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DEMOGRAFIA
Ogni popolazione ha una struttura caratteristica per età, tasso di
accrescimento: il tutto è studiato dalla demografia. Le caratteristiche demografiche
sono influenzate dalle caratteristiche intrinseche della specie in oggetto. Per esempio
alcuni animali sono modulari, come le spugne ovvero organismi costituiti da unità
ripetitive, chiamate moduli o zooidi, che si originano per riproduzione asessuata
(tipicamente per gemmazione) a partire da un individuo iniziale: caratteristiche
genetiche uguali tra loro: per questi è difficile stipare valori demografici ma i
cambiamenti nelle dimensioni delle colonie possono essere usati per misurare il tasso
di accrescimento.
La maggior parte degli animali sono unitari: le popolazioni unitarie possono riprodursi
parthenos genesis
per partenogenesi (dal greco = vergine e = nascita) è un tipo di
riproduzione in cui l’uovo si sviluppa senza l’intervento dello spermatozoo. Un
esempio la mantide religiosa negli S. Uniti.
La maggior parte dei metazoi è biparentale e la riproduzione avviene dopo un
periodo di crescita e maturazione. Ciascuna new popolazione inizia con una
coorte di individui della stessa età, non tutti sopravvivono, la dimensione della
popolazione sopravviverà se verà prodotta una femmina che sopravviverà fino
alla riproduzione. La dimensione della popolazione crescerà se verrà prodotta
più di una figlia vitale e fertile altrimenti la dimensione calerà.
Le specie inoltre hanno caratteristiche diverse riguardo alla sopravivenza.
La sopravvivenza la si può graficare seguendo tre curve: nella prima curva gli individui
muoiono in età avanzata x senescenza. Nella curva due il tasso di mortalità è costante
in proporzione ai sopravvissuti in tutte le età: basti pensare ad un uccellino che sfama
il suo piccolo per evitare l’elevato tasso di mortalità infantile. Rispetto alla curva 1 tutti
gli individui della curva 2 hanno importanti fonti di mortalità oltre alla vecchiaia. La
predazione o la mancanza di cibo ucciderebbero individui di qualsiasi età. Nella curva
3 è rappresentata la sopravvivenza della maggior parte di vertebrati ed invertebrati
come i pesci che producono un gruppo molto elevato di nuovi nati per ogni
generazione. Qui si assiste ad un brusco calo della sopravvivenza: le poche larve che
sopravvivono e raggiungono lo stadio adulto hanno >> probabilità di sopravvivere
oltre.
È utile sottolineare che la maggior parte degli animali non sopravvivono fino alla
riproduzione, quelli che ci riescono si riproducono una sola volta x poi morire come
negli insetti che vivono nelle zone temperate.
Gli animali formati da più di una coorte, mostrano una struttura in classi di età.
L’analisi della struttura può rilevare se la popolazione è in crescita attiva o in declino
CRESCITA DELLE POPOLAZIONI E REGOLAZIONE INTRINSECA:
La crescita di una popolazione è dato dal tasso di natalità e mortalità di quest’ultima.
Tutte le popolazioni hanno la potenzialità di crescere in modo esponenziale e questa
capacità è detta tasso intrinseco di accrescimento e viene indicata con (r): una
crescita non controllata porterebbe all’esaurimento delle risorse. In genere
tra le sostanze/risorse che esauriscono, ce n’è una che lo fa prima delle
altre: la risorsa limitante
La popolazione dalle maggiori dimensioni che può essere sostenuta dalla risorsa
limitante è la capacità portante dell’ambiente e viene definita con (K). Generalmente il
tasso di crescita diminuisce al diminuire delle risorse fino a raggiungere K. Si tende ad
una crescita sigmoide quando esiste un tasso negativo tra tasso di accrescimento e
densità della popolazione. Questo fenomeno densità-dipendente è un meccanismo
intrinseco della popolazione. Se si tratta di cibo, la capacità portante si raggiunge
quando il tasso di approvvigionamento della risorsa uguaglia la velocità di consumo e
raggiungerà K.
Quando la popolazione raggiunge K, il tasso di nascita eguaglia il tasso di morte e la
popolazione smette di crescere. La maggior parte delle popolazioni in natura fluttua
sopra e sotto la soglia di capacità portante del sistema. La capacità portante di un
ambiente può cambiare nel tempo e di conseguenza la densità della popolazone
fluttuerà per adattarsi alle oscillazioni della risorsa limitante inoltre cè sempre un
ritardo tra la risorsa che diventa limitante e la popolazione risponde con un
rallentamento della crescita.
