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SUI DI
DEL , (DECOKING)
POLIVE
IMPIANTO PER
FERMATE LA FORNO
DELL DEL .
GASOLIO
NELLE FRAZIONE RACCOLTA
PESENTE
VENGONO TRASCINATE
CARBONIONI
DEPOSITI DA
I MOTO
IN TESTA .
PRESSIONE
· IY PRODOTTI
AUMENTEND
BASSE QUINDI
DEI DEI LEGGER
VAPORI TRASCINAMENTO
TROPPO
SE E
TEB FORMATIONE COKE
ALTE DI
TROPPO
SE AUMENTO E
. .
)
(2-3 %
PORTATA VAPORE
Di
· PPERTIELE COMPONENTI
IDROCERBURI LASCIA
RIDURRE UNA
DEGU PARTE
SI DI
LE TROPPO BASSE
SE
- ,
FRAZIONE RESIDUA
GESOLIO MOTO DE
NEL
DE VISTO
DELLE RESENTE .
VAPORI CONTAMI-
TRASCINAMENTO RESENTE
DI PRODOTTO
CANSA
TROPPO
SE ELEVATE DEI L'ALTO
VERSO
DISTILLATI
I
NANDO .
DI D'ACQUA L'INIEZIONE DI
INIETIONE SERPENTINI ABBASSA
JEPOR NEI
JEPOR D'ACQUE
FORNO
NEL
- ,
P Y QUINDI
IDROCARBOR IL
PARTIALE DIMINTISCE
JAPORIZIATO
DEGU
LE DEL
AUMENTO
ED LA , CRACKING)
(TUTTO
COLONNA
DELLE PER
PERMANENTE FONDO EVITARE
DI SUL
TEMPO .
(H20) Stripping
INIETONE JAPORE SurrSCELDATO ZONe
Di IL
FLASH CONSENTE
JePORE
NELLe Di
- , T
P
DI PORTALE QUINDI DIMINTIRE
IDROCERBUR FLASH
DI
RIDURRE
ENCHE LA
LA IN TONE
DEGU E .
,
T DETERMINA
PIJ DI
PN DELLE
STRIPPING
SETIONE
NELLA
ELEVATE UN
SOTTO
COLONNA JOTO
REATION:
FETORISCE CRECKING
AGGIORE DISTILLATI
Di
RECUPERO DI
LE
& ME .
,
FINALITÀ VECUM
DEL :
a) O
COMBUSTIBILE
ALTRO OLIO
GESTIO
PRODURRE E ,
6) INTERMEDI QII
PRODUZIONE
LE
PER
PRODURRE LOBRIFICANTI
Di .
FINALITÀ
VARIE TIPO
RESE E DI
QUINDI
JACTOM
FRATIONI DEL
DIPENDONO
NELLE VECTOM
DEL DEL
LE LE
GREGGIO ADETTI
ES DI
LOUSIENA ALLE
IL PRODOTIONE
PRESENTE
SI FEEDSTOKS
DIL
CRODE COME ON
. .
Oli LIBRIFICANTI SPECIALTY PRODUCTS
E .
DIL
In PIJ
E ADETTO COMBUSTIBILE
INVECE
BECHAQUERO QIO
CRODE COME .
4 STRIPPETI
TAGLI CHE
LE VENGONO
PRESENTE
COLONNE
IN COLONNE LATERALI .
Di COSTITUITO
IL ESSENTIELMENTE
E
RIFLUSSO TESTA
PESENTE
GESOLIO
DE . LIBRI-
LETERALMENTE SI FRAZIONI
PRELEVANO OLI
DI
FICENTI ALLO STOCLAGGIO
E
STRIPPING ALLO
CHE VANNO .
BITUME
RACLOGUE
SI
DAL FONDO . IN
ELETTORI
GENERATO
IL DE
NOTO TESTE
E .
IL SIA PRODUZIONE
ALLE
NEL DEDICATO
VALTIM
CASO CHE
DI PIO
COMBUSTIBILE LA
GESTIO COLONNA
RO E
E LATERALE
UN
PRESENTE TAGUO
SOL
SEMPLICE E .
