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Teoria degli Atti Linguistici
Secondo la "Teoria degli Atti Linguistici" di Austin la comunicazione deve essere considerata come azione, in quanto "dire qualcosa è fare qualcosa". Austin all'interno dell'atto linguistico distingue tre livelli:
- Atto locutorio: l'atto di dire qualcosa, una sequenza di eventi fa riferimento alla sequenza di scambi che avviene all'interno di una comunicazione. La comunicazione può infatti variare a seconda della punteggiatura degli eventi, ad esempio i conflitti in una relazione partono dalla punteggiatura di tipo conflittuale nella sequenza di scambi. Ogni soggetto che
- Atto illocutorio: l'atto nel dire qualcosa, ovvero le intenzioni della comunicazione, come dare un ordine, esprimere un giudizio
- III ASSIOMA: la punteggiatura della sequenza di eventi, la punteggiatura di
Perlocutorio è l'atto che viene compiuto nel dire qualcosa, in quanto comunica e accusa l'altro di essere la causa del proprio comportamento. Produce sempre effetti e conseguenze.
IV ASSIOMA = comunicazione numerica e analogica = in una comunicazione ci si può riferire agli oggetti in modo numerico, ovvero mediante simboli, e in modo analogico, ovvero mediante rappresentazioni. La prima è relativa all'utilizzo di parole ed è priva di correlazione con quello che rappresentano, serve a scambiare informazioni. La seconda si basa sulla comunicazione non verbale.
Definiti da Watzlawick, maggiore esponente della scuola di Palo Alto, che sostiene che nella comunicazione (secondo lui verbale o non verbale) esistano delle regole che, se non vengono rispettate, possono trasmettere dei messaggi sbagliati. Queste regole sono definite "assiomi della comunicazione".
COMUNICAZIONE NEGLI ANIMALI, ovvero attraverso immagini e analogie. Gli esseri umani presentano delle funzioni V ASSIOMA = interazione simmetrica e mentali superiori rispetto agli animali, ma complementare = l'interazione simmetrica si ha quando gli interlocutori si considerano di pari livello, e nessuno dei due sembra voler prevalere sull'altro. L'interazione complementare si ha invece quando gli interlocutori non si considerano sullo stesso piano e uno dei due si pone in una posizione di superiorità e l'altro in una posizione subordinata come ad esempio le interazioni tra dipendenti-capi o tra madre-figlio.
Le forme di comunicazione negli animali sono di tipo:
- INNATO e STEREOTIPATO = ovvero quelle che fanno parte di una singola specie, sono genetiche, innate e sono usate per segnalare la gerarchia, l'attacco, etc.
L'accoppiamento ecc. MEZZI E CANALI DI COMUNICAZIONE • COMUNICAZIONI AGGIUNTIVE = che compaiono con lo sviluppo e in base all'ambiente di crescita. Le ritroviamo ad Si possono utilizzare diversi canali per esempio nella comunicazione di un comunicare a seconda dell'obiettivo della animal e domestico rispetto ad uno comunicazione, dell'interlocutore, del selvaggio della stessa specie.
- SCRITTURA = rappresentazione grafica della lingua parlata attraverso lettere, simboli o segni
- DISEGNO = tipo di comunicazione limitata, in cui il messaggio non è semplice da decodificare
- IMMAGINE = può rafforzare il messaggio verbale
- AZIONE = può rafforzare il messaggio verbale
- COMUNICAZIONE NON-VERBALE = più del 65% della nostra comunicazione avviene attraverso i gesti
- LINGUAGGIO = può essere verbale o non verbale, è una forma di comunicazione superiore e ha delle specifiche regole grammaticali e sintattiche
3Linguaggio è un sistema simbolico di comunicazione che può essere inteso come un sistema in cui l'informazione passa tra un emittente e un destinatario ed è codificato in modo simbolico. Il linguaggio è una forma di comunicazione superiore che ha delle precise regole grammaticali e sintattiche, che può essere verbale, non verbale o paraverbale. Ci consente di esprimerci attraverso suoni, gesti, azioni. Un altro comportamento non verbale importante è lo sguardo, nei paesi occidentali è molto importante nella conversazione, in quanto serve ad attirare l'attenzione, a mostrare interesse; importante è la differenza dello sguardo nelle diverse culture, infatti nei paesi non occidentali fissare qualcuno è segno di non rispetto, mentre nei paesi arabi e sudamericani è segno di fiducia.communicazione interpersonale avanzata effettiva che generano una Lingua. Disponibilità. LINGUAGGIO NON-VERBALE • SISTEMA PROSSEMICO = comprende l’uso dello spazio, della distanza e l’aptica. È stata la prima forma di comunicazione ovvero il contatto corporeo tra gli individui. Per l’uomo si distingue una zona efficace per esprimersi, infatti secondo