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Le trasformazioni delle città e delle metropoli

Le trasformazioni pianificate sono prodotte dai residenti, dai nuovi abitanti, migranti, pendolari, contemporalità e modalità differenti usano, vivono, percorrono e significano la città. Ci sono tre tipologie che appaiono più propense a far luce sulle tendenze attuali di città e metropoli:

  1. Spazi pubblici
  2. Spazi dimessi dall'industria e delle grandi infrastrutture
  3. Centri storici

Gli spazi pubblici sono i luoghi dove si esprime meglio l'articolazione e la tensione fra le due principali dinamiche urbane: quella progettuale dell'uso dello spazio e quella delle pratiche economiche, sociali, culturali e del tempo libero. Il concetto di spazio urbano è ripreso dal lavoro del giugen Habermas, 1962 del sociologo che indica la sfera pubblica come i luoghi privati dellaborghesia, come i caffè. Analogia con l'Agorà della città greca, in quanto era proibito l'accesso alle donne e agli schiavi.

La dimensione

pubblica dello spazio implica che chi lo pratica possegga e manifesti competenze e capacità collettive che consentono lo "stare insieme" in modo civile, ovvero con un accordo minimo sul modo di usufruirne collettivamente.

Questo tipo di spazialità rileva più da un ordine istituente e del divenire che da un ordine istituito, stabile, normativo e prescritto: cioè non è possibile stabilire in modo rigido e definitivo cosa succederà in una piazza, in strada, in un centro commerciale...

L'interazione che si genera in uno spazio pubblico non è definitiva, ma è oggetto di una costruzione permanente e imprevedibile. Si possono realizzare spazi destinati al pubblico nella città, ma se poi questi non sono appropriati, vissuti e trasformati dagli abitanti e da coloro che usano la città, resteranno solo spazi inerti e inanimati. Lo spazio pubblico non è uno spazio vuoto contrapposto a uno spazio pieno, ma un

luogodell'interazione sociale. La città ha sempre conosciuto forme di dimissione e riuso di alcune sue parti destinate a specifiche funzioni. Nelle città contemporanee questo processo si è accelerato investendo in una pluralità di spazi, oggetti, manufatti ecc, dando anche origine a forme diverse di riuso. Si tratta di aree dimesse, spazi residenziali, edifici di interesse pubblico progressivamente abbandonati e potenzialmente riconvertiti che vengono utilizzati come centri d'arte, centri culturali.. Fabbriche, magazzini, laboratori, porti, aeroporti, zone ferroviarie non più in uso, sono esempi di spazi e infrastrutture dismessi e localizzati ai margini della città, in zone periferiche, peri-centrali o waterfront, che hanno originato dalla loro dismissione una serie di vuoti urbani. Attualmente questi spazi sono considerati sotto un'altra luce, sono diventati oggetti di nuovo interesse, sottoposti a processi di riconversione e diriqualificazione all'interno di politiche di rigenerazione di vari origine funzionale: terziaria, tecnologica, sociale... In alcuni casi questi spazi possono continuare a custodire simbolicamente la memoria della loro precedente vocazione, quella di una "territorialità industriale" ormai abbandonata. Waterfront Parte della città che sta sul fronte dell'acqua, è legata al cambiamento dei porti. Il processo è iniziato negli Stati Uniti fin dal decennio 1950-1960 interessando città come Baltimora e San Francisco; si è diffuso in Inghilterra negli anni ottanta nella rigenerazione dei Docklands a Londra e degli spazi portuali di Liverpool. Questo è dato dal cambiamento del trasporto delle merci, vengono utilizzati i container (strutture standardizzate), il porto tradizionale non è più un luogo di sbarco di merci o di trasformazione dei prodotti. Si ha anche un cambiamento nella zona limitrofa del porto, ad

esempio a Cagliari venne costruita la stazione marittima. (si collega all'euroméditerranée)

I centri storici subiscono un processo di gentrificazione, ovvero la sostituzione sociale dei ceti meno abbienti dai centri storici con nuova borghesia, élite della società, studenti. Nasce dal degrado dei quartieri storici, le classi sociali che ci vivono non hanno più i mezzi per prendersi cura del centro storico, vengono quindi vendute le case a prezzi modici e ristrutturate.

Gli affitti aumentano e causano il trasferimento dei ceti meno abbienti, vengono quindi occupati dalle minoranze, ad esempio a Parigi abbiamo il quartiere del Marais dove abita una grande comunità ebraica.

Questo processo ha origine a Londra, viene identificato da Glass nel 1963 ma parte dagli Stati Uniti nell'East Side di Manhattan, tocca anche Sydney o Roma (come il quartiere di Trastevere).

Dagli anni 2000 questo processo tocca anche le medie e piccole città.

Esempi a Cagliari: Villanova,

Stampace, Marina, Castello.

Positivi gentrificazione:

  • Effetti della stabilizzazione delle aree in declino
  • Incremento dei valori immobiliari
  • Maggiori entrate fiscali
  • Incremento del social mix

Negativi gentrificazione:

  • Effetti della speculazione nel mercato immobiliari
  • Arrivo di grandi catene commerciali nei centri storici al posto dei piccoli negozi (Mc Donald incentro a Cagliari)
  • Incremento pezzi
  • Crescita spesa pubblica
  • Conflitto tra comunità

Cosmomed: cosmopolitismo (migrazioni,memorie e attualità)

Cosmopolitismo:

Cosmos+polis = Universo e città. Concetto che viene dalla filosofia Greca , ovvero "cittadini del mondo".

