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Tipi di indagini epidemiologiche:

  • Descrittiva - comprende l'osservazione e la registrazione delle malattie e dei possibili fattori causali e rappresenta la prima parte di un Indagine Epidemiologica (IE).
  • Analitica - analisi delle osservazioni utilizzando metodi statistici e prove di laboratorio.
  • Sperimentale - osservazione ed analisi dei dati riguardo i gruppi di animali dai quali è possibile selezionare e modificare i fattori associati con i gruppi.
  • Teoretica - rappresentazione della malattia utilizzando modelli matematici in grado di simulare il decorso naturale dell'infezione.
  • Clinica - frequenza e cause di malattia, validità dei test diagnostici, efficacia delle tecniche terapeutiche e profilattiche.
  • Informatica - modelli matematici, sistemi esperti (simile alla teoretica).
  • Genetica - fattori genetici, individuali ed ereditari, dell'ospite che possono intervenire con la manifestazione della malattia.

malattia.

  • molecolare → fattori genetici dei patogeni effettuando indagini temporali e spaziali (mettere incollegamento focolai di malattie infettive causate dallo stesso agente eziologico ma molto lontane tradi loro in termini spaziali valutando le parentele genetiche tra gli agenti eziologici coinvolti).

indagine qualitativa

Come si effettua un’osservazioni di campo

Attraverso (es. distribuzione della malattia, modalità di trasmissione e diipotesi casualipersistenza, etc.) che permettono di fare : se le osservazioni di campo suggeriscono che certifattori possono essere “casualmente” associati con una malattia, l’associazione deve essere valutataformulando un’ipotesi casuale.

indagini quantitative

  • Le coinvolgono la misura (n° dei casi di malattia) e quindi l’espressione e l’analisi dei valori numerici.
  • Rilevamenti (surveys)
  • Monitoraggio (monitoring) e la sorveglianza (surveillance)
  • Studi (studies)

Modelli (modelling)

Rilevamenti → esame di un insieme di unità (es, gruppo di animali) che può essere trasversale o longitudinale

  1. Conteggio dei membri dell’aggregato
  2. Caratteristiche dei membri (es. presenza di particolari malattie, peso, produzione lattea, etc)

Zemira Camarrone

Epidemiologia

Monitoraggio → esecuzione periodica di osservazioni sulla salute, produttività, fattori ambientali e sulla trasmissione di queste osservazioni. Si tratta di una registrazione anonima (l’identità delle unità non viene registrata) poiché si tratta di una prima indagine conoscitiva, che dunque prevede un intervento successivo.

Sorveglianza → forma di registrazione dei dati in cui l’identità delle unità malate viene registrata, che dunque prevede un intervento successivo.

  • L’uso dell’epidemiologia per identificare, pianificare, programmare, gestire e valutare i servizi fondamentali per mantenere o
migliorare lo stato sanitario delle popolazioni. • Non è solo comunicazione passiva della malattia con l'obiettivo di accertarne l'esistenza, la distribuzione spaziale e temporale e la frequenza ma è analisi critica degli eventi per intraprendere azioni. L'identificazione e la quantificazione del ruolo dei fattori di rischio, quindi, rientra tra le attività della sorveglianza epidemiologica e serve poi per la programmazione di attività di vigilanza, tipica azione di polizia veterinaria. La vigilanza veterinaria è un insieme di misure permanenti cui sono soggette tutta una serie di imprese zootecniche o connesse alla zootecnia, che mira a prevenire le malattie o i problemi sanitari ed a ridurre le occasioni di contagio (o di diffusione dei problemi sanitari) create dalle elevate concentrazioni di agenti patogeni (viventi e non viventi), che dunque prevede un intervento successivo. La sorveglianza mira ad avere una fotografia il piùpossibile fedele della realtà per prendere decisioni interessandosi in eguale misura a positivi e negativi, mentre la vigilanza raccoglie i dati in maniera estremamente mirata interessandosi solamente dei positivi. Studi → termine che indica qualsiasi tipo di indagine ma nello specifico in epidemiologia è un confronto fra gruppi di animali. Esistono diversi tipi di studio: • Sperimentali - l'investigatore ha la possibilità di collocare gli animali in vari gruppi, in accordo con i fattori che l'investigatore può casualmente assegnare agli animali (es. prova clinica). • Osservazionali - possiedono il vantaggio di studiare la naturale evoluzione della malattia e permettono la separazione dei fattori associati con la malattia dagli altri fattori che potrebbero essere importanti nel determinare il focolaio. Gli animali sono collocati in gruppi in base a certe caratteristiche che possiedono (malattia) e non casualmente poiché.

