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Il carattere strumentale dell'obbligazione d'imposta da parte del contribuente
Il carattere strumentale dell'obbligazione d'imposta da parte del contribuente è quello di presentare la dichiarazione. Cos'è la dichiarazione? È un atto redatto dal contribuente ed è presente per tutti i tributi (ogni tributo ha una dichiarazione). IRPEF, IRES, IVA e IRAP hanno una specifica compilazione.
Chi sono i soggetti obbligati a presentare la dichiarazione? Tutti coloro che possiedono un reddito, se esercitano un'impresa o una professione sono obbligati alla presentazione della dichiarazione anche senza avere reddito. I lavoratori autonomi sono obbligati alla tenuta dei registri contabili. La dichiarazione va presentata anche se a fronte del reddito non nasce un debito. La dichiarazione è un atto complesso che contiene manifestazioni di volontà del contribuente attraverso le quali esercita dei diritti.
La dichiarazione è formata da almeno 5 parti:
- Formale: contiene le generalità del contribuente e dei...
2) redditi somma algebrica di elementi positivi e negativi;
3) deduzioni nella quale il contribuente dichiara elementi a sé favorevoli: oneri deducibili = sono quelle spese individuate dalla legge che il contribuente ha sostenuto nel corso dell'anno per la propria vita, ma non per produrre il reddito (interesse salute, interesse proprietà art.42). Questi oneri sono deducibili dal reddito imponibile (nel reddito imponibile si applica l'aliquota e si trova l'imposta lorda);
4) detrazioni es. figli a carico. Dall'imposta lorda sottraggo le detrazioni e si arriva all'imposta netta che normalmente deve essere versata;
5) sottoscrizione una dichiarazione non sottoscritta è considerata nulla.
Dopo la compilazione, la dichiarazione deve essere inviata: per le persone fisiche entro il 30 giugno, per le persone giuridiche entro il 30 maggio.
Cos'è la dichiarazione per il diritto? È un atto adichiarazione muta o multiplo ed è al tempo stesso dichiarazione di scienza e di volontà.
Di scienza = narrazione dei fatti inizialmente conosciuti solo dal dichiarante;
di volontà = è espressione di scelte di mia volontà.
Quali effetti produce la dichiarazione? I principali sono:
- obbligo di versamento se non pago partono forme di riscossione coattive da parte dello stato;
- effetto procedimentale che attiva i poteri dell'amministrazione finanziaria (accertamento, riscossione e controllo).
Attività istruttoria = fase che segue la presentazione della dichiarazione, è una fase rimessa all'amministrazione finanziaria e consiste nell'esercizio da parte di essa di poteri di accertamento e controllo tesi a verificare la reale situazione contributiva del soggetto passivo e dunque la fedeltà o infedeltà della dichiarazione. In questa fase può intervenire il contribuente attraverso un istituto chiamato
contraddittorio anticipato, che consiste nella partecipazione del contribuente alla fase del controllo e consente ad esso di apportare subito elementi a suo favore, ancor prima che la fase istruttoria si concluda. L'attività istruttoria si conclude con un atto scritto redatto dall'agenzia delle entrate che si chiama avviso di accertamento.
La fase di controllo delle dichiarazioni formali e sostanziali è sempre preceduta dalla fase di liquidazione automatica delle imposte, volta a correggere errori materiali o di calcolo. Questa fase non si conclude con l'avviso di accertamento, ma con l'iscrizione a ruolo della maggior imposta accertata.
Dichiarazione formale = fatta telematicamente, non si limita a correggere gli errori, ma verifica se i dati inscritti siano formalmente corretti. Finisce con l'iscrizione a ruolo della maggior imposta accertata.
Dichiarazione sostanziale = fatta dalla guardia di finanza e dall'agenzia delle entrate. Queste
due autorità hanno dei poteri:
- potere di accesso: accedere in un luogo, purché autorizzati. Se l'accesso riguarda l'abitazione di un contribuente, l'autorizzazione deve provenire da un magistrato, perché il domicilio è inviolabile, mentre per accedere in altri locali è sufficiente l'autorizzazione di un superiore;
- potere di ispezione: ispezione ai luoghi, ma soprattutto controllo dei dati contabili;
- potere di verifica: consiste nel riscontro materiale con quello che risulta dalla contabilità (es. magazzino);
- potere di indagine bancaria: in Italia non esiste il segreto bancario. Tutti i movimenti bancari sono tracciati e l'agenzia delle entrate e la guardia di finanza possono accedere a tutti i depositi e verificare la natura (soldi puliti e sporchi), consistenza (quantità) e movimentazione (giri del denaro) del denaro.
