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Estratto del documento

PODODERMATITE

MARCIMENTO DEL FETTONE SETTICA, infezione delle lacune laterali e centrali del

fettone, causato da batteri cheratolitici tipico di talloni stretti che permettono un ottimo ambiente di vita

per questi batteri 

CANCRO DEL FETTONE non è neoplasia, colpisce quasi tutti i piedi. Per riconoscere il carcinoma spesso

colpisce solo un piede e sanguigna molto di più. Importante fare una biopsia per diagnosi differenziata.

CHERATOMA tumore benigno (non dà metastasi) dello zoccolo che origina dalle cellule che producono

cheratina nelle lamine epidermiche della corona (cilindrico) oppure a livello del derma della parete o della

suola (sferico). Origine ancora sconosciuta, non ha età, spesso a seguito di ripetuti traumi, su diversi piedi o

sullo stesso. Fare attenzione anche al controlaterale. Sono ascessi ricorrenti, patologia come la sobbattitura.

Intervento chirurgico vedendo l’osteolisi sulla 3° falange.

LAMINITE CRONICA: accorciamento della punta e abbassamento dei talloni graduale

DEVIAZIONI ANGOLARI NEI PULEDRIvalgismo (deviazione mediale, da puledri è normale con lieve

spostamento verso l’esterno) e varismo (deviazione laterale, non si risolve con la crescita), WIND-SWEPT

(uno è valgo e l’altro è varo)

CHIUSURA CARTILAGINI DI ACCRESCIMENTO = FISI: carpo e garretto aspettare almeno 4 mesi,

nodello a 3 mesi si può intervenire

TRATTAMENTO VALGISMO pareggio dello zoccolo con estensione mediale

TRATTAMENTO VARISMO estensione laterale

FLACCIDITA’ TENDINI FLESSORI quelle lievi rientrano nei primi 3-5gg di vita; invece, le contratture

si deve intervenire prontamente, se lo stadio di flaccidità non rientra da sola si applica una scarpetta con

estensione ad almeno 20gg di età perché l’unghia prima non si è ancora sviluppata, se bisogna applicarla

prima dei 20gg si può fasciare per dare maggiore stabilità. È importante in un puledro contratto il riposo e

antinfiammatorio, fasciando gli arti, i puledri lassi invece devono fare movimento per migliorare la flaccidità

e mai fasciarlo. 

Trattamento delle contratture ossitetraciclina: chelazione del calcio dal circolo sanguigno per aiutare la

contrattura, bendaggio rigido posteriormente, contratture del nodello il bendaggio fino al carpo e in una

contrattura del carpo fino al gomito. Cambiare bendaggio spesso perché si fiaccano facilmente. Applicare

scarpette con rialzo nei talloni, se la contrattura riguarda solo il piede (piede rampino), si applica estensione

in punta.

Piede rampino è contrattura della manica flessoria e briglia carpica, flessore profondo. Piede arrembato

riguarda contrattura del flessore superficiale. Se il puledro appoggia in punta (caso grave) si applica anche

un’estensione in punta per abbassare i talloni perché in questo caso il flessore profondo è molto contratto.

TENDINI uniscono osso e muscolo

LEGAMENTI uniscono ossa tra loro

ROTTURA COMPLETA del FLESSORE SUPERFICIALE delle falangi o SOSPENSORE DEL NODELLO

- Abbassamento del nodello degenerativa spesso in fattrici

- Gonfiore e dolore alla palpazione

- Si percepisce l’interruzione del tendine nel punto di rottura (flessore superficiale)

Si trattano insieme in quanto il sintomo principale, rappresentato dall’abbassamento del nodello, è identico;

ci sarà inoltre zoppia, dolore alla palpazione e gonfiore della parte e se la rottura completa riguarda il

flessore superficiale, si percepisce l’interruzione del tendine nel punto di rottura.

FERRATURA

È necessario dare supporto al nodello per consentire la migliore cicatrizzazione dei monconi possibile e lo si

può fare applicando un ferro con sostegno per il nodello (ortosoma) o con un gesso i due monconi che si

sono rotti devono riavvicinarsi e usare ferri che danno sostegno al nodello oppure fare il gesso = costruire

un ortosoma

La rottura del sospensore in un puledro di pochi mesi di vita accompagnata dalla frattura delle ossa grandi

sesamoidee. 

ROTTURA DEL FLESSORE PROFONDO piede che alza la punta e appoggia tutto sul tallone, ferro con

prolunga rialzata ai talloni = ferro a uovo

TENDINITI E DESMITI: rottura fibrillari. La ferratura ha l’obiettivo di rilassare la tensione sui tendini. Se si

alzano i talloni si riduce la flessione sul flessore profondo, il nodello si abbassa alzare i talloni favorisce il

galleggiamento della parte posteriore in terreni morbidi: ferro a uovo, sollevare la punta aumenta la

tensione sul flessore profondo e si rilassano il flessore superficiale e sospensore, il nodello si alza

galleggiamento della punta con talloni serrati e ferro “bombato” in punta

Le briglie dei tendini le tratto allo stesso modo:

- BRIGLIA CARPICA: legamento accessorio del flessore profondo

- BRIGLIA RADIALE: legamento accessorio del flessore superficiale

DESMITI DEL SOSPENSOREgalleggiamento della punta e affondamento dei talloni: aumenta la superficie

binda

in punta, se interessa anche una delle branche l’estensione si applica a destra o sinistra larga sotto

la branca lesionata

fratture

SETOLE della scatola cornea, ascendenti: dalla parete verso l’alto, orizzontali: ascessi in corona

discesi in parete, discendenti: dalla corona verso la parete (basso) per squilibrio dello zoccolo, ad esempio

quando la parete sale verso la corona e ricopre la cartilagine alare che è quella parte morbida sopra la

corona e nel momento di massimo carico il cuscinetto digitale si distende e siccome la parete è salita e

ricopre la cartilagine, questa quando si dilata colpisce una parte dura (parete) e crea delle compressioni

interne che causano le setole discendenti, della suola.

