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II FASE
: Controllo di legittimità e di merito da parte di pubblici poteri (Prefettura)
Controllo di legittimità: gli atti costitutivi non devono essere contrari alla legge, all’ordine pubblico e al buono costume.
Controllo di merito: l’ente deve essere socialmente conveniente.
III FASE
: Emanazione di un provvedimento da parte del Prefetto
IV FASE
: Iscrizione al registro delle persone giuridiche (Registro prefettizio o Regionale)
L’iscrizione comporta la nascita della personalità giuridica. Per gli atti successivi risponde l’ente. Per gli atti precedenti
rispondono i fondatori.
Le società commerciali: classificazione
Le società commerciali si possono classificare come segue:
CON PERSONALITA’ GIURIDICA (S.p.A., S.r.l., Soc. cooperativa)
SENZA PERSONALITA’ GIURIDICA (Soc. semplice, S.n.c., S.a.s.)
Le società commerciali con personalità giuridica: l’atto costitutivo
Occorrono IV condizioni ai fini della costituzione di una società commerciale con personalità
giuridica:
I CONDIZIONE: manifestazione di volontà tramite la stipulazione dell’atto costitutivo.
S.r.l. La S.p.A. può essere costituita per contratto o per atto unilaterale. Con il contratto di società due o
più persone conferiscono beni e servizi per l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo
di dividerne gli utili.
II CONDIZIONE: l’azienda deve svolgere attività commerciale.
L’art. 2195 c.c. definisce l’attività commerciale come:
- attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi.
- attività intermediaria nella circolazione dei beni.
- attività di trasporto per terra, per acqua, per area.
- attività bancaria o assicurativa.
- altre attività ausiliarie alle precedenti.
III CONDIZIONE: la società, affinché nasca la personalità giuridica, deve assumere una delle
seguenti forme giuridiche: S.p.A. = società per azioni.
S.r.l. = società a responsabilità limitata.
S.a.p.a. = società in accomandita per azioni.
Società cooperative.
IV CONDIZIONE: iscrizione della società nel registro delle imprese.
L’atto costitutivo deve essere depositato entro venti giorni presso l’ufficio di registro delle imprese. Il quale si trova
presso le camere di commercio. Dal momento dell’iscrizione la società acquisisce la personalità giuridica e diventa
soggetto giuridico.
Il soggetto economico
È la persona o il gruppo di persone (ristretta coalizione di persone) che, di fatto, detiene il potere in
azienda e determina gli indirizzi di fondo della gestione aziendale. In particolare, il soggetto
economico:
a) prende le decisioni strategiche
b) controlla il funzionamento del sistema aziendale imponendo mediante l’uso dell’autorità e delle
influenze non autoritarie una gerarchia di obiettivi, di decisioni, di organi e di comando.
L’autorità è allo stato potenziale. Il grande manager la usa in casi eccezionali; egli impiega il
convincimento, la persuasione, il giudizio e la deliberazione del gruppo.
La classificazione degli obiettivi e delle politiche
L’azienda è un sistema socioeconomico finalizzato ed è scomponibile in vari settori (subsistemi). I
settori sono, a loro volta, scomponibili in sub settori. Il sistema, nel suo complesso, presenta:
FINALITA’: Perché l’impresa esiste? A quali valori si ispira?
OBIETTIVI GENERALI: esplicano e rendono operative le finalità generali (realizzare un profitto del
12%, aumentare il valore delle azioni del 10%).
POLITICHE GENERALI: Si tratta delle strategie. Es.: scelta del prodotto, del mercato, dei fattori di
competitività, di sviluppo delle risorse interne.
POLITICHE SETTORIALI: Si tratta, ad esempio, degli obiettivi e delle politiche del settore della
produzione
POLITICHE SUBSETTORIALI: Si tratta, ad esempio, degli obiettivi e delle politiche degli stabilimenti
e delle filiali.
Le teorie sui fini d’impresa
L’impresa è un centro di relazioni contrattuali tra gli stakeholder (clienti, azionisti, amministratori
pubblici, fornitori, finanziatori, prestatori di lavoro).
L’impresa crea valore e lo distribuisce ai vari stakeholder.
Secondo la teoria della creazione di valore per gli azionisti, l’impresa crea valore per i possessori
del capitale di rischio, i quali possiedono il diritto di controllo in quanto remunerati in via residuale.
Secondo la teoria della creazione di valore per gli stakeholder, l’impresa deve contemperare le
diverse istanze che provengono dagli interlocutori aziendali. In pratica, deve assumere una
maggiore responsabilità sociale nei confronti dei portatori d’interesse di volta in volta rilevanti
(approccio contingente).
Classificazione degli stakeholder
Secondo il modello di Mitchell, Agle e Wood, gli stakeholder possono essere classificati in base al
potere, all’urgenza e alla legittimità.
Il rapporto tra conoscenza e decisione
Il grado di elaborazione e la natura delle conoscenze possono assumere connotati differenti a
seconda del tipo di decisione da assumere.
Per le decisioni strategiche servono conoscenze di sintesi ad ampio campo.
Per le decisioni tattiche servono conoscenze di sintesi a campo specifico.
Per le decisioni operative servono conoscenze di analisi a campo specifico.