Birdwhistell, più del 65% della nostra comunicazione avviene per gesti. Nella manifestazione delle emozioni il linguaggio non verbale è universale poiché queste espressioni sono fisiologiche e quindi genetiche. Gli elementi che compongono sono: espressioni facciali, postura,gesto di cortesia o per esprimere gratitudine. Il linguaggio non verbale si suddivide in tre sistemi: 1. Linguaggio verbale: comprende il sistema vocale, che è costituito da diversi elementi come starnuti, risate, pianti, tosse, sbadigli, tono e ritmo della voce. Inoltre, include anche i suoni studiati dalla fonetica per le loro caratteristiche acustiche e dalla fonologia per i loro fonemi. Si sono identificati più di 800 fonemi nelle diverse lingue. 2. Sistema cinesico: comprende i movimenti del corpo, del volto e degli occhi. I movimenti del volto manifestano gli stati emotivi, ad esempio il sorriso è stato studiato per comprendere l'espressione dell'emozione di gioia. Questo sistema è utilizzato nella vita quotidiana per i rapporti sociali e per mostrare un gesto di cortesia o gratitudine. 3. Grammatica: è una caratteristica di ogni lingua ed è composta da regole necessarie per la corretta costruzione delle frasi.intenzione di 4• Sintassi = stabilisce regole per il corretto • Stadio fonatorio (0-2 mesi) =ordine delle parole in una frase caratterizzato dal pianto, produzione di suoni vocali per comunicare fame, rabbia,• Morfologia = studia la struttura interna dolore ecc. dell e parol e a partire dai morfemi (singolare, maschile, imperfetto ecc.) • Stadio primitivo fonatorio (2-4 mesi) = caratterizzato da suoni sillabici e nasali• Semantica = studia il significato delle parole e delle frasi • Stadio di espansione (4-8 mesi) = caratterizzato da una sequenza ripetuta• Pragmatica = studia le parole e le frasi nel di sillabe loro contesto di utilizzo • Stadio canonico (5-12 mesi) = caratterizzato dalle prime parole, di solito verso di animali, nomi di familiari o parole COME SI ARTICOLA LA PAROLA? riferite all’ambiente. Il passaggio tra l’intenzione di voler Il vocabolario dei bambini fino ai 30 mesi (2 comunicare qualcosa e l’effetto
va anni 1/2) si estende molto rapidamente. La comunicazione attraverso l'articolazione Intorno ai due anni inizia lo sviluppo della parola, avviene secondo un percorso morfologia e quindi la creazione di frasi si articola in tre livelli individuati da Levelt nel 1989: - Concettualizzazione = fase in cui il soggetto che deve parlare decide cosa dire utilizzando regole grammaticali, forme plurali, il maschile e femminile. - Formulazione = fase in cui la struttura semantica viene tradotta in struttura linguistica, il parlante decide quali parole e quale struttura sintattica utilizzare. - Articolazione = fase in cui il parlante emette i suoni che compongono la frase attraverso i vari organi della fonazione. Gli psicologi nel corso del tempo hanno formulato teorie per spiegare l'acquisizione del linguaggio.La velocità con cui si sviluppa nei bambini il linguaggio è oggetto di due teorie principali, che sono opposte l'una all'altra. Una è basata sull'apprendimento e l'altra su processi innati. L'uomo sviluppa la capacità linguistica seguendo delle fasi, partendo dall'emissione iniziale di suoni e arrivando alla formulazione di frasi complete in pochi anni. Skinner, con la sua teoria dell'apprendimento, sostiene che il condizionamento operante svolge un ruolo fondamentale nell'apprendimento del linguaggio. Infatti, gli apprezzamenti che il bambino riceve quando inizia a dire "mamma" sono dei rinforzi positivi per quel determinato comportamento, quindi invoglieranno il bambino a ripetere le parole usate. Chomsky, invece, con la sua teoria dei processi innati, sostiene che la capacità linguistica è universale, in quanto ogni bambino, in qualsiasi parte del mondo, li attraversa.Linguistiche sono innate nell'uomo e che affiorano durante lo sviluppo, afferma inoltre che tutte le lingue hanno in comune una "grammatica universale". Ogni giorno noi siamo in grado di comprendere tutte le frasi nella nostra lingua anche se mai sentite prima, e questo è dato grazie al LAD (Language Acquisition Device) grazie al quale noi conoscendo le basi della nostra lingua riusciamo a comprenderne ogni creatività e ogni variabilità.
Piaget afferma che il linguaggio si manifesta durante il periodo sensomotorio ed è legato allo sviluppo cognitivo, da cui ne dipende.
Vygotskij, secondo lui invece, linguaggio e pensiero hanno origini diverse, ma successivamente si integrano e influenzano reciprocamente. Sostiene che il linguaggio derivi dalla relazione bambino-caregiver.