiettivi dell’ecotossicologia sono quindi molteplici:
1) Indagare le modalità di diffusione e il destino dei contaminanti, nonché le loro interazioni
con l’ambiente.
2) Valutare gli effetti tossici degli agenti chimici e fisici sugli organismi viventi, in particolare
su popolazioni e comunità, all’interno di ecosistemi definiti.
3) Eseguire previsioni sulla distribuzione, il trasporto e gli effetti dei contaminanti.
- Contaminazione ambientale: la conseguenza di un’azione umana capace di modificare la
disponibilità e la qualità delle risorse in un determinato intervallo di spazio e di tempo.
- Inquinamento: è una contaminazione ambientale che determina un danno biologico
quantificabile (sia esso un processo biochimico, cellulare o tissutale) a carico di una
popolazione o di una comunità biologica. Quindi se una contaminazione non determina un
danno misurabile non si può definire inquinamento! Per esempio, la contaminazione delle
plastiche può essere anche inquinamento a seconda delle loro dimensioni: le microplastiche
non determinano un inquinamento per alcuni organismi, mentre le nano plastiche sì (entrano
nelle cellule).
Le principali classi di contaminanti ambientali sono: metalli pesanti, composti org
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Dettagli
SSD
Scienze biologiche
BIO/07 Ecologia
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del
Publisher Riccardobelluati14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni
di Fondamenti di ecotossicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione
dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale
dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Parolini Marco.