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SPORT E DIABILITA’: PROGRAMMI SPORTIVI PER L’INSERIMENTO E L’INTEGRAZIONE

La partecipazione a programmi di sportivi favorisce lo sviluppo di capacità personali e attitudini relazionali

Valore educativo:

1- Morale nella pratica sportiva c’è la trasmissione di valori (es. solidarietà, socializzazione, …)

2- Funzionale stimolazione della funzionalità varicante del soggetto

3- Ludico l’attività motoria è ludica ed è un momento di reale apprendimento

Special Olympics programma educativo che promuove/organizza allenamenti, eventi e competizioni per

persone con ritardo intellettivo

Progetto gioco-sport diffondere la cultura del corpo in movimento per combattere il fenomeno della

sedentarietà e cattive abitudini alimentari

Caratteristiche:

- Azione mi muovo per raggiungere uno scopo

- Comunicazione favorire la comunicazione non verbale

- Spazio luogo fisico in cui si applicano le proprie abilità motorie

Scopo creatività, spontaneità, inventiva

Chi lo organizza? Insegnanti + Consulenti esterni (con specifiche competenze nella progettazione e

programmazione)

TEMI DI CLASSIFICAZIONE DELLE DISABILITA’

Classificazione deficit:

- Psicofisici (PH) pigrizia, lentezza, difficoltà nei rapporti

- Visivi (CH) totale o parziale

- Uditivi (DH) usa messaggi alternativi a quelli sonori

Barriere: ostacoli che limitano la performance dell’individuo (es. edifici inaccessibili)

Evoluzione terminologica di “disabilità”:

- XVI – XVIII secolo portatori di handicap

- 1923 prime classi differenziali e scuole speciali per chi ha malattie contagiose

- Legittimazione dei diritti dei diversamente abili

- Legge n. 118/1971 eliminazione delle barriere architettoniche

- Legge Quadro n.104/1992 delle persone handicappate

integrazione sociale e diritti

ICIDH International Classification of Impalrments Disabilities and Handicap

Documento per unificare I linguaggi dei paesi europei in materia di handicap

Tipi di disabilità:

- Comportamento

- Comunicazione

- Cura della persona

- Locomotorie

- Assetto corporeo

- Destrezza

- Circostanziali

- In particolari attività

- Restrizioni dell’attività

ATTIVITA’ FISICA ADATTATA E LA RIABILITAZIONE

APA = Attività Fisica Adattata

IFAPA = Federazione Italiana Attività Fisica Adattata (1973)

Azione APA azione per valorizzare e promuovere l’attività fisica come mezzo ricreativo e terapeutico

sportivo, espressivo, di benessere

Scopo APA rendere abile un soggetto che si trova in una condizione temporanea o permanente di

difficoltà

Riabilitazione: intervento professionale che limita o impedisce il decadimento, migliorando le funzioni

compromesse

Processo:

1. Evitare i possibili effetti negativi fisici e psicosociali

2. Limitazioni funzionali secondarie

3. Limitazioni funzionali primarie

Abilitazione: rendere abile (il soggetto usa le proprie abilità per risolvere un problema

Didattica adattata modificare il programma, i compiti o l’ambiente in modo che tutti gli allievi possano

partecipare all’attività

LA PSICOMOTRICITA’ COME PRATICA EDUCATIVA E RIABILITATIVA

Psicomotricità: metodologia didattica flessibile, trasversale e pluridimensionale

Psicomotricità educativa processo di sviluppo delle potenzialità della persona che mira a formare

condotte per fronteggiare le situazioni problematiche, favorendo l’integrazione sociale

Movimento mezzo (non il fine) per lo sviluppo della persona

è il 

L’educazione psico-motoria favorisce sviluppo dell’io, sviluppo della personalità, relazione con

l’oggetto, organizzazione nello spazio, organizzazione nel tempo

3 campi di applicazione:

- Terapeutico

- Educativo preventivo

- Formativo 

Attività motoria psicomotoria il corpo non viene considerato come uno strumento o oggetto ma

l’educazione motoria forma e costruisce la personalità

Psicomotricità alle dimensioni affettive, cognitive, sociali

si riferisce anche

CORPO, MOVIMENTO E DIDATTICA

Azione presupposto per la maturazione di strutture mentali e schemi cognitivi (che poi incideranno sullo

sviluppo delle azioni successive

Daniel Goleman le emozioni e l’intervento del docente influiscono sulle attività motorie

Howard Gardner non esiste l’intelligenza come proprietà singolare della mente

Intelligenza capacità di risolvere problemi o creare prodotti

Didattica delle attività motorie:

- Ambiente sicuro e privo di elementi di rischio

- Programmazione coerente coi programmi ministeriali, che rispondano alle esigenze degli studenti, loro

età e fase di crescita

LA FORMAZIONE DEI DOCENTI PER LA DIFFUSIONE DI DIDATTICA DEL MOVIMENTO

Docenti devono avere competenze anche nel campo sportivo (con corsi teorici e pratici)

Curriculum devono contenere conoscenze e competenze in ambiti diversi e trasversali

Responsabilità competenze e

responsabilità della programmazione di itinerari formativi (e, attraverso

conoscenze, devono proporre una didattica innovativa)

CORPO IN MOVIMENTO, SALUTE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Scuola dell’infanzia obbligo di diffondere l’educazione alla salute (deve sempre essere presente l’attività

ludico-motoria)

