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REAZIONI ORGANICHE

La condensazione di due alcoli per formare eteri è nota come sintesi dell’etere di Williamson

o disidratazione degli alcoli a seconda delle condizioni utilizzate.

1. Disidratazione diretta degli alcoli (sintesi degli eteri simmetrici)

Quando due molecole di alcol vengono riscaldate in presenza di acido solforico concentrato

(H₂SO₄) a temperatura moderata (circa 140°C), si forma un etere con eliminazione di acqua:

⚠️ Nota: A temperature più elevate (170-180°C), prevale l’eliminazione con formazione di

un alchene invece che dell’etere.

2. Sintesi di Williamson (per eteri asimmetrici)

La sintesi di Williamson è una reazione più versatile per la produzione di eteri asimmetrici e

si basa su un meccanismo SN2:

Dove:

​ •​ R-O⁻ è uno ione alcossido (ottenuto da un alcol deprotonato con una base

forte come NaH o NaOH)

​ •​ R’-X è un alogenuro alchilico primario (RX, dove X = Cl, Br, I)

La tautomeria cheto-enolica è un tipo di isomeria dinamica in cui un composto carbonilico

(chetone o aldeide) si converte in un enolo (composto con un gruppo -OH legato a un

carbonio con doppio legame). Dove:

​ •​ Forma chetonica: è generalmente più stabile (carbonio carbonilico sp², legami

forti C=O).

​ •​ Forma enolica: meno stabile, ma importante in alcune reazioni organiche (es.

alchilazione, condensazione aldolica).

Meccanismo della tautomeria

La tautomeria cheto-enolica avviene per protonazione e deprotonazione, catalizzata da acidi

o basi:

​ 1.​ In ambiente acido: il carbonile viene protonato e il tautómero enolico si forma

per deprotonazione dell’idrogeno in α.

​ 2.​ In ambiente basico: un anione enolato si forma per deprotonazione in α e

successivamente si protona sull’ossigeno.

Importanza

​ •​ È fondamentale nella chimica degli enolati, utilizzati in sintesi organiche.

​ •​ Ha un ruolo chiave nelle reazioni di condensazione aldolica, alchilazione e

sostituzione elettrofila.

​ •​ In alcuni composti (come il fenolo), la forma enolica è molto più stabile.

Addizione nucleofila alle aldeidi

Le aldeidi subiscono reazioni di addizione nucleofila perché il loro carbonio carbonilico è

elettrofilo a causa della polarizzazione del legame C=O. L’ossigeno attira elettroni, creando

una carica parziale positiva sul carbonio, che lo rende suscettibile all’attacco di un nucleofilo.

Meccanismo generale

​ 1.​ Attacco del nucleofilo () al carbonio carbonilico:

​ 2.​ Protonazione dell’ossigeno per formare il prodotto di addizione:

Il prodotto finale è un alcool con un nuovo sostituente.

Esempi di addizione nucleofila alle aldeidi

1. Addizione di acqua (idratazione del carbonile)

\[

RCHO + H_2O \rightleftharpoons RCH(OH)_2

\]

Forma un diolo geminale (idrato). Tuttavia, negli aldeidi più semplici, la forma carbonilica è

più stabile.

2. Addizione di alcoli → Formazione di emiacetali e acetali

In presenza di un eccesso di alcol e acido, si forma l’acetale:

3. Addizione di ammoniaca e ammine → Formazione di basi di Schiff

Forma un imine (o base di Schiff) con eliminazione di acqua.

4. Addizione di cianuro di idrogeno (HCN) → Formazione di cianidrine

Le cianidrine sono intermedie utili in sintesi organica.

5. Addizione di reattivi di Grignard → Formazione di alcoli

Si forma un alcool secondario dopo idrolisi.

Importanza delle reazioni di addizione nucleofila alle aldeidi

​ •​ Sono fondamentali in sintesi organica per ottenere alcoli, acetali e basi di

Schiff.

​ •​ Vengono sfruttate in reazioni come la sintesi di Wittig, la formazione di

cianidrine e le reazioni con Grignard.

