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GENERATRICI e METODO DELLE SFERE

Se i due solidi hanno ASSI INCIDENTI posso usarli tutti e tre, in più se le intersezioni sono semplici posso trovarle normalmente con 3 viste, in generale però con il metodo piani // bastano 2 viste, con quello delle sfere 1 sola vista MA questo va utilizzato esclusivamente con solidi di rotazione con assi incidenti.

Metodo dei piani //: per trovare la figura di intersezione su più 2 devo costruire un cerchio di ribaltamento (rosa). Prendo un punto sulla porzione rossa di crf su più 1, lo proietto sulla crf rosa, prendo la lunghezza della corda che ottengo e la riporto su più 2 simmetricamente rispetto all’asse del cilindro orizzontale. Ottengo due punti, che proietto orizzontalmente e che si incontrano con la proiezione verticale dei punti di partenza di più 1.

Metodo delle sfere: si considerano sfere ausiliarie con centro nel punto di intersezione tra gli assi dei due solidi; quando queste incontrano il “lato” dx del cilindro si

segnano i punti di intersezione e si proiettano a sx fino ad incontrare la crf concentrica che ha diametro uguale al diametro di base del cilindro. TIPI DI LINEE - LINEA CONTINUA FINE: Spigoli fittizi, linee di misura, linee di riferimento, fondi di filettature, linee a mano libera (vista interrotta), tratteggi. - LINEA CONTINUA GROSSA: Spigolino vista, creste delle filettature, frecce della sezione e cambio direzione delle tracce dei piani di sezione, termine del tratto utile di filettatura. - Linea a tratti fine: Spigoli nascosti. - Linea a tratti grossa: Superfici soggette a trattamento. - Linea mista tratto-punto fine: Assi, linee e semipiani di simmetria, diametri primitivi di cerchi, diametri primitivi di ruote dentate. - Linea mista grossa: Posizione dei piani di sezione. SEZIONI DI PEZZI MECCANICI Si rappresenta tutta la parte del componente che rimane in vista dietro il piano di taglio ideale. Si deve evitare di dimenticare di segnalare gli spigoli che restano dopo la sezione. In generale sievita la rappresentazione degli spigoli nascosti. Definizioni in base alla UNI EN ISO 128-3: - Piano di sezione = piano immaginario che taglia l'oggetto rappresentato; - Traccia del piano di sezione = linea che indica la posizione del piano di sezione; - SEZIONE = Rappresentazione che mostra i contorni dell'oggetto che giacciono sul piano di sezione; - TAGLIO = Sezione che mostra anche i contorni disposti dietro al piano di sezione Per noi sezione = taglio SEZIONI CON PIANI PARALLELI: Come se il piano fosse un foglio con delle piegature, passo da più lavorazioni che necessitano di sezione per essere quotati o specificati. I vari tratti sono separati da linea mista fine solo se la variazione del piano avviene in corrispondenza di un asse di simmetria. SEMISEZIONE DI UN COMPONENTE SIMMETRICO: In alcuni pezzi la rappresentazione è completa con la sola semisezione. SEZIONE PARZIALE: Limitata da una linea SOTTILE irregolare, spesso usata al posto della semisezione. Diventa

OBBLIGATORIA per elementi assialsimmetrici (esperni o alberi) perché non possono essere normalmente sezionati in quanto non vengono campiti.

SEZIONI CON PIANI CONCORRENTI DI PARTICOLARI ASSIALSIMMETRICI: Si utilizzano due piani consecutivi, uno dei quali ribaltato sul piano di proiezione, che deve essere parallelo ad uno dei piani di sezione.

SEZIONI CON PIÙ PIANI CONCORRENTI e SEZIONI RUOTATE:

SEZIONI DI PARTI TAGLIATE, SEZIONI RIBALTATE IN LUOGO e SEZIONE IN VICINANZA: La sezione ribaltata in luogo è lecita quando ha almeno un asse di simmetria (che è anche la traccia del piano di sezione); spesso usata per rappresentare la geometria dei profilati anche se non sono simmetrici. È consentito traslare la sezione ribaltata in luogo trasformandola in una sezione in vicinanza (contorni in linea grossa).

