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LE AREE FUNZIONALI DELL’IMPRESA

Le aree funzionali principali possono essere suddivise in grandi categorie, ciascuna

delle quali ha un ruolo determinante:

Aree core

Le aree core rappresentano il nucleo dell'attività economica dell'impresa: sono quelle

direttamente coinvolte nella creazione di valore.

a) Produzione

La produzione è l'area che garantisce la trasformazione delle materie prime in prodotti

o servizi destinati al mercato. Qui si determinano quantità prodotte, costi di 23

realizzazione, efficienza dei processi, utilizzo delle tecnologie e organizzazione delle

linee produttive. Una produzione inefficiente o disorganizzata può compromettere

pesantemente la competitività dell’impresa.

b) Ricerca e Sviluppo (R&D)

La R&D è essenziale per l'evoluzione del prodotto e dell'intero modello di business.

Questa area si occupa di innovare, migliorare le funzionalità, ridurre i costi, aumentare

l'efficienza e introdurre nuove tecnologie. Un prodotto che rimane immutato nel tempo

inevitabilmente perde competitività: la ricerca e sviluppo permette invece di

rinnovarlo, di aggiungere nuove caratteristiche, migliorare materiali o processi

produttivi, rispondere a cambiamenti del mercato e anticipare i bisogni dei

consumatori.

c) Marketing (MKT)

Il marketing studia l'ambiente, i consumatori, la concorrenza e il comportamento del

mercato. Si occupa di definire il target di riferimento, il posizionamento del prodotto,

la politica di prezzo, la comunicazione e i canali distributivi. È l'area che traduce le

esigenze del mercato in strategie commerciali concrete. Nonostante sia affascinante e

molto vicina alla quotidianità del consumatore, è paradossalmente una delle aree

meno pagate dal punto di vista aziendale, perché spesso percepita come meno

"tecnica" rispetto alla finanza o al controllo. A supporto delle aree core abbiamo:

d) Amministrazione e Controllo

Questa area raccoglie e interpreta i dati, controlla l'andamento economico e

finanziario, verifica la sostenibilità delle scelte e misura i risultati rispetto agli obiettivi.

È grazie all'amministrazione e controllo che l'impresa può correggere deviazioni,

valutare risultati, interpretare scostamenti e prendere decisioni consapevoli. È una

delle funzioni più delicate, poiché determina la veridicità dei dati e la possibilità di

giudicare la coerenza delle strategie.

e) Finanza

La finanza aziendale si occupa di reperire i fondi, gestire gli investimenti e mantenere

l'equilibrio finanziario.

È un'area molto remunerativa perché richiede competenze specialistiche e impatta

direttamente sulla capacità dell'azienda di sostenersi nel tempo. Le scelte finanziarie

determinano come un'impresa reperisce capitale, quali investimenti attuare, quali fonti

di finanziamento privilegiare, come gestire liquidità e debiti.

f) Organizzazione

Si occupa della struttura interna dell'impresa: ruoli, responsabilità, coordinamento tra

le funzioni, gestione del personale e processi. Un'organizzazione inefficace porta a

inefficienze, conflitti, ritardi e aumento dei costi. 24

g) La pianificazione strategica

La pianificazione strategica è l'attività che consente all'impresa di definire la propria

direzione futura nel medio-lungo termine (3-5 anni). Non si tratta di un'analisi statica:

il contesto è fluido e in continua evoluzione, quindi la pianificazione strategica deve

essere costantemente rivista e aggiornata. Tale pianificazione viene fatta dal consiglio

di amministrazione dell'azienda, e viene controllata dal collegio sindacale.

La pianificazione strategica è strutturata in più fasi:

1) Analisi della situazione di partenza

L'impresa analizza i dati interni (risorse, competenze, punti di forza e debolezza) e il

contesto esterno (mercato, concorrenza, trend). Questa prima fase è fondamentale

per fondare ogni decisione su basi realistiche.

2) Definizione degli obiettivi

Gli obiettivi devono essere misurabili e coerenti con il mercato. Un obiettivo troppo

ambizioso, come aumentare il fatturato del 20% senza un adeguato supporto

operativo, rischia di rimanere irraggiungibile.

3) Regole di comportamento

Le regole definiscono la direzione: come vendere, quali mercati presidiare, quali

segmenti servire, quali comportamenti mantenere in produzione o nel marketing.

4) Modello di business

La strategia si concretizza nella scelta del modello di business: low-cost, premium,

differenziazione, digital first, franchising, B2B, B2C. Una volta definito, esso guida

tutte le scelte operative.

ATTENZIONE!!!= La pianificazione operativa sono i piani d'azione della pianificazione

strategica. La pianificazione operativa viene fatta da ogni dirigente nelle sue funzioni

(la classe intermedia).

Dalla strategia all'operatività: il ruolo del budget

Una delle sfide più delicate nella gestione aziendale è trasformare la strategia - che

rappresenta una visione di lungo periodo - in azioni concrete, quotidiane, misurabili.

dove come

La strategia, infatti, definisce l'impresa vuole andare, ma non dice ancora

ci arriverà. È orientata al medio-lungo periodo, mentre l'operatività riguarda le scelte

di ogni giorno: quanto produrre, quante risorse impiegare, quali costi sostenere, quali

obiettivi commerciali raggiungere e con quali strumenti.