VAPORI
I
LEVEGGIO
DI DELLA
NELLE SEZIONE SALGONO
CHE
ALIMENTATIONE)
(INGRESSO VENGONO
FLASH DELL
ZONE CONDENSATI
"LAVATI" PARTILMENTE
E COMPONENTE DEL
IL E USATO
PRODOTTO COME
DIL
NASH ALL ALIMENTATIONE
RICICLETO
F JELO . DI
PIATTO INSTALLATO
CANINO SOTTO SECONE
DEL LE
,
SHOIL FRETENE
↓ UNE PARAFE
NAX
LA
SiOTTIENE SLOP ,
, IN
(CHE ANCHE
POS RICIRCOLARE
ESSERE
FINOSE FATTA
AL MISCELATE
FORNO RESIDUO DE
INGRESSO OPPURE AL NUOTO
RACCOLTO)
OPPURE .
POPERATIVA Sistema Di STILitteNO
MANTENSTE Elettori
L Un Che
Attraverso COME
E P
IL MEDIO
FLUIDO VAPOR D'ACQUA Di
MOTORE E :
NORME
,
(NOTORE)
FLUIDO
IL
· PRIMARIO ACCELERATO ATTRAVERSO
PRESSIONE VIENE
In UNA STROTTATORE
"EFFETTO ASPIRARE
VENTORI" DEPRESSIONE FLIDO
PER TELE
E SNE SECONDO
DE UN
CREE .
, ,
MISCELATIONE
COST
EFFETTUANDO DEI DJE
LE
,
· DETERMINATI RICHIESTO
DIMENSIONE Di CIETTORI DI
DAL
ENUMERO SONO NOTO
GRADO
VAPORE COLLINNO
IN DALLE
CARATTERISTICHE DELLE
E DEL
DALLE TESTA
USCITA SOTTONNOTO .
LA COLONNA PSO- CONDIZIONE
IN DRY
METO
JACTUM OPERARE
DEL .
INIETTATO
NET STRIPPER
E FORNO
IL PREVISTO
NEL CIRCUITO
D'ACQUA DEL
VAPOR E NELLO
- JAPORISTATIONE DEL
QUESTO MODO
COLONNA EMENTE
LA DELLE LA
IN
SOTTO TONA STESSO :
LIQUIDO .
In una colonna wet è sempre presente un pre-condensatore a monte del sistema degli
eiettori per condensare il vapor d’acqua iniettato nel forno e/o nello stripper del residuo da
vuoto. La colonna wet opera a pressioni maggiori della colonna dry proprio per permettere
la condensazione del vapor d’acqua a monte dello eiettore.
La colonna dry raggiunge gli stessi risultati della wet ma necessita di vuoto più spinto nella
zona flash (es. un tipico valore 25-30 mmHg per una dry richiederebbe pressioni di circa
80-85 mmHg per una wet).
Per frazionamenti sotto vuoto molto spinti (temperatura iniziale TBP, True Boiling Point, del
residuo da vuoto oltre 535 °C) normalmente si opera in condizioni wet, in quanto questa
operazione permette di tenere profili di temperatura inferiori, a
parità di distillati ottenuti, rispetto all’operazione dry e pertanto riduce il cracking.
Unità sotto vuoto progettata per produrre frazioni di distillati ad alta qualità utilizzate
per la produzione di oli lubrificanti.
Ogni distillato è caratterizzato da una determinata viscosità a cui corrisponde una classe di
oli lubrificanti. Per evitare il deterioramento termico dei distillati, la colonna opera in
condizioni wet e a livelli di vuoto spinto.
E’ necessario ottenere un buon grado di frazionamento tra frazioni contigue estratte dalla
colonna. Si ottengono:
• Gasolio da vuoto
• In genere tre frazioni lubrificanti leggera e media e pesante.
• Residuo da vuoto (che contiene asfalteni e frazione lubrificante pesante)
Unità sotto vuoto progettata per produrre combustibili e bitumi.
