D
per Lineare del
= È
Dop E Non CAMBIA
D Costante
per ,
=
Questo EQUAZIONE valida
dalla Tp
TCr
dettato
è EUlero
TCr ovvero
: non ,
materiali,
dei
sta
Si ci
proporzionalità che hanno
di
in un essere
possono
campo non : (USNERVAMENTO
modulo elastico
elastico proporzionale stanno regime
in
non ma
, .
Equazione
Ter
per VALIDA
Sp EULERO
D .
< =
TDI
PROPORZIONALITA Figura 3.29. Curva di Eulero (snellezza limite).
131
Appunti di Costruzioni Aeronautiche Prof. Aniello Riccio
La (3-60) è valida nel campo elastico lineare, cioè quando σ ≤ σ (tensione di
cr p
proporzionalità). Si definisce pertanto un valore della snellezza al di sotto del quale cade in
difetto la (3-60); tale valore è (2 Limite)
I
Up Tr = � (3-61)
= = 0
La quantità λ è detta snellezza limite.
0
3. Determinazione della tensione critica per snellezza inferiore a quella limite
Tp
Tcr >
Lo studio della crisi per carico di punta di travi con snellezza inferiore a quella limite è
alquanto complesso. Due sono le vie seguite:
1) metodi che si rifanno alla curva (σ,ε) del materiale;
2) metodi che hanno alla base considerazioni sul diagramma trattato dalla formula di
Eulero.
Ci si riferisce in particolare nel primo caso alle teorie del modulo tangente e del modulo
ridotto. Si parte dalla considerazione che una volta superato il limite elastico proporzionale il
modulo di elasticità E non è più costante, ma varia lungo la curva (σ,ε) come si vede nella
ivi rappresentato prende il nome di modulo tangente.
Figura 3.30. Il valore E t Infatti la materiale
del
E quella
è più
non quella
di partenza Si utilizzare di
palto
può ancora formula
. a
, modulo
il della
mettere attuale struttura
elastico
modulo elastico .
tangente
Si basa del elastico
modulo
sulla precisa
conoscenza un'altra
materiale
del punto punto Ma c'è
per .
considerazione struttura che
ha
si pressione
Se una va
: a
le uniformi nella perché c'è
sezione
sono una
t non , a
trazione
parte parte in
compressione
a ERSE
e una il
utilizza
Quindi si
Modulo Diverso
Elastico Modulo
e . fatto del materiale
che la
tiene del
Ridotto Conto
che t
della
il elastico
quindi modulo e
sezione
e non
costante
.
Figura 3.30. Determinazione della tensione critica per valori superiori alla tensione di snervamento
(approccio basato sull’utilizzo della rigidezza modificata).
Si può in prima approssimazione osservare in tal caso che la (3-60) continui a valere,
ad E.
purché si sostituisca in essa E
t
In effetti, allorché avviene la crisi, la trave si inflette e, mentre la compressione aumenta in
una parte della sezione, nell’altro diminuisce. È noto che per materiali metallici nelle costruzioni
aeronautiche, una volta che, aumentando la tensione di compressione, si è giunti ad un valore
della tensione superiore a quella di proporzionalità, nello scarico la curva (σ,ε) non segue la linea
del carico, ma in genere si muove parallelamente alla parte rettilinea della curva di carico (la
curva di scarico e tratteggiata in fig. 3 55). e di E un modulo
In seguito a tale considerazione, si è pensato di definire in funzione di E t
detto ridotto, che sostituito nella (3-60) descrive il carico critico di punta, superato il limite di
, secondo Engesser, deve essere
elasticità proporzionale. Tale modulo indicato con E
r
132
Appunti di Costruzioni Aeronautiche Prof. Aniello Riccio
= 4 (3-62)
2
+ �
�√ �
La (3-62) è stata ricavata teoricamente (cfr. P. Dellus “Resistance des Materiaux” Ed.
Tecnique e Vulgarition – Paris pp. 194-196). In effetti, si è visto che in base a risultati sperimentali
si presta meglio la relazione
= 3.6 (3-63)
2
+ 0.9 �
�√ �
In effetti i difetti dell’impiego dei metodi che si rifanno al concetto del modulo tangente o
del modulo ridotto (oltre alle espressioni citate si ricordano quelle di Kàrman e di Strand) sono
i seguenti:
1) occorre conoscere la curva (σ,ε) del materiale;
2) si può stabilire una relazione della tensione in funzione della sola snellezza.
