Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PERIODO SELGIUCHIDE, FASE DELLA MOSCHEA DEL VENERDI’ DI ISFAHAN
Siamo nel che
si definisce e diventa poi un edificio visibile. Espansione islamica che si sposta dall’oriente
all’occidente. Sotto l’impero abbaside vi è stata una frantumazione.
-ASIA CENTRALE Regione dell’Iran che si divide agli inizi del XI secolo tra Ghaznavidi e
Ghuridi.
La dinastia selgiuchide interessa anche un territorio ampio che arriva fino al Mediterraneo
(Siria, Turchia, penisola arabica), dinastia che piano piano si sgretolerà.
Poi arrivo delle dinastie mongole, prima una vera invasione, poi formazione di principati e
regni, territorio dell’Iran controllato da queste nuove dinastie, per poi riunirsi in un gran
territorio sotto i Timuridi e poi i Safavidi.
I SELGIUCHIDI: Dinastia turca fondata da Selgiuq che nel 960 si converte all’Islam. Dall’Asia
Centrale si spostano verso Ovest, compiendo razzie, saccheggi. I successori di Selgiuq
iniziarono a occupare stabilmente dei territori e si divisero le conquiste. Tughril Beg (1038-
1063) il regno che si proclama Sultano e controlla la regione Iran, regione del Mar Caspio,
Azerbaigian, Khuzistan Inzialmente capitale: Nishapur (prima sotto controllo della dinastia
ghaznavide). Si presenta come protettore dei califfi abbasidi di Baghdad Sceglie come capitale
Isfahan / Ciaghar Beg (1038-1063) «re dei re» occuperà l’Afghanistan (capitale Balkh).
Dopo la morte di Taghril, il nuovo sultano selgiuchide sarà Alp Arslan (1063-1072)
Riorganizza la divisione del regno in tribù con un governo centralizzato. Supporto
organizzativo del visir, Nizam al-Mulk Sviluppo dei commerci e delle arti, soprattutto in Persia.
Sistema (iqta) in cui le province venivano concesse in affitto ai comandati militari che
pagavano delle tasse al governo centrale. Minacce dall’Impero Bizantino in Anatolia, per cui
Alp Arslan attacca e sconfigge i Bizantini nel 1071 a Malazgirt. Alp Arslan assassinato nel
1072, il figlio Malik Shah gli succede (1072-1092).
Regno di Alp Arslan (1072-1092) Grande fioritura culturale. Scontri con le tribù turche rivali
in Anatolia e nel Caucaso. Si crea infatti un regno indipendente in Anatolia (capitale: Konya). I
Selgiuchidi di Anatolia. L’IMPERO SELGIUCHIDE continua tuttavia le conquiste, verso la
Penisola Arabica (incluso Bahrein e Yemen). Il regno dei Selgiuchidi si estendeva dai confini
della Cina (est), Anatolia (ovest), Arabia (sud).
-STRUTTURA DEL REGNO DEI SELGIUCHIDI: Ruolo fondamentale quello del visir Nizam al-Mulk
(«ordine del regno») (nome: Abu Ali Hasan ibn Ali Tusi, 1018-1092). Venne nominato visir nel
1060 per la regione del Khorasan e poi quando Alp Arslan prese il potere, divenne visir di tutto
il regno. Responsabile delle finanze, delle tasse, gestiva questioni belliche, religiose e
giuridiche. Si circondò di amministratori arabi e persiani (non turchi, che era l’origine dei
Selgiuchidi). Creò il sistema dei Ghulam, schiavi militari, che amministravano diverse regioni
del regno secondo le sue regole. Lotta contro gli sciiti e soprattutto contro i Fatimidi (al Cairo).
Attribuì un ruolo importante alle MADRASE (scuole coraniche) dove venivano formati i membri
dell’élite. Qui si insegnava: - teologia, giurisprudenza, lingue, letteratura, scienze naturali e
arte politica Gli studenti avevano uno stipendio mensile e una stanza singola. Nizam fece
construire numerose madrase.
