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GLI AGGIUSTAMENTI POSTURALI ANTICIPATORI

→ →

I movimenti volontari destabilizzano orientamento posturale ed equilibrio si deve anticipare e capire

come adattarsi prima di effettuare il movimento finalizzato. →

Anche il sollevamento della gamba richiede un aggiustamento posturale si ha prima lo spostamento della

spalla e dell’anca dal lato che sarà lato di appoggio solo dopo avviene il sollevamento della gamba.

Quando si solleva una gamba, il baricentro deve essere spostato vicino al piede di appoggio a terra prima

si sposta il centro di pressione verso la gamba da alzare, poi avviene la spinta e il centro di massa viene

spostato verso il lato di appoggio.

Anche durante la camminata si sposta il centro di pressione da una gamba all’altra. 28

IL RUOLO DELLE INFORMAZIONI SENSORIALI E VESTIBOLARI

→ →

Informazioni sensoriali importantissime per l’equilibrio si integrano segnali visivi, somatosensoriali

e vestibolari con queste informazioni si possono generare i riflessi posturali. →

Le informazioni somestetiche indicano l’orientamento del corpo rispetto alla verticale arrivano dai

propriocettori (recettori fusali dei muscoli che agiscono sulla caviglia) e dai meccanocettori plantari.

- In una situazione di controllo muscoli gastrocnemio e tibiale anteriore non hanno grande attività

→ ci sono piccole oscillazioni del centro di pressione e la caviglia ha cambiamenti angolari di pochi

gradi → →

- Quando c’è un’ischemia alla gamba si interrompe la propriocezione il centro di pressione

oscilla tantissimo e l’angolo di caviglia cambia molto il muscolo gastrocnemio e il tibiale

anteriore si contraggono molto ad ogni oscillazione, per mantenere l’equilibrio la condizione è

forzata per mantenere l’equilibrio, perché mancano le informazioni sensoriali in entrata

Le informazioni vestibolari sono importanti danno informazioni sull’orientamento della testa rispetto alla

verticale e sulle oscillazioni in avanti, indietro e lateralmente una lesione porta ad atassia vestibolare, con

problemi di movimento si verifica una forma di perdita del controllo motorio con ipermetria: esagerazione

delle risposte posturali in quanto non si riesce ad avere una misura esatta delle modifiche che si compiono a

livello motorio. →

Tra i riflessi vestibolari ci sono due tipologie di segnali arrivano dai recettori otolitici e dai recettori

propriocettivi cervicali vengono inglobati nei riflessi vestibolospinali e cervicospinali:

- I riflessi vestibolospinali stabilizzano la postura quando si sposta la testa nello spazio rispetto alla

verticale della forza di gravità

- I riflessi cervicospinali causano flessione ed estensione degli arti provocate dalla rotazione della

testa rispetto al tronco → →

Il corpo deve poter distinguere i segnali capire se si sta veramente cadendo se ci fosse solo il segnale

vestibolare, si percepirebbe una caduta a ogni minimo spostamento. 29

I riflessi posturali di origine otolitica sono messi in atto quando ci sono traslazioni: →

- Se si inclina la testa si attivano i recettori dell’utricolo e si attiva un riflesso vestibolospinale

contrazione dei muscoli antigravitari della gamba ipsilaterale e si ha flessione dell’altra gamba.

→ →

- Quando si ha uno spostamento in avanti si attivano utricolo e sacculo entrambi i lati attivano

un riflesso che porta alla contrazione dei muscoli antigravitari di entrambe le gambe.

→ →

- Se ci si sposta in giù flettendo le ginocchia si attivano i recettori del sacculo si estendono i

muscoli antigravitari di entrambe le gambe. →

I recettori cervicali danno luogo a riflessi cervicospinali il neurone vestibolospinale e il neurone

reticolospinale hanno attività elettriche che sono fuori fase il vestibolospinale ha attività maggiore di base,

mentre il reticolospinale ha attività minore. →

- Quando si ha una rotazione della testa solidale con il corpo si gira la spalla tenendo il collo fisso

→ →

(figura b) si attiva solo lo stimolo vestibolare porta ad aumento della contrazione dei muscoli

estensori della gamba ipsilaterale →

- Quando il corpo ruota da un lato e il collo dall’altro lato (figura c) si attivano i propriocettori

→ →

cervicali la testa è dritta rispetto alla forza gravitazionale, ma il collo e i propriocettori no il

sistema vestibolare direbbe che non si sta cadendo, invece si sta cadendo si attivano i riflessi

cervicospinali connessi alla postura regolazione del tono muscolare e aumento della contrazione

dei muscoli estensori della gamba ipsilaterale 30

- Quanso si ha rotazione sia della testa che del collo si attivano il riflesso vestibolare e il riflesso

→ →

cervicale si annullano tra di loro dicono che la testa è inclinata, ma anche il collo rispetto alle

→ →

spalle non si sta cadendo non viene inviato nessun riflesso alle gambe

Anche i segnali visivi sono importanti per la postura chiudendo gli occhi su una piattaforma stabilometrica,

l’oscillazione aumenta e quindi l’instabilità i segnali visivi danno informazioni sull’orientamento e sul

movimento del corpo avere la visione riduce le oscillazioni.

