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TRAS+DISTR+MIS+COV+CCA+A+UC+MCT+IMP

-​ TRAS: copre i costi per il trasporto dell’energia elettrica sulla rete nazionale sostenuti dal Gestore

della rete (Società TERNA);

-​ DISTR: copre i costi di installazione e manutenzione a livello regionale locale;

-​ MIS: copre i costi di installazione e manutenzione dei sistemi di misurazione, rilevazione e

registrazione dei dati di consumo;

-​ COV: copre i costi di commercializzazione connessi al servizio (fatturazione, gestione dei contatti);

-​ CCA: copre più voci di costo, per esempio attività di acquisto dell’Acquirente Unico ed i costi che

incorre per il dispacciamento dell’energia ecc.

-​ A: questa risulta articolata in più sotto voci:

-​ UC: componente meno trasparente. Richiede una conoscenza più approfondita sul funzionamento

del mercato elettrico. Tiene conto delle perdite di trasmissione effettive e quelle standard;

-​ MCT: finanzia le misure di compensazione territoriale a favore dei siti che ospitano quello che resta

delle centrali nucleari e degli impianti del ciclo combustibile;

-​ IMP: imposte; sull’energia elettrica gravano tra imposte: Imposta erariale, Addizionale provinciale,

Imposta sul valore aggiunto.

Dopo opportuni trattamenti di depurazione e disidratazione il gas naturale viene sottoposto a successive

fasi di raffreddamento e condensazione, fino alla temperatura di -164 gradi per ottenere il gas liquefatto

(GNL). L’uso di GNL consente il trasporto mediante navi dette “metaniere”; il GNL deve essere poi riportato

allo stato gassoso mediante rigassificatori. Si distingue dal CNG (gas naturale compresso) che prevede un

processo di compressione per trasformare il gas in liquido.

Una volta trasportato, il carico di GNL viene immesso nei serbatoi di stoccaggio temporaneo dell’impianto di

rigassificazione e poi inviato ai vaporizzatori. Gli attuali costi di investimento dell’intera catena possono

essere così suddivisi:

-​ Lo sviluppo del giacimento (25/35% dell’investimento complessivo);

-​ Impianti di liquefazione (30/35%);

-​ Trasporto marittimo (20/25%);

-​ Terminali di rigassificazione (10/15%).

Le nuove tecnologie hanno favorito, in particolare, una diminuzione dei costi di liquefazione e di trasporto

che hanno portato ad una riduzione dell’intero investimento di circa il 30%.

I costi di trasporto possono essere suddivisi in tre componenti:

-​ Rata noleggio giornaliera;

-​ Fuel cost;

-​ Costi amministrativi.

Il costo di trasporto è legato alla percorrenza navale, pertanto cresce all’aumentare della distanza tra porto

di partenza e il punto di consegna del gas.

Gli oneri di sistema sono degli OBBLIGHI DI NATURA CONTRIBUTIVA che servono a coprire i costi di attività

di interesse generale per il sistema gas. A stabilire gli importi degli oneri generali di sistema, visibili in

bolletta in modo molto chiaro, ci pensa ARERA ogni trimestre in corrispondenza del fabbisogno per la

copertura degli oneri. Sono dei costi fissi che vengono conteggiati all’interno delle bollette in aggiunta ai

costi relativi ai consumi. Vengono applicati a tutte le utenze domestiche e sono divisi per luce e gas.

Il mercato energetico a livello globale sta vivendo profondi cambiamenti, che potrebbero avere un impatto

significativo sull’assetto complessivo del settore:

1.​ La mappa geopolitica dell’energia sta mutando;

2.​ Il sostanziale incremento della produzione di petrolio e gas naturale in America settentrionale;

3.​ Il ripensamento circa il contributo della produzione di elettricità da fonte nucleare anche a seguito

dell’incidente di Fukushima;

4.​ Lo sviluppo consistente delle fonti energetiche alternative e, in particolare, dell’eolico e del solare

fotovoltaico;

5.​ Il contributo crescente del gas naturale come input energetico: effetto dovuto anche alle scoperte di

ingenti riserve NON CONVENZIONALI.

Con il termine GAS NON CONVENZIONALE ci si riferisce a una parte delle risorse di gas che,

tradizionalmente e fino a poco tempo fa, è stata considerata difficile da estrarre o costosa da produrre. Oggi

esistono tre categorie principali di gas non convenzionale:

​ Shale gas (o gas da argille o da scisti); e’ la parte di gas contenuta all’interno di formazioni rocciose

presenti in natura, comunemente classificate cime shale, ovvero argille; si tratta di gas naturale

imprigionato all’interno di una roccia impermeabile che funge da serbatoio.

​ Coalbed methane (o gas di carbone); noto come gas di carbone. Inizialmente sono state intraprese

queste estrazioni per rendere più sicure le miniere di carbone.

​ Tight gas (o gas di sabbie compatte, o gas da arenarie compatte); è un tipo di gas naturale prodotto

da giacimenti non convenzionali, difficilmente raggiungibile a causa della natura delle rocce e della

sabbia che coprono il deposito. Sono rocce porose e poco permeabili, che permettono al gas di

rimanere intrappolato al loro interno.

La tecnologia di perforazione orizzontale è una delle soluzioni che ha reso economicamente conveniente il

gas non convenzionale.

Ad oggi i principali problemi riguardano i possibili rischi connessi alla contaminazione delle falde durante

l’iniezione di acqua/solventi/ sabbia nel caso delle shale e del tight gas. Per il coald bed methane i problemi

derivano dal trattamento dell’acqua che deve essere prelevata dai giacimenti.

18/04/2024

PETROLIO, OIL E GAS INDUSTRY E DECARBONIZZAZIONE DELL’ENERGIA.