Nelle moderne imprese a elevata intensità cognitiva le conoscenze di analisi a campo specifico
divengono sempre più importanti, favorendo una cultura aziendale meno rigida e centralizzata.
Tale fenomeno si traduce, a livello organizzativo, in una minore gerarchizzazione e nell’eliminazione
di alcuni livelli di dirigenza intermedia.
I riflessi in termini organizzativi
Nelle imprese industriali si affidano alla dirigenza intermedia funzioni di collegamento e
supervisione.
Gli organigrammi delle moderne imprese a elevata intensità cognitiva si sviluppano in senso
orizzontale, eliminando la dirigenza intermedia.
Le caratteristiche generali del soggetto economico
Per risultare stabilmente oggetto economico è necessario:
S
1) Avere la volontà di governare l’azienda.
2) Avere le competenze professionali in tema di management (programmazione, controllo,
organizzazione e leadership).
3) Disporre della maggioranza dei voti per imporre la propria volontà nelle assemblee dei soci.
Generalmente si ha la maggioranza dei voti quando si ha la proprietà della maggioranza del
capitale sociale.
Se il capitale sociale è composto da 1.000.000 di azioni del valore di 1 euro, generalmente la
maggioranza dei voti si raggiunge possedendo 500.000 +1 azioni della società.
Eccezioni alla regola generale
Disporre della maggioranza dei voti in assemblea non significa necessariamente avere la proprietà
della maggioranza del capitale sociale.
È possibile avere il controllo della società: 1) con un’aliquota di capitale inferiore al 50%;
2) con un investimento indiretto di capitale; 3) senza avere la proprietà del capitale.
Eccezione n.1
Controllo della società con un’aliquota inferiore al 50%. Ciò avviene principalmente a causa:
- della polverizzazione della proprietà azionaria.
- dell’assenteismo degli azionisti o della mancanza di organizzazione degli stessi.
- dell’esistenza di particolari azioni (azioni di risparmio) che per legge o per disposizione statuaria
non hanno diritto di voto nell’assemblea ordinaria degli azionisti.
Caso Telecom Italia e Pirelli
Nel caso del gruppo Telecom Italia, Olimpia S.p.A. controlla la Società con una percentuale pari al
18%, in virtù della polverizzazione della proprietà azionaria.
Nel caso della Pirelli, i principali azionisti governano la Pirelli &C S.p.A. in virtù di un patto di
sindacato (sindacato di blocco).
Eccezione n.2
Controllo senza investimento diretto di capitale mediante formazione di un gruppo di società.
Gruppo: complesso di aziende aventi distinti soggetti giuridici ma un unico soggetto economico,
che elabora le strategie aziendali e controlla il funzionamento del complesso delle società.
Esempio: H controlla direttamente A, B, C che a loro volta controllano M, N, G. H controlla
indirettamente M, N, G. La società H è detta: società capogruppo; holding, società finanziaria. Ciò
avviene ad esempio nel gruppo Mediaset, dove Mediaset S.p.A. controlla indirettamente Endemol
tramite Publitalia ’80 S.p.A. che invece viene controllata direttamente.
La Holding
PURA
Quando svolge soltanto attività finanziaria e non attività operativa
- Gestisce solo partite finanziarie: titoli, debiti e crediti
- Nel suo stato patrimoniale ci sono solo voci di natura finanziaria: cassa/banca, debiti e crediti
finanziari, obbligazioni, partecipazioni.
MISTA
- Quando svolge sia attività finanziaria che attività operativa (industriale, commerciale, di trasporto,
bancaria, assicurativa o ausiliarie delle precedenti)
- Nel suo stato patrimoniale esistono voci di natura finanziaria e voci che denotano l’esercizio di
un’attività operativa: materie prime, macchinari, impianti, prodotti finiti ecc.
Le strategie di sviluppo
Le strategie di sviluppo che portano alla creazione di un gruppo possono essere:
Verticale: L’impresa X crea o acquista società che producono beni/servizi che stanno a monte o a
valle delle attività operative effettuate dalla stessa società X (L’obiettivo è ridurre l’incertezza
controllando i mercati degli acquisti e i mercati di vendita). Esempio: Alcoa (produttore alluminio)
acquista Alumax (utilizzatore di alluminio per impianti bagni).
Orizzontale: L’impresa X crea o acquista società che producono lo stesso bene (L’obiettivo è
conquistare quote di mercato). Esempio: Monte dei Paschi di Siena acquista Banca Antonveneta
Diversificato: L’impresa X entra in settori nuovi senza connessioni tecnologiche o di marketing
(sviluppo conglomerale) o con connessioni tecnologiche o di marketing (sviluppo laterale).
L’obiettivo è la ripartizione merceologica dei rischi imprenditoriali. Esempi:
Sviluppo conglomerale: Benetton acquista Autostrade, non c’è connessione tecnologica o di
marketing.
Sviluppo laterale: Gillette acquista Duracell, c’è connessione tecnologica o di marketing.
Internazionale: Serve per effettuare la ripartizione geografica dei rischi aziendali. si articola in 4
fasi:
Impresa a mercato internazionale: l’impresa X produce in Italia, distribuisce i prodotti in Italia e
all’estero.
La vendita sul mercato estero avviene senza strutture distributive proprie ma utilizzando buyer
ester