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Le di erenze tra il bilancio in forma abbreviata e il bilancio delle micro-imprese: Il bilancio in forma
abbreviata può essere redatto dalle società che nel primo esercizio di vita o per due esercizi
consecutivi non hanno superato due dei seguenti limiti: il totale dell'attivo dello stato patrimoniale
4.400.000 €, i ricavi delle vendite e delle prestazioni 8.800.000 €, 50 dipendenti. Nel bilancio in
forma abbreviata lo stato patrimoniale comprende solo le voci contrassegnate con le lettere
maiuscole e i numeri romani, il conto economico comprende vari raggruppamenti di voci in
un'unica voce, la nota integrativa si riduce agli obblighi informativi, non c'è l'obbligo di redazione
della relazione sulla gestione. Il bilancio delle micro imprese può essere redatto da quelle società
che nel primo esercizio o per due esercizi consecutivi non hanno superato due dei seguenti limiti:
totale dell'attivo dello stato patrimoniale 175.000 €, ricavi delle vendite e delle prestazioni 350.000
€, 5 dipendenti.le micro-imprese sono esonerati dalla redazione del rendiconto nanziario, della
nota integrativa e talvolta anche dalla relazione sulla gestione
Le di erenze tra le immobilizzazioni immateriali e le immobilizzazioni materiali:
Le immobilizzazioni sono quegli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente,
le immobilizzazioni immateriali sono i costi di impianto e di ampliamento, i costi di sviluppo,
brevetti, concessioni, licenze, marchi, avviamento ecc.. I costi di impianto, di ampliamento e di
sviluppo devono essere ammortizzati entro cinque anni, l'avviamento entro 10 anni. I beni
immateriali consistono nei brevetti e nei diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, nei marchi,
nelle concessioni e nelle licenze. Gli oneri pluriennali consistono in costi aventi utilità pluriennale,
come i costi di impianto, di ampliamento e di sviluppo. Il valore contabile dell'immobilizzazione
immateriale non può superare il suo valore recuperabile, de nito come il maggiore tra il fair value
ed il suo valore d'uso (value in use, il valore attuale dei ussi di cassa attesi da un'attività).
L'ammortamento consiste nella ripartizione sistematica del costo nei vari esercizi nei quali
l'immobilizzazione o re un contributo ai processi produttivi, e viene calcolato in base al valore da
ammortizzare, costituito dalla di erenza tra costo originario e valore residuo al termine della vita
utile del bene; alla vita utile, basata sulle prospettive temporali di utilizzo dell'elemento
considerato; e al criterio di ripartizione del valore, che può essere a quote costanti, decrescenti o
variabili. I costi di impianto e di ampliamento sono quei costi non ricorrenti che riguardano dei
precisi momenti della gestione, come ad esempio i costi per la formazione del personale. I costi di
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sviluppo devono essere relativi ad un prodotto o processo de nito e realizzabile e devono essere
recuperabili tramite i ricavi. I diritti di brevetto sono diritti esclusivi di sfruttamento e utilizzazione di
una opera dell'ingegno. Le concessioni servono per sfruttare in esclusiva beni di proprietà degli
enti concedenti.le licenze derivano da provvedimenti della pubblica amministrazione o da accordi
con soggetti privati. I marchi possono essere sviluppati internamente o acquisiti da fornitori
esterni. Il know-how si riferisce all'acquisizione di segreti industriali relativi a tecnologie non
brevettate. L'avviamento è la parte di corrispettivo per l'acquisizione di un’azienda. Le
immobilizzazioni materiali sono caratterizzate da un uso durevole, l'utilità pluriennale,
l'ammortamento come processo di ripartizione del costo e la presenza sica del bene, come
terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature. Il valore di un'immobilizzazione materiale
può essere incrementato tramite migliorie, lavori di manutenzione che accrescono la capacità
produttiva, la vita utile o la sicurezza del cespite, sostituzioni o rivalutazioni e dovranno essere
capitalizzate per rilevare l'e ettivo incremento del valore dell'immobilizzazione. Quando non si
può recuperare il valore netto contabile tramite tramite l'uso, bisogna valutare se si è veri cata
una perdita durevole di valore che richiede una svalutazione del cespite.
Le svalutazioni e le rivalutazioni:
- Le immobilizzazioni devono essere svalutate nel caso in cui si sia veri cata una perdita
durevole alla data di chiusura dell'esercizio. Essa si veri ca quando una parte del valore
contabile non sarà recuperabile tramite futuri ricavi. Qualora il valore iscritto risultasse
superiore al limite, l'azienda dovrà svalutare l'immobilizzazione al valore più alto tra il fair value
e il value in use.
- La rivalutazione di una immobilizzazione può essere fatta quando viene meno il motivo della
precedente svalutazione. La rivalutazione di ripristino serve per riportare il valore della
immobilizzazione no al massimo del costo residuo prima della svalutazione, ma non può
essere e ettuata sugli oneri pluriennali e sull’avviamento.
