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Dobbiamo in qualche maniera tener conto del fatto che nei conduttori
c'è una conducibilità finita.
Facciamo un ragionamento euristico.
Quando un conduttore con conducibilità finita è attraversato dalla
corrente, c’è una caduta di tensione sul conduttore e si dissipa potenza
.
Possiamo arrivare alle modifiche da apportare alle equazioni delle linee
(per tener conto delle perdite dei conduttori) partendo dal circuito
equivalente a costanti concentrate di un tratto di linea di lunghezza Δz
e inserendo in serie all’induttanza L=LΔz, una resistenza che indichiamo
come RΔz (R è una resistenza per unità di lunghezza che serve per
tener conto della caduta di potenziale legata alla conducibilità finita
dei conduttori) (min 25)
∝ 1/σ),
Supposto di conoscere R (R la prima equazione delle linee si
modifica perché accanto alla caduta di potenziale legata agli effetti
jωLI)
induttivi (e quindi accanto al termine ci sarà il termine “RI” che è
la caduta di tensione per unità di lunghezza all'interno dei conduttori.
Quindi se sono presenti perdite sia nei conduttori che nel dielettrico le
equazioni delle linee si modificano in questo modo
QUESTE EQUAZIONI SONO VALIDE IN
MANIERA APPROSSIMATA
Vediamo quali sono le conseguenze di queste modifiche sulla soluzione
delle equazioni delle linee.
Nella 1° equazione delle linee modificata facciamo in modo di far
comparire L equivalente
7 (quantità che sarà complessa) e
C .
equivalente
(mettiamo in evidenza i primi termini del secondo
membro)
Dove
Se le equazioni delle linee nel caso di perdite possono essere scritte in
maniera formalmente uguale a quella del caso ideale solo che dove nel
caso ideale compaiono L e C (induttanza per unità di lunghezza e
capacità per unità di lunghezza) compaiono rispettivamente L e C ,
eq eq
allora anche la loro soluzione sarà formalmente la stessa e anche qui
compariranno L e C .
eq eq
Quindi avremo ancora come soluzione un'onda progressiva e un'onda
-jkz
regressiva ,in cui l'onda progressiva ha un termine e mentre l'onda
jkz
regressiva è e però questa volta:
• K sarà complessa con β la parte reale e α parte Im.
• Z sarà complessa con R la parte reale e X parte Im.
0 0 0
Dove :
Vediamo nel dettaglio.
8 -jkz
Il fatto che k sia complesso comporta che il termine e si potrà
-jkz -jβz -αz
scrivere come e =e e . Analogamente a quanto abbiamo visto
quando abbiamo studiato la propagazione delle onde piane, il fatto che
K sia complessa fa sì che compaia anche un termine di attenuazione
esponenziale con z, cioè l'onda progressiva si propaga e si attenua nel
verso positivo dell'asse z; così come l'onda regressiva che avrà un
β α
jkz j z z
termine e = e e è invece, un’onda che si propaga e si attenua nel
verso negativo dell’asse z.
Quindi la presenza di perdite sulle linee comporta che oltre a esserci
propagazione lungo la linea di trasmissione, comporta anche
un’attenuazione. (min 34’)
Possiamo dire che la relazione che lega β (parte reale di K) a ω non è
più una relazione lineare perché nella radice della parte che costituisce
β abbiamo ω)
.(dove L e C non dipendono da ω
Quindi in k compare non solo una dipendenza esplicita da (come si
vede nella formula) ma anche una dipendenza implicita dato che anche
nella G è presente una dipendenza da ω perché nel caso di mezzo con
perdite e quindi dispersivo temporalmente le componenti di ε (quindi
ε’ e ε”) dipendono da ω.
La parte immaginaria di k (ovvero α) sarà dipendente da ω .
La velocità di fase v = non è più semplicemente ma dipende da
f
( ) √
ω quindi abbiamo v (ω). (vedi pdf 7 pg 3)
f
La velocità di fase dipende dalla frequenza e l'attenuazione sarà in
funzione di ω, quindi finchè consideriamo segnali puramente
sinusoidali l'unico effetto della non idealità della linea di trasmissione è
che accanto alla propagazione è presente anche un'attenuazione
αz
α -
(presente nella costante in e ) ,se però il segnale che si propaga
nella linea non è puramente sinusoidale ma ha una certa banda,
abbiamo che ciascuna componente spettrale del segnale si propaga
con velocità diversa e si attenua ad un ritmo diverso perché α e v f
dipendono da ω quindi avremo distorsione del segnale .
(ANALOGIA :
min 37’
9