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NUMERO GIRI
COPPIA · no giri sostituisco
ricavo di e
>
- nell'espressione precedente
! !
3) superabile potenza
della
pendenza corrispondenta
massima in massima
Nes
potenza
troviamo giri corrispondente
residua di massima
la al alla potenta
numero
>
- Nres Nrvote NR
-
= max velocità
↳ resistenza potenza
nela
potenza vincere
X
S d >
- " massima
R
ordinarie del
ordinaria motore
resistenze
massima può
potenza potenza
che trasmessa Un max
rote
alle
ma
superare
X
essere spesa addizionale
Resistenza ↓ Nmax
rendimento
motore
massima in M
potenza : .
:
diretta
presa S
[max
P Vumax ci
da
dopodiché NRES vicavo pendenza
che
sappiamo : ma
·
= . .
Peso
4) raggiungibile
velocità diretta) massima
della
corrispondenza
in coppia
presa di
coppia
vedi valore
Tabella -
- /24/60)
Mm 3 6
Vc ( - , .
max r
=
max Sp ↳ dato
↳ dato
5) massima
pendenza superabile massima
della
in coppia
corrispondenza in
velocità corrisp
resistenza Coppia
Nres e
Nr
NrvoteCmax- .
A
= massima del motore
V
d max
massima
potenza erogata PRESA
N
o
dal DIRETTA
in
motore corrisp Coppia max
. S
[max
P Vmax
NREs trovo
-
= - pendenza
>
> . -
- max
Caratteristica di potenza e velocità massima dei natanti
Tracciate le caratteristiche di potenza del natante e la curva della potenza resistente, la
velocità massima si determina ricordando che alla velocità massima il natante non è in
grado di accelerare ulteriormente (forza di trazione trasmessa all’elica è proprio quella
necessaria a vincere le resistenze). Potenza trasmessa all’elica=potenza resistente
Rot Ra Ro
Rv Rar
Rsv
+ + +
+
= d
d
d d ↓
RESISTENZA RESIST
RESIST
RESISTENZA .
viscosità
d'onda
VORTICI
D'ATTRITO RESIST
AERODINAMICA
Rot Ra Re Ro
Rsu Rar
trascurano
si +
+
e > =
-
% RTOT
2
% Ro
3 -Sup Carena
.
12
S S
f
Ru
Ra +
con = . .
.
S ↳ densità
Coeff Scabrezza acqua
. VY/ 2
Ro D
5
7 4
e con .
.
= .
. S ↳ Dislocamento volume Spostato
acqua
:
Coeff FINEZZA dalla h ave
.
SNELLEZZA
O TOT Pr Rot
la V
resistente vivoli
potenza sarà =
Pr T V sforzo
T
motrice trazione
potenza =
-
= Ma
Ne rendimento
Ne elica
. = rendimento dell'asse
Ma =
È possibile disegnare le curve della potenza resistente e della potenza motrice in funzione
della velocità (retta), mentre la velocità massima del natante si determina uguagliando la
potenza resistente a quella trasmessa dell’elica Pe D
U
C fattore
= attrito
di
e globale
.
. =
Vmax
Pe
Pr = faccio
Pr
Pr grafico
velocità sostituisco
trovata massima
la trovare
volta e
X
> ma :
e
- Elementi geometrici dell’ala
RICHIAMI DI TEORIA:
1) La pianta alare è definita come la proiezione dell’ala
su un piano tale che questa risulti di area massima.
Aspetto: è la forma della pianta alare che può essere
rettangolare, triangolare o trapezoidale.
Apertura alare: massima dimensione dell’ala misurata
ortogonalmente al piano di simmetria (misura di b)
2) il Profilo alare è la traccia della generica sezione AA’
parallela al piano di simmetria. I profili possono avere
più forme: concavo-convessa, convessa, biconvessa. I
profili biconvessi possono essere a loro volta
simmetrici o asimmetrici.
Caratteristici del profilo sono:
• bordo d’ingresso o bordo d’attacco: posto
nella zona anteriore del profilo è l’ambito
direttamente dalla corrente che investe l’ala
stessa; generalmente arrotondato
• Bordo d’uscita: posto nella parte posteriore del
profilo ed è aguzzo
• Dorso e ventre: sono le due facce del profilo e • inarcamento del profilo: rapporto tra
si di buono riferendosi alla forza portante la freccia massima della linea media
dell’ala che è sempre orientata dal ventre al e la corda della linea media che si
dorso ottiene congiungendo gli estremi
• Linea media o scheletro o linea d’asse: luogo della linea media
dei centri delle circonferenze che risultano • Assetto del profilo: determina
tangenti sia all’intradosso che all’estradosso. l’accoppiamento del profilo con la
Le circonferenze considerate individuano con il corrente che lo investe e si
loro diametro, lo spessore massimo del profilo caratterizza in base al tipo di profilo
preso in considerazione.
• corda del profilo: è il segmento I
• Allungamento del profilo: (per ali a pianta
rettangolare è definito come il rapporto fra
l’apertura alare è la corda b/I
X
: = =
(se forma generica) rapporto tra il quadrato dell’apertura alare è la sua superficie x
·
Centro di pressione C: punto in cui la retta di azione della forza aerodinamica F interseca la
retta di riferimento del profilo che ne individua l’assetto.