Il PETROLIO si origina dal sapropel (una melma ricca di resti di organismi animali soprattutto acquatici)

grazie al processo di naftagenesi che trasforma i residui organici in idrocarburi. È un liquido viscoso ed

infiammabile. La composizione con idrocarburi influenza le sue proprietà chimico-fisiche.

C’è stato un processo di sostituzione dal carbone al petrolio, per due ragioni:

1.​ La sua facilità di trasporto

2.​ Il potere calorifico quasi doppio di quello del carbone.

Il greggio e il gas naturale fuoriescono dai pozzi; il greggio va poi nelle raffinerie, dove si ottengono i

carburanti per il trasporto, i combustibili ecc.; il gas estratto col greggio invece è in prevalenza metano che è

un combustibile ed un carburante.

Il Petrolio ha un VALORE ECONOMICO: l’uso in campo energetico/ industriale avrebbe scarso significato

senza un’adeguata trasformazione industriale. Il processo di trasformazione del greggio si chiama

RAFFINAZIONE e consiste nella distillazione frazionata della materia prima previo riscaldamento del greggio

in appositi forni. I prodotti più importanti dal punto di vista commerciale, quali benzina, gasolio e GCP,

vengono raccolti nelle diverse frazioni della distillazione. Sul processo di raffinazione pesano dei fattori

quali:

-​ Resa complessiva e singola dei prodotti;

-​ Possibilità di assorbimento dal mercato;

-​ Valore di ciascuno dei prodotti ottenuti;

-​ Caratteristiche del greggio e costo.

Il GRADO API è la misura più importante per poter apprezzare la qualità del greggio insieme al contenuto

percentuale di zolfo (%S). Si indica come:

141,5/SG-131,5.

SG è la densità specifica della miscela, calcolata alla temperatura di 15,5 gradi. Un grado di API superiore a

10 indica che il petrolio è più leggero dell’acqua e perciò vi galleggia sopra; un API minore di 10 porta al

contrario.

Le CRITICITA’ che possiamo riscontrare nel processo di raffinazione del petrolio sono date da:

-​ Qualità della materia prima: più il greggio è di buona qualità, meno è difficile il processo di

raffinazione. Per questi motivi il petrolio che viene da certe regioni è così pregiato. La crescente

scarsità della materia prima ha portato a forniture di petroli sempre più pesanti, visto l’esaurimento

di quelli pregiati, e/o all’uso di quello “non convenzionale”, ovvero l’UNCONVENTIONAL OIL.

La VALUE CHAIN dell’oil e del gas, è articolata in tre fasi:

1)​ UPSTREAM: include le attività di ricerca e produzione; questa fase è comune a tutti i combustibili

fossili (carbone, gas naturale e petrolio);

2)​ MIDSTREAM: include il trasporto ai mercati di trasformazione e consumo;

3)​ DOWNSTREAM: include la raffinazione del petrolio e la distribuzione del gas e dei prodotti della

raffinazione (petrolio).

Esistono varie BENCHMARK di greggio: circa 400 qualità a cui vengono associati vari prezzi. Ciascun

Benchmark ricopre un ruolo fondamentale per il processo di determinazione dei prezzi. Le loro quotazioni

influenzano l’andamento del valore di ogni barile a livello internazionale.

Ci sono delle CRISI nell’offerta di petrolio date dalle guerre che si sono succedute in Iraq, Iran ecc. e che

hanno danneggiato le infrastrutture produttive; dalle crisi politiche e dagli uragani in varie zone del mondo.

Un altro problema è la carenza cronica degli investimenti nel settore petrolifero. Inoltre, negli ultimi 25 anni

la capacità produttiva di alcuni paesi si è ridotta. Un’altra problematica è data dal rischio terroristico.

I GIACIMENTI NON CONVENZIONALI DI PETROLIO sono da sempre conosciuti e si trovano in rocce dove il

petrolio è disperso in bassa quantità, in fessure molto piccole. Il loro sfruttamento comporta l’applicazione

di tecniche di estrazione e lavorazione più complesse, costose e con maggior impatto ambientale.

Gli OPERATORI che sono presenti nel sistema della raffinazione sono:

​ Multinazionali (private);

​ Imprese di stato dei paesi produttori di petrolio;

​ Imprese di stato dei paesi consumatori;

​ Imprese indipendenti.

Tutte le loro attività risultano diversificate.

I fattori che INFLUENZANO LA DOMANDA di petrolio sono:

-​ L’urbanizzazione e le migrazioni delle popolazioni;

-​ Il declino delle attività agricole a favore dell’industria aumenta così la domanda di elettricità e

combustibili;

-​ Crescita del trasporto motorizzato, aumenta la domanda di carburanti;

-​ Sostituzione dei combustibili tradizionali con i combustibili moderni.

La STORIA DEL PETROLIO è stata caratterizzata principalmente da due periodi: un primo periodo (dall’inizio

del Novecento fino a metà degli anni Settanta) è stato dominato dalle compagnie petrolifere straniere,

soprattutto angli americane, che operavano nei paesi produttori. Fu caratterizzato dal ruolo dominante

delle Sette Sorelle, cinque compagnie americane, una anglosassone e una britannica (Esso, Mobil, Chevron,

Texaco, Gulf, Shell, British Petrolium). I paesi produttori cominciarono a prendere coscienza della loro forza

solo alla fine degli anni Cinquanta e, nel 1960 conquistarono la piena indipendenza. Il secondo periodo

invece (dalla metà degli anni Settanta ad oggi) è dominato da

Dettagli
A.A. 2025-2026
44 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/13 Scienze merceologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.frasca27 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Energia, materie prime, ed innovazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Boccacci Mariani Maurizio.