Le rimanenze di magazzino:
Le rimanenze di magazzino sono beni destinati alla vendita composti da materie prime e di
consumo, dai prodotti in corso di lavorazione, dai semilavorati, dai prodotti in corso su
ordinazione e dai prodotti niti. Le rimanenze di magazzino rappresentano dei costi che hanno già
avuto la loro manifestazione nanziaria, ma che sono di competenza di futuri esercizi, pertanto, al
termine dell'esercizio, questi costi vanno stornati dal reddito dell'attuale esercizio e rinviati ai futuri
esercizi. La determinazione del costo dei beni fungibili può essere calcolato secondo:
- Il metodo del costo medio ponderato, che può avvenire per periodo, in cui si calcola una
media dei prezzi di acquisto dei beni ponderata per le quantità acquistate, e per movimento, in
cui si determina un nuovo costo ponderato ogni volta che si veri ca un nuovo acquisto ed il
costo medio ponderato così calcolato sarà utilizzato per valorizzare gli scarichi
immediatamente successivi.
- Il metodo FIFO ( rst in rst out), secondo il quale si utilizzano o si vendono quelle disponibili da
più tempo e restano quindi in magazzino gli acquisti o le produzioni più recenti.
- Il metodo LIFO (last in rst out), secondo il quale i beni in uscita dal magazzino saranno quelli
acquistati più recentemente, e nel magazzino rimarranno quindi i beni entrati nei primi periodi.
La valutazione più prudente avviene utilizzando questo metodo, che, in regime di prezzi
crescenti, attribuisce il valore più alto ai prelievi e il valore più basso alle rimanenze nali. Con il
metodo del LIFO a scatti la valutazione viene fatta non gradualmente in base ad ogni
movimento di entrata/uscita ma soltanto a ne periodo. Nel primo esercizio la valutazione della
quantità in rimanenza viene e ettuata applicando il costo medio ponderato di acquisto o
fabbricazione e negli esercizi successivo è necessario veri care la quantità in rimanenza e
confrontarla con quello dell'esercizio precedente, se è aumentata, la quantità preesistente
viene valutata come l'esercizio precedente, mentre se è diminuita si riduce il valore delle
rimanenze dell'esercizio precedente.
I prodotti niti:
Il costo dei prodotti in rimanenza si calcola con il costo industriale diretto (materiali, manodopera
diretta…) e i costi industriali indiretti (costi di trasformazione). Per determinare il costo
complessivo delle rimanenze, i metodi impiegabili sono FIFO, LIFO il costo medio ponderato, ma
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diversamente dal caso delle materie, i costi dei prodotti non derivano dalle fatture ma dal costo
medio di produzione di ciascun prodotto. Per determinare il costo delle rimanenze possono
essere usate tre tecniche: i costi standard, che approssima il costo e ettivo delle rimanenze
quando considerano i livelli normali di e cienza e di capacità produttiva; il metodo del prezzo al
dettaglio, in cui il costo delle rimanenze viene determinato detraendo dal valore di vendita delle
rimanenze una percentuale di margine lordo; il metodo del valore costante, in cui vengono
costantemente rinnovate le materie prime, sussidiarie e di consumo. Il valore di mercato coincide
con il prezzo di vendita al netto di coste di completamento e distribuzione. Le merci sono beni di
commercializzazione il cui acquisto è documentato da una fattura. La determinazione del costo
avviene tramite le stesse modalità dei prodotti, tranne avere un criterio speci co di valutazione
dato dal metodo del dettaglio. I lavori in corso su ordinazione hanno sempre un contratto, la
durata delle attività derivanti è ultrannuale E i contratti possono essere a corrispettivo
predeterminato o a corrispettivo basato sul costo più il margine del prezzo dell'opera maggiorato
dei costi stessi per il recupero delle spese generali. Per i lavori in corso su ordinazione esiste il
metodo della percentuale di completamento, che consiste di valutare la costruzione in corso ad
una percentuale del prezzo di vendita nale in base allo stato di avanzamento delle lavorazioni. Il
metro della commessa completata invece riconosce l'intero margine in un unico esercizio, ovvero
quello della cessione dell'opera. Gli oneri nanziari sono compresi tra i costi di commessa quando
l'appaltatore non riceve anticipi e gli interessi sono recuperabili con i ricavi della commessa. Nel
metro della percentuale di completamento ogni variazione che subisce il margine di commessa
per via dei cambiamenti nei preventivi di costo e di ricavo è di competenza dell'esercizio in cui
l'aggiornamento si veri ca.
I crediti:
I crediti rappresentano il diritto a ricevere determinate somme ad una data di scadenza da
soggetti identi cati. Sono inclusi nell'attivo circolante dello stato patrimoniale. I crediti di
nanziamento si trovano tra le immobilizzazioni. I crediti sono rilevati in bilancio secondo il criterio
del costo ammortizzato, che utilizza il metro del tasso e ettivo di interesse, quindi i crediti sono
contabilizzati all'importo e ettivamente erogato ma poi, alla ne di ogni esercizio, il loro valore
tenderà a crescere in base al tasso e ettivo di interesse. I crediti che derivano dalle vendite non
presentano commissioni attive, quindi di cilmente presentano una valutazione al costo
ammortizzato diversa da quella tradizionale. Il tasso di interesse desumibile dalle condizioni
contrattuali deve essere confrontato con i tassi di interesse di mercato, che serve ad attualizzare
per un fattore temporale i ussi nanziari futuri derivanti dal credito. Nel caso dei crediti nanziari,
si rileva la di erenza tra gli oneri nanziari o tra i proventi nanziari del conto economico. Il criterio
dell'attual