La crescita di una popolazione uò essere regolata da fattori estrinseci, sia biotici
come la predazione, parassitismo e competizione; sia abiotici come inondazioni,
incendi e temperste. I fattori abiotici regolano la diminuzione ma non possono
regolare la crescita infatti sono densità- indipendenti. I fattori biotici sono invece
densità dipendenti
ECOLOGIA DELLE COMUNITA’:
le popolazioni fanno parte di una comunità nella quale avvengono delle interazioni. Le
specie interagiscono tra loro con diverse modalità e le interazioni possono essere
vantaggiose, neutre o svantaggiose. L’effetto della predazione è per esempio
svantaggiosa per le prede, poiché riduce la loro sopravvivenza ma vantaggiosa ai
predatori perché il cibo ottenuto gli consente di accrescersi e riprodursi. L’interazione
preda predatore è da considerarsi (+-). Altri tipi di interazione di questo tipo sono il
parassitismo e quindi l’interazione tra parassita e ospite ma anche l’interazione tra
erbivori e piante di cui si nutrono. Il commensalismo è un interazione che porta
beneficio ad una specie mentre l’altra non ha ne danni ne benefici, è di tipo (+0); la
maggior parte dei batteri che abbiamo nel nostro intestino non è dannosa (0) anche se
traggono vantaggio dall’ospite in termini di cibo e ambiente. Nella relazione nota come
Mutualismo entrambe le specie traggono vantaggio (++). È difficile distinguere
commensalismo da mutualismo, se i batteri innocui che sono nel nostro intestino
limitano l’entrata di batteri nocivi non si tratta più di commensalismo ma di
mutualismo. La competizione di due specie, riduce la fitness di entrambe (--)
competizione e ripartizione di risorse:
la competizione si instaura quando due specie condividono una risorsa limitata, non è
l’alimento in sé e per sé quindi non si tratta di risorsa ma di quantità di risorsa
presente. Le specie possono ridurre la competizione, diminuendo il liv. di
sovrapposizione delle nicchie. La sovrapposizione di nicchie può essere visualizzata
come: porzione di risorse presenti in una certa nicchia, condivisa da due o più specie.
Se due specie di uccelli si nutrono di semi con uguali dimensioni una delle due può
essere esclusa per competizione: specie che competono non possono coesistere per
un lasso di tempo indefinito. Affinchè ci sia coesistenza: divisione delle risorse
comuni chiamato spostamento dei caratteri.
Spostamento dei caratteri: si manifesta sotto forma di differenze nella morfologia o nel
comportamento degli organismi in relazione alla risorsa stessa es becco dei fringuelli
di Darwin specie con lo stesso becco non coesistono è più probabile che coesistano
specie da becchi diversi.
PREDATORI E PARASSITI: la guerriglia ecologica intrapresa tra predatori e prede=
coevoluzione: i predatori migliorano le strategie di caccia e le prede strategie di fuga!
NB. SE un predatore è cosi efficace da sterminare tutte le sue prede, presto creperà xk
non avrà più nulla da mangiare.
Ci crea un vero e proprio ciclo rispetto al rapporto preda predatore: quando un
predatore dipende per la maggior parte del sustentamento da una singola specie, si
avranno delle fluttuazioni: inizialmente aumenta la densità delle prede poi quella dei
predatori finchè non diminuiranno le prede e i predatori dovranno sottoporsi a
migrazioni, diminuzione e morte. Quando la densità dei predatori diminuirà aumenterà
nuovamente quello delle prede e si avrà un nuovo inizio del ciclo.
Sia le prede che i predatori sono coinvolti/mostrano cicli di abbondanza. Nella guerra
tra prede e predatori l’evoluzione di strategie difensive da parte dlele prede raggiunge
elevate strategie di perfezionamento.
Alcune tipologie di difese sono definite aposematiche:
difese aposematiche sono strategie adottate da molti organismi per segnalare la
propria pericolosità o sgradevolezza ai predatori, riducendo così la probabilità di
essere attaccati. Si basano sulla comunicazione visiva (ma anche uditiva o olfattiva) e
rientrano nel più ampio concetto di colorazione di avvertimento.
Caratteristiche principali delle difese aposematiche:
Colori vivaci e contrastanti, come rosso, arancione, giallo e nero, che
segnalano tossicità, velenosità, cattivo sapore o capacità di difesa (es.
pungiglioni).
Messaggi onesti: il segnale indica effettivamente un pericolo o una difesa
efficace.
Effetto deterrente: i predatori imparano ad associare questi segnali a
esperienze negative (per esempio, nausea, dolore o malessere), e tendono ad
evitarli in futuro.
Alcune prede appetibili tentano di ingannare i predatori imitando quelle disgustose un
fenomeno definito mimetismo batesiano (na specie innocua (il "mimico") imita
l'aspetto di una specie pericolosa o sgradevole (il "modello") per scoraggiare
i predatori, senza però possedere realmente i mezzi di difesa)
Esistono altre tipologie di mimetismo come il mimetismo di Muller:
mimetismo mülleriano è un tipo di mimetismo in cui **due o più specie
effettivamente pericolose, tossiche o sgradevoli condividono segnali di
avvertimento simili (es. colorazioni vivaci), in modo da rafforzare il
messaggio ai predatori e ridurre il rischio di essere attaccate. in questo
caso la specie verrà predata una singola volta ma poi farà capire che è iper velenosa e
che è meglio non predarla.
A volte la presenza di una specie è così influenzante che la sua assenza può cambiare
il carattere di un interà comunità queste sono dette pecie chiave. Le specie chiave
possono ridurre la competizione e aumentando la coesistenza e aumentano il tasso di
diversità ini una comunità.
Parassiti: spesso considerati sfruttatori perché sembra che ricavino benefici dagli ospiti
senza benefici per questi ultimi. Gli ectoparassiti, infatti, come i pidocchi si nutrono a
discapito dell’ospite che non riceve benefici; nel tempo però il parassitismo ha subito
anche