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Perché l'acqua bolle prima, arriva a temperature più alte

Spesso i sistemi hanno tanti soluti. Le proprietà colligative delle soluzioni sono proprietà che dipendono dal numero di particelle disciolte, non dal tipo di soluto! Una soluzione ha proprietà differenti rispetto al soluto e al solvente presi singolarmente. Queste proprietà sono influenzate dalla quantità di soluto presente nella soluzione, e possono cambiare rispetto al solvente puro.

Ecco alcune delle proprietà colligative delle soluzioni:

  • Abbassamento crioscopico: il soluto abbassa la temperatura di congelamento del solvente, facendolo sciogliere prima. Ad esempio, il sale sulla neve o il ghiaccio viene utilizzato per sciogliere il ghiaccio sulle strade o negli impianti di raffreddamento dei motori delle auto.
  • Innalzamento ebullioscopico: il soluto aumenta la temperatura di ebollizione del solvente. Ad esempio, aggiungendo sale all'acqua si può far bollire l'acqua a temperature più alte, come quando si cuoce la pasta.
  • Pressione osmotica: è la pressione che deve essere applicata alla superficie di una soluzione affinché non si verifichi l'osmosi. L'osmosi è il fenomeno in cui un solvente si sposta attraverso una membrana semipermeabile per bilanciare la concentrazione di soluti da entrambi i lati della membrana.

Due soluzioni vengono messe a contatto tramite una membrana semipermeabile, le molecole di solvente passano dalle zone dove la soluzione è più diluita a zone dove la soluzione è più concentrata per uguagliare le concentrazioni delle soluzioni.

Una membrana semipermeabile ha pori così da farsi attraversare solo da piccole molecole di solvente e non di soluto. Gli ioni non passano attraverso la membrana plasmatica anche perché sono grandi e sono solvatati, oltre alla carica.

La pressione osmotica tiene conto del coefficiente di vant'Hoff; quindi dalla sua formula inversa possiamo ricavarcelo (i) - esso ci fornisce indicazioni sulla solubilità e sul tipo di particella con cui abbiamo a che fare. Ad esempio, se i=1 vuol dire che la molecola non si dissocia (es. etanolo in acqua). Se i>=2, un numero intero, vuol dire che si dissocia in più soluti. Se 1<=i<=2, se compreso tra 1 e 2, vuol dire che la molecola si dissocia parzialmente e quindi...

Abbiamo a che fare con acidi e basi deboli. Due soluzioni messe a contatto tendono ad uguagliare per osmosi la loro pressione osmotica, quando hanno uguale pressione osmotica si dicono isotoniche. Isotoniche = 2 soluzioni con stessa pressione osmotica. La pressione esercitata all'interno e all'esterno delle pareti cellulari deve essere la stessa, altrimenti le cellule vengono danneggiate! Se una cellula viene posta in una soluzione ipertonica rispetto al suo citoplasma essa tenderà a far fuoriuscire acqua e si raggrinzirà; se viene posta in una soluzione ipotonica rispetto al suo citoplasma, l'acqua tenderà a entrare nella cellula facendola gonfiare. È come un marinaio che beve acqua salata, circonda le cellule da una soluzione ipertonica e quindi le cellule si raggrinziscono (diisidratazione aumentata, aumento di sodio nel sangue). I microorganismi hanno bisogno di acqua per proliferare. Per questo si aggiungono additivi per conservare gli alimenti, cellule batteriche.

in soluzione ipertonica perdono acqua e si raggrinziscono fino a morire. La marmellata ha pressione osmotica superiore alle cellule batteriche. Se vi siete chiesti perché il sale vada aggiunto alle bistecche solo a cottura terminata, ora avete la risposta: la sua presenza sulla carne cruda favorisce l'uscita dei succhi intra ed extracellulari, riducendone l'appetibilità. Pressione osmotica di una soluzione fisiologica = per impedire l'osmosi nel corpo per non alterare l'equilibrio. Le cellule hanno una certa pressione osmotica, se non viene rispettata può diventare ipertonica o ipotonica.

In chimica, lo stato di ossidazione di un atomo in una sostanza è definito come la differenza tra il numero di elettroni di valenza dell'atomo considerato e il numero di elettroni che ad esso rimangono dopo aver assegnato tutti gli elettroni di legame all'atomo più elettronegativo di ogni coppia. La carica elettrica positiva o negativa che viene attribuita

elettroni di legame all'atomo più elettronegativo. Carica formale = carica assegnata a un atomo in una molecola, assumendo che gli elettroni di legame siano equamente condivisi tra gli atomi indipendentemente dalla loro elettronegatività. Il numero di ossidazione (n° ox) si ricava assegnando all'atomo più elettronegativo gli elettroni di legame; a differenza della carica formale (cf) che si ricava dividendoequamente gli elettroni di legame e confrontandoli col numero di elettroni iniziale. È possibile trovare alcuni elementi in più stati di ossidazione, è possibile anche variarli. Scambio elettroni ---- modifico n.ox. Reazioni di ossido riduzione = REAZIONI DI OSSIDO RIDUZIONE. 1. Cambio n.ox. 2. Cambio stato aggregazione. Reagente limitante si ossida (aumenta n ox e perde elettroni) (perde e- ed aumenta n ox). Reagente ossidante si riduce (diminuisce n ox e aumenta elettroni) (acquista e- e diminuisce).

