DIAGRAMMA TOTALE MISCIBILITA’ DELLO STATO SOLIDO
È un diagramma di fase associato ai sistemi binari in cui due componenti presentano
una soluzione solida completa l’uno nell’altro, sia nello stato solido sia in quello
liquido.
Un tipico diagramma è il seguente, esso prevede la presenza della temperatura su
scala verticale e quella della composizione su scala orizzontale.
Se la percentuale di B è pari a 0, allora abbiamo solo A, cioè un materiale puro.
Allo stesso modo, se la percentuale di A è 0, allora B è puro.
In entrambi i casi, ciascun componente fonde a una temperatura di fusione ben
definita. Tuttavia quando mescoliamo insieme A
e B, anche in una qualsiasi proporzione, questa temperatura non resta più fissa, ma
dipende dalla composizione della miscela. In generale avremo una situazione diversa.
Innanzitutto quando la composizione è intermedia (cioè contiene sia A che B),
l’equilibrio tra le fasi liquida e solida dipende da tre variabili: temperatura, pressione e
composizione.
Nel nostro caso specifico:
- Si assume la pressione costante pari a 1 atm.
- Le variabili in gioco sono quindi temperatura e composizione.
Se rappresentiamo il tutto come la figura sopra, possiamo notare la presenza di 3
aree:
1) Fase solida: a temperature relativamente basse c’è un campo di fase singola
della soluzione solida, indicato con SS, detto solidus
2) Fase centrale
3) Fase liquida: a temperature alte c’è un campo di fase singola della soluzione
liquida, indicato con L, detto liquidus
Per ogni composizione generica X, esiste una temperatura alla quale si ha equilibrio
tra liquido e solido: questo punto si trova dentro la pancia bianca.
A differenza di un materiale puro (come l’acqua che congela a 0 °C), nei sistemi binari
l’equilibrio non avviene a una sola temperatura, ma lungo un intervallo che dipende
dalla composizione.
Evoluzione durante il raffreddamento
Se si parte da una composizione X in fase liquida e si abbassa la temperatura, si segue
una linea verticale nel diagramma (composizione costante).
Quando si entra nella pancia bianca, iniziano a coesistere liquido e solido.
Man mano che la temperatura scende, la quantità di solido aumenta e quella di liquido
diminuisce.
Alla fine si esce dalla pancia e si ha solo solido.
Chi ci dice le proporzioni tra liquido e solido?
La regola della leva fornisce la quantità relativa di fase solida e liquida in equilibrio:
Si traccia una linea orizzontale (isoterma) all’interno della pancia bianca per la
temperatura considerata. Le intersezioni con le curve di liquido e solido danno le
composizioni delle due fasi. Con la regola della leva si calcolano le frazioni relative.
Supponiamo di avere un punto qualsiasi all'interno della zona bifasica. In quel punto,
la lega è composta da una certa percentuale di solido e una certa percentuale di
liquido. Se si tracciano le linee orizzontali (isoterme) fino a incontrare le curve del
liquidus e del solidus, si ottengono le composizioni di equilibrio della fase liquida e
della fase solida, che rappresentano i due estremi della "leva". La composizione
complessiva della lega si troverà sempre tra questi due valori, rappresentata da un
punto che agisce da "fulcro".
Secondo la regola della leva, la quantità relativa di ciascuna fase è proporzionale al
segmento della linea orizzontale che si oppone ad essa rispetto al punto centrale (la
composizione globale). In altre parole, la percentuale di liquido è tanto maggiore
quanto più vicina è la composizione globale al punto di solidus, e viceversa. Le formule
che esprimono quantitativamente questo concetto sono:
- La frazione di liquido è pari a: Xl= (Xs-x)/ (Xs-Xl)
- La frazione di solido è pari a: Xs= (Xl-X)/(Xs-Xl)
Queste due frazioni sono complementari, quindi la loro somma è sempre pari a 1 (o al
100%, se espresse in percentuale).
Dal punto di vista grafico, mentre la temperatura scende, i punti di equilibrio sulle
curve del liquidus e del solidus si avvicinano tra loro, e anche la distanza tra questi
estremi della leva si accorcia. Quando la temperatura arriva a un valore per cui la
composizione globale coincide esattamente con quella del solidus, tutta la lega è
solida; al contrario, se coincide con quella del liquidus, tutta la lega è liquida.
Questo tipo di analisi e il comportamento previsto dalla regola della leva si applicano
solo quando il sistema rispetta determinate condizioni di solubilità, come indicato dalle
regole di Hume-Rothery.
Questa capacità dei due materiali di mischiarsi completamente tra loro è detta
miscibilità, ed è possibile solo se vengono rispettate le cosiddette quattro regole di
Hume-Rothery. Queste regole stabiliscono quando due elementi possono dare origine a
una soluzione solida completa, cioè una miscela omogenea in cui gli atomi di A e B si
distribuiscono tra loro senza formare fasi separate. In pratica, gli atomi di A e B
devono essere simili per dimensioni, struttura cristallina, valenza e affinità
elettronegativa. Quando queste condizioni sono soddisfatte, i due materiali sono
miscibili in ogni proporzione: a livello atomico si mescolano completamente, come se
fossero “concorrenti” nello stesso reticolo cristallino.
Se invece una o più di queste condizioni viene meno, la miscibilità non è più perfetta: i
materiali tendono a separarsi e formare più fasi distinte.