Il collegamento tra questi due livelli - strategico e operativo - è garantito da uno

il budget.

strumento chiave:

Il budget rappresenta la traduzione numerica della strategia aziendale. Se la

pianificazione strategica stabilisce le linee guida, il modello di business, i target di

mercato, i segmenti da presidiare e gli obiettivi generali, il budget prende queste

indicazioni e le trasforma in valori economici, finanziari e patrimoniali. È come se la

strategia fosse una mappa e il budget fosse la pianificazione concreta del viaggio:

tappe precise, risorse necessarie, tempi da rispettare,

costi da sostenere. 25

Il ruolo del budget nel coordinamento aziendale

funzione coordinativa

Il budget ha una fondamentale: mette in relazione tutte le aree

aziendali, che altrimenti rischierebbero di prendere decisioni autonome e non

allineate.

Senza un budget condiviso, ad esempio:

il marketing potrebbe prevedere una campagna per aumentare le vendite del 30%,

• mentre la produzione potrebbe non avere la capacità produttiva per sostenere tale

aumento,

e la finanza potrebbe non avere i fondi necessari per acquistare materiali o

• assumere personale.

Il budget, invece, obbliga tutte le funzioni a confrontarsi, a condividere previsioni, a

negoziare obiettivi realistici e coerenti. E proprio attraverso la costruzione del budget

che le diverse aree aziendali dialogano, si integrano e definiscono un percorso

comune.

La funzione del budget come strumento di prevenzione

funzione preventiva:

Il budget ha anche una permette di anticipare problemi prima

che si manifestino. Analizzando i flussi di cassa previsti, l'impresa può scoprire in

anticipo che avrà una carenza di liquidità in un determinato periodo, evitando cosi

crisi finanziarie improvvise.

Allo stesso modo, il budget consente di valutare la sostenibilità economica di un

progetto: se un nuovo prodotto appare troppo costoso da realizzare rispetto ai ricavi

previsti, l’azienda può decidere di rivedere la strategia o abbandonare il progetto.

Il budget come strumento di controllo e responsabilità

budget è uno strumento di responsabilizzazione.

Infine, il Ogni area funzionale

riceve obiettivi specifici, legati a indicatori chiari:

• la produzione deve rispettare costi e quantità,

• il marketing deve raggiungere livelli di vendita e target definiti,

• la finanza deve mantenere equilibri di liquidità,

il personale deve garantire produttività e livelli di costo adeguati.

Alla fine del periodo, i risultati reali vengono confrontati con quelli programmati:

analisi degli scostamenti

questo confronto - detto - permette di capire cosa è

andato bene, cosa no, e di chi sono le responsabilità. Il budget, quindi, non è solo

uno strumento tecnico, ma anche un meccanismo di governance e disciplina

gestionale.

Il budget è, in sintesi, un documento previsionale che quantifica in termini economici,

finanziari e patrimoniali ciò che l'azienda si propone di fare nel futuro prossimo (di

solito l'anno successivo). È simile a un bilancio, ma a differenza del bilancio - che

accadrà.

registra dati consuntivi, cioè già accaduti - il budget si concentra su ciò che 26

Il budget non è un documento fisso. Nonostante venga approvato all'inizio dell'anno,

deve essere rivisto e aggiornato ogni volta che il mercato cambia. Molte aziende

eseguono "budget revision", "forecast" o "rolling budget", che sono aggiornamenti

periodici delle previsioni.

Il budget come sistema integrato di piani

Il budget non è un documento unico: è la somma di una molteplicità di piani parziali

prodotti dalle diverse aree aziendali. Ogni area contribuisce con una propria

previsione:

• il marketing stima quanto venderà e con quali canali;

• la produzione calcola quante materie prime serviranno e quanti dipendenti saranno

necessari;

• la logistica definisce tempi e costi di trasporto;

• la finanza prevede investimenti, reperimento di fondi e flussi di cassa;

il personale stima fabbisogni e costi di gestione della forza lavoro.

Questi piani non possono essere indipendenti: devono essere coerenti tra loro. È

compito della direzione e del controllo di gestione armonizzare le proposte, verificare

budget globale.

eventuali incongruenze e arrivare a un unico documento: il

Le componenti del budget

Le principali componenti sono:

Budget delle vendite

1.

È il primo e più importante. Tutti gli altri budget dipendono da esso, poiché

• se si prevedono maggiori vendite servirà più produzione,

• più produzione più materie prime,

• più materie prime più acquisti,

• →

più acquisti più fabbisogno finanziario.

Il budget delle vendite è anche uno dei più complessi da definire, perché dipende da

fattori esterni come concorrenza, domanda, trend, stagionalità.

Budget della produzione

2.

Stabilisce quante unità produrre, tenendo conto di:

• scorte,

capacità produttiva,

• efficienza dei macchinari

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cristinamarchino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Secinaro Silvana.
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