Il nox: Una reazione redox avviene quando ossidante e riducente formano oss e rid più deboli di quelli di partenza. Ad esempio, immergo una barretta di zinco in una soluzione acquosa con ioni rame 2+, noto che con il tempo si formano solidi Cu (rame dei fili elettrici). Alcuni ioni Cu2+ diventano Cu (varia il numero di ossidazione). Analogamente accadrà che alcuni ioni Zn solidi diventeranno Zn2+ (di solito passano in soluzione) (cambia il numero di ossidazione).

Coppia redox: stessa sostanza nella forma ossidata o ridotta.

Reazioni chimiche ed equilibrio: In alcune reazioni chimiche si instaura un equilibrio dinamico dove la velocità di formazione dei prodotti uguaglia la velocità di ritorno ai reagenti (velocità di formazione = velocità di dissociazione)! Anche se la reazione avviene, quindi non vediamo qualcosa di statico. Una reazione procede spontaneamente nel senso in cui l'energia del sistema diminuisce. Stato di equilibrio (quantità di reagenti e prodotti inalterate nel tempo).

(legge d'azione di massa: prodotti/reagenti la costante di equilibrio è costante a T costante ed esprime quanto la reazione procede prima del raggiungimento di un equilibrio. (non esprime la velocità). All'equilibrio k = 1 quantità prodotti che si forma = quantità di reagenti che si consuma (eq. Dinamico). L'equilibrio può essere spostato: Se K < 1 abbiamo più reagenti per cui l'equilibrio è spostato a sinistra verso di essi (perché ne abbiamo di più) Se K > 1 abbiamo più prodotti, l'equilibrio è spostato a destra verso di essi (perché ne abbiamo di più) (reagenti quasi completamente trasformati nei prodotti) Se k = 0 ho solo i reagenti Se k = infinito ho solo i prodotti Kp = Kc(RT)'deltan ; Deltan = somma coeff stech prodotto - somma coeff. Stech reagenti se = 0 n totale delle moli non cambia a fine reazione Kp = Kc Liquidi e solidi non vengono trascritti

instaurare l'equilibrio verso destra nella formazione dei prodotti.

instaurare l'equilibrio verso destra nella formazione dei prodotti

Se Q=0 sono presenti solo reagenti

Se Q= infinito sono presenti solo prodotti

Se Q=1 sono presenti reagenti e prodotti alla concentrazione 1M.

All'equilibrio Q=K! È possibile perturbare un equilibrio agendo su:

  • Sistema (T, P, V)
  • Concentrazioni (moli)

Principio di Le Chatelier: se agiamo su un parametro per modificare lo stato di equilibrio, il sistema agisce in maniera da opporsi alla variazione apportata.

Quando perturbo l'equilibrio di un sistema, esso tende a ristabilirlo (agisce in maniera tale da opporsi a tale variazione)!! (capacità previsionale)

Il calore (energia termica) fluisce dal corpo più caldo al corpo più freddo cedendogli calore e riscaldandolo.

Un sistema può assorbire (endotermica) o liberare (esotermica) calore.

Il ΔH dà l'informazione qualitativa del verso in cui si sposta l'equilibrio a causa

di una variazione di Tma non è correlato con la spontaneità dellareazione; reazioni endotermiche avvengono spontaneamente come reazioni esotermiche no, è un ciclo: si riscalda- si raffredda- si riscalda. Reazione spontanea se cede calore all'ambiente. La diminuzione di temperatura (vuol dire che sto cedendo calore) sposta equilibrio verso prodotti. Se aumento la temperatura (vuol dire che sto acquistando calore) sposto equilibrio verso i reagenti. Stesso ragionamento con le concentrazioni di K. Come varia l'equilibrio con la temperatura?? Reazione acido base: Arreniuhs="acido" sostanza che cede H+ all'acqua; base sostanza che cede OH- all'acqua; Lewis="acido" sostanza che accetta una coppia di e-; Base sostanza che è capace di donare una coppia di e-; Bronsted e Lowry="acido" sostanza capace di cedere H+; "base" sostanza capace di accettare H+. Acido deve avere almeno un

atomo di H dà cedere ione H+; e la base deve avere almeno una coppia di e- da poter condividere covalentemente con H+! (coppia solitaria disponibile)

Sostanza anfotera-anfiprot

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
65 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/03 Chimica generale e inorganica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fraa35 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica generale ed inorganica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Formica Mauro.