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GRUPPI ECONOMICI

-= quando più aziende con soggetti giuridici diversi sono istituite erette per un

unitario governo economico

-si articolano in:

1) gruppi privati e pubblici di aziende di produzione

-ricorrere in autonomia a risorse provenienti da fonti diverse. Ma che il

controllo di ciascuna società rimanga nel gruppo. I soci della società finanziaria

(il capogruppo/holding)

2)joint venture

- due o più imprese decidono di collaborare, dando vita a un soggetto

economico che è giuridicamente indipendente rispetto alle imprese che lo

hanno costituito. Ciascuna impresa partecipante mette a disposizione risorse e

know how e condivide pro quota i rischi e la remunerazione residuale del

progetto, partecipando alla nomina degli organi di governo economico della

joint venture.

ASSOCIAZIONI FORMALI DI AZIENDE

-comprende:

1)cartelli

2)consorzi di imprese e di aziende pubbliche

3)le associazioni in accordi quadro

4)associazioni di categoria o di aziende di consum

5)le associazioni in franchising, le licenze e le concessioni

CONSORZI

-si costituiscono fra moltissime aziende che si aggregano per svolgere insieme

un'attività in modo da raggiungere massa critica e poter sfruttare economie di

scala e di raggio d'azione. I consorzi riguardano attività di ricerca, di acquisto o

di promozione

CARTELLO

-= è un'insieme di aziende che si associano per elaborare e attuare politiche e

azioni comuni per ridurre la pressione competitiva. Raccolgono aziende

concorrenti con prodotti poco differenziabili, come le materie prime.

FRANCHISING

-Sono composti da un'azienda centrale detta FRANCHISOR, che detta le

regole, e da una serie di aziende a essa collegate, dette FRANCHISEE, legate

al franchisor da accordi commerciali. Il franchisor trasferisce il diritto di uso del

marchio e un insieme di conoscenze commerciali, organizzative e gestionali

LICENZE E CONCESSIONI

-gli accordi tra l'azienda centrale e le altre si limitano alla cessione del diritto

d'uso di marchi o brevetti. Un'azienda può utilizzare in particolari circostanze e,

per un determinato intervallo di tempo, le risorse di un'altra azienda oggetto di

contratto per svolgere la propria attività economica.

ACCORDI QUADRO

-nel caso di rapporti di fornitura o di collaborazione particolarmente complessi

-sono contratti di lungo periodo nei quali due aziende si impegnano

reciprocamente e definiscono le condizioni della collaborazione.

ASSOCIAZIONI FORMALI DI CATEGORIA

-sono tra aziende appartenenti allo stesso settore o con caratteristiche simile

per perseguire interessi istituzionali comuni, non connessi direttamente a

relazioni di scambio o di concorrenza.

BRAND EXTENSION

-entrare nuovi segmenti di mercato e nuove categorie di beni, per

crescere, aumentare il valore della marca

-si realizza attraverso contratti di licensing o in un altro modo (JV, investimenti

diretti….)

-molti brand della moda hanno sviluppato le seconde line, gli accessori, i

profumi, il beauty, il gioiello,….

BRAND EXTENSION CON LICENZA

-vantaggi per il licenziante (la marca)

1)il brand percepisce royalties e contributi per la pubblicità

2) la notorietà del marchio aumenta

3) la marca entra in nuovi business senza investimenti di rilievo ma non

accresce le sue competenze

VANTAGGI PER IL LICENZIATARIO (l’azienda che produce e vende)

-grazie lo sfruttamento di un marchio conosciuto, i ricavi aumenteranno i prezzi

e il know how si accrescerà

ASSOCIAZIONI INFORMALI DI AZIENDE

-informali perché non sono formalizzati sul piano giuridico

-tipologie di associazioni informali:

1)rete di subfornitura= un'azienda si serve continuità della fornitura di diverse

aziende la cui economia è fortemente dipendente da quella dell'azienda

principale che spesso possiede macchinari utilizzati dal fornitore o acquista le

materie prime direttamente.

2)costellazioni di aziende= quando è composto da imprese di piccole e medie

dimensioni e che svolgono attività altamente specializzate complementari tra

loro.

3)i distretti (abbigliamento, alimentare, arredo casa….)= Un'insieme di imprese

strettamente connesse tra loro per rapporti di mercato e di settore e localizzati

in un'area geografica ristretta.

CRESCITA MODALITÀ

1)crescita interna (organica)

2)crescita esterna: acquisizioni

3)crescita per accordi, alleanze, contratti: aggregati formali

BISOGNI, MERCATO, VALORE

PRODOTTI=beni e servizi

Xchè compriamo prodotti? 1)x soddisfare un bisogno

 Il collezionista compra un’opera 1) per aumentare il mio status (x

 sentirmi realizzato)

Il prodotto è comprato per produrre altro

 I prodotti sono risorse

 Non si vendono più macchine da scrivere perché ci sono strumenti

 migliori (es. Word)