Cos'è l'avviso di accertamento? È un provvedimento
amministrativo di categoria giuridica con caratteristiche proprie, cioè produce effetti giuridici nel mondo di chi lo emana e nel mondo giuridico dichi lo riceve. Quali effetti produce? Nella sfera giuridica dell'amministrazione finanziaria produce normalmente la consumazione dei poteri, significa che l'amministrazione, una volta che ha adottato l'avviso di accertamento, poiché è un provvedimento amministrativo, non ha poi più poteri per fare accertamenti ulteriori sullo stesso soggetto e sul medesimo oggetto. L'effetto che produce è che il contribuente è tenuto al pagamento di quanto richiesto, se non contesta il provvedimento stesso. Il destinatario dell'avviso di accertamento ha infatti a sua disposizione 60 giorni dal ricevimento dell'atto per poterlo contestare, qualora faccia trascorrere inutilmente questo termine, il provvedimento diventa definitivo, quindi fatti accertati non sono più contestabili e con il
provvedimento ormai definitivo l'amministrazione può riscuotere coattivamente, qualora il contribuente non adempia spontaneamente. L'avviso di accertamento deve contenere le generalità dei soggetti ai quali è destinato, poi deve contenere cosa l'amministratore chiede, due elementi essenziali la cui mancanza rende nullo l'avviso di accertamento stesso. Motivazione dell'atto è la descrizione dell'iter logico-giuridico seguito dall'agenzia delle entrate per la ricostruzione dei fatti e per la quantificazione della pretesa. Senza la motivazione l'atto è nullo, perché serve al contribuente per conoscere come ha agito l'amministrazione e poi per potersi difendere. L'obbligo di motivazione è funzionale all'esercizio del diritto di difesa articolo 24 c.c. (diritto inviolabile garantito dalla costituzione) e secondo la costituzione l'esercizio di difesa deve essere effettivo e.La sottoscrizione deve avvenire dal capo dell'ufficio competente territorialmente. Serve perché per il diritto la firma attesta la paternità dell'atto. Successivamente si deve portare l'atto a conoscenza del destinatario (notificazione). Se non viene notificato l'atto è inesistente, per questo motivo si dice che l'avviso di accertamento è un provvedimento amministrativo recettizio, cioè esiste come provvedimento in quanto è ricevuto dal destinatario. La notificazione è l'ultimo tassello che porta all'esistenza giuridica dell'avviso di accertamento.
Come si fa? Il "messo modificatore", soggetto che notifica gli atti, riceve l'atto e lo porta al destinatario (oggi sostituito con la PEC).
Cosa succede se non si trova il contribuente? L'atto si dà per notificato qualora l'atto stesso non sia stato ritirato entro 10 giorni dalla tentata notifica. Se entro 10
giorni il contribuente non ritira l'attopresso la casa comunale, per la legge l'atto si considera notificato. Da qui inizia il decorso di 60 giorniper l'eventuale contestazione dell'atto. L'amministrazione finanziaria deve notificare l'avviso diaccertamento entro termini scadenziari, la legge dispone per ogni tributo termini entro i qualil'amministrazione può esercitare poteri di accertamento e notificare l'avviso (entro il 31/12 del quintoanno successivo a quello di presentazione della dichiarazione). Il termine di decadenza riguardal'esercizio del potere, mentre la prescrizione riguarda la riscossione del credito. La decadenza non siinterrompe, mentre la prescrizione si interrompe con atti del creditore.
Tipologie di accertamento
Accertamento sostanziale:
- accertamento d'ufficio = tipo di accertamento che l'amministrazione finanziaria può svolgere soloquando la dichiarazione è nulla o non è stata presentata.
L'agenzia delle entrate può costruire la dichiarazione con ogni mezzo a sua disposizione e può usare ogni forma di presunzione. - Accertamento principale: è il tipo più utilizzato. Esiste una dichiarazione e è proprio su di essa che si appunta l'accertamento dell'amministrazione. Si chiama principale perché, una volta eseguito, l'amministrazione consuma i propri poteri, cioè non può più accertare quel soggetto per quel periodo d'imposta. Si caratterizza per consentire all'agenzia delle entrate di compiere una verifica omnicomprensiva, ma una volta compiuta non ha più l'opportunità di usare i suoi poteri, cioè non può più tornare sui periodi in imposta su cui ha fatto la verifica. - Accertamento parziale: qui l'amministrazione controlla solo una parte della situazione del contribuente e proprio perché la controlla parzialmente non esaurisce i poteri, ma liconserva per poterli usare successivamente (utilizzato per le imposte sui redditi e iva); - accertamento integrativo = tipologia abbastanza rara, consente all'ufficio di integrare un precedente accertamento principale, se viene a conoscenza di elementi di fatto prima non conoscibili. Poiché ha conosciuto un fatto che prima non era conoscibile, la legge consente di esercitare i suoi poteri, anche se in precedenza li aveva già usati per compiere un accertamento principale. Accertamento catastale: è un metodo generalizzato di determinazione dei redditi dei terreni e dei fabbricati che stabilisce le rendite catastali. Sono redditi figurativi quei redditi che vengono prodotti da terreni e fabbricati. Come si stabilisce la rendita catastale? Si usa l'accertamento catastale, che è un metodo di mappatura di tutto il territorio spaziale che osserva sia i terreni sia i fabbricati, e sulla base delle sue caratteristiche intrinseche l'agenzia del territorioIl testo stabilisce il reddito figurativo che viene collegato al proprietario.
Metodi di accertamento
Consistono nella metodologia di determinazione della capacità contributiva