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RADIOLOGIA INTERVENTISTICA
In una sala angiografica si trovano:
- tavolo
- stativo ad arco
- tubo radiogeno
- detettore trasparente
- pedale raggi X
- monitor
- iniettore
- Kit sterile vascolare o biliare
- Kit d'emergenza
- Armadi per stoccaggio materiale
- Cappa a flusso laminare per preparazione farmaci chemioterapici
- ghi
Gli servono a pungere le arterie, sono di metallo perché devono essere resistenti, in cui vengono inserite delle (0.18-0,38) attraverso cui.
Vengono inseriti gli introduttori con 2 cannule di plastica da cui è possibile lavare con fisiologica la via. Le guide servono per navigare nelle arterie.
Cateteri: Altre strumentazioni, hanno diverse forme distalmente (pig tale, cobra, simmons, tunter) con nomi particolari e degli stent, premontati su dei cateteri chiusi. Si rilasciano in 2 modi: stent premontato su un palloncino che si dilata e lo stent si apre, altrimenti viene chiuso da una guaina esterna che viene aperta e lo apre.
Approccio percutaneo: Si fa una anestesia locale con una puntura, si fa una incisione con bisturi ago di Seldingherun nel punto di ingresso e un che viene inserito in arteria che non può collabire, la parete è più rigida. Sappiamo di essere in arteria quando il sangue esce con una pulsatilità, seguendo la sistole. La direzione dell'ago è obliqua (non verticale come EGA), deve seguire la direzione dell'arteria che dobbiamo raggiungere, togliamo l'ago e inseriamo.
Il catetere. La procedura può essere guidata con ecografia o si fa una puntura dientrambe le pareti e poi si entra solo nel lume per inserirvi il catetere.
Ci sono moltissime procedure di tipo vascolare arteriale, diagnostico sia terapeutico. Siti di accesso:
- Femorale → decorre a valle della iliaca, si percepisce al di sotto o del legamento inguinale. Viene usata perché si trova la testa del femore, quando viene rimossa si deve fare la compressione per chiudere il buco, essendoci al di sotto un osso sarà più semplice clamparla.
- Radiale → sempre più frequentemente le coronarografie vengono fatte qui. Approcciando l'arteria radiale, anche se si chiude, l'anatomia permette di continuare la vascolarizzazione della mano grazie all'arteria ulnare. Il vantaggio è che il paziente non ha necessità di rimanere sdraiato fino al giorno dopo come con la femorale.
- Brachiale → dall'arteria omerale a livello del gomito, il...
vantaggio è che è più grossa ma lo svantaggio è che è una, quindi posso ischemizzare la mano. Axillareo Popliteoo Podaleo Procedure diagnostiche si fanno sempre di meno perché si fa con tecniche non invasive (ecocolordoppler, angioTC e angioRM), l'angiografia si fa solo prima di un trattamento. Oggi si fanno soprattutto procedure terapeutiche che prevedono una ospedalizzazione di 36-48 ore. Prima si fa sempre un emocromo, creatinina e coagulazione (INR, PTT) → per sapere se è a rischio sanguinamento e se può espellere eventuale MDC iodato potenzialmente nefrotossico. Preparazione del paziente → digiuno per almeno 12 ore e tricotomia della zona interessata. Trans Arterial Chemo Embolization TACE → chemioembolizzazione trans-arteriosa → trattamento di epatocarcinoma, si arriva in modo selettivo nell'arteria epatica di riferimento → dall'arteria epatica si inietta una sostanza chemioterapica insieme a una.sostanza embolizzante, la chiudo in fondo chemioterapico per trattare il tumore. Embolizzazione → procedure fatte in urgenza per chiudere selettivamente sanguinamenti arteriosi attraverso il rilascio di microparticelle o "spirali pelose" o agenti sclerosanti/colla direttamente nel circolo. Si vede l'uscita del MDC alla angioTC. Stenting → si inserisce il catetere arterioso fino alla stenosi e si apre il palloncino alla fine per dilatare il vaso, si possono posizionare anche degli stent per mantenere il vaso dilatato. Oltre al circolo arterioso si possono fare anche degli interventi sul circolo venoso, che ha un decorso un po' diverso rispetto a quello arterioso. La circolazione epatica è completamente differente e usa il circolo portale per raccogliere il sangue refluo dagli organi mesenterici. In questi interventi il flusso è basso, è quasi nullo il rischio di sanguinamento, l'approccio è simile: - Femorale - Brachiale (più)frequente rispetto alle arterie perché non rischio di ischemizzare ed è un vaso abbastanza grande)biopsia giugulare epatica,Giugulare → inserimento CVC, posizionamento TIPS filtri in vena cava.eSucclavio Basilico/cefalico Circolazione superficiale Giugulare→ cava superiore→ AD→ cava inferiore→vena epaticabiopsia epatica transepaticaLa normalmente si fa per via conguida ecografica, in condizioni normali non si passa in giugulare.Se il paziente ha un problema di coagulazione, ascite, la biopsia sifa per questa via. In caso di cirrosi epatica si causa un’alterazionestrutturale del fegato quindi la vena porta non passa correttamentenel fegato. Una volta che vengono raggiunte le vene epatiche vieneraccolto il frammento di fegato richiesto e si fa emostasisemplicemente per compressione.shunt interepatici TIPSPosizionamento di →posizionamento dishunt per mantenerefiltri cavaliI servono a prevenire l’embolia polmonare, il
filtrosi ancora a livello della parete della vena cava. Il materiale trombotico dalle vene delle gambe può staccarsi e arrivare in vena cava inferiore e nelle vene polmonari. Indicazione: tromboembolia, controindicati alla terapia anticoagulante o che ne hanno avuto complicanze. Giugulare→ cava sup→ cava inf→ filtro sottorenale che raccoglie i frammenti dalle gambe.
