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T F T⇒ =-49 -∑ ( ) ( )P H·t tf,x x15=x49∑( ) ( )N N=t tx15=x ( ) ( )49 49 fN t t-- x x∑ ∑( ) ( ) ( )N P P· ·→ = =- -t t t-f f, ,x x( ) 1000P t15 15= =x xf,x( )49 49f t T FT T FT -- x∑ ∑( ) ( ) ( )P P H· · · ·→ =-- -t t tf f, ,x x xT FT 1000 100015 15= =x x( )N 1000·t∧T F T⇒ =-49 -∑ ( ) ( )P H·t tf,x x15=x 491 -∑( ) ( ) ( )P HG · · ·= -t t tf , , ,+ +4 4x x x x5 La generazione media cambia in caso di15=x classi quinquennali.( )f t, + 4x xH =-, + 4x x 49∑ ( )f t, + 4x x15=xCon questi indicatori abbiamo esaurito quelli che trattano l’intensità della fecondità.Adesso vediamo come si misura la cadenza.• La cadenzaL’indicatore che misura la cadenza è l’età media. Esistono due formule: una ha come peso inati, l’altra ha come peso i tassi specifici di fecondità. L’età media
è l’unico vero indicatore per la cadenza. Una cosa che si può fare (pur non essendo un indicatore vero e proprio) è rappresentare su un asse cartesiano i tassi specifici di fecondità. Questo può servire per confrontare le cadenza di due paesi.
49∑ *( ) ( )N0,5 ·+x tx15=x- =-x 49∑ ( )N tx15=x49∑ *( ) ( )f0,5 ·+x tx15=x- =-x 49∑ ( )f tx=5x *( ), 2,5→ + +4 =x x x∑ ( )N tx15=x49∑ *( ) ( )f0,5 ·+x tx15=x- =-x 49∑ ( )f tx=5x *( ), 2,5→ + +4 =x x x
Entrambi i tassi possono essere calcolati con le classi d’età. In caso di classi quinquennali, al valore minore della classe va aggiunto 2,5.
• Misure per ordine di nascita
Stanno ad indicare i tassi in riferimento al figlio di ordine n (primo figlio, secondo, …,n-esimo). Come prima cosa vediamo come viene interpretato il tasso generico con il concetto di ordine di nascita. Questo è la somma dei tassi di fecondità
generici per ordine di nascita. Abbiamo anche i tassi specifici per ordine di nascita e il TFT.
1 2 n( ) ( ) ( ) ( )N N N N…+ + +t t t t( )f 1000 1000· ·= = =- -t 49 49- -∑ ∑( ) ( )P Pt tf, ,x xt 13=15= xxn∑ i ( )N t n∑ ii =1 ( )f1000·= =- t49 i =1-∑ ( )fP , tx15=x ( )iN tx( )if =-t -x ( )P tf,x49 n∑ ∑i i( )ifT FT T FT T FT→= =tx =115= xx( )f -x ( )P tf,x ⎡49 n∑ ∑i i( )ifT FT T FT T FT→= =t ⎣x =115= xx
• Dati per generazione
Tutte queste analisi ci permettono di calcolare i nostri indicatori per anno (quindi in modo trasversale). Esistono, però, anche i dati per generazione che sono più rari. Per calcolare i nostri indicatori per generazione bisogna modificare alcune cose. Ricordiamo che i dati per generazione vengono forniti in parallelogrammi e parallelogrammi rovesciati.
N ,x gf 1000·=--,x g P* f, ,x g( )P* / /31 12 tf,x ( )N tg( )f =-tg 1 ( ) ( )P P/ / / /+1 1 31 12- t tf f, 1,+x
Avendo i dati per generazione, per descrivere il calendario della fecondità possiamo usare la "discendenza finale" e la "discendenza fino ad una certa età". Possiamo avere due generazioni con TFT per generazione uguale, ma diversa cadenza. Questo ci dice che alla fine le due generazioni hanno la stessa discendenza ma con nascite distribuite in maniera diversa. Se ho, invece, la situazione inversa l'analisi diventa più spinosa. Infatti, la discendenza corretta dovrebbe essere depurata dal TFT totale. Questa misura viene chiamata v e indica la percentuale di TFT fino all'età x rispetto al TFT totale. In pratica capisco quanta percentuale della fecondità totale è stata fatta fino all'età x.
⎢⎥ -1x∑ fT FT =, ,x xg g15=xT FT , xg=-v , xg T FT g 1T FT g=-a
Possiamo calcolare, infine, le probabilità di accrescimento. Per 0 1000 fare ciò servono i dati per generazione e ordine di nascita.
