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I SUONI

fi fi ff fi fi fi fi ff fi fi fi fi fi ffi“In principio era il suono” —> Jacques Attali, negli anni 70 descrisse l’interesse del potere al controllo delle espressioni non solo verbali ma sonore e musicali del popolo. Questa frase aiuta a sottolineare l’importanza dell’audio nell’informazione televisiva, nel quale in Italia è stato per anni quasi completamente eliminato durante il montaggio dei telegiornali; poichè si pensava che gli effetti sonori interferissero con la voce narrante, riducendo la comprensibilitá del testo = errata valutazione che nei giornalisti deriva dalla scarsa formazione al linguaggio audiovisivo. Ancora oggi tra i montatori c’è chi non ha familiarità con l’uso dei suoni e preferiscono registrare con un livello standard cioè con “suoni alla cieca” —> neutralizzazione sonora: ad esempio l’edizione italiana dei documentari della BBC in cui

nella loro versione originale l'audio è ben presente, utilizzato in primo piano, tutte le volte che può rendere più efficace la comunicazione; gli studi di doppiaggio italiano abbassano gli effetti a volume quasi impercettibile, stravolgendo così il prodotto originale. A questo è necessario applicare il "Teorema di Negroponte", in cui l'uso del suono si può dividere in 3 sezioni: - il suono come sottofondo = secondo cui ogni immagine montata deve conservare il proprio natural sound che si deve sentire distintamente, a un livello di poco al di sotto della voce narrante; tanto più la voce è immersa nei suoni, tanto più il giornalista sembrerà presente sul luogo del fatto che racconta. Il coinvolgimento degli spettatori sarà maggiore e il racconto risulterà più credibile. Da un punto di vista tecnico, il livello degli effetti deve essere tra il 30/40% ma se costituito da più di

una voce deve risultare ancora più basso.- il suono per segnalare un cambiamento di situazione = quando si passa da una situazione all’altra il giornalista deve lasciare una pausa di qualche secondo nella lettura del testo, cosí in coincidenza con il cambio immagine si ascolterá il suono del nuovo ambiente a pieno volume (pari a quello della voce narrante). Lo spettatore avrá il tempo di lasciare il contesto precedente e di trovarsi coinvolto emotivamente nel nuovo; è anche questa una caratteristica a dare all'inguaggio audiovisivo la possibilitá di comprimere grandi quantitá di informazioni in spazi e tempi ristretti. Il suono aiuta ad avere tempi di reazione rapidi a passare da una situazione ad un’altra ed esserne coinvolti; questo impatto emotivo é uno dei più grandi pregi e punti di forza del suono. Grazie a questo tempo di impatto con la situazione si crea l’incontro diretto, come se lui stesso fosse dentro.

la scena (al contrario di quanto suggerisce la carta stampata); è quello che i pubblicitari chiamano "catch-time" cioè il tempo necessario a coinvolgere, a dare l'attenzione, il giornalista della tv può trascinare direttamente lo spettatore nella notizia. - il suono in primo piano = in questo caso è considerato come elemento autonomo che conquista spazio all'interno del servizio; creando nello spettatore una sensazione di rapporto immediato con la realtà. Le situazioni sonore adatte a raccontare o sintetizzare intere parti della vicenda devono essere individuate già mentre l'operatore gira, oppure in fase di revisione e di elencazione del materiale, prima di scrivere la storia.

Elementi di ripresa dei suoni

La ripresa dei suoni dipende da un efficace intreccio fra la scelta e il posizionamento dei microfoni e un adeguato bilanciamento dei livelli delle diverse sorgenti che sono disposte su più piani sonori; come le inquadrature,

anche i suoni identificano diverse dimensioni della realtà. Esistono numerosi tipi di microfoni che hanno risposte totalmente diverse: - omnidirezionale = ha sensibilità uguale in tutte le direzioni, progettato per catturare i suoni da ogni angolazione. - unidirezionale = in cui la fonte è posta di fronte al microfono. Un microfono "direzionale" può essere posizionato in modo da raccogliere voci a distanza, mentre quelli "bidirezionali" captano suoni in due zone contrapposte. Ogni modello sarà maneggiato in modo diverso secondo la sensibilità e i rumori. Esistono 4 tipologie diverse di microfono più usate nel lavoro del reporter: - gelato - collarino - fucile - canna da pesca - lip microphone LA PAROLA ffff ffi fi ff ff ffi La parte audiovisiva, se ben costruita, è già in grado da sola di raccontare la storia, ancor prima di aggiungere il testo; l'uso della parola si plasma sull'intreccio audiovisivo. Il testo

in formato video deve essere improntato alla massima accessibilità, in cui la parola svolgerà una specifica funzione:

  • complementare - contribuendo a tessere il racconto integrando le informazioni
  • ruolo principale - dovuto alla mancanza di immagini, suoni e testimonianze.

La tv è il regno della parola detta = parlata, anche se non bisogna trascurare il ruolo della parola scritta che è largamente presente sugli schermi e svolge un ruolo di rilievo (negli ultimi anni sempre più usata).

