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Geometria delle scale
Si identificano diverse tipi ricorrenti:
- Scala a 1 rampa: per edifici pubblici e adibiti al pubblico (max 13 alzate) -> dislivello è piccolo
- Scala a 2 rampe: sono dritte e hanno lo stesso numero di gradini uguale alzata e pedata (+comuni)
- Scala a 3 o più: utilizzate quando il dislivello è notevole e non bastano 2 rampe (non 1 o 2 gradini soli in mezzo perché rischiano di far inciampare, generalmente le rampe devono avere minimo tre gradini per non inciampare)
I gradini non sono tutte dritti, comporta che il piano della pedata non è più un rettangolo ma un trapezio, la parte più stretta dev'essere abbastanza larga da metterci il piede.
Come si dimensiona la scala?
Deve essere a misura d'uomo e rispondere alle necessità di movimento dell'uomo.
Le corbusier inventa un sistema basato sulla sezione aurea (rapporto aureo).
Inventa il Modulor= scala rossa e scala blu dove fissa.
Delle misure in relazione all'uomo
Uomo con braccio alto arriva a 2,26m (Fissa l'altezza secondo lui giusta)
Si fissano dei rapporti tra alzata e pedata, il primo di cui parla Vitruvio è quello di Pitagora
Parlava di un triangolo di lati 3,4 e 5 e 37° -> pendenza molto ripida (80%)
Francesco Milizia= nuovo concetto di gradino legando la sua dimensione al concetto di sforzo in relazione al movimento lungo la scala cioè al passo (P)
Concetto di sforzo-> con un passo (circa il 62 cm) si fa uno sforzo mentre salendo in verticale della stessa misura lo sforzo è il doppio
Dimensionamento della rampa
Sulla base dello studio delle misure antropometriche, vengono misurate tutte le parti del corpo nei minimi dettagli -> nascono i percentili (range di misure)
Il passo e il rapporto alzata/pedata
Sforzo, dispendio energetico per traslare orizzontalmente il piede corrisponde a quello per sollevarlo verticalmente di una misura uguale alla metà
Dell'ampiezza orizzontale, l'energia usata per fare un passo si divide in due parti: una parte per la traslazione orizzontale e una per la traslazione verticale.
Formula di Blondel: P=2a+p -> P=passo a=alzata p=pedata
Il dispendio dell'energia di un passo viene attribuito per metà alla traslazione orizzontale. P=62-64cm quindi P=2a+p=62-64cm
Il migliore rapporto tra dimensione del gradino e dispendio energetico è 29cm pedata e 17cm alzata.
Pedata= rapporto in base alla dimensione del piede. Quando si sale si appoggia tutta la pianta, quando si scende si appoggia tutto il tacco e metà pianta.
Pedata= min 29cm
P=63cm -> passo ideale (62cm-64cm)
Alzata= max 17 cm
Edifici pubblici= normativa dice che la pedata min 30, alzata max 17 e n°max gradini 13. È consigliato alzata di 16 cm per rendere la salita più comoda.
Per la larghezza della scala ci si basa sull'uomo che generalmente ha una larghezza di circa 60 cm e uno spessore di circa 35.
cm-> Larghezza rampa= 60+60+5=125cm (per 2 persone) 1 persona larga 60cm Scala min 80 cm Importante: n° gradini per rampa 13 (13 alzate), dimensione dei pianerottoli (mai inferiore alla larghezza della scala), altezza limite tra le rampe (edifici pubblici non inferiore a 2,3m, privati 2,15m).Pianerottolo
Profondità pianerottolo= larghezza rampa=1,2m
Larghezza pianerottolo= p+n
P= 30cm+3*63=219cm
Larghezza pianerottolo effettiva= larghezza rampa+ pozzo+ larghezza rampa= 1.2+0.3+1.2
Parapetto e corrimano
Importanti per la fruibilità della scala
Parapetto-> deve proteggere dalle cadute -> 100 cm più alto della pedata -> vengono utilizzati anche per separare i flussi di persone
Corrimano-> serve come supporto per la mano del fruitore
Ringhiera-> diametro massimo 10cm, consigliato 7 cm
Sfalsamento gradini
Lo sfalsamento della rampa di una pedata evita il salto del corrimano
Tipologie di scale (esempi in base alla posizione, per far capire la variabilità e le
- Scale esterne
- Scale interne
- Scale speciali
Scale frontali (esterne)
Possano essere gratinate o salinate
Gradonata: pedonate inclinate (di carattere urbano), numerosi gradini
Scala: pedonate orizzontali
Stilobate: elevare l'architettura (non viene rispettata la relazione con l'uomo)
Scale fiancali: elemento architettonico laterale
Strutture delle scale:
- A sbalzo da parete: gradini nella muratura (una parte di scala è nella parete)
- A sbalzo da trave inginocchiata: ci sono due elementi puntuali collegati da una trave dal quale spuntano i gradini (scala tra travi)
- A soletta rampante: struttura in cemento armato portante, solo pilastri
- A travi rampanti: due travi che non proseguono con i pilastri
- A trave rampante centrale: i gradini sono appoggiati sopra la trave
Appoggiata: costituite da un unico elemento monolitico (gradino) incastrato in 2 murature (scale a stretta)
A sbalzo: sezione della scala con gradini a sbalzo
massello di pietra
Scala alla romana (in muratura) = costituita da porzioni di volte che tramite contro-spinte scaricando il peso sulle murature
Scala in legno = continuità tra muratura sottostante e fianco della rampa, si sostengono grazie a 2 travi o una trave centrale (travi rampanti sagomate = casciari)
Scala a chiocciola = una parte del gradino che funge da colonna
Scala prefabbricata = già creata in fabbrica e composta in cantiere
Gradini prefabbricati = (progetto di Alvar Alto) elementi già finiti oppure richiedono una finitura superficiale