Per capire meglio come questa miscibilità influenzi il comportamento termico,
possiamo fare un paragone con il caso dell’acqua pura. A 0°C, il ghiaccio e l’acqua
liquida coesistono in equilibrio: basta scendere di pochissimo sotto lo zero per avere
solo ghiaccio, oppure salire leggermente sopra per avere solo acqua. Questo equilibrio
è un punto fisso perché l’acqua è pura, e quindi la sua temperatura di fusione è
precisa e costante.
Tuttavia, quando due materiali si mescolano, questo equilibrio non è più un punto, ma
diventa un intervallo di temperatura. Ad esempio, se abbiamo una lega composta al
40% da B, la temperatura alla quale inizia a fondere (inizio della liquefazione) non è la
stessa di quella in cui diventa completamente liquida (fine della liquefazione). C’è una
zona intermedia, un intervallo di temperatura, in cui coexistono solido e liquido,
proprio come accade nel ghiaccio e nell’acqua, ma con una differenza importante: in
questo caso, le due fasi (solida e liquida) hanno composizioni diverse.
Questo tipo di comportamento è tipico delle leghe metalliche e delle miscele che
formano soluzioni solide parziali o complete. L'equilibrio tra solido e liquido non
dipende solo dalla temperatura, ma anche dalla percentuale relativa dei due
componenti. Per questo motivo, nei diagrammi di stato, si rappresenta spesso la
composizione del sistema lungo l’asse orizzontale, espressa in percentuale del
componente B. In questo modo possiamo tracciare con precisione i limiti tra le fasi e
individuare le zone in cui esistono solo solidi, solo liquidi, o una coesistenza tra le due
fasi.
DIAGRAMMA TOTALE IMMISCIBILITA’ ALLO STATO SOLIDO
Nel caso di totale immiscibilità allo stato solido, ci troviamo davanti a due materiali (A
e B) che non si mescolano affatto tra loro nella fase solida. Questo accade quando
nessuna delle regole di Hume-Rothery viene rispettata: i due elementi sono troppo
diversi per dimensioni atomiche, struttura cristallina, valenza o elettronegatività. Di
conseguenza, non si formano soluzioni solide e ciascun materiale mantiene la propria
identità cristallina separata, senza integrazione tra gli atomi.
Questo discorso vale esclusivamente per lo stato solido.
Nel caso dello stato liquido, la situazione è diversa: qui l'energia termica è così elevata
che l’agitazione termica e il moto caotico delle particelle fanno sì che i materiali
risultano generalmente miscibili, anche se non compatibili allo stato solido. Infatti, a
temperature molto alte (spesso sopra i 1500 °C), l’energia cinetica degli atomi è tale
da vincere le differenze tra i due materiali, permettendo loro di miscelarsi
completamente.
È importante non confondere questo tipo di miscibilità con quella tra liquidi a bassa
temperatura, come acqua e olio, che non si mescolano per motivi legati alle forze
intermolecolari. Nei sistemi di cui parliamo qui
(metalli o materiali ad alta temperatura) le condizioni energetiche sono totalmente
diverse: nel liquido si miscelano sempre, anche se sono completamente immiscibili da
solidi.
Questa particolare combinazione di immiscibilità allo stato solido e miscibilità
completa allo stato liquido porta alla formazione di un diagramma eutettico.
In un sistema eutettico, A e B mantengono le loro temperature di fusione originali
quando sono puri, ma quando vengono mescolati, si crea una situazione in cui la
miscela liquida può esistere anche a temperature più basse rispetto ai punti di fusione
individuali.
Nel punto eutettico, fissata la pressione (di solito 1 atm), si verifica una trasformazione
simultanea da solido a liquido (o viceversa) a una temperatura ben precisa. In quel
punto, i due materiali solidi (separati e puri) fondono contemporaneamente formando
un unico liquido omogeneo. È una condizione molto simile al punto triplo dell’acqua,
nel senso che rappresenta un punto unico e definito nel diagramma, in cui si ha
equilibrio tra le fasi coinvolte.
Ai lati del punto eutettico, nel diagramma, la miscela si comporta diversamente: le fasi
liquide e solide coesistono in proporzioni diverse, ma la trasformazione completa da
solido a liquido avviene solo al punto eutettico per quella specifica composizione.
Quindi, in un diagramma eutettico con totale
immiscibilità allo stato solido, i materiali si
comportano come segue:
- Da soli, fondono alla loro temperatura
caratteristica;
- Quando mescolati, formano un liquido a
una temperatura più bassa, se la
composizione è quella eutettica;
- Al di sotto di quella temperatura
eutettica, i materiali cristallizzano
separatamente, ciascuno nella propria
fase solida pura, senza mescolanza
DIAGRAMMA DI PARZIALE IMMISCIBILITA’ ALLO STATO SOLIDO
Nella zona del diagramma in cui si trova la regione α + β, il solido non è una soluzione
omogenea: i materiali A e B non interagiscono significativamente tra loro. In questa
regione, si formano due fasi solide distinte, α e β, che rappresentano rispettivamente
soluzioni solide ricche di A o di B, ma non completamente miscibili.
Questo succede perché le regole di Hume-Rothery non sono completamente
rispettate, e quindi la miscibilit
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Diagrammi di fase
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Diagrammi di stato
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Riassunto e schemi diagrammi di stato
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Chimica fisica applicata ai materiali - diagrammi di stato