Nel tempo assumerà poi altri significati:

  • Nei Romani ad esempio si da la cittadinanza Romana anche a chi non lo era con le Colonie .
  • Colonie e scambi culturali
  • Migrazioni contemporanee.

Un esempio di questo lo troviamo in Sardegna:

Ad Alghero con i Catalani e a Carloforte

con Liguri e Tunisini (Una famiglia Ligure va a vivere nelle coste della Tunisia per il corallo a Tabacca, successivamente fondano delle comunità a S. Pietro e S'Antantioco) Oppure in ambito minerario e di bonifica in Veneto. Mostra di Cosmomed, progetti che diventano Arte. Arte e Scienza, l'arte è un elemento soggettivo mentre la scienza è un dato oggettivo. L'arte infatti non dimostra una verità come fa la Scienza, ma comunica un emozione. Alcuni progetti: - 23 sguardi di libertà (fotografie fatte da bambini, in Marocco, raccontano la loro vita) - Progetto a Marsiglia - San Nicolo d'Arcidano (campo rom e bambini che documentano tutto) - Storia di Al Hassan - One breath - Università e leggi razziali 3 docenti ad Unica sono stati espulsi perché ebrei. Raccontato attraverso audio da dei documenti (ricerca archivistica) Cosmopolitismo Questa parola è molto antica. Inventata dai filosofi greci, rimanda alla concezione del Mondo.economica e sociale. Il cosmopolitismo, nel corso dei secoli, ha assunto diverse sfumature e significati. Inizialmente, era associato all'idea di appartenenza a una comunità globale, in cui tutti gli individui erano cittadini del mondo. Nel corso del tempo, però, il concetto si è evoluto e ha assunto una connotazione più complessa. Oggi, il cosmopolitismo è oggetto di dibattito e ricerca sia nell'ambito accademico che nella sfera politica e civile. Nonostante le diverse interpretazioni, il cosmopolitismo rimane una pratica sociale, sia a livello individuale che collettivo. La lettura di Cosmomed non deve essere intesa come un elogio acritico di una società utopica, priva di conflitti o tensioni tra gruppi, comunità o minoranze. Al contrario, è un'indagine e un'interrogazione sulle possibilità pragmatiche che le società hanno di costruire forme di convivenza e inclusione nella complessità identitaria del mondo. Il mondo è caratterizzato da una varietà di geografie culturali, religiose, economiche e sociali, e il cosmopolitismo si propone di affrontare questa diversità in modo costruttivo.

etnica e linguistica. Ad essere indagate sono qui leMediterraneo. Quel Mediterraneo di cui il cosmopolitismo è l'essenza e l'anima: un valore che si ègenerato passando attraverso quel cosmopolitismo pre-moderno dell'imperialità romana o ottomana,per quello asimmetrico ed egemonico delle società coloniali dell'800, per poi risorgere ancora oggi, adispetto delle chiusure identitarie cristallizzate nelle indipendenze nazionali del Mediterraneo dellaseconda metà del '900 e delle derive dei nuovi nazionalismi contemporanei detti post-identitari eanti-comunitari.

Fès Vingt-trois regards en liberté UN PROJET GEO-PHOTOGRAPHIQUE:E' un racconto fotografico composto dagli sguardi di ventitré giovani adolescenti, fra 12 e i 14 anni,che con la loro piccola macchina digitale hanno assunto, come individui coscienti, gioiosi e maturi, ilruolo inconsapevole del ricercatore.Quasi che si fossero sostituiti a lui,

Con il loro punto di vista pertinente e informato, per cogliere e trasmettere - con un approccio geo-fotografico - prospettive e visioni che, forse, il ricercatore non avrebbe mai colto. Con autenticità e spontaneità, questi sguardi sul mondo che si soffermano sulla natura, sulle brutture, sul lavoro del vivere ordinario in una città storica, ricca di patrimonio ma non priva di povertà, rivelano tracce di poesia e emozioni di libertà.

Sguardi paralleli, sguardi incrociati San Nicolò d'Arcidano: Il progetto "Sguardi paralleli, sguardi incrociati" è il frutto di una collaborazione fra Università di Cagliari, scuola di San Nicolò d'Arcidano e Associazione Tusitala. San Nicolò è un paese di 2600 abitanti in provincia di Oristano che ospita un'importante comunità Rom di circa un centinaio di persone, di origine balcanica, apolidi o di nazionalità italiana.

L'atelier geo-fotografico di Cosmomed(2018), con una metodologia già sperimentata a Fès, fa dialogare aspetti pedagogici, ricerca scientifica, arte, società e territorio, per far raccontare ai bambini Rom e Gagé il loro quotidiano attraverso la fotografia, e per riflettere insieme sulla loro rappresentazione del mondo, di sé e degli altri.

Tracce di comunità La Belle de Mai a Marsiglia: È la visione di un mondo urbano. Una "comunità di comunità". Un quartiere dal nome poetico con poche migliaia di abitanti, che rivela tracce di un'umanità varia e multipla, che qui vive, lavora e s'incontra. Un'umanità sfaccettata da molteplici appartenenze, dalla diversità delle origini, delle lingue o delle religioni che pratica. È la memoria dei più sedimentati percorsi di migranti, e l'attualità di quelli più recenti, che hanno fatto di Marsiglia

unacittà cosmopolita. L’

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A.A. 2022-2023
32 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GomuGomuNo02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia dei beni culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Cattedra Raffaele.