SEZIONI DI NERVATURE: Una nervatura, come un elemento di collegamento o un albero, non deve essere sezionata longitudinalmente e quindi rappresentata in sezione. Una nervatura

vicine al centro dell'oggetto.Le linee di estensione sono linee sottili che si estendono oltre i contorni dell'oggetto per indicare la dimensione totale dell'oggetto.Le linee di taglio sono linee tratteggiate che indicano dove l'oggetto viene tagliato o sezionato.Le linee di simmetria sono linee tratteggiate che indicano l'asse di simmetria dell'oggetto.Le linee di centro sono linee tratteggiate che indicano il centro di un cerchio o di un arco.Le linee di costruzione sono linee sottili che vengono utilizzate per aiutare a disegnare forme o dimensioni specifiche.Le linee di contorno sono linee continue che definiscono il perimetro dell'oggetto.Le linee di estensione sono linee sottili che si estendono oltre i contorni dell'oggetto per indicare la dimensione totale dell'oggetto.Le linee di taglio sono linee tratteggiate che indicano dove l'oggetto viene tagliato o sezionato.Le linee di simmetria sono linee tratteggiate che indicano l'asse di simmetria dell'oggetto.Le linee di centro sono linee tratteggiate che indicano il centro di un cerchio o di un arco.Le linee di costruzione sono linee sottili che vengono utilizzate per aiutare a disegnare forme o dimensioni specifiche.Le linee di contorno sono linee continue che definiscono il perimetro dell'oggetto.lontane+ devono essere uniformemente distanziate. Nel caso di vista accorciata con interruzione la linea di misura non va interrotta e la quota deve essere quella reale dell'elemento intero. Non devono coincidere linee di misura e assi / linee di contorno / di riferimento. Non si mettono linee di misura relative a parti viste di scorcio, per quotarle serve un'ulteriore vista o una sezione. PARTI QUOTABILI SOLO IN VERA GRANDEZZA. È consentito l'uso di linee di contorno ed assi come linee di riferimento ma non come linee di misura. Nel caso di elementi angolari (smussi e raccordi) le linee di riferimento si riferiscono ai prolungamenti degli spigoli. Le misure devono essere leggibili dall'alto e da dx. CRITERI DI SCRITTURA DELLE QUOTE - QUOTA = valore numerico della dimensione espresso in mm; - Le quote non devono essere ripetute (una data dimensione del componente deve essere quotata una sola volta); - Le quote indicano le MISURE REALI indipendentemente dalla

scalandi rappresentazione.

QUOTATURA DI DIAMETRI

Le linee di misura possono passare per il centro formando con gli assi disimmetria angoli di 30° o 45°, ma devono essere al max due e devono passare dallo stesso centro.

Di un CERCHIO si quota sempre il DIAMETRO, MAI RAGGIO

QUOTATURA DI RACCORDI

La linea di quota deve avere sempre direzione radiale e la freccia deve essere posta dalla parte del centro di curvatura.

QUOTATURA DI PARTI SFERICHE e ARCHI

Nel quotare un arco di cerchio la misura scritta si riferisce all’arco vero e proprio e non alla linea di misura.

QUOTATURA DI SMUSSI

Gli smussi sono definiti indicando l’angolo e la lunghezza in direzione assiale (infatti l’operazione di tornitura necessaria per realizzarli prevede l’utilizzo di un utensile assiale).

SMUSSI E RACCORDI NON SI QUOTANO MAI IN SERIE CON ALTRE QUOTE poiché vengono realizzati con lavorazioni differenti.