Esterificazione di Fischer-Speier

L’esterificazione di Fischer è una reazione di condensazione tra un acido carbossilico e un

alcol in presenza di un acido catalizzatore (H₂SO₄, HCl, p-TsOH) per formare un estere e

acqua.

Meccanismo della reazione

​ 1.​ Protonazione del gruppo carbonilico

L’ossigeno del gruppo carbonilico dell’acido viene protonato dall’acido catalizzatore (),

rendendo il carbonio carbonilico più elettrofilo.

​ 2.​ Attacco nucleofilo dell’alcol

Il gruppo -OH dell’alcol attacca il carbonio carbonilico, formando un intermedio tetraedrico.

​ 3.​ Trasferimento protonico

Un riarrangiamento interno facilita la formazione di un buon gruppo uscente (-OH₂⁺).

​ 4.​ Eliminazione dell’acqua

L’acqua viene espulsa, generando il legame estereo RCOOR’.

​ 5.​ Deprotonazione dell’ossigeno

Si rigenera l’acido catalizzatore e si ottiene l’estere finale.

Fattori che influenzano la reazione

​ •​ Equilibrio: Essendo una reazione reversibile, si può favorire l’esterificazione:

​ •​ Rimuovendo l’acqua (distillazione o disidratanti come il solfato di magnesio).

​ •​ Usando un eccesso di alcol.

​ •​ Catalisi: Necessaria per accelerare la reazione (acido solforico, acido

cloridrico, tosilico).

​ •​ Temperature elevate: Favoriscono l’esterificazione.

Importanza dell’esterificazione di Fischer

​ •​ Metodo classico per la sintesi di esteri, usati in profumi, solventi e farmaci.

​ •​ Alternativa economica e semplice rispetto ad altri metodi di esterificazione.

​ •​ Applicata nella sintesi di lipidi, polimeri e plastiche biodegradabili (PLA).

Regola di Markovnikov

La regola di Markovnikov descrive come un reagente asimmetrico (come H-X) si addiziona a

un alchene asimmetrico.

Enunciato della regola

Durante l’addizione elettrofila di un acido alogenidrico (H-X) o di un altro reagente

asimmetrico a un alchene, l’idrogeno si lega all’atomo di carbonio che già ha più idrogeni,

mentre il gruppo più grande (X) si lega al carbonio con meno idrogeni.

Dove:

​ •​ Il carbonio più ricco di idrogeni prende l’idrogeno.

​ •​ Il carbonio meno ricco di idrogeni prende il gruppo X.

Esempio classico: Addizione di HBr al propene

​ 1.​ L’idrogeno (H⁺) si lega al carbonio meno sostituito (CH₂), formando il

carbocatione più stabile.

​ 2.​ Il bromo (Br⁻) si lega al carbonio più sostituito, stabilizzando il prodotto.

Motivazione: Stabilità del carbocatione

La regola di Markovnikov segue il principio della stabilità del carbocatione:

​ •​ Un carbocatione terziario è più stabile di un secondario, che a sua volta è più

stabile di un primario.

​ •​ L’idrogeno si lega in modo da lasciare il carbocatione più stabile possibile.

Eccezione: Regola anti-Markovnikov

In presenza di perossidi (ROOR), l’addizione di HBr segue un meccanismo radicalico,

portando al prodotto anti-Markovnikov (dove Br si lega al carbonio meno sostituito).

Questa eccezione si applica solo a HBr, non a HCl o HI.

Condensazione Aldolica

La condensazione aldolica è una reazione fondamentale in chimica organica in cui due

molecole di un’aldeide o di un chetone reagiscono in presenza di una base o di un acido

formando un β-idrossi-aldeide o un β-idrossi-chetone. A temperature elevate o in condizioni

favorevoli, il prodotto può perdere acqua per formare un composto α,β-insaturo.

1. Meccanismo in ambiente basico

Fase 1: Formazione dell’enolato

La base deprotona il carbonio α dell’aldeide o del chetone, formando un ione enolato, che è

un nucleofilo forte.

Fase 2: Attacco nucleofilo dell’enolato

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelica2117 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica e propedeutica biochimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Perna Mario.