La parola scritta in tv

In tv si scrive molte e sempre di più, per non interrompere o rallentare il ritmo della narrazione, per enfatizzare qualcosa che già si esprime a voce, per esprimere le informazioni poco visualizzate e/o per risolvere problemi tecnici.

Negli ultimi anni si scrive sempre di più anche per fornire in diretta informazioni aggiuntive rispetto a quelle date dal notiziario in corso. Il testo scritto si può dividere in

  1. Sottopancia:
    • Le scritte inserite in sovrimpressione nella parte bassa dello schermo.
    • Nomi di intervistati.
    • Una scritta in sovrimpressione è il modo più rapido per comunicare al pubblico chi è la persona che parla.
    • Il pubblico identificherà la persona quasi automaticamente - teorema di Frank Sinatra.
    • È necessario valutare quando l'indicazione scritta sia sufficiente a comunicare chi è la persona che parla e quando invece sia meglio sottolinearlo a voce.
    • Ci sono anche situazioni che richiedono l'utilizzo di...
  2. Veri e propri testi sullo schermo:
    • Adoperati con diverse impaginazioni grafiche e animazioni.
    • In questo caso ha bisogno di essere accompagnata da una veste grafica che la renda leggibile.
    • Il testo scritto non deve creare interferenza con il messaggio principale.
    • Deve essere aggiunto naturalmente senza che dia squilibri nella comunicazione e non enfatizzi troppo alcune informazioni a discapito di altre.

entrambe.

Località

Nei pezzi è sempre opportuno segnalare il paesaggio di una città all'altra; basta far apparire il nome della località in sovrimpressione.

Date

Se le immagini non sono state girate nello stesso giorno in cui si mostrano è bene indicarlo, in questo modo le immagini acquisteranno valore storico. La data può essere aggiunta anche dopo la località.

Titolo dell'avvenimento

Un'indicazione sintetica dell'argomento che in quel momento si sta trattando, una specie di indice.

Informazioni di servizio

Tutte quelle indicazioni che danno allo spettatore un'idea sulle condizioni in cui si svolge una trasmissione.

Sottotitoli per non udenti

È la trascrizione del canale audio realizzata in diretta o precedentemente per consentire la visione del programma ai non udenti.

Sottotitoli per sopperire all'audio cattivo

Si scrive quello che gli spettatori altrimenti sarebbero costretti a decifrare con fatica.

perché l'audio è cattivo o disturbato.

Nomi di servizio: Autore del testo, montatore, cameraman, grafico, producer, ricercatore, etc..

Nei collegamenti in diretta quando l'inviato restituisce la linea senza dire il proprio nome, tocca al conduttore ripeterlo con una frase di ringraziamento. La firma in voce è un modo con cui le emittenti possono conferire visibilità e peso professionale ai propri giornalisti.

2 I testi sullo schermo

Concetti astratti o da stampa: Sono le informazioni difficili da tradurre in immagini; in questo caso è sufficiente conservare la visualizzazione dell'argomento attraverso un'immagine sul fondo grafico che si adopera come base per scrivere. Il testo si potrà poi aggiungere in sovrimpressione, facendo apparire un carattere o una parola per volta per dargli maggiore forza. È importante che lo scritto trovi una equilibrata intestazione grafica e audiovisiva, che comunichi con

naturalezza; questa “spiegazionecon gra ca” è il prototipo anche per le altre forme di parola scritta in tv. Norme e provvedimenti È necessario darne una citazione letterale. Numeri e statistiche I numeri sfuggono alla memorizzazione e sono che di cili da percepire e visualizzarementalmente all’ascolto. Bisogna scriverli in grande evidenza per cui l’informazione economadeve essere fatta con gra ci e tabelle. Dichiarazioni non disponibili Non tutte le dichiarazioni importanti o le interviste sono registrate, è necessario quindi dare contoper iscritto di questi comunicati. Sottolineature/evidenza Il testo può essere scritto su un fondino gra co che contenga la foto o immagine del personaggioin questione, mettendo tra virgolette la parte essenziale di quanto dichiarato. Finestre gra che All’interno dell’inquadratura del conduttore del tg può essere aggiunta una parte visuale cherichiami la notizia di cui si parla e che ingenere utilizza anche un'informazione scritta. "nestragra ca" = una foto o illustrazione preparata dai gra ci, archiviati nella libreria digitale e proiettatain una parte dell'inquadratura a sinistra o destra del conduttore in chiave di croma. La nestra puòessere arricchita da una parola o da una farse che rappresenta l'avvenimento.Simbolo, valore simbolico, logoL'uso ripetuto di una parola per simboleggiare un avvenimento prende la forza di immagine cherappresenta la notizia; assume in sostanza la natura di un logo.TV scritta come lo conduttoreSul video si scrive sempre di più; la grande familiarità con il linguaggio audiovisivo e ipertestuale,con le nestre aperte sul mondo attraverso internet, fa sì che la tv tenti di dilatare le propriecapacità comunicative. Per questo l'informazione deve essere sempre più multicanale, anchequando c'è in onda un notiziario, nella par
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
36 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Telluccia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Cardini Daniela.