Ciascun sistema sensoriale viene usato a seconda delle necessità.

Esempio della piattaforma che si inclina il corpo oscilla a seconda di come viene inclinata la piattaforma:

una inclinazione di 2° produce una oscillazione di 0,5° (condizione normale del controllo) quando la

piattaforma si inclina ulteriormente l’oscillazione del corpo non cambia perché subentra il sistema

vestibolare.

I CENTRI NERVOSI IMPLICATI NEL CONTROLLO POSTURALE

I circuiti spinali non possono mantenere l’equilibrio servono solo per mantenere il tono muscolare

antigravitario non producono risposte posturali automatiche. →

Il controllo della postura avviene grazie a segnali dal tronco encefalico e dal cervelletto discendono tramite

le vie reticolospinali. 31

LE VIE MOTORIE DISCENDENTI MEDIALI E LATERALI

Le vie mediali controllano i muscoli assiali

e prossimali, le vie laterali controllano i

muscoli distali.

Si aggiungono le vie monoaminergiche

(decorrono nelle colonne ventro-laterali)

terminano in modo diffuso su tutto il

midollo spinale.

Tra le vie mediali discendenti dal tronco

encefalico ci sono: →

- Via vestibolo-spinale laterale

origina dal nucleo di Deiters e scende

ipsilateralmente lungo tutta la lunghezza

del midollo; riceve informazioni otolitiche

→ mantiene il tono antigravitario

innescato da accelerazioni lineari

quando si ha un’accelerazione che fa

perdere il controllo della postura, i segnali

arrivano ai motoneuroni degli arti

inferiori e causano contrazione dei muscoli

estensori →

- Via vestibolo-spinale mediale

origina dal nucleo vestibolare mediale e

riceve segnali ampollari risponde ad

accelerazioni angolari della testa induce

i riflessi vestibolo-oculari e i riflessi

vestibolo-collici si eccitano i

motoneuroni della muscolatura cervicale

dorsale controlaterale e inibisce la

muscolatura ipsilaterale →

- Via reticolo-spinale mediale

origina dalla formazione reticolare medio-

pontina e arriva a tutti i livelli della sostanza

grigia spinale facilita i motoneuroni α e

γ dei muscoli estensori assiali e dei prossimali antigravitari è responsabile della rigidità gamma

negli animali decerebrati → →

- Via reticolo-spinale laterale origina dalla sostanza reticolare bulbare facilita i motoneuroni dei

flessori e inibisce gli estensori ha azione inibitoria dei muscoli antigravitari

→ →

- Via tetto-spinale origina dal collicolo superiore permette di generare risposte riflesse della testa

e del collo, in risposta a stimoli visivi

Tra le vie laterali discendenti dal tronco encefalico c’è:

- Via rubro-spinale origina dal nucleo rosso magnocellulare e decorre nel cordone laterale

→ →

controlaterale si occupa del controllo grossolano dei movimenti distali ha proiezione molto

diffusa: il controllo sui muscoli è poco specifico

IL RIFLESSO DI RADDRIZZAMENTO NEL GATTO →

Nei gatti, sopo la decerebrazione (taglio a livello del mesencefalo) il riflesso di raddrizzamento dipende da

un segnale vestibolare e da un segnale propriocettivo nel collo quando il gatto viene lasciato cadere verso

terra: il segnale vestibolare comunica la posizione della testa e ne comanda la rotazione; il collo manda un

→ →

segnale di rotazione alle zampe posteriori il gatto si raddrizza non intervengono segnali visivi (c’è stato

taglio a livello del mesencefalo). →

Le risposte posturali dipendono dal tronco encefalico per adattare la postura a nuove condizioni servono

anche il cervelletto e i gangli della base (due strutture laterali).

Inoltre, la corteccia partecipa con aggiustamenti posturali anticipatori. 32

LA RIGIDITÀ GAMMA Se si effettua una lesione a livello dei

collicoli superiori l’animale

presenta digidità di tutti e quattro gli

arti rigidità gamma dovuta ad un

aumento del tono degli estensori

se viene tagliato il motoneurone

gamma non si ha rigidità si ha

sovreccitazione del motoneurone

alfa, che porta a maggiore

contrazione dei muscoli.

Si è ipotizzato che ci sia (dai centri

superiori) una inibizione dei neuroni

del tronco che ecciterebbero i

motoneuroni gamma.

Nell’uomo non c’è la rigidità gamma si ha una rigidità alfa per via dell’aumento della scarica del

motoneurone porta alla contrazione del muscolo (È detta rigidità alfa perché togliendo i motoneuroni

gamma non ci sono cambiamenti). →

Quando si ha una lesione mesencefalica alta condizione di iperestensione, rigidità delle gambe e

pronazione delle braccia indice di danno.

Quando si ha una lesione pontina estensione e rigidità anche delle braccia.

LA LOCOMOZIONE →

Azione motoria ripetitiva, stereotipata e semiautomatica per avviare il gesto serve un comando dai centri

superiori, dopodiché non serve più nessun comando. →

Consiste di movimenti alternati degli arti inferiori ogni arto ha un ciclo di sollevamento e appoggio:

- Appoggio per sostenere il corpo, fornisce l’energia necessaria per la propulsione in avanti

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
62 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GretaSq di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Tempia Filippo.