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ENTALPIA
Una reazione chimica in un contenitore chiuso l'E si sviluppa so o forma di calore ma se
contenitore aperto, a P costante, E può avere anche lavoro.
Entalpia è la somma tra l'energia interna e il prodo o di pressione e volume
H è quindi solo la misura del calore scambiato a P costante, e non Etot
H>0 vuol dire che calore entra nel sistema, H<0 vuol dire reazione esotermica, libera q
La variazione di H è anche chiamata entalpia di reazione, proprietà estensiva (quan tà) e in un equazione dipende
da quan tà stechiometriche
Per reazioni acquose H si calcola con calorimetro a tazza di ca è; 2 tazze di polis rolo isolano dall'ambiente di lab
con termometro e agitatore e una quan tà limitata di soluzione, m de nita
La variazione di H è associata sempre a una par colare reazione; 3 relazioni quan ta ve;
- Se equazione mol plicata per fa ore allora anche H mol plicata
- Se direzione inver ta H cambia segno
- Se equazione è somma di passaggi, H è somma - Legge di Hess - dipende dal fa o che reazione è f di stato
STATI DELLE VARIAZIONI DI ENTALPIA STANDARD
H a par re da entalpie standard di formazione, tabulate, va trovato però lo standard, tre par ;
- stato standar - per gas è gas puro, 1 atm; per liquido o solido è sostanta pura, 1 atm 25°C; soluzione, 1M
- variazione di H standard - tu i reagen e prodo in stato standard
- entalpia standard di formazione - per composto puro 1 mol da stato standard; per elemento puro H=0
ti ti ti
ti tti tt ti ti ti tti tt tt ti ff tt tt fi ti
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tt ti ti ti ti ti ti
VARIAZIONE ENTALPIA STANDARD PER REAZIONE
H nega vo da decomposizione, H posi vo da formazione
ESOTERMIA E ENDOTERMIA MOLECOLARE
Quando in un sistema chimico cambia entalpia E cambia, E cine ca non può però essere fonte, atomi rallenta
ra reddano ma con esotermia riscalda , sarà quindi E potenziale la fonte, che deriva principalmente da forze
ele rosta che tra protoni e ele roni che quando legami si rompono per riorganizzarsi rilasciano calore, cercando
stru ure con Epot minore.
CONSUMO ENERGETICO
Consumo annuale d'E - 1.06 × 10^18 J , ovvero 100 000 kWh a persona
problemi ambientali sono mol - consumo di petrolio e gas tale da nirlo i 50-100 anni
Ossidi di zolfo, monossido di carbonio, ossidi di azoto, ozono
EQUILIBRIO DINAMICO
Quando velocità dire a e inversa si eguagliano c'è equilibrio dinamico, le concentrazioni non variano più, ed è
cara eris co per ogni reazione (non signi ca che prodo siano uguali a reagen )
Le concentrazioni all'equilibrio possono essere calcolate usando la costante d'equilibrio,
K è costante a T costante
K grande signi ca concentrazioni numeratore maggiori, favorita reazione dire a
K piccolo indica equilibrio a sinistra, favorita reazione inversa
Relazioni tra K ed equazione chimica;
Se equazione inver ta pure k da inver re
Se coe cien mol plica per n anche K lo è
Se equazioni sommate K si o ene mol plicando singole K
Per equazioni in stato gassoso K esprimibile con pressioni parziali, al posto di concentrazioni molari
Con gas ideali, sapendo che concentrazione molare è nmoli/volume, posso riformulare K
K equilibrio è calcolata usando le concentrazioni molari e le pressioni atmosferiche, non hanno unità di misura
Equilibri eterogenei, solidi e liquidi
I solidi non cambiano concentrazione, non si espande rispe o contenitore, la concentrazione di un solido dipende
dalla densità, la quale è costante se piccole quan tà in miscela.
Solidi puri non sono inclusi per il calcolo della K
Anche i liquidi non variano concentrazione, a t costante, escluse da K
K sperimentale
Per o enere sperimentalmente una K d'equilibrio viene misurata la concentrazione di reagen e prodo
all'equilibrio e vengono poi sos tui i valori nella formula della Kc
Per una qualsiasi reazione chimica le concentrazioni al'equilibrio dipenderanno dalla concentrazioni iniziali, le K no
Se non si hanno le concentrazioni all'equilibrio basterà usare la stechiometria
Quoziente di reazione
Se una miscela contenente sia reagen sia prodo si può prevedere la direzione della reazione a raverso il
quoziente di reazione, formalmente iden co al Keq ma con concentrazioni non per forza all'equilibrio
(x gas posso usare pressioni)
La di erenza tra Keq e Qc è che a una data temperatura la k ha un unico valore indipendente da concentrazioni e
pressioni mentre la Qc varia in relazione all'andamento (solo reagen 0, solo prodo q, tu o 1)
All'equilibrio Qc sarà uguale a Keq
Q<K - Q aumenta al diminuire della concentrazione dei reagen e all'aumentare dei prodo , VS dx per equilibrio
Q>K - Q diminuisce con aumento della concentrazione dei reagen e al diminuire dei prodo , VS sx per equilibrio
Q=K - equilibrio, no direzioni
Calcolo concentrazioni all'equilibrio
La concentrazione si può calcolare a par re dalle altre concentrazioni e Keq o con il Keq e
ff tt tt tt ff tt ffi ti ti ti ti fi ti ti tt ti tti ti ti tt ti ti
ti ti ti
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concentrazioni iniziali
Se conosco concentrazioni/pressioni iniziali vi è speci ca procedura, simile a quella con le non iniziali ma
variazione non nota indicata con una X
1.Usando come guida la reazione bilanciata, si prepari una tabella ICE che ripor le concentrazioni iniziali dei reagen e dei prodo . Si lasci uno spazio bianco nella riga rela va ai
cambiamen di concentrazione e nella riga rela va alle concentrazioni all’equilibrio.