ONICOMICOSI patologia della linea bianca: fattori predisponenti sono piccole fratture della parete, difetti

nella ferratura, distacchi nella parete che può causare laminite meccanica. Terapia medica con betadine da

usare soprattutto per distacchi profondi o esposizione di tessuti vivi, se mancano tessuti vivi si può usare il

keratex, biossido di cloro con funzione antimicotica facendo impacco

LAMINITE -- Approfondimento

Sindrome caratterizzata da infiammazione delle lamine sensitive dello zoccolo che può esitare nella

rotazione o sprofondamento della terza falange. Ogni lamella è legata alla membrana basale tramite dei

filamenti di collagene ed è a questo livello che si instaura la laminite.

SADP = apparato di sospensione della terza falange nella superficie interna della scatola cornea, i fasci di

collagene danno resistenza a questo apparato. Questo ingranaggio laminare è riccamente vascolarizzato e

sono presenti AVA = arteriovenoso anastomosi che limitano lo stravaso di sangue, ma aumenta lo sviluppo

di ischemia perché il sangue passa direttamente dalle vene alle arterie senza raggiungere un compartimento

del piede.

Quando SADP, DP, BW (forza-peso) sono in equilibrio la terza falange è in posizione, quando viene meno ciò

la terza falange ruota. Con azione del flessore profondo la terza falange ruota se c’è rottura in punta

dell’equilibrio dell’apparato di sospensione, se riguarda la parte posteriore o disequilibrio per la forza peso

la terza falange sprofonda. Rottura dell’apparato di sospensione solo da un latocollasso della terza

falange verso quel lato e sprofonda, anche se è raro con possibili ecchimosi nei quarti

La situazione peggiore è la perforazione della suola da parte della terza falange

5 forme di laminite

1. Rotazione

2. Rifondamento tot

3. Rifondamento mediale

4. Rifondamento laterale

5. Rotazione + rifondamento con perdita della scatola cornea

PATOGENESI ROTTURA SADP

- LAMINITI ENDOCRINE

o EMS (iperinsulinemia)

o PPID con aumento del cortisolo

o IATROGENE

 Assenza di glucosio che di solito è fondamentale: minor n° di strutture che tengono tutto

insieme e collasso dell’ingranaggio laminare

- LAMINITI SETTICHE

o Endotossiemie secondarie, enteriti, endometriti, polmoniti, malattie sistemiche, overload di

carboidrati (cavallo che si abbuffa di kg di mangime)

- LAMINITI DA SOVRACCARICO

 Metallo proteinasi: rottura diretta dei filamenti di collagene e si sviluppa la patologia, danno

meccanico e ischemia: danno ischemico

SINTOMI LAMINITE ACUTA

- GRADO 1: in stazione il cavallo alterna il carico sui piedi, andatura corta e stentata al trotto, polso

digitale (da non confondere con il ballo dell’orso)

- GRADO 2: andatura stentata al passo, comunque si muove volentieri e si riesce a sollevare gli arti

senza problemi

- GRADO 3: il cavallo è riluttante a muoversi e resiste al sollevamento di un piede, cammina sui

posteriori

- GRADO 4: il cavallo rifiuta a muoversi e non lo fa a meno che sia forzato, oppure sta in decubito e

rifiuta di alzarsi, pieno di piaghe di decubito

TRATTAMENTO

- Lettiera abbondante

- Alzare i talloni o supporto palmare

- Terapia medica e crioterapia: tenere il piede a 4°C per 72h serve per bloccare le metallo proteinasi,

ma si deve intervenire subito così si previene tipico di cavalli operati di colica perché nel post

operatorio possono sviluppare laminiti: routine post-operatorio mettere i piedi nel ghiaccio

Il rialzo ai talloni dev’essere // alla base di appoggio ma prima deve deruotarla. Dare supporto palmare:

materiale da impronta dentale, pad di polistirolo, wooden shoe solo quando bisogna dare supporto alla

falange ruotata che non riusciamo a deruotare

Usare SOFT RIDE: scarpette con soletta morbida che dà sostegno al fettone e vengono usati spesso in cavalli

sotto anestesia così nel box di induzione evita di scivolare o farsi male o si evita di sferrarlo. Si possono

mettere anche in attesa del maniscalco per il trattamento

TERAPIA MEDICAtrattare la causa primaria, usare FANS che riduce solo il dolore ma non aiutano il

progredire della malattia (palliativi), se ad un cavallo viene dato il bute e il giorno dopo sta meglio è un

ottimo indice prognostico che in realtà la laminite è lieve e si risolve in poco.

Terapia della sindrome metabolica: dieta progressiva con pochi amidi, farmaco come ertugliflozin di recente

scoperta che ha dei buoni effetti e interviene sull’iperinsulinemia.

LAMINITE CRONICA trattamento meccanico con riallineamento del profilo dorsale della scatola cornea e

della punta della scatola cornea, abbassamento dei talloni graduale, punto di stacco e ferratura atraumatica

abbassare

DEROTAZIONE: atterraggio dei talloni al suolo e suola desfogliante nelle barre i talloni

seguendo la linea funzionale: la derotazione è più semplice

Atterraggio della punta con contrattura del flessore profondo e assenza della suola desfogliante cautela

nell’abbassare i talloni (poco e spesso ogni 3-4 settimane), se deruotiamo occorre mette

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
51 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/09 Clinica chirurgica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matyi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biomeccanica, podologia ed elementi di clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Gialletti Rodolfo.