Alla morte di Nizam al-Mulk (accoltellato in strada da un oppositore) e del Sultano, si scatenò
una guerra per la successione L’Impero si sgretolò in province e la regione occidentale (Siria e
Palestina) venne persa e cadde in parte sotto controllo crociato I Selgiuchidi mantennero il
controllo dei territori più orientali e sotto il regno di Sangiar (1118-1157) vissero un altro
periodo di splendore Dopo la sua morte il regno cadde in uno stato di completa anarchia e gli
scià del Khwarizim se lo spartirono. -vassalli di origine turca dei Selgiuchidi -crearono
contatti anche con la corte mongola di Gengis Khan -ma i Mongoli avanzarono sempre più e li
sconfissero, saccheggiando. Nel 1258 i Mongoli entrano a Baghdad e la saccheggiano.
Immagine: si vede l’avanzata dell’esercito mongolo che saccheggia le città della regione,
arrivano fino a Baghdad, poi Siria, Libano. XI-XIII periodo di fusione armonica tra
Caratteristiche dell’architettura selgiuchide
architettura e decorazione.
Non si distingue una separazione netta tra decorazione architettonica e costruzione MATTONI
COTTI: materiale costruttivo più diffuso nella regione di forma quadrata, venivano combinati
in vari modi in modo da creare diverse forme decorative. A partire dal XII secolo: si
abbelliscono gli edifici con piastrelle invetriate per decorare le facciate!! Es: Moschea di
Talkhatun Baba, esempio + antico in tutta l’Asia centrale.
-L’uso dei mattoni nelle costruzioni influenza alcune specifiche scelte costruttive.
-Soprattutto nel passaggio tra base quadrata della struttura e copertura a cupola venivano
utilizzate.
-Trombe: archi che si estendevano trasversalmente sugli angoli formando il basamento
inferiore della cupola O Muqarnas: pennacchi a mensole formati da più strati sovrapposti di
mensole di mattoni che costituivano la base delle strutture a stalattiti.
Per le moschee ritroviamo nella regione in questo periodo principalmente due tipologie
architettoniche:
La tipologia araba Es. Moschea del venerdì di Samarcanda
Edificata nel X sec. con pianta quadrata che si trasforma
successivamente in una pianta rettangolare circondata da dei
colonnati Eseguita in mattoni crudi, i colonnati erano in legno
(1220, data alle fiamme dai mongoli).
La tipologia tripartita Es. Moschea di Talkhatun Baba, oasi di Merw
(Turkmenistan) XI sec. Locale centrale a pianta quadrata con cupola,
con due navate laterali più strette e ricoperte da volte, divise da un
arco trasversale in due metà esatte. Decorazione a mattone molto
armoniosa. I SFAHAN, la terza città più grande dell'odierno
Iran(1.600.000 abitanti nel 2007), è famosa per il suo
splendore naturale e architettonico. La maggior parte dei
resoconti sulla sua bellezza si riferiscono al periodo
safavide: Isfahan è stata la storica capitale dell'Iran dal
1598 al 1722 d.C., ispirando il famoso adagio "Isfahan
nisf-i-jahan" (Isfahan è mezzo mondo), ma la storia della città risale a più di 2500 anni fa.
LA MOSCHEA DI ISFAHAN immagine della corte interna, modellino che mostra la complessità
della moschea. Si tratta di edifici che evolvono anche
nei secoli successivi. Anche questa moschea è
Patrimonio dell’Unesco, si tratta un esempio di
architettura religiosa islamica importante, ed è il
primo esempio di architettura selgiuchide che si
diffonderà in tutta la regione. Non vi sono siti
iraniani, tuttavia vi è un capitolo dedicato ai
selgiuchidi.
-Corte, costruzione ad arco ihuan (caratteristico di
questo tipo di moschea iraniana).