I bisogni non scompaionole soluzioni evolvono

BISOGNI, DESIDERI E BENEFICI

Bisogni e desideri spingono le persone a cercare soluzionii prodotti

 offrono queste soluzioni

Il valore di un prodotto deriva dalla sua capacità di offrire una soluzione

 ad un bisogno/desiderio

BENEFICIO=è la soluzione ad un bisogno/desiderio. È una conseguenza

 positiva nella vita della persona

VALORE DI UN PRODOTTO

Prodotto=1)capacità di realizzare uno o più benefici 2)è una risorsa per

 trarre beneficio

Il prodotto genera un valore per il cliente (=l’utilizzatore) quando il suo

 utilizzo genera più benefici rispetto ai costi che richiede

Benefici >1

VALORE PER IL CLIENTE= sacrifici

VALORE PER IL CLIENTE= benefici – costi

Il prodotto è lo strumento per ottenere quei benefici

 Il cliente acquista un prodotto in quanto attratto dai benefici che ritiene

 di poter ottenere attraverso il suo utilizzo

Quando si compra un prodotto, in mano non abbiamo la soluzione ma

 solo alla fine sapremo se è la vera soluzione

PERFORMANCE

-sono ciò che il prodotto fa (es. l’auto va molto veloce, attrae l’attenzione lungo

la strada…)

-sono gli antecedenti dei beneficigrazie a ciò che fa, permette di ottenere

certi benefici

BENEFICI

I benefici sono conseguenze positive nella sfera del cliente (nella vita,

 nell’attività,….)

I benefici rappresentano la ragione per cui il cliente decide di considerare

 un certo prodotto per l’acquisto

CATEGORIE DI BENEFICI

I benefici non sono tutti uguali:

 1) benefici funzionali=cosa il prodotto realizza o permette di realizzare

(es.una casa serve per abitare). Sono rivolti alla funzione d’uso del

prodotto. Sono strumentali al raggiungimento di un obiettivo per il

quale il prodotto è strumento

2) benefici simbolici=abilità di veicolare un messaggio

A)benefici comunicativi=è la possibilità di comunicare tramite il

consumo del prodotto

B)benefici identitari=l’utilizzo di un prodotto può veicolare una

certa rappresentazione di sé

3) benefici economici=prodotti o risparmi che il prodotto garantisce

4) benefici edonici=benefici che riguardano piacere o divertimento

dall’uso del prodotto. Il piacere non è strumentale al raggiungimento

di altro da sé. Ci sono le emozioni che possono sorgere nell’individuo a

seguito del consumo del prodotto

Diversi e complessi benefici possono coesistere, ma uno di solito prevale

 su tutti e guida le preferenze, a seconda della categoria di prodotto e

della situazione di utilizzo

QUANDO UN OGGETTO PUÒ DIVENTARE UN SIMBOLO O ARRICCHIRSI DI

SIMBOLOGIA?

1)deve essere visibile

 Benefici 1)Comunicativi (invidia, appartenenza) 2)identitari

 La maggior parte dei simboli nascono automaticamente

BENEFICI EDONICI nella fruizione di prodotti creativi

SODDISFAZIONE INTERIORE

 -piacere e gratificazione fini a sé stesse

SENSO DI LIBERTÀ DALLA REALTÀ

 FUGA

-legati all’idea di tempo libero e di non strumentalità

COINVOLGIOMENTO EMOTIVO

 -accresce il senso di libertà e la fuga dalla realtà (straniamento),

approfondendo la dimensione interiore di soddisfazionebisogna far

usare i sensi

RICERCA DI NOVITÀ

 -i bisogni esploratori sono parte dell’individuo

-la ricerca di novità da parte del pubblico impone dinamismo nell’offerta

dei settori artistici e culturali

-spiega la necessità per le imprese dei settori creativi di proporre

continuamente innovazione

IL PRODOTTO COME SIMBOLO

-I BENEFICI SIMBOLICI=identitari + comunicativi

-il loro valore deriva dalla capacità di essere simboli che veicolano significati

relativi a chi li utilizza, sia esso l'individuo o il gruppo.

-i prodotti sono un simbolo di ciò che l’individuo è o aspira ad essere

PRODOTTI E MERCATO

Non esiste solo il mercato per accedere ai prodotti, c’è anche lo STATUS

 (far parte dello stesso gruppo familiare, essere socio)

Gli utilizzatori posso ottenere un prodotto (=una risorsa) attraverso:

 1) sharing

2) scambi

3) gift-giving

le persone trovano altre soluzioni per risolvere i propri bisogni

 le organizzazioni no profit sopravvivono grazie ai gift-giving (regali ad

 esempio i volontari si offrono di lavorare)

SCAMBIO

prevede che due parti concludano un accordo per trasferire la

 disponibilità del prodotto sulla base di un valore paritetico

ciascuna parte trasferisce all’altra un prodotto di pari valore

 lo scambio è dato dal sinallagma prodotto vs prodotto (nel baratto) o

 prodotto vs moneta

-il prezzo caratterizza lo scambiolo scambio avviene dove ci

sono regole cioè

nel mercato

-lo scambio avviene per valori considerati paritetici

l’acquisto (sotteso dallo scambio) è un modo con cui il cliente entra in

 possesso dei potenziali benefici del prodotto

la fiducia è la cosa più importante del mercato

 lo scambio avviene sui mercati di scambio

 attraverso la vendita l’organizzazione ottiene ricavi che utilizza per

 ricompensare i propri prestatori di risorse

DOVE OTTENEREIL PRODOTTO: IL CONCETTO DI MERCATO

MERCATO=è il luogo istituzionalizzato dove offerta e domanda si

 incontrano

Il mercato è il luogo in cui le controparti ottengono prodotti per

 soddisfare i bisogni

Le organizzazioni ottengono ricavi in cambio di ciò che offrono (prodotti)

 Il mercato si basa sulla FIDUCIA delle controparti

DIVERSI TIPI DI MERCATO

1) MERCATO BtoBlo scambio avviene tra organizzazioni (business to

business)

-

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher a.rossetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Notari Mario.
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