Queste + 1nT FTindicano le probabilità che una donna che ha i figli possa avere l’i+1 g=-a n nT FTfiglio. Ci sono due formulazioni: una che vale per il passaggio da 0 ga 1 figlio e uno generico.Settimana 9- Statistiche sulla fecondità -Per quanto riguarda la fecondità in Italia, intorno al 2014-2016 si raggiunge un nuovominimo storico nelle nascite. Il 2015 è stato proprio l’anno dei record negativi. Adessosiamo più o meno nella stessa situazione. Oltre al COVID, altri fattori stanno influendo sullasituazione attuale che comporta una continua discesa dei nati. Perché dopo questasituazione ci saranno meno figli? È stato messo in evidenza che il periodo del lockdown èaumentata la domanda per dispositivi di contraccezione (ricerca di Google); oltre a questoentra in gioco l’effetto economico che ha portato a rimandare matrimoni e possibili figli.Nel 2020 sono nati poco più di 400 mila bambini.
natalità è in calo perché le coppie rimangono senza figli (calo dei primogeniti). Ciò perché già da tempo sono calate le nascite dei secondo-terzo-quarto geniti. Oltre all'intensità, si modifica anche il calendario della fecondità. Oltre a fare meno figli si fanno sempre più tardi e ciò comporta anche un problema di fertilità. Nel confronto con l'Europa, l'Italia non è messa per niente bene. Insieme alla Spagna e a qualche nazione dell'est hanno i valori più bassi (lowest low). Il valore più alto lo ha la Francia (grazie a politiche di favoritismi sulle tasse). Per il futuro le trentenni saranno sempre meno. Dal 2018 al 2038 ci sarà un calo di 2 milioni di trentenni (potenziali madri). Questa è una previsione strutturale.
- Transizione demografica -
Il termine è stato introdotto nel 1945 da Notenstein. Con "transizione demografica" si intende
Il passaggio, entro un determinato periodo, da uno stato di equilibrio caratterizzato da elevati livelli di natalità e mortalità a un nuovo stato di equilibrio caratterizzato da bassi livelli di natalità e mortalità. Si sottolinea "dato un periodo" perché non è detto che in tutti i paesi questo sia uguale. La transizione demografica prevede 4+1 fasi.
- Fase pretransizionale (prima fase): abbiamo una natalità e una mortalità elevata. Equilibrio che porta ad una popolazione stabile;
- Seconda fase: calo della mortalità, natalità costante. Ciò porta ad una crescita della popolazione;
- Terza fase: calo della natalità, mortalità cala ma tendendo a stabilizzarsi. La popolazione inizialmente aumenta a ritmo ridotto ma poi cala (ancora squilibrata);
- Quarta fase: bassa mortalità e costante, natalità bassa e costante. Questo porta ad un nuovo equilibrio e la popolazione non cresce.
Ultima fase: si sta ipotizzando, non si hanno idee molto precise. Da una parte si pensa che la popolazione continui a rimanere in equilibrio (continua la fase 4); dall'altra si pensa ad un declino della popolazione per effetto del calo della natalità, aumento speranza di vita che porta all'invecchiamento.
Quali sono le cause di questi cambiamenti? Quali gli effetti sulla struttura?
- cambiamenti sociali/economici/sanitari:
In Europa fino al 1750/1800 ogni donna aveva circa 6/7 figli. C'era, però, una mortalità altissima e solo 2 di questi figli raggiungevano l'età adulta (sostituzione garantita ma senza crescita) guerre, epidemie e carestie hanno influito su questo processo.
Dopo il 1750/1800 cala la mortalità. Questo avviene grazie alla rivoluzione industriale: si passa dalla società rurale a quella urbana. Inoltre, vengono scoperti i vaccini e abbiamo un miglioramento delle condizioni sanitarie. Tutto ciò porta alle
speranza di vita bassa e una crescita demografica lenta. La struttura della popolazione è caratterizzata da una base ampia, con molti giovani e pochi anziani. 2. Fase due: la mortalità inizia a diminuire grazie ai progressi nella medicina e all'accesso a cure sanitarie migliori. La natalità rimane alta, ma inizia a diminuire gradualmente. La popolazione inizia a crescere più rapidamente, con un aumento del numero di giovani e una diminuzione della percentuale di anziani. 3. Fase tre: la mortalità continua a diminuire e la natalità raggiunge livelli più bassi. La popolazione continua a crescere, ma a un ritmo più lento. La struttura della popolazione inizia a cambiare, con una diminuzione del numero di giovani e un aumento della percentuale di anziani. 4. Fase quattro: la mortalità e la natalità raggiungono livelli bassi. La popolazione raggiunge un equilibrio, con una crescita demografica molto lenta o addirittura stagnante. La struttura della popolazione è caratterizzata da un numero elevato di anziani e una bassa percentuale di giovani. Questi cambiamenti demografici hanno importanti implicazioni sociali ed economiche. Ad esempio, una popolazione con una bassa natalità e un alto numero di anziani può portare a una diminuzione della forza lavoro e a un aumento dei costi per la previdenza sociale. Inoltre, una popolazione in crescita può mettere a dura prova le risorse naturali e l'ambiente.