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Cosa sono i tessuti meristematici e quali funzioni svolgono nelle piante?

I tessuti meristematici, chiamati anche embrionali, sono tessuti le cui cellule hanno mantenuto la capacità di dividersi per mitosi e originare nuove cellule nei vegetali. Questi tessuti sono dotati di crescita indefinita (meristemi apicali) e hanno la caratteristica della totipotenza, ovvero la capacità delle piante di generare qualsiasi altro tipo di cellula.

Dove si trovano i tessuti meristematici nelle piante?

I tessuti meristematici si trovano in posizioni precise all'interno delle piante. I meristemi primari sono presenti in tutte le piante e generano tessuti del corpo primario che poi andranno a formare fiori, frutti o radici. I meristemi secondari, invece, riguardano i tessuti embrionali non presenti in tutte le piante e compongono il rivestimento esterno, cioè la corteccia.

Quali tipi di fenomeni determinano i tessuti meristematici?

I tessuti meristematici determinano la crescita e lo sviluppo delle piante. Grazie alla loro capacità di divisione cellulare, permettono l'allungamento dei fusti e delle radici, la formazione di nuovi tessuti e organi, e la riparazione dei danni subiti dalla pianta.

più esterno è chiamato subero fellodermico (produce sughero) mentre il più interno è il felloderma.- Descrivi la distribuzione e la funzione dei tessuti che compongono la radice.

La radice è l’organo che mantiene ancorata al suolo la pianta, svolge numerose funzioni quali assorbimento dell’acqua, funzioni fotosintetiche, assorbimento dei nutrienti, disporre le foglie, trasporto di sostanze importanti; accumulo amido.

Si dividono: a fittone e omorriziche (=annuali).

I tessuti sono composti da meristemi primari, principalmente apicali.

- Quali sono i tratti biologici che legano una coltivazione a un territorio?

I tratti biologici sono quelli tipici di una coltivazione, e riguardano la territorialità, il clima, ambiente, suolo, l’aria e resilienza; Terroir, microrganismi.

Per esempio per il vitigno che la caratteristica del terroir che associa alla pianta le caratteristiche tipiche di un ambiente.

- Quali sono le funzioni del metabolismo

secondario vegetale e che esempi pratici si possono fare in termini gastronomici? Il metabolismo secondario vegetale regola i composti, non indispensabili per la vita della pianta, ma che regolano le relazioni con l'esterno. Essi sono stati applicati alla gastronomia ed hanno condizionato gli aspetti culturali e storici di un territorio e la loro azione varia a seconda dei dosaggi utilizzati. Per esempio per la pianta del te che a seconda del periodo di raccolta delle foglioline variano le tipologie di te prodotte, oltre che le sostanze presenti all'interno. - Descrivi con esempi pratici come le piante si adattano alle condizioni ambientali. Le piante si adattano alle condizioni esterne utilizzando i metaboliti secondari. Per esempio nel caso del guaranà che per sfuggire ai predatori si arrampica sugli alberi della foresta amazzonica; quando il frutto è maturo si spacca, la cui forma ricorda un occhio. Oppure nel caso dell'acero che ha ridotto il periodo disessuato o asessuato; i suoi tessuti sono composti da cellule eucariotiche vegetali con crescita indeterminata; hanno una grande capacità di adattamento all'ambiente in cui vivono. La riserva energetica è svolta principalmente attraverso l'amido, che si accumula nei tessuti di riserva come radici, tuberi o semi. I vegetali sono formati da tessuti embrionali e poi definitivi e sono organizzati con un sistema vascolare, che permette il trasporto della linfa, composta da acqua e sostanze nutritive, dalle radici alle foglie. Le principali differenze tra animali e vegetali sono: - Gli animali sono eterotrofi, cioè si nutrono di sostanze organiche prodotte da altri organismi, mentre i vegetali sono autotrofi, cioè sono in grado di produrre il proprio cibo attraverso la fotosintesi clorofilliana. - Gli animali si riproducono in modo sessuato, cioè attraverso la fusione di gameti maschili e femminili, mentre i vegetali possono riprodursi sia in modo sessuato che asessuato, cioè senza la fusione di gameti. - Gli animali hanno un sistema nervoso centralizzato, con un cervello e un sistema di organi sensoriali, che permette loro di percepire l'ambiente circostante e di rispondere agli stimoli. I vegetali, invece, non hanno un sistema nervoso centralizzato, ma sono in grado di percepire e rispondere agli stimoli ambientali attraverso meccanismi biochimici e fisici. - Gli animali hanno una crescita definita, cioè raggiungono una dimensione massima determinata dalla loro specie, mentre i vegetali hanno una crescita indeterminata, cioè possono continuare a crescere per tutta la loro vita. - Gli animali hanno una maggiore capacità di spostarsi e adattarsi all'ambiente circostante, mentre i vegetali sono più stazionari e si adattano all'ambiente attraverso meccanismi di crescita e sviluppo.