Il residuo dalla distillazione sotto vuoto può essere utilizzato come carica a un impianto di
produzione bitumi. Il residuo deve avere proprietà reologiche definite (per esempio, indice di
penetrazione e punto di rammollimento). Si ottengono:
• Gasolio leggero da vuoto
• Gasolio pesante da vuoto
• Residuo vacuum S
Alcuni residui pesanti richiedono un upgrade per quanto riguarda i materiali di contatto
dell’impianto. Questo a causa soprattutto della notevole presenza di acidi naftenici, solfuri,
ed elevati livelli di cloro. LOBRIFICANTI
OLI
Parte complessa perché ci sono varie vie che si possono seguire, dipende dal tipo di
configurazione ce ha la raffineria. Non tutte le raffinerie possono ottenere ogni olio.
Il residuo della distillazione atmosferica può essere utilizzato come «olio combustibile» oppure
sottoposto a distillazione vacuum per ottenere olii lubrificanti.
Il residuo atmosferico è costituito da tutto quello che non distilla fino alla T di ingresso in zona
flash (ca 350 °C); la distillazione vacuum evita di distillare a T > 350 °C, con conseguente
cracking.
Le frazioni lubrificanti che si ottengono in raffineria dalla distillazione a pressione ridotta sono
poche (in genere sono tre) ma per successive miscelazioni, trattamenti di raffinazione, aggiunte
di additivi si arriva ad una vasta gamma di lubrificanti finiti per moltissimi scopi industriali.
I lubrificanti sono infatti costituiti per circa il 70-99% dagli oli base ottenuti dalla raffinazione
dei greggi e per il resto dagli additivi con cui sono miscelati.
Se la miscelazione è effettuata a opportune temperature, e con l’aggiunta di particolari additivi
ispessenti, si possono produrre i grassi, in quanto i lubrificanti assumono una consistenza
semisolida.
Parametri importanti per gli olii lubrificanti:
- Il punto di scorrimento indica la temperatura minima alla quale l’olio lubrificante è fluido.
È un indice qualitativo della temperatura più bassa a cui l'olio è utilizzabile.
- L’Indice di Viscosità è un numero che consente di valutare la variazione di viscosità del
lubrificante al variare della temperatura.
Quando l’Indice di Viscosità è elevato, il lubrificante offre buone doti di stabilità in termini di
variazione della viscosità: ovvero la sua viscosità rimane costante entro un intervallo largo di
temperatura; più è alto il valore dell’Indice di Viscosità e minore sarà la variazione della
viscosità con la temperatura.
In una raffineria (non tutte le raffinerie hanno impianti per la produzione di olii base - Lube) la
resa in olii base è ca. 10 -15 % sul peso del greggio.
Produzione mondiale attorno a 40 – 45 milioni di tons/anno.
#
Gli oli base ricavati dalla distillazione vacuum sono
impiegati anche in usi non dedicati alla lubrificazione, es:
- oli per la trasmissione del calore (diatermici),
- oli isolanti per trasformatori di corrente elettrica, - oli
estensori nelle mescole delle gomme,
- fluidi per trasmissioni idrauliche.
LIBRIFICANTI
Nelle raffinerie la produzione di oli base richiede impianti particolari e deve essere fatta in
una linea apposita, integrata con la produzione dei combustibili e dei bitumi.
1. Olii paraffinici: adatti ad alte temperature.
2. Olii naftenici: adatti a basse temperature (ad alte perdono viscosità).
Gli oli base paraffinici possono essere ottenuti da greggi a base paraffinica e paraffinico-
naftenica (mista) mentre gli oli base naftenici da greggi di natura prevalentemente naftenica
o asfaltenica.
Inoltre i paraffinici si differenziano dai naftenici per:
- minore densità, volatilità, potere solvente;
- maggiore indice di viscosità (I.V.), resistenza all’ossidazione e punto di solidificazione - i
più usati nonostante i maggiori costi (necessitano di deparaffinazione).
I lubrificanti, infatti, sono liquidi non omogenei, in cui le molecole più pesanti tendono nel
tempo a stratificarsi sul fondo di un serbatoio, o di un contenitore.
PRODUZIONE
E
1. Distillazione sotto vuoto (Vacuum) che separa le componenti res