(Profilati = elementi allungati con sezione costante)

QUOTATURA DI ELEMENTI

RIPETUTIElementi ripetuti equidistanti possono essere quotati indicando quante volte si ripete il passo, il valore del passo e la dimensione complessiva. SISTEMI DI QUOTATURA
  • IN SERIE: ogni elemento del pezzo è quotato rispetto all'elemento vicino in modo da formare una serie di quote parziali messe in successione una dopo l'altra. Gli errori sulle misure si accumulano quindi tra due elementi non contigui l'errore sarà maggiore di quello tra due contigui. => poco usata;
  • IN PARALLELO: più quote con stessa direzione ed unica origine di riferimento. Usata per la quotatura tecnologica in cui i pezzi sono realizzati da strumenti a spostamento progressivo. Si possono avere anche due origini opposte;
  • SOVRAPPOSTE o IN SEQUENZA: usate per esigenze di spazio, come in serie ma con origine comune;
  • COMBINATA: serie e parallelo usate in simultanea, è il metodo più usato;
  • IN COORDINATE: si usa un punto come origine e le quote

Sono raccolte in una tabella. Nel quotare un pezzo si deve tenere conto di QUOTE FUNZIONALI, quote non funzionali che rispettino la QUOTATURA TECNOLOGICA e le altre quote necessarie a definire GEOMETRICAMENTE il pezzo (ingombri). QUOTATURA FUNZIONALE è risultato delle lavorazioni meccaniche necessarie alla realizzazione del pezzo (tornitura per pezzi assialsimmetrici, fresatura, foratura, piallatura ecc). NON SI DEVE RICAVARE UNA QUOTA FUNZIONALE DA ALTRE QUOTE. Sono scelte anche per facilitare il lavoro di verifica (quelle che segnalo sono quelle a cui porre attenzione).

FILETTATURE E COLLEGAMENTI FILETTATI

  • Organo di collegamento = accoppiamento di vite – madrevite è utilizzato per ottenere il collegamento di parti che debbano risultare facilmente smontabili;
  • Organo di trasmissione = accoppiamento tale che la rotazione di uno dei due elementi genera la traslazione dell'altro.

Si definisce FILETTATURA un risalto a sezione costante (filetto) avvolto ad un elica.

sulla superficie esterna di un elemento cilindrico (vite) o sulla superficie interna di un elemento analogo (madrevite). L'elemento geometrico fondamentale della filettatura è l'elica (curva descritta da un punto che si muove simultaneamente di moto circolare uniforme e di moto rettilineo uniforme). Il principio alla base di un collegamento filettato è l'attrito (tra le superfici elicoidali del filetto, tra la testa della vite e le superfici di appoggio con relativa compressione dello spallamento). ELEMENTI CARATTERISTICI DI UNA FILETTATURA PROFILO IDEALE: Profilo teorico della filettatura definita da dimensioni e angoli comuni alla filettatura interna ed esterna. Rappresenta la figura geometrica che caratterizza la filettatura (triangolari, trapezoidali, a dente di sega, a profilo tondo). PROFILO NOMINALE: Profilo di riferimento per il calcolo delle dimensioni nominali (ideale arrotondato). PROFILO DI ESECUZIONE: Forma che il profilo in realtà assume a causa delle tolleranze di produzione e delle imperfezioni.

imperfezioni costruttive.

DIAMETRO ESTERNO: Diametro misurato sulla cresta del filetto della vite o sul fondo del filetto della madrevite.

DIAMETRO NOMINALE: Diametro esterno della vite e quello corrispondente della madrevite (designazione convenzionale).

DIAMETRO DI NOCCIOLO: Diametro misurato sul fondo del filetto della vite o sulla cresta del filetto della madrevite.

LINEA MEDIA: Linea contenuta in un piano assiale tale che le sue intersezioni con i fianchi del filetto siano equidistanti.

DIAMETRO MEDIO: Diametro misurato sulla linea media.

PASSO: Distanza tra le creste di due filetti consecutivi misurata parallela all'asse elicoidale. È proporzionale all'altezza del filetto ed indica di quanto avanza in direzione assiale la vite ad ogni giro completo.

Quando si vu

Dettagli
A.A. 2022-2023
16 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ICAR/13 Disegno industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara_bargiacchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disegno tecnico industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Razionale Armando Viviano.