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CONSIDERIAMO LE EQUAZIONI DI MAXWELL NEL DOMINIO TRASFORMATO

Le trasformate che considereremo sono

o la trasformata di furier che vale per segnali che variano nel tempo in maniera

arbitraria

o la trasformata fasoriale per i segnali puramente sinusoidali.

TRASFORMATA DI FURIER

ATTRAVERSO LA TRASFORMATA DI FURIER SCRIVIAMO UNA FUNZIONE CHE HA UN

ANDAMENTO NEL TEMPO ARBITRARIO COME UNA SOVRAPPOSIZIONE DI TANTE

jωt

e

FUNZIONI DEL TIPO OVVERO ESPONENZIALI COMPLESSI A DIVERSA FREQUENZA ω

(omega).

La trasformata di furier è definita in questo modo:

(ho la trasformata di un vettore e (campo elettrico) rispetto

al tempo )

(con frequenza angolare o pulsazione ω =2πf)

Per ottenere la funzione originaria nel dominio del tempo si può usare la formula inversa

detta antitrasformata. PROPRIETÀ DELLA TRASFORMATA DI FURIER

LA TRASFORMATA DI UNA FUNZIONE REALE È UNA FUNZIONE COMPLESSA ED

ERMITIANA.

Hermitiana significa che la parte Re è pari mentre la parte Im è dispari.

LA TRASFORMATA DI UNA FUNZIONE REALE E PARI È UNA FUNZIONE REALE E PARI

LA TRASFORMATA DI FURIER DELLA DERIVATA RISPETTO AL TEMPO DI UNA FUNZIONE È

PARI A Jω PER LA FUNZIONE F .

la derivata rispetto al tempo nel dominio del tempo diventa

semplicemente una moltiplicazione per jω nel dominio trasformato

SE UNA FUNZIONE DEL TEMPO È PARI AL L'INTEGRALE DI CONVOLUZIONE SI OTTIENE UN

PRODOTTO TRA LE TRASFORMATE DELLE FUNZIONI

(annotazione esterna:

per convoluzione si intende il prodotto tra due funzioni traslate di un certo valore)

TRASFORMATA FASORIALE

Nel caso di grandezze sinusoidali puramente sinusoidali conviene lavorare con la

trasformata fasoriale.

Fissata la frequenza ω un SEGNALE SINUSOIDALE è completamente caratterizzato da due

numeri reali:dalla sua ampiezza A e dalla sua fase (phi).

ϕ

Questi due numeri reali li possiamo considerare come modulo e fase di un numero

complesso F e quindi il fasore F (“f maiuscolo”) che corrisponde ad una funzione

sinusoidale f(t) è quel numero complesso che ha come modulo l'ampiezza della sinusoide

e come fase, la fase iniziale della sinusoide:

(Fasore che corrisponde a una grandezza sinusoidale che varia

sinusoidalmente nel tempo )

La formula inversa: jωt

Per trovare la funzione f(t) ,noto il fasore F ,moltiplico quest’ultimo per e e ne prendo la

parte reale .Cosi ottengo proprio il modulo di F quindi A per il cos (ωt+ )

ϕ

Proprietà

ho le stesse proprietà della trasformata di fourier:

EQUAZIONI DI MAXWELL NEL DOMINIO TRASFORMATO

La forma delle equazioni di Maxwell è la stessa sia nel dominio della trasformata di furier

che per la trasformata dei fasori perché in entrambi in entrambi i casi alla derivata rispetto

al tempo corrisponde la moltiplicazione per jω. (“ρ maiuscolo”)

Se le sorgenti sono sinusoidali, per la linearità delle eq. di Maxwell (ed ipotizzando che

anche le relazioni costitutive siano lineari) tutti i campi saranno sinusoidali.

Se j e ρ variano sinusoidalmente nel tempo allora tutti i campi avranno lo stesso

andamento.

VETTORE FASORIALE

E’ un vettore le cui componenti variano sinusoidalmente nel tempo.

Se un campo ha componenti che variano sinusoidalmente nel tempo, esso si può scrivere

come: ho fissato il punto dello spazio quindi

ho dipendenza solo da t

Nel dominio dei fasori (quindi non ho dipendenza dal tempo) avremo

La formula inversa sarà

Il vettore e nel dominio del tempo, qualunque sia t, è la combinazione lineare dei due

vettori reali R e I .

ORA SE UN VETTORE È LA COMBINAZIONE LINEARE DI ALTRI DUE VETTORI ,ESSO È

COMPLANARE .

Al variare del tempo, cioè qualunque sia l'istante di tempo, il vettore nel dominio del

tempo giace sul piano definito dal vettore parte reale e vettore parte immaginaria del

fasore.

In particolare l’estremo libero del vettore campo elettrico descriverà una curva chiusa

(perché se le componenti sono sinusoidali vuol dire che il vettore varia periodicamente nel

tempo con periodo T e quindi l'estremo libero del vettore certamente descriverà una curva

chiusa).

Questa curva chiusa che viene descritta dall'estremo libero del vettore è una curva chiusa

piana che appartiene ancora al piano definito da parte reale e parte immaginaria del

vettore fasoriale E.

IL PIANO DEFINITO DA R E DA I VIENE CHIAMATO PIANO DI POLARIZZAZIONE ma è vero se

R ed I non sono paralleli,perché se sono paralleli non definiscono un piano ed entrambi

hanno la stessa direzione e qualunque piano che passa per questa direzione contiene sia R

che I.Se per caso R ed I sono paralleli e quindi il campo fasoriale ha parte reale e parte

immaginaria paralleli addirittura il campo elettrico nel dominio del tempo non solo è

vincolato a stare su un piano ma addirittura è vincolato a stare lungo la retta definita da R e

da I (si chiama direzione di polarizzazione del campo).