2.Si usino le concentrazioni iniziali per calcolare il quoziente di reazione Q e lo si confron con K per prevedere la direzione in cui procede la reazione.
3.Si indichi con x il cambiamento di concentrazione di un reagente o di un prodo o di reazione. Si de niscano poi tu e le altre concentrazioni dei reagen e dei prodo in funzione
di x. Si ricordi che è più semplice indicare con x la variazione di concentrazione del componente della reazione che presenta il più piccolo coe ciente stechiometrico.
4.Si sommino le concentrazioni di ogni colonna per o enere le concentrazioni all’equilibrio per ogni reagente e prodo o in funzione delle concentrazioni iniziali e della variabile x.
5.Si inseriscano le espressioni delle concentrazioni all’equilibrio ricavate al punto 4 nell’espressione della costante d’equilibrio. Conoscendo il valore della costante d’equilibrio si
risolva l’equazione rispe o alla variabile x.
6.Si sos tuisca x nell’equazione delle concentrazioni all’equilibrio dei reagen dei prodo (punto 4) e si calcolino le concentrazioni. Nel caso in cui si debba svolgere l’equazione di
secondo grado si scelga tra i due valori di x ricava quello che fornisce valori sicamente acce abili per le concentrazioni di reagen e prodo . Ad esempio si scar un valore di x
che dà luogo a valori nega vi di concentrazione.
7.Si controlli il risultato inserendo nell’espressione della costante d’equilibrio le concentrazioni trovate. Se il procedimento dell’esercizio è corre o, si calcolerà un valore di K
iden co a quello fornito inizialmente dall’esercizio. Si no che arrotondamen di calcolo possono causare di erenze nella cifra meno signi ca va tra la K fornita e quella calcolata.
Stessa procedura vale con pressioni
Approssimazioni acce abili
Per alcuni esercizi si possono e e uare approssimazioni del calcolo;
es. se K piccolo reazione vs dx, solo in poca parte variate concentrazioni, x ignorabile
1.Usando la reazione bilanciata come guida, preparare una tabella ICE che ripor le concentrazioni iniziali dei reagen e dei prodo (in ques esempi, bisogna per prima cosa
calcolare la concentrazione di H2S considerando le moli presen nel volume del recipiente).
2.Usare le concentrazioni iniziali per calcolare il quoziente di reazione (Q). Confrontare Q con K per prevedere la direzione in cui la reazione procederà.
3.Indicare il cambiamento della concentrazione di uno dei reagen e dei prodo con la variabile x. De nire le variazioni delle concentrazioni degli altri reagen e prodo rispe o x
4.Sommare le concentrazioni di ogni colonna per ciascun reagente e prodo o per determinare le concentrazioni all’equilibrio in funzione delle concentrazioni iniziali e
dell’incognita x.
5.Sos tuire l’espressioni delle concentrazioni all’equilibrio (punto 4) nell’espressione della costante d’equilibrio. Usare il valore noto della costante d’equilibrio per calcolare la
variabile x. In questo caso, l’equazione risultante è di terzo grado e, nonostante le equazioni di terzo grado siano risolvibili, il procedimento matema co non è tra i più semplici.
Considerando il piccolo valore della costante d’equilibrio, è possibile a ermare che la reazione non procede verso i prodo in misura signi ca va e quindi il valore di x è molto
piccolo e può essere trascurato quando si trovi coinvolto in una so razione o in una addizione con un altro numero, a pa o che quest’ul mo non sia dello stesso ordine di
grandezza di x.Controllare la validità dell’approssimazione e e uata, confrontando il valore calcolato di x con il numero al quale x doveva essere sommato o so ra o. Il rapporto
dei due numeri deve essere minore di 0.05 (o del 5%) a nché l’approssimazione sia valida. Se l’approssimazione non è valida, si proceda come riportato al punto 5a.
5a. Se l’approssimazione non è valida, si deve o risolvere l’equazione esa amente (a mano o mediante un programma di calcolo) o u lizzare il metodo delle approssimazioni
successive. In questo caso, verrà usato il metodo delle approssimazioni successive.Si sos tuisca il valore o enuto per x al punto 5 nell’equazione di terzo grado solamente nel punto
in cui la variabile x era stata trascurata, e quindi si risolva l’equazione. Si con nui questa procedura no a quando il valore di x o enuto, risolvendo l’equazione, sia uguale a quello
che si era introdo o nell’equazione stessa.
6.Introdurre il valore x nelle espressioni delle concentrazioni all’equilibrio dei reagen e dei prodo (punto 4) e calcolare le rela ve concentrazioni.
7.Controllare il risultato sos tuendo il valore trovato per x nell’espressione della costante d’equilibrio. Il valore di K così calcolato deve di erire dal valore fornito al massimo per un
5% che corrisponde agli arrotondamen di calcolo e e ua .
LE CHATELIER
Si è visto che sistema chimico non in equilibrio tende a spostarsi verso equilibrio
Concentrazioni di reagen e prodo correlate tramite Keq, se reazione disturbata sistema si sposta in direzione
con minor disturbo, per ripris nare equilibrio perso.
Analogia con ussi migratori
Equilibrio può essere disturbato in diversi modi, variando concentrazione, pressione, volume o temperatura
- conc - se aggiungo a dx sistema vs