asessuato o sessuato, sono formati da cellule eucariotiche vegetali; sono sessili, si adattano all'ambiente circostante ed hanno crescita indefinita.

I vegetali sono sistemi altamente organizzati e fondati sull'interazione di sostanze chimiche basate sul carbonio.

La riserva energetica è data dall'amido contenuto in semi e radici.

I vegetali hanno diversi sistemi di protezione che agiscono insieme contro i microrganismi, essi non li uccidono ma li selezionano e dopodiché mettono in atto le difese.

Sono formati da un sistema nervoso decentralizzato, da tessuti meristematici e da altri che svolgono la fotosintesi; sono cellule eucariotiche con vacuolo, parete e plastidi.

Illustra in dettaglio che diverse ragioni e strategie collegano agro-biodiversità e biodiversità.

L'agro-biodiversità o biodiversità artificiale è quella data dall'uomo, infatti ne fanno parte tutti quei caratteri che vengono trattenuti per

comodità dall'uomo non della pianta; molto spesso è regolata dalle regole culturali di un determinato periodo storico. Le qualità artificiali sono in numero maggiore ed hanno bisogno dell'uomo per la sopravvivenza, senza di esso si estinguerebbero. La biodiversità si determina in base alle regole della selezione naturale a prescindere dalla presenza dell'uomo, comprendono tutte quelle caratteristiche che danno vantaggio alla sopravvivenza delle piante; se essa aumenta, aumenta la sopravvivenza dell'ambiente ed è dove l'uomo non interviene. Solitamente le varietà di piante selezionate naturalmente è in numero inferiore. - Descrivere il processo di trasporto dell'acqua dalle radici alle foglie. Le piante assumono acqua dalle radici ed essa deve raggiungere i vacuoli che si trovano nelle foglie. Esistono due diversi sistemi di trasporto di liquidi e di sostanze e sono chiamati xilema (trasporta acqua tramite)

pressione negativa). Lo xilema porta dal basso verso l'alto ed è composto da cellule morte lignificate.

Descrivere uno dei casi in cui la gestione delle azioni enzimatiche determina la creazione di alimenti particolari. Gli enzimi rompono la proteina in parti specifiche; per esempio per formare un formaggio a pasta molle/dura; per formaggi a pasta dura dobbiamo introdurre la caseina che andrà a rompere determinate proteine e a formare il formaggio.

Descrivi col maggior dettaglio possibile il processo dell'osmosi e la sua relazione con la vita cellulare (quando e dove lo si incontra, quali molecole e quali strutture sono coinvolte, che fenomeni determina). Il processo di osmosi avviene nelle membrane biologiche e varia a seconda della quantità di soluzione salina e acqua presente nelle cellule. Troviamo tre tipologie di ambiente differente: ambiente iso-osmotico, ambiente ipo-tonico e ambiente iper-tonico. Nel caso dell'ambiente iso-osmotico la

La concentrazione di sale e acqua è bilanciata e quindi la cellula rimane stabile senza variare il suo volume; in condizione ipo-tonica la cellula è idratata e gonfia in quanto troviamo una bassa concentrazione di sale e un'alta concentrazione di acqua. Infine in condizione iper-tonica la cellula è disidratata in quanto è maggiore la concentrazione di sale rispetto a quella dell'acqua.