Altri metodi invece sono ricavati in base a considerazioni sulla curva tratta
dall’espressione di Eulero (secondo gruppo di metodi citati all’inizio del paragrafo). Per
impiegare tali metodi non è necessaria la conoscenza della curva (σ,ε) del materiale. Si tratta di
stabilire una relazione, che lega la tensione critica alla snellezza per valori della snellezza
inferiori a quella limite. In genere, tali metodi stabiliscono il carico critico per snellezza limite
nulla. Indi, si definisce una curva che partendo da tale punto diventa tangente alla curva di
Eulero (fig. 3.54) in prossimità della snellezza limite. Essenzialmente, le curve sono di tre tipi
= (3-64)
2
1 + ALLUMINIO
LEGHE DI
= −
(3-65)
d'ACCIAIO
2 Leghe
= −
(3-66)
La prima curva è detta di Gordon-Rankine, le altre due impiegate nei vari rami
dell’ingegneria portano nomi diversi a seconda del campo di validità.
-
Si ricordano qui l’espressione lineare del Tet majer, le espressioni paraboliche di Ostenfeld,
dell’AISC (American Institute of Steel Construction) è dell’AREA (American Railway
Engineering Association).
Nel campo delle Costruzioni Aeronautiche sono molto note le espressioni lineari e
paraboliche di Johnson, e
che
Condizione le derivata
curve
e to
stessa
della rela
coeff angolare
continue :
Siano . comune
in
punto
Johnson stesso
e)
Curva
4. Le curve di Johnson Eulero
Una prima formulazione di tali curve è molto semplice. Per le travi con sezione piena
pertanto Johnson stabilisce una espressione parabolica valida per gli acciai ed una espressione
lineare valida per le leghe di alluminio, in base alle seguenti considerazioni.
Acciai – Occorre definire i valori che acquistano a e b nella espressione (3-66).
Evidentemente, la tensione di rottura si ottiene per valori di λ = 0, pertanto:
=
&
133
D'ALLUMINIO
LEGHE (LINEARE)
JOHNSON
EULERO
= a -bx
Tr Tcr = di
derivate
determino le entrambi
si prime .
- dr-b
=
devono
queste uguali
essere :
-e-b punto
verificata nel
questa e
cosa
da trovare bi
qui può
si
=
b
La nella
inserisce Cor
si sorasoni
, I S
RICORDARE
DA CHE
E
PUNTO
QUESTO
-E
Up = to
Tp
SEMPRE ;
Si che
avrà : 235
p
a +
=
LEGHE ACCIAIO (QUADRATICA)
EUCERO JOHNSON
=I bx
Tcr
Fr a
= -
entrambe
si derivano :
=
queste devono uguali
essere
-2
=
b
Si b
trova :
sostituisce in
Si TCr :
Johnson
,
- I
Up S
RICORDARE
DA
= CHE
E
PUNTO
QUESTO to
Tp
SEMPRE ;
Si che
avrà :
+ 25p
p
= Appunti di Costruzioni Aeronautiche Prof. Aniello Riccio
Per determinare b occorre imporre la condizione che per λ eguale alla snellezza limite λ
0
la curva di Eulero e la curva di Johnson posseggono la stessa tangente. Derivando le espressioni
(3-60) e (3-66) rispetto a λ 2
2
� � = − 3
Eulero
� � = −2
Johnson
ed eguagliando i secondi membri per λ = λ si ottiene
0 2
= 4
0
Essendo inoltre
= �
0
si ottiene 2
= 2
Per determinare il coefficiente a, si impone il passaggio della curva di Johnson per il punto
, σ ):
di coordinate (λ 0 p 2
2
= − �� �
2
= 2
=
ottenendo in definitiva:
2
= �1 − � (3-67)
2
4
Leghe di alluminio – Si assume l’espressione (3-65) sempre con a = σ , mentre b viene
r
determinata osservando che
� � = −
Johnson
e pertanto 2
2
= 3
0
Per determinare il coefficiente a, si impone il passaggio della curva di Johnson per il punto
di coordinate (λ , σ ):
0 p 2
2
= −
0
3
0
ottenendo 134
Appunti di Costruzioni Aeronautiche Prof. Aniello Riccio
= 3
=
Si spinge pertanto all’espressione 0.385
⎛ ⎞
= 1 − (3-68)
� ⎠
⎝
Le espressioni sopra ricavate valgono come già si è detto per travi con sezioni piene, le
quali sono esenti da fenomeni di instabilità locale. Per le travi con sezione a parete sottile
(Figura 3.31), come sono i correnti nelle Costruzioni Aeronautiche, possono sorgere dei
fenomeni di instabilità locale. I pannelli, di cui è costituita la trave, possono entrare in crisi di
compressione. Vi sarà quindi una crisi locale, che in genere dipende essenzialmente dalle
anche se non
dimensioni della sezione. Pertanto, il valore della tensione critica locale σ crl
rigoro
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Quesiti Teoria Costruzioni aeronautiche
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Tecnica delle costruzioni - Acciaio
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