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Come valutiamo la distorsione PQ/Td?

Il parametro t = indice di distorsione per n di coordinazione 4:

t = (4)a b- + 360 / (4) 141a b

Dove a e b sono i due angoli maggiori della geometria considerata (a > b).

Geometrie distorte presenteranno valori di t compresi tra 0 e 1.

Numero di Coordinazione 5:

PIRAMIDALE A BASE QUADRATA (spy) e BIPIRAMIDE TRIGONALE (tbp)

Le due geometrie sono isoenergetiche, ma hanno colori diversi (l'interazione del metallo con i leganti coinvolge orbitali diversi, quindi transizioni diverse = colori diversi).

Spesso, in una geometria spy, il metallo si trova fuori dal piano identificato dai quattro leganti basali con una distorsione (statica) che, estremizzata, porta ad una geometria tbp 49¾°.

PSEUDO-ROTAZIONE DI BERRY (dinamica): conversione tbp spy e viceversa.

Pseudo perché sembra che ci sia una rotazione, ma in realtà i leganti equatoriali diventano assiali e viceversa.

Il parametro di Addison descrive la

distorsione della geo spy/tbp:(5)a b-t = a be sono i due angoli maggiori della molecola (a > β)( 5 ) 60 t

Geometrie distorte presenteranno valori di compresi tra 0 e 1(5)

Tecniche spettroscopiche di indagine strutturale:

  • Tempo di risposta: tempo di interazione tra l’onda elettromagnetica e la materia, in questo caso il nostro complesso.
  • Difrazione a raggi X (neutroni): 10
  • Spettroscopia elettronica (Uv-Vis): 10
  • Spettroscopia vibrazionale (IR): 10 - 10
  • NMR: 10 - 10

Numero di Coordinazione 6 OTTAERDICA (O ) (più diffusa) (PRISMA TRIGONALE: raro)

La geometria ideale spesso subisce distorsioni L LLLL MM LLL L LLL

Numero di Coordinazione 7 BIPIRAMIDE PENTAGONALE, PRISMA TRIGONALE A FACCIA CENTRATA, OTTAEDRO A FACCIA CENTRATA.

Non c’è grande differenza di energia tra di loro. Anche in questo caso, il legante può imporre la geometria di coordinazione.

Numero di Coordinazione 8 CUBICA,

ANTIPRISMA QUADRATO, DODECAEDROà 50Numero di Coordinazione 9 PRISMA TRIGONALE A TRE FACCE CENTRATEàL LL M LLL LL LCOMPOSTI DI COORDINAZIONE: ISOMERIAISOMERIA DI LEGAME: è una caratteristica del legante considerato, la abbiamo quando c’è un legante che può2-avere DUE CENTRI DONATORI alternativi, es ione nitrito NO ®Esperimento: [Co(NH ) Cl]Cl trattato con NH , HCl, NaNO soluzione A se raffreddata precipita solidoà3 5 2 3 2rosso; ®Se soluzione A riscaldata a 90°, + HCl conc e poi raffreddiamo precipita solido giallo.;Nitrito (rosso) ; nitrito (giallo) isomeri di legame: diversa interazione del metallo con i leganti = sonoàcoinvolti orbitali diversi, quindi e transizioni diverse = colori diversi. Visibile con diffrazione a raggi x.Dal punto di vista sterico si nota che il nitrito legato al metallo tramite N èpiù ingombrante del nitrito legato al metallo tramite l’O.a > bInfatti dall’angolo

conico si ha: 3Questo è visibile anche per il tiocianato che può legare sia via N che per S, S è ibridizzato spM N C Squindi siamo nella forma: L'apertura del cono di rotazione è ampia;L'N è ibridizzato sp quindi il legame è lineare angolo del cono = 0 = richiesta stericaàminore.ISOMERIA GEOMETRIA ED ISOMERIA OTTICAUn centro metallico coordinato in modo tetraedrico, con 4 leganti differenti è asimmetrico e quindi otticamenteattivo = centro chirale, MA i leganti sono LABILI e quindi si ha rapida RACEMIZZAZIONE Non è possibileàalcuna isomeria geometrica tranne quando la dissociazione dei leganti è difficile e quindi si ha un centrometallico chirale.In complessi planari quadrati possiamo avere isomeria cis / trans nei complessi di tipo MA B2 2NH NHCl Cl3 3Pt PtCl H NNH Cl33cis transµ ¹ µ0 = 0 51L'isomeria ottica è rara, poiché il piano che contiene il metallo ei quattro atomi donatori è L L1 2 generalmente un piano di simmetria, quindi la molecola si rispecchia = molecola inalterata.
ML L4 3In complessi a piramide a base quadrata e bipiramide trigonale: Possibilità di isomeria spy tbp Possibilità di isomeria assiale/apicale E isomeria cis/trans sulla base quadrata
In complessi ottaedrici ci sono due casi semplici di isomeria geometrica: nei complessi MA B : isomeria cis/trans2 4Nel caso di complessi del tipo Ma B : isomeria meridionale/facciale:3 3 nell'isomero fac i leganti sono tutti su una faccia dell'ottaedro; nell'isomeromed sul pinao equatoriale.
ISOMERIZZAZIONE CIS/TRANS IN COMPLESSI OTTAEDRICISpesso otteniamo un complesso nella forma cis e questo evolve nella forma trans (o viceversa).Può capitare che otteniamo un isomero cis perché conduciamo la reazione sotto controllo cinetico: dal punto di vista cinetica l'isomero cis è quello che si forma più velocemente,ma potrebbe non essere il più stabile termodinamicamente, quindi, se ci sono meccanismi a bassa energie che permettono la sua transformazione intrans questi avvengono. L'isomerizzazione cis/trans in complessi ottaedrici può avvenire con due meccanismi: 1) Pseudo-rotazione di Berry su intermerdio pentacoordinato (con dissociazione) Meccanismo che prevede una dissociazione, lo scambio della posizione assiale/equatoriale e poi il rientro del legante; 2) Twist di Bailar (senza dissociazione) È una trasformazione senza dissociazione, l'ottaedro subisce una rotazione/ distorsione a prisma e poi di nuovo ad ottaedro. ISOMERIA OTTICA Composti di Werner: reazione di CoCl con etilendiammina (en): si ottiene una specie viola cis e una verde trans. La trans vede le due en sul piano: presenza di un piano di simmetria achirale non permette isomeria ottica; la cis non ha elementi di simmetria chirale due enantiomeri. Operando in eccesso di