Descrivi le principali caratteristiche biologiche, chimiche e di funzione di amido e cellulosa, con almeno un esempio delle conseguenze alimentari.

L'amido è un polisaccaride costituito da Amilosio e Amilopectina; l'Amilosio è un omo-polisaccaride che è formato da un legame 1,4-alfa e assorbe poca acqua, mentre l'Amilopectina è anch'esso un omo-polisaccaride che è formato da più unità di glucosio ed assorbe molta più acqua. Le funzioni dell'amido sono di riserva energetica.

negli organismi sessili in quanto è molto più semplice da sintetizzare. Viene accumulato nelle radici. Per esempio, cambia la tipologia di riso a seconda della quantità di Amilosio o Amilopectina. Se si ha un riso che assorbe poca acqua, quindi maggiore il contenuto di Amilosio, viene utilizzato per fare dei risi freddi in quanto tiene di più la cottura. Al contrario, se una tipologia di riso assorbe molto di più, contiene più Amilopectina e viene usato per i risotti. Per quanto riguarda la cellulosa, invece, è un polimero del glucosio con legami glicosidici che non può essere digerito dall'uomo, ma solo da alcune specie animali. È insolubile in acqua ed è chimicamente stabile. Si trova nelle piante e nei vegetali e compone la parete primaria della parete della cellula vegetale. La cellulosa è contenuta nei vegetali e assumendoli occupa il compito di fibra alimentare in quanto non è digerita dall'uomo ma.aiuta la flora intestinale.

Quali sono i principali fattori naturali che influenzano le caratteristiche organolettiche di una pianta?
I principali fattori naturali possono essere esogeni o endogeni; gli esogeni si possono dividere a loro volta in biotici (quelli vivi come gli insetti) o abiotici (senza vita come terra, suolo, aria...) mentre gli endogeni si dividono in genetici e non genetici.

Descrivi la variazione delle principali componenti di una cellula vegetale durante la differenziazione e il passaggio della fase meristematica a quella adulta.
I principali componenti di una cellula vegetale sono i vacuoli, citosol, citoscheletro ed hanno l'unione di parete e membrana cellulare, plastidi.
All'inizio si ha una cellula meristematica o embrionale in quanto esse continuano a generare e accrescere; essi si dividono in primari o secondari; i primari generano tessuti del corpo primario della pianta.
Dopodiché vengono generate le cellule definitive o adulte da una cellula meristematica.cioè dalla divisione di una cellula meristematica se ne hanno 2: una che rimane embrionale e una che si trasforma e diventa definitiva. Le cellule definitive sono prive di vacuolo, la parete è poco sviluppata e i plastidi non sono sviluppati; esse hanno piccole dimensioni. - Descrivere il processo di formazione dei plastidi, le funzioni che assolvono per la cellula e per la pianta e le caratteristiche principali delle sostanze in esso contenute. I plastidi sono strutture flessibili che cambiano in base alla luce; sono degli organelli con caratteristiche variabili e che svolgono diverse funzioni; hanno proprietà particolari e sono gli unici che possiedono un proprio DNA, hanno un alto grado di autonomia, compongono le cellule vegetali e svolgono funzioni plastiche. Essi si formano da un pro-plastidio. I ruoli che svolgono sono: metabolico, accumulano amido e di orientamento. Se ne sviluppano di diverse tipologie in base alla presenza/assenza di luce; in presenza di lucecontengono clorofilla, una sostanza fondamentale per la fotosintesi. I cloroplasti sono organelli presenti nelle cellule delle piante e degli organismi fotosintetici, responsabili della produzione di energia attraverso la conversione della luce solare in energia chimica. La clorofilla, grazie alla sua capacità di assorbire la luce, permette alle piante di sintetizzare zuccheri e ossigeno, fondamentali per la loro sopravvivenza. La colorazione verde dei cloroplasti è dovuta alla presenza di clorofilla, che assorbe la luce di colore rosso e blu e riflette quella verde. Questa caratteristica permette alle piante di apparire verdi agli occhi umani.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
54 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AriannaFA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Bruni Renato.