Radiologia interventistica extravascolare Drenaggio biliare → posizionato per via transepatica, dall’esterno si punge la via biliare, si ottiene l’opacizzazione con MDC e posso poi fare procedure che servono a palliare, ridurre l’ittero da iperbilirubinemia diretta. Si posiziona un drenaggio con tanti fori che drenano la bile all’esterno in un sacchetto e ridurre l’iperbilirubinemia. Alternativamente si chiama esterno-interno è inserito dall’esterno, passa nel fegato, va nella via biliare e arriva pluriforato nel duodeno→ è → il drenaggio può essere
e continua del pancreas ha un'ostruzione e la bile non passa nel duodeno, possiamo risolvere con l'intervento ma di solito è possibile solo per qualche paziente o comunque spesso dobbiamo portare il paziente all'intervento endoscopico. Drenaggio biliare esterno → All'interno delle vie biliari può drenare la bile all'esterno attraverso un sacchetto il paziente ha un tubo che esce dalla pancia con un drenaggio biliare. Questo dev'essere lavato questo drenaggio della fisiologica togliere il tubo cambiarlo e mettergli un altro sacchetto non si sacchetto esplode dopo un po perché tutta la bile e drenata all'esterno del sacchetto ok drenaggio biliare esterno. Drenaggio biliare esterno-interno → oltre a drenare la bile verso l'esterno supera la stenosi del tumore del pancreas e posiziona un ricciolo, un catetere nel duodeno capite la differenza adesso quindi se io chiudo la via esterna la bile passa dalla via biliare intraepatica qua ci.Sono fori qua ci sono dei forellini la bile passa attraverso questi fori del catetere dove arriva la bile nella duodeno quindi interno drenaggio biliare interno ricostruiamo una drenaggio dell'abile che fa non più verso un sacchetto esterno ma verso un sacchetto interno scusate verso il duodeno.
Si può anche mettere uno , una protesi, che permette alla bile di passare dalla via biliare intraepatica al duodeno. Attraverso la stessa via si possono fare procedure diagnostiche bioptiche per le metastasi tumore pancreas, fegato, colon retto.
Colecistite acuta → patologia dovuta alla presenza di calcoli biliari, molto dolorosa che può essere operata con la rimozione della parte colecistectomia, se è controindicato si può sempre fare per via transepatica, hanno un ricciolo distale che raccoglie la bile all'esterno in un sacchetto, che permette di guarire la patologia drenando la colecisti.
Nefrostomia pielostomia/ → drenaggio nell'uretere in un paziente anurico.
la creatinina si alza, squilibrio idroelettrolitico e il paziente deve essere drenato. Può essere fatto in pazienti con colica renale per far passare l'urina. Si punge il rene in via percutanea nelle cavità calicopieniche e si raccoglie l'urina all'esterno riducendo tutti i rischi. È ulteriormente gestibile tramite un doubleJ, uno stent che mette in comunicazione la pelvi renale con la vescica, riprendendo la via dal rene alla vescica, prima nefrostomia e poi catetere. Oggi si fanno anche tecniche di ablazione percutanea, usa diverse forme e tipi di agi ed energia che provocano la bruciatura di calore o il freddo, termoablazione a radiofrequenza e microonde o di (iceball) crioablazione si fa per nodi singoli mentre tramite la chemioembolizzazione si agisce su multipli noduli.
MEDICINA NUCLEARE
Fa parte della diagnostica per immagine, tuttavia i raggi X vengono emessi e passano attraverso nel corpo trasmettendosi con una gradazione di grigi a seconda del tessuto, nella
icina nucleare è uno studio funzionale (come un video degli appartai).