etilendiammina si ottiene [Co(en) ]Cl3 en = no elementi di simmetria, dueà3 3enantiomeri, come tutti i complessi ottaedrici del tipo [M(L-L) ].

3ISOMERI COSTITUZIONALI

Composti che hanno la stessa formula molecolare possono differire dal tipo di ioni che sono coordinati al metallo e quelli che agiscono da controioni: scambio di leganti tra sfera interna e sfera esterna.

Tali isomeri generano differenti ioni in soluzione: le due specie hanno la stessa formula, ma nel primo caso il Cl è nella sfera di coordinazione interna e il nitrito in quella esterna e la seconda il contrario.

[Co(NH3)4Cl2]NO3 [Co(NH3)4Cl2]NO3

[Co(NH3)2Cl(NO2)]Cl [Co(NH3)2Cl(NO2)]Cl

ISOMERI DI COORDINAZIONE

Stesso rapporto metallo/legante e quindi uguale formula minima, ma diversa formula molecolare (e struttura):

[Pt(NH3)2Cl3]; [Pt(NH3)2Cl3]

[Pt(NH3)2Cl2]; [Pt(NH3)2Cl2]

[PtCl4].

Lezione 10

COMPOSTI DI COORDINAZIONE: STABILITA’

Uno degli aspetti qualitativi

Per rappresentare la stabilità dei composti di coordinazione sono le COSTANTI DI FORMAZIONE PARZIALI = costanti di equilibrio. Le costanti di formazione parziali sono le costanti che descrivono la singola coordinazione per ciascun legante, quindi se ci sono 4 leganti si avranno 4 costanti di formazione parziale. Le costanti di formazione parziale diminuiscono in valore all'aumento dell'ordine a causa di:

  • Effetti sterici: aumenta l'ingombro sterico sul centro metallico (quindi il legante non riesce ad entrare);
  • Effetti elettronici: man mano che si aggiungono leganti il sistema metallo/legante diventa meno acido, quindi la voglia di prendere un altro legante diminuisce.

COSTANTI DI FORMAZIONE GLOBALE (β)

β = K1 × K2 × K3 × K4

β = costante di FORMAZIONE = rappresenta il processo globale, in questo caso è 4 essendo che il complesso preso come riferimento.

è tetracoordinato.

ANOMALIA: EFFETTO CHELANTE

[Cu(H2O)6]2+ + 2 NH3 → [Cu(NH3)4(H2O)2]2+ + 2 H2O

ΔH = -46 kJ/mol

ΔS = -8.4 J K-1 mol-1

Se conduciamo la reazione con un’ammina chelante: en: 1,2-diammino etano (etilendiammina)

[Cu(H2O)6]2+ + en → [Cu(en)(H2O)4]2+ + 2 H2O

ΔH = -54 kJ/mol

ΔS = +23 J K-1 mol-1

En equivale a 2 molecole di ammoniaca, ma i due centri donatori sono sulla stessa molecola. La reazione è la stessa, ma in questo caso la variazione di entropia è positiva (a differenza del caso precedente in cui era < 0) e questo porta ad un ΔG<0. → se usiamo un legante chelante abbiamo un’aumento della spontaneità della reazione.

La formazione dell’anello chelante è favorita sia dal punto di vista entalpico sia entropico, anche se il contributo entropico è in genere prevalente.

D = D - DG H T S

L’andamento è confermato anche per gli

altri ioni metallici.- CONTRIBUTO ENTALPICO

  1. Repulsione elettrostatica tra i 2 leganti monodentati che si devono avvicinare al centro metallico. Mentre nel legante bidentato gran parte dell'energia di repulsione fa parte dell'energia interna del legante (contribuisce al DH di formazione della molecola) questo favorisce l'attacco di una molecola chelante.
  2. Energia di solvatazione. In generale un legante monodentato ha più interazioni con il solvente, quindi per coordinarsi occorre spendere più energia per la desolvatazione.

3- CONTRIBUTO ENTROPICO

  1. Maggiore n in seguito alla formazione di un complesso chelato. (Dn : moli prodotti - moli reagenti)
  2. Una volta formatosi un legame M-L, il secondo atomo donatore è mantenuto in posizione favorevole alla formazione del secondo legame:

N N N N

NH k2 -1+Pt 1 k = 0.73 s

Pt 2+ 1

N Cl N N

NH -4 -1 -13 4+2+ k = 5.4 x 10 M s

Pt(NH )

Pt(NH ) Cl 233 3 k2 = concentrazione che il metallo sente.

La formazione del

a maggiore complessità della struttura del legante chelante, che permette una maggiore interazione con il metallo. Inoltre, il legante chelante può formare più di un legame con il metallo, creando una struttura più stabile. Questo porta ad una maggiore affinità tra il legante e il metallo e ad una velocità di formazione del complesso più elevata.
Dettagli
A.A. 2021-2022
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SSD Scienze chimiche CHIM/03 Chimica generale e inorganica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ariannagraziano25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica inorganica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Ardizzoia Attilio.