Salute cura del proprio corpo

Perché fare prevenzione? Prevenzione dell’insorgenza di patologie salutari o alimentari

Attività educative igiene, educazione sanitaria, attività ludico-motorie

Scuola materna: centro di attività spontanea e ancora indifferenziata, quindi nell’educazione fisica si

individuano obiettivi legati allo sviluppo salutare, morale, sociale ed educativo

- Orientamenti 1958 (Sorelle Agazzi) formazione di abitudini di pulizia, ordine, abilità pratiche

- Orientamenti 1969 (Montessori) tra corpo, movimento, salute e identità

legame

LA MUSICOTERAPIA COME APPROCCIO INCLUSIVO RIABILITATIVO E TERAPEUTICO

Evoluzione terminologica dal greco “affidare al suono scopi benefici e curativi”

Ambiti di applicazione handicap, malattie neurologiche, psicosi, coma, Alzheimer, depressione,

anoressia, gravidanza

 

Musicoterapia tecnica di intervento preventiva, terapeutica, riabilitativa, educativa

Nelle scuole è usata per:

- Prevenzione dell’abbandono scolastico

- Superare disagi sociali

- Superare fenomeno di bullismo

Musica come educazione:

- Effetto in ambito fisiologico e psichico

- Modalità alternativa di comunicazione

- Arricchisce l’animo, è mediatore educativo molto efficace

Aspetti organizzativi: 

1. Fase preliminare analisi e conoscenza del territorio

2. Fase costruttiva creazione di relazioni attive tra i soggetti

ASPETTI EDUCATIVI DELLA DIDATTICA DEL MOVIMENTO

 

Didattica motoria ruolo formativo il bambino costruisce la sua identità fisica e psicologica

Metodo di istruzione Montessori si impara attraverso il fare (con materiali che lo consentono)

Movimento facilita l’alunno a cogliere le differenze con gli altri e a orientarsi nello spazio

Attività ludico-motoria dev’essere strutturata e pianificata (docenti con adeguata formazione)

DIDATTICA DEL MOVIMENTO: PROSPETTIVE EURISTICHE

Evoluzione delle attività sportive:

 

- Montaigne modello educativo educazione fisica, morale, intellettuale

 

- Pestalozzi modello didattico azione-osservazione-percezione

- Froebel l’attività motoria esprime, attraverso il corpo, il mondo interiore

- 1969 l’educazione fisica assume validità didattico-educativa

Ambiti per la comprensione dell’azione motoria:

1. Anatomico neurofisiologico biomeccanico

2. Cognitivo-relazionale

3. Didattico

Limiti/vincoli nella programmazione a carattere motorio-sportivo:

- paradigma scientifico

- scelta metodologica di strumenti e tecniche

- conoscenza normativa organizzativa gestionale

Criteri per la scelta di un test e/o strumenti:

- Caratteristiche del campione

- Eventuale presenza di disabili

- Maneggiabilità strumenti

- Età e caratteristiche dei soggetti

LO SVILUPPO DELLO SCHEMA CORPOREO

Finalità educative dello schema corporeo acquisizione e conseguimento di pratiche corrette, cura di sé,

della propria persona e del proprio corpo

Auxologia: branca della medicina che studia l’accrescimento inteso come alternanza di sviluppo e crescita

attraverso la definizione di leggi scientifiche.

Leggi su cui si basa Legge del viola, Legge del Lambertini, Legge del Pende

Sviluppo degli individui:

1. Neonatale (0-15 giorni)

2. Nipiologico (15 giorni – 1 anno)

3. Turgor (1-3 anni)

4. Proceritas (3-7 anni)

5. Proceritas seconda (7-15 anni)

6. Pubertà (15-17 anni)

Strutture fondamentali dello schema corporeo:

 

Percettiva posture e posizioni del corpo nello spazio

 

Affettiva investimenti affettivi

 

Sociale meccanismi sociali per relazionarsi agli altri

Schema corporeo (XIX secolo) per spiegare i sintomi di alcune malattie

costrutto ipotetico

Schema corporeo topologico consapevolezza topografica del corpo

Immagine corporea si forma nei primi anni di vita e si costruisce con l’esperienza

Schema corporeo Ajuriaguerra 3 stadi di strutturazione dello schema corporeo

1. Corpo vissuto (0-3 anni)

2. Corpo percepito (3-6 anni)

3. Corpo rappresentato (6-12 anni)

è importante il ruolo dell’altro (il bambino sperimenta sé stesso mettendosi in relazione con l’altro)

CORPOREITA’ E BENESSERE NELLA SCUOLA PRIMARIA

Corpo umano base di ogni movimento ed espressione

Gioco: - migliora forza, agilità, coordinazione

- sviluppo fisico, cognitivo e sociale

- opportunità di essere creativi

Movimento permette l’apprendimento e il benessere e consente di esprimere emozioni e stati d’animo

Gioco 

+ sviluppo cognitivo stimola lo sviluppo cognitivo

+ sviluppo sociale/emotivo offre opportunità per lo sviluppo sociale ed emotivo

+ sviluppo fisico stimola lo sviluppo di abilità motorie

+ inclusione ha il potenziale per essere un’attività inclusiva

Benessere e movimento:<

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rachelecooks di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica attività motoria e rieducazione funzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Ambretti Antinea.
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