Incidenza apparente del profilo : è l’angolo tra la direzione del vento all’infinito,
L
rappresentata dal vettore V e la retta di riferimento del profilo.
Forza aerodinamica F operante sull’ala: va
F S
C(a) g
= .,
. .
d
dell'ala CAMPO
del
assetto Coeff.
,
Resistenza R: componente della forza F lungo la velocità relativa S
R va
Cr(a) g
= . .
.
Portanza P: componente della forza F normale alla resistenza R va
S
P (p(a) g
= ., .
.
Angolo di attrito aerodinamico : angolo formato tra la retta d’azione della forza
d
aerodinamica F e la normale alla velocità V tan P R/p fluido di
se attrito
privo
= p
R 0
0 =
+
=
-
Diagramma sperimentale che per una
fissata velocità V fornisce là caratteristiche e
dinamiche Cp e Cr del profilo di un’ala con Aut
un dato allungamento in funzione
dell’incidenza apparente.
L’angolo negativo corrisponde a
Lo
portanza nulla sul profilo. L’angolo di
incidenza apparente sommato a Lo
fornisce l’angolo di incidenza assoluta. p
L’efficenza E è il rapporto tra il
coefficiente della portanza è quello
della resistenza: I
C/Cr
P/p
E =
= = E
GLOBALE
FATTORE
ATTRITO
DI
Polare assoluta: si ottiene riportando
in ordinate il coefficiente Cp ed in
ascisse il coefficiente Cr ed è quotata
con i valori delle incidenze assolute 22
21
Lo ,
,
e fornisce il coefficiente di portanza in
funzione di quello di resistenza.
Sperimentalmente si trova che : 2
i(
Cro
Cr i
+ con =
= πX
La l'incidenza
il veivolo
distanza si
massima volo assoluta
ottiene audholo con
efficienza E
dell'ala corrisponde
cui massima
,
a -
di E
coefficiente attrito
ossia minimo .
Si minimo
il di
trovare E
deve valore
che dall'incidenza
dipende assoluta X
(p(a) :
attraverso
E-Crotic
CP
= +
Emin =
0
= - - =E
Cr
premin) %
i
=> = 3
Cro
i
E 2.
formula Emin
sostituendo si trova che
di
nella = .
damax = Z
massima
la percorrenza
per : i.
2
min Cro
Diagrammi di marcia per una elettromotrice
Equazione generale del moto: me
Tru) R(v) =
-
Sosta o quiete: velocità nulla e assenza di forze attive e resistenze
Movimento o moto: velocità diverse da zero, resistenze sempre presenti e forze attive
presenti o assenti nelle diverse fasi. Caratterizzato da fasi a: de
T-R
velocità costante
· 0 0
= - =
t
e
velocità T-R
crescente
· o
separiamo velocità
variabili dr/dt(0
decrescente
ottenere T-R10
·
>
- -
x
diagramma moto
del : de
olt me
= R(r)
Trul -
Approssimazione:
All’interno dell’intervallo di velocità si considera
il moto ad accelerazione costante pari al valore
medio dell’accelerazione nel punto medio
100P AV/3
Av 6
,
At (2 3)
me +
= .
= G
R(Vm) (T R)m
T(m) - -
VmAt
volt AS
essendo as :
= =
Sostituendo un’accelerazione variabile con il valore medio si commette un errore, per ridurre
questo errore è necessario ridurre l’ampiezza dell’intervallo finito AV
1. Tracciare la curva caratteristica meccanica di trazione dell’elettromotrice T(V) (viene
fornita funzione dal testo)
2. Tracciare la curva caratteristica delle resistenze ordinarie al moto R(V) (somma della
resistenza al rotolamento e resistenza aerodinamica le cui funzioni sono fornite dal fornite
dal testo)
3. Determinare la velocità di regime Vr come intersezione della caratteristica di trazione e
della curva delle resistenze ordinarie. (Solitamente la curva T(V) è ricavata
sperimentalmente e l’intersezione si ottiene solo in modo grafico, altrimenti si eguagliano
le equazioni)
4. Utilizzare il metodo del per tracciare il diagramma del moto della elettromotrice in
Av
fase di accelerazione
Si presentano due casi:
• per la tratta di 5 km l’elettromotrice non farà in tempo a raggiungere la velocità a
regime, ma per arrestarsi in tempo dovrà iniziare a frenare prima seguendo la curva
fucsia
• Per le tratte di 30 e 100 km l’elettromotrice riuscirà a raggiungere la velocità di regime
che manterrà per un certo tempo per poi iniziare a frenare seguendo la curva di
frenatura.
5. Per tracciare la curva di frenatura Sf e calcolare il corrispondente tempo di frenatura,
bisogna utilizzare le formule del moto uniformemente decelerato:
2 v72
nu v
Av :
Vi Uf -
d tf - Sf
j j
= - =
= 62
te a a
6
3
6
3,6 3 3 20
.
.
. .
, .
,
6. Determinare il tempo tot