L'investigatore ha scarso controllo sui fattori oggetto di studio (sesso, peso, dieta). Lo studio osservazionale può essere:

  • Trasversale o cross-sectional (di prevalenza)
  • Longitudinale
  • Caso-controllo
  • Di coorte

Lo studio trasversale permette di studiare le relazioni tra la malattia in una popolazione e i fattori causali ipotizzati. Gli animali vengono classificati in accordo alla presenza/assenza della malattia e ai fattori causali ipotizzati (fattori di rischio), ma essi vengono selezionati senza tener conto né dell'esposizione, né dello stato di malattia.

Lo studio caso-controllo paragona un gruppo di animali ammalati con un gruppo di animali sani in funzione dell'esposizione al fattore causale ipotizzato. La selezione degli animali avviene sulla base dello stato (caso) o meno (controllo) di malattia.

Lo studio di coorte confronta un gruppo di animali esposto ai fattori causali con un gruppo non esposto ai fattori causali, in funzione...

della malattia?

quando la malattia è assente?

  • Forma inapparente che si manifesta solo in alcuni animali
  • Reservoir o ambiente
  • Introduzione di animali reattivi
  • Infezione in altre specie
  • Occasionalmente trasmissione interspecie

Sporadico descrive la comparsa di una malattia in una popolazione con frequenza irregolare e casuale. Non esistono eventi di per sé endemici, epidemici o sporadici. L'andamento degli eventi dipende da:

  • Presenza dell'ospite e suo stato
  • Natura e caratteristiche dell'agente eziologico
  • Stato dell'ambiente

Quando si riesce a identificare correttamente la causa di una malattia? Una malattia è determinata da una determinata causa (spesso non è sufficiente avere un agente eziologico ma un complesso di cause per determinare la malattia).

Postulati di Koch (XIX secolo)

  1. Un agente è causa di malattia quando:
  2. È presente in tutti i casi di malattia
  3. Non compare in un'altra
come parassita casuale o non patogeno (non deve essere presente in un soggetto sano e non deve essere associato ad altre forme morbose) 3. È isolato in coltura pura da un soggetto, in ripetuti passaggi e induce la stessa malattia in altri soggetti Esiste un corollario infinito di variabili che agiscono su più livelli e che non dipendono esclusivamente dall'agente eziologico (es. fattori ambientali). Postulati di Evans (1976) Un agente può definire causa di malattia quando: 1. Il numero di soggetti ammalati è superiore in maniera significativa tra gli esposti rispetto ai non esposti alla probabile causa 2. L'esposizione alla probabile causa è più comune tra i soggetti che hanno la malattia rispetto ai sani, quando tutti gli altri fattori di rischio sono costanti per entrambi Zemira Camarrone Epidemiologia 3. Il numero di nuovi casi di malattia è significativamente superiore tra gli esposti alla causa ipotizzata 4. La malattia

deve essere successiva nel tempo all'esposizione alla probabile causa5. Nei soggetti esposti è misurabile una risposta (anticorpi) che non è presente nella stessa misura nei non esposti6. La riproduzione sperimentale della malattia è più frequente nei soggetti opportunamente esposti alla probabile causa che nei non esposti7. L'eliminazione o la riduzione dell'esposizione alla probabile causa determina una riduzione della frequenza della malattia8. Le modifiche indotte alla risposta dell'ospite (vaccinazione) diminuiscono o eliminano la malattia in presenza dell'esposizione della probabile causa9. Tutte le correlazioni e le associazioni devono essere biologicamente ed epidemiologicamente credibili

Caratteristiche dei postulati di Evans:

  • Sequenza temporale causa-effetto
  • Forza dell'associazione
  • Riproducibilità dell'evento
  • Relazione dose-risposta fra fattore e malattia
  • Plausibilità
biologica
  • Necessità che l'associazione tra causa ipotetica e malattia sia statisticamente significativa
  • Coinvolgono il confronto tra gruppi di soggetti
  • La dimostrazione di un'associazione statisticamente significativa non prova che il fattore in esame sia la causa
  • Perché questo avvenga è necessario spiegare il meccanismo di induzione della malattia da parte della ipotetica causa a livello molecolare dalla causa all'effetto
Quando si parla di associazioni vuol dire che ci sono delle variabili, cioè ogni evento osservabile che varia nello studio (variabile - ogni variabile considerata nell'indagine epidemiologica). L'obiettivo di ogni indagine epidemiologica è di identificare quei fattori che causano malattia, trovando una reattiva relazione tra variabili.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
14 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giorgiann di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Epidemiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Di Francesco Cristina Esmeralda.