Isfahan è la capitale del regno orientale dei Selgiuchidi. Nel IX sec. gli Abbasidi avevano eretto
una moschea classica con sala ipostila (a porticato), la cui facciata fu poi modificata dai Buyidi
(dinastia sciita 934-1062). I Selgiuchidi portano dei cambiamenti importanti alla struttura della
moschea, la cui pianta diventerà poi un modello comune dell’area iranica: creano un
mihrab,
padiglione indipendente copulato davanti al che poggia su massicci pilastri (datato da
un’iscrizione che ne cita i committenti: il sultano Malik Shah e il visir Nizam al-Mulk) 1086-7.
Tagi al-Mulk (rivale di Nizam) farà erigere due anni dopo un altro padiglione cupolato al lato
opposto della moschea (cupola leggermente più piccola). Funzione di questo spazio (quando
fu edificato) non chiara. Non era direttamente connesso al resto della moschea.
Pianta quadrata, trombe ripartite, basamento esadecagonale (16), cupola a sezione
semisferica.
Cupola Nizal al-Mulk: prima grande cupola, utilizzo del mattone per decorare, decorazioni
geometriche, presenza di trombe che permettono al passaggio alla cupola (in cui vi è
un’iscrizione).
Cupola Taj al Mulk: indica la presenza del mihrab. È + piccola, altrettanto decorata, sempre
con una grande simile tecnica decorativa, con mattone che crea composizioni geometriche.
La maggiore trasformazione avviene dove si trovava la moschea
ipostila (a porticato): Gli architetti Selgiuchidi eliminarono alcune
iwan
delle colonne tra la sala di preghiera e il cortile per edificare un
con volte a botte (aperto verso il cortile e verso la sala di preghiera)
Iwan: sala a volta aperta su un cortile.
Per completare questo iwan e dare armoniosità al cortile, vennero
aggiunti altri 3 iwan al centro degli altri tre lati della corte. Lavori
eseguiti nel XII sec. dopo un incendio (1121-2). Iwan orientale ha
delle nicchiette + piccole rispetto alle altre.
-Pianta con corte centrale e 4 iwan uno per lato lo troviamo spesso
nell’Iran.
Da questo momento il modello di moschea diventa comune in tutto l’Iran. Si trattava tuttavia
di una pianta già usata in periodo pre-islamico (es. palazzo dei Parti ad Ashur, I sec. D.C. o nei
palazzi sasanidi di Ctesifonte, VI sec. D.C. ). La tipologia a 4 iwan è ideale per il clima iranico:
l’iwan del muro della qibla si apre a Nord e quindi è protetto dai raggi solari per la maggior
parte dell’anno. Gli altri iwan (soleggiati in momenti diversi del giorno) erano sfruttati per le
lezioni, lo studio del Corano o il riposo. IWAN del muro della QIBLA: dimensioni maggiori,
dietro all’iwan c’è una sala a cupola.
L'iwan meridionale del cortile (che conduce al mihrab) si distingueva
dagli altri iwan per essere più grande e per essere abbellito con grandi
livelli di muqarnas. Diverse composizioni di muqarnas furono aggiunte
anche agli altri iwan in un momento o nell'altro, con il risultato che gli
iwan, anche se costruiti intorno allo stesso periodo, ora sembrano
diversi l'uno dall'altro. Ogni nicchietta è riccamente decorata con giochi
geometrici, ci sono delle parole o richiami al profeta in stile cufico
eseguiti con mattoni tessere di ceramica invetriata,
nella parte bassa vi sono pannelli con composizioni
di piastrelle policrome.
Lo schema a 4 iwan fu anche utilizzato per costruire altri tipi di edifici
(madrase e caravanserragli) Questo schema è molto flessibile ed ha
permesso di apportare numerosi cambiamenti anche nei secoli successivi, fino ad arrivare ad
una pianta molto complessa.
-Oltre all'aggiunta di quattro iwan, le rimanenti campate delle
vecchie sale ipostile furono rinnovate con volte a crociera. Ci sono
circa 200 di queste piccole volte furono aggiunte e tutte hanno
disegni diversi e