“Ora scegliamo il sistema di riferimento in modo tale che il piano di polarizzazione coincida

con il piano XY perché se facciamo così, siccome il campo e giace nel piano di

polarizzazione,il campo e avrà solo componente lungo x e lungo y mentre avrà una

componente nulla lungo z e quindi ci semplifichiamo in questo modo un po' la vita”.

Avremo

| |cos( )

= +

0

{ = −

0 0

(

= + + )

| |cos

0

L'estremo libero del vettore è un vettore che varia sicuramente nel tempo e descrive una

curva chiusa piana. vediamo di capire che tipo di curva sia.

Dall’ equazione dobbiamo eliminare la variabile t

COS(A+B)=cosAcosB-sinAsinB

Uso le formule di addizione per il cos

| |cos( )

= +

0

{ ( ) )

= + cos − sin( + sin

| |cos | |

0 0

Divido per il modulo di E e di E ,inoltre scrivo il seno in termini di cos

x y

)

= +

cos( 0

| |

) ( )

= + cos − − + sin

cos( 0

| |

{

ora

)

+ =

cos( 0 | |

ottengo 2

−√1

− cos = − sin

2

| | | |

| |

Elevo al quadrato 2

2 2

2 2 2

cos + −2 cos = sin − sin

2

2 2

| | | |

| || |

| |

2 2

Metto cos e sin insieme e poiché la loro somma fa 1 si ha:

2

2

2

+ − 2 cos = sin

2

2

| | | || |

| |

e

OVVERO L’EQUAZIONE DESCRITTA DALL’ESTREMO LIBERO DI SAREBBE L’EQUAZIONE

DELL’ELLISSE NON CANONICA (GLI ASSI DELL’ELLISSE NON CORRISPONDONO AGLI ASSI

CARTESIANI)

ESISTONO DUE CASI PARTICOLARI DI POLARIZZAZIONE

POLARIZZAZIONE LINEARE : CASO IN CUI L’ESTREMO LIBERO DEL VETTORE CAMPO

ELETTRICO DESCRIVE UN SEGMENTO DI RETTA

(SOSTANZIALMENTE L'ESTREMO LIBERO VA AVANTI E

INDIETRO LUNGO UNA RETTA).

QUESTO ACCADE IN 3 CASI

1) QUANDO UNA DELLE DUE COMPONENTI È PARI A ZERO

| | | |

≠ 0 = 0

{ ∪{

= 0 ≠ 0

| | | |

= 0

| |

Se il campo elettrico ha solo componente lungo X e quindi sarà costretto a

giacere sull'asse x e quindi sarà polarizzato linearmente lungo x .

| | = 0

Se il campo elettrico è costretto a giacere sull'asse y .

Se invece

| | ≠ 0, ≠ 0

| | 2

2 | |

→ →

{ + ∓ 2 = 0 = ±

2

2

| | | || | |

= ( ) |

| |

NB

SFRUTTO QUADRATO DI UN

BINOMIO(A^2+B^2+2AB)

Il cos=+-1 mentre il sin=0

Otteniamo l'equazione di una retta passante per l'origine e di pendenza pari a

| |

± a seconda che n sia pari o dispari.

| |

POLARIZZAZIONE CIRCOLARE (min 1:26:00)

L’ESTREMO LIBERO DISEGNA UNA CIRCONFERENZA

| | = | |

{ = +

2

Se sostituisco l’angolo si ottiene 2

2

+ =1

2 2

| | | |

L’ellisse non è più obliqua ma diventa in forma canonica ovvero con gli assi che coincidono

con l’asse x e y .

Otteniamo un’equazione di una circonferenza di raggio modulo E .

x

Quello che cambia a seconda che n è pari o dispari è il verso di percorrenza della

circonferenza.

RIPRENDIAMO LE EQ DI MAX NEL DOMINIO DEL TEMPO E NEL DOMINIO DEI FASORI

nel vuoto DEVO

SCERIVERE LE EQ

IN TERMINI DI

e ED h

Potremmo trattare i mezzi materiali usando le equazioni di Maxwell nel vuoto tenendo

conto esplicitamente della presenza di tutte le cariche microscopiche , cosa impossibile.

I mezzi materiali vengono descritti come se fossero costituiti da un continuo di cariche e

di densità di correnti e vengono introdotti dei campi ausiliari b e d.

Bisogna tener conto che nel mezzo materiale si possono indurre delle correnti J (per

esempio nei metalli ci sono degli elettroni che sono liberi di muoversi all'interno e possono

indurre delle correnti) allora in generale i mezzi materiali si distinguono a seconda se al loro

interno si possono generare correnti indotte o meno.

CLASSIFICAZIONE MEZZI MATERIALI

La classificazione si può basare sulla capacità di condurre o meno la corrente elettrica .

Se si possono generare correnti indotte i mezzi vengono detti conduttori (metalli, soluzioni

saline).

Se non si possono generare correnti indotte si parla di isolanti.

Se si possono generare correnti indotte molto basse si parla di semiconduttori.

Un'altra classificazione si basa sul comportamento dal punto di vista magnetico.

Infatti ci sono dei materiali che sono detti magneti permanenti che hanno propriet&

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Publisher
A.A. 2020-2021
20 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/02 Campi elettromagnetici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kekkos74 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Campi elettromagnetici e circuiti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Iodice Antonio.