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Gauge di Lorenz

Ora scegliamo tale che

Abbiamo ottenuto due equazioni delle onde non omogenee.

Formule di Green

Scriviamo ora la formulazione del teorema della divergenza:

Per ogni possiamo trovare e continue e derivabili tale che:

In questo modo riduciamo il problema a due sole variabili, poiché e sono scalari.

Riscriviamo quindi:

Prima formula di Green:

Se posso ottenere :

Sottraendo membro a membro alla prima formula di Green di ottiene:

Seconda formula di Green:

Tornando ai potenziali, abbiamo trovato che obbediscono alle equazioni:

Queste possono essere generalizzate come: , dove g rappresenta il termine disorgente.

Supponiamo ora che abbia un andamento oscillante, e quindi e facciamo un'ipotesi ondulatoria sulla soluzione, quindi il potenziale che stiamo cercando si può scrivere nella forma

Sostituendo si ottiene:

Abbiamo ottenuto un'equazione differenziale del secondo ordine con termine noto.

Scriviamo l'omogenea associata: Equazione di Helmotz

Supponiamo ora che il

problema abbia una simmetria sferica, quindiQuindi la soluzione dell'omogenea associata è del tipo:Immaginiamo ora che la posizione della sorgente sia identificata dal vettore posizione e il punto incui vogliamo calcolare il potenziale dal vettore posizioneConsideriamo una sfera di raggio centrata in che non include la sorgente e chiamiamo la suasuperficie e una sfera centrata in che include la sorgente ( ) di raggio .Applichiamo la seconda formula di Green sul volume delimitato dalla differenza tra le due sferesapendo che , successivamente mandiamo e in modo da trovare ilpotenziale prodotto in da tutte le sorgenti.Per ciascuna sfera si scrive:Sappiamo che:Considerando si ha:Nel calcolo di valuto e consideroNel calcolo di valuto e consideroPossiamo fissare a zero il potenziale valutato all'infinito, , estabilire che il potenziale va all'infinito almeno come .Sotto questa condizione, detta condizione di irraggiamento,Il fattore fa capire che c'è una

traslazione nel tempo: stiamo valutando la sorgente a un tempo futuro e uno passato. La sorgente emana un segnale che si propaga sotto forma di onda elettromagnetica, e quindi con velocità c. Al tempo t la fluttuazione viene necessariamente dal passato, altrimenti si violerebbe il principio di causalità, quindi bisogna scartare la soluzione con il segno "+". Dunque le soluzioni saranno:

Queste sono dette soluzioni dei potenziali ritardati.

3.2 Caso particolare

Supponiamo di voler misurare il potenziale in un punto con cariche limitate in una regione di spazio molto piccola. Facciamo una serie di ipotesi:

  1. Sorgenti in una regione limitata (distanza tipica: <d>)
  2. Vogliamo valutare il potenziale a distanza dalla sorgente (vicino gli effetti sono non lineari)
  3. Mettiamo l'origine degli assi centrato in (baricentro della sorgente del campo elettromagnetico).

Uniamo le condizioni nella relazione:

Ora vogliamo generalizziamo in 3D l'espansione in serie di Taylor:

Ora dobbiamo

Questo termine è del tipo e e possiamo espanderlo come:

Poiché è grande e quindi piccolo, eSvolgiamo il prodotto e otteniamo:

Definiamo: NOTA: G e P sono complessi (integrali di funzioni complesse)

In generale si ha quindi:

Studiamo ora casi specifici.

  • Per il potenziale: Rappresenta la carica totale che poniamo a 0

Questo termine è un momento di dipolo (infatti nonostante il sistema sia globalmente neutro sono presenti cariche che si spostano nello spazio)

  • Per il potenziale vettore: Tensore delle pressioni

Quindi scriviamo:

Ora, le correnti e il momento di dipolo non sono indipendenti, e per scoprire il legame tra le due grandezze supponiamo che nella sferetta ci siano cariche con moti regolari (approssimazione di dipoli oscillanti)

3.3 Approssimazione di dipolo oscillante

La densità di carica obbedisce a una equazione di continuità:

Per semplicità imponiamo , mettendo l'asse z lungo la direzione del modo

dellecariche.Essendo il moto 1D l'equazione diventa:

Quindi:

Stiamo integrando tra e tanto è una delta di Dirac.

Svolgiamo il terzo integrale:

Il primo termine è nulla poiché la carica è localizzata in una regione ala finito.

Sostituendo si trova:

In generale si ha:

Riscriviamo le soluzioni in funzione di P per r generico, dove r rappresenta la distanza tra il dipolo oscillante e l'osservatore:

Dettagli
A.A. 2022-2023
11 pagine
SSD Scienze fisiche FIS/01 Fisica sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martina.casciaro2003 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fenomeni ondulatori e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Malara Francesco.