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GIALLO DI CADMIO O SOLFURO DI CADMIO
E’ un solfuro che nel momento in cui fosse presente anche il sedemio, tenderebbe
all’arancio diventando sempre + rosso. Essendo un solfuro non è compatibile con
piombo e rame.
ORPIMENTO
Questo sì che è stato abbandonando per la tossicità, usato dall'epoca egizia. E’ un
solfuro d’arsenico molto bello, sembrava oro.
OCRA GIALLA
Ossido ferrico idratato. Sempre stato usato, molto stabile, di origine minerale.
Teniamo conto che in queste tabelle non sono incluse le lacche.
BRUNI
TERRA DI SIENA
Quella bruciata è + scura. Ossidi ferrici + silicati a base di argilla e biossido di
manganese. NERI
Carboni ossa bruciate, di vite tipo carbonella, che davano quella polvere fuliggine,
possibile fare il nero fumo utilizzati poi per l’inchiostro si trova solo carbonio, nel
momento in cui si vogliono ottenere informazioni cronologiche e si decide di
analizzare punti particolari dell’opera campionamenti si vanno a prendere
informazioni come si può prelevare blu o bianco, no il giallo e nero, perché sappiamo
non ci darà informazioni, analisi anche nella scelta del punto da prelevare.
LACCHE
La porpora è stata usata come pigmento, ma soprattutto usata per la tintura tessuti e
per le miniature. Derivava dal murex. L’ambiente del libro era un ambiento + protetto,
dunque aveva un certo tipo di controllo ambientale.
Le lacche rosse, cocciniglia, ne parleremo.
14/03/2024 LEGANTI
Quello che tiene insieme le particelle di pigmento che essendo polverose non
sarebbero sul supporto. Ricordiamoci la preparazione con cosa era costituito. Nelle
proprietà del legante possono essere in parte riassunte: devono avere un potere
coesivo, ovvero far stare insieme le particelle, e adesione, termine che di solito
usiamo per i collanti.
● Fisiche
Tra le proprietà che andiamo a considerare, sono essenzialmente fisiche, ad
esempio meccaniche come elasticità (quello che se sollecitato si deforma) e
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viscosità (qualcosa che fluisce”)- sono proprietà fisiche, ma del legante nei suoi 2
stati diversi, quello iniziale e finale.
1. Coesione
2. Adesione al supporto
3. Viscosità: deve fluire.
4. Stabilità:
5. Elasticità: dovrebbe tornare alla situazione iniziale quando viene rimossa la
sollecitazione, quello che viene sollecitato si deforma.
● Chimiche
Quelle che coinvolgono i legami presenti tra gli atomi che costituiscono il materiale
come gli atomi di carbonio. Tutto ciò che porterà ad una variazione dei legami, sarà
una variazione chimica.
1. Compatibilità: non devono avvenire reazioni tra pigmenti-leganti che portano
al degrado.
2. Insolubilità del pigmento
3. Resistere a luce, agenti atmosferici, umidità e degrado biologico - potrebbero
portare alla rottura delle catene di carbonio e quindi a un degrado chimico con
la perdità di stabilità. Alcuni di questi fenomeni di degrado portano anche ad
una comparsa di colore (il legante diventa giallognolo, perché in presenza
della luce e dell’aria, si possono rompere i legami carbonio-carbonio e
formarsi dei composti ossidati che possono avere poi un colore giallo).
● Ottiche
Poi ci sono proprietà anche ottiche, fondamentali per il legante che deve essere
trasparente ed incolore (un vetro blu è trasparente, ma incolore). La variazione della
trasparenza o del colore possono essere dovute a degrado sia chimico che fisico,
quindi ne diamo un'importanza tale per cui lo facciamo diventare il terzo punto di
questa classificazione.
I leganti definiscono la tecnica pittorica: Tecnica a tempera, tecniche a olio,
tecniche miste (tempera grassa: tempera con aggiunta di un olio), tecniche moderne
(materiali polimerici moderni usati come leganti).
Cronologia delle tecniche:
Non possiamo dire che i leganti sono indicatori cronologici, ma nel corso nel tempo
c’è stato un cambiamento delle tecniche.
Medioevo e Rinascimento su tavole : Rosso d'uovo diluito in acqua
Manoscritti miniati: Gomme vegetali, bianco d'uovo, colle animali.
Tarda pittura su tavola e tela (Rinascimento): Oli siccativi (prima misti (con uovo e
tempera) poi da soli).
Pittura moderna: Oli siccativi e polimeri di sintesi.
TEMPERE
Sia le proteine che i polisaccaridi sono considerati polimeri dal punto di vista
chimico. I polimeri sono grandi molecole costituite da unità ripetitive chiamate
monomeri. Le proteine sono polimeri di amminoacidi, mentre i polisaccaridi sono
polimeri di zuccheri.
1) Costituzione proteica: 20
Queste unità che si ripetono sono amminoacidi nelle proteine. Quando due
amminoacidi si legano insieme per formare un peptidico, il gruppo amminico (-NH2)
di un amminoacido reagisce con il gruppo carbossilico (-COOH) di un altro
amminoacido. Durante questa reazione, viene rilasciata una molecola d'acqua (H2O)
e i due amminoacidi si legano attraverso un legame peptidico, che è un legame
covalente.
Il gruppo funzionale risultante dalla formazione di un legame peptidico è chiamato
gruppo peptidico (-CONH-), che si trova tra il carbonio α di un amminoacido e
l'azoto del gruppo amminico dell'amminoacido successivo nella catena proteica.
Questa reazione di formazione di legami peptidici è simile a quella utilizzata nella
sintesi del nylon, un polimero sintetico. Anche nel nylon, i monomeri (unità di base)
si legano attraverso un processo di condensazione, dove una molecola d'acqua
viene rilasciata durante la formazione del legame.
a. Colle animali
La capacità dei polimeri di sciogliersi in acqua è dovuta alla loro natura polare,
simile a quella delle molecole d'acqua stessa. In effetti, l'acqua è una molecola
polare perché ha una distribuzione asimmetrica di carica elettrica. L'atomo di
ossigeno ha una maggiore affinità per gli elettroni rispetto agli atomi di idrogeno, il
che crea una parziale carica negativa sull'ossigeno e parziali cariche positive sugli
atomi di idrogeno. Questa polarità rende l'acqua in grado di interagire con altre
molecole polari, inclusi i polimeri come le proteine e i polisaccaridi.
Nel caso della pasta pittorica, l'acqua svolge un ruolo chiave nel processo. Quando
la pasta pittorica viene applicata sulla superficie, l'acqua contenuta nella pasta
scioglie sia le proteine che i pigmenti, formando uno strato sottile ed omogeneo.
Successivamente, durante il processo di essiccazione, l'acqua evapora, lasciando
indietro un film costituito dai polimeri (come le proteine) e dai pigmenti. Questo film
forma lo strato visibile della pittura una volta asciutto.
Possono essere + o - pure - Colle forti: tenaci adesivi, meno purificate.
SOLUZIONI REVERSIBILI E IRREVERSIBILI
Soluzioni colloidali acquose reversibili, una volta seccate per l'evaporazione
dell'acqua riacquistano le proprietà originali. Quindi se il processo di essiccamento è
un processo fisico (polimero si scioglie in acqua, acqua evapora, e questo resta
come film), con un po’ di acqua possono scioglierlo, dunque sarebbe reversibile.
Nel corso del tempo però, stiamo parlando di tempi lunghi, questi materiali tendono
a modificarsi chimicamente, ovvero di queste lunghe catene si possono rompere
(luce, ossigeno aria) e formare dei reticoli (vincolo chimico, catena si rompe e si
riaggancia con altro pezzo di catena). Questi reticoli che considero un fenomeno di
degrado, ha la caratteristica di perdere proprietà meccaniche, di ingiallirsi, di non
essere più solubile; perché è diventata come rete e non si riesce a sbrogliare.
Dunque in questo caso il legante diventa irreversibile. Ad esempio gli enzimi hanno
delle forme analoghe alle proteine e riescono a rompere, anche nel campo del
restauro si usa la pulitura con gli enzimi per rimuovere quando hanno perso
reversibilità. Tra l’altro poi queste colle tendono a imputridire.
b. Caseina 21
c. Uovo
TUORLO
Il rosso aveva una maggiore elasticità, perché oltre alle proteine ci sono grassi,
dunque il tuorlo costituiva la tecnica mista. Grazie alla presenza dei grassi animali si
crea un film eccellente:
Buone proprietà ottiche (non ingiallisce invecchiando).
Buone proprietà meccaniche (coesione, adesione, flessibilità).
Insolubilità che aumenta nel tempo (irreversibile).
Prevalentemente mescolato con poca acqua (la pasta deve essere estensibile) +
gocce di aceto o latte di fico (antifermentativi). Poi miscelato con pigmenti in polvere
in giusta quantità: non troppo e non poco (stesura non uniforme). La viscosità
dipendeva anche dalla granulometria, ovvero da come il pigmento era macinato.
Quando si usava? Su tavola. Su pittura murale per integrazioni e rifiniture, più tardi
come tempera da muro e in interventi di restauro.
ALBUME
Spesso come legante per le miniature, quindi ambiente + protetto (in un libro
conservato in ambiente chiuso), comunque non troppo diffuso, ma in casi particolari.
2) Natura polisaccaridica:
I polisaccaridi sono gli zuccheri, alcuni non usati in campo artistico,altri sì come le
gomme vegetali.
a. Gomme vegetali (arabica, adragante, di ciliegio o frutto). Non così diffusi come
l'uovo. Venivano sciolti in un solvente e l'essiccamento avveniva per evaporazione.
b. Amidi e destrine, usati anche questi come adesivi.
Questi adesivi un po’ più deboli spesso venivano usati anche nel restauro per delle
adesioni temporanee, ad esempio si voleva staccare zona pittorica da riporre su
altro supporto, con carte cinesi veline si faceva aderire strato pittorico con una colla
reversibile, per poi staccarlo su un altro supporto (magari con dei tamponi d’acqua).
OLI SICCATIVI
Molecole che hanno il glicerolo (desinenza degli alcoli, perché ha tre
gruppi idrossilici (-OH)), la glicerina reagisce con acido grasso, ovvero una
molecola fatta con (-COOH) e circa 16-18 atomi di carbonio, si chiamano
grassi, perchè andando a reagire con questi OH formano proprio i grassi
con trigliceridi.
Quali sono quelli idrocarburi saturi (legame singolo C-C), mentre saturi (legami doppi
C=C). Se saranno legami singoli, avremmo quindi trigliceridi saturi, mentre se doppi
insaturi. L’olio d’oliva è un trigliceride insaturo, mentre il burro è saturo. Dunque i
grassi solidi a temperatura ambiente sono saturi, gli oli liquidi a temperatura
ambiente sono insaturi.La margarina è di natura vegetale, parente dell’olio, ma
solido a temperatura ambiente - perchè la margarina è un grasso che si dice
idrogenato (subiva un processo di aggiunta di H per togliere il doppio legame).
Quindi gli oli di essiccazione utilizzati in pittura sono