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4. ACCUMULO SOSTANZE DI RISERVA
Principalmente le tipologie di radici si differenziano per il tipo di pianta e sono due i tipi di apparato radicale delle piante:
- L'APPARATO RADICALE A FITTONE tipico delle dicotiledoni e delle gimnosperme è costituito da una radice principale, originata dall'accrescimento della radichetta, e da numerose radici laterali più piccole emergenti da quella principale. Normalmente a maturità le piante non mantengono la radice a fittone, ma sviluppano corte radici laterali dalle quali se ne diramano altre. Questa conformazione permette di scendere molto in profondità nel terreno per raggiungere acque sotterranee.
- L'APPARATO RADICALE FASCICOLATO tipico delle monocotiledoni è costituito da numerose radici delle stesse dimensioni che si originano dalla base del fusto e da radici laterali più piccole. È tipico degli apparati radicali che proteggono una radice embrionale di breve durata.
5. SINTESI ORMONI
Le radici non provengono da radici preesistenti, ma si originano dal fusto e per questo vengono dette avventizie. Le radici delle dicotiledoni e gimnosperme pervadono in profondità alla ricerca di acqua, mentre quelle delle monocotiledoni, rimanendo in superficie, sono adatte a raccogliere l'acqua piovana e sono indicate come copertura vegetale contro l'erosione del terreno.
Le radici caulinari vengono definite così poiché si originano dal fusto (caule) e sono tipiche delle monocotiledoni. Radici aeree o radici volanti si sviluppano al di fuori del terreno crescendo in altezza e non in profondità. Sono tipiche di piante cresciute in zone tropicali umide che non necessitano di prelevare l'acqua dal terreno, ma la assorbono dall'atmosfera. Sono tipiche quelle della famiglia delle orchidee.
Le prime, radici a contrafforte, sono tipiche di alberi delle foreste pluviali e servono da sostegno nel terreno poco profondo, spesso umido (esempio alberi di un ficus).
Le seconde invece sono le radici a pneumatofore delle mangrovie caratterizzate per assorbire l'ossigeno dall'ambiente interritori molto ricchi d'acqua. Sono tipiche di molte piante acquatiche. L'estremità di ogni radice è coperta da una CUFFIA RADICALE che è un rivestimento protettivo del delicato meristema apicale della radice (RAM). Durante l'accrescimento nel terreno, a causa dell'attrito con il terreno, alcune cellule parenchimatiche esterne sono staccate e vengono sostituite da nuove cellule derivanti dal meristema. Se la cuffia viene rimossa, la radice cresce disordinatamente fino a quando non si ricrea. Le cellule della cuffia secernono un liquido lubrificante composto da polisaccaridi, il MUCIGEL, che protegge l'apice dal disseccamento e riduce l'attrito con il suolo. I PELI RADICALI sono estensioni tubulari delle cellule epidermiche, localizzati nella zona di maturazione con continua ricrescita appena sopra l'apice.radicale in crescita. Aumentano la superficie di contatto con il suolo a vantaggio dell'assorbimento stabilendo una connessione con il terreno e assorbendo acqua e minerali.
ASSORBIMENTO E TRASPORTO DELL'ACQUA NELLA RADICE
Il trasporto dell'acqua nella radice è determinato da una conduttività RADIALE (dal suolo all'xilema attraverso l'epidermide e i peli) e da una ASSIALE (attraverso lo xilema verso l'alto).
VIA APOPLASTICA attraverso l'apparato radicale suolo-stele, l'acqua si muove attraverso qualsiasi spazio extracellulare ripieno d'acqua senza attraversare la membrana, per questo viene definita a bassa resistenza. Con il termine apoplasto ci si riferisce al sistema di pareti cellulari e spazi aerei intercellulari dei tessuti della pianta che hanno perso il citoplasma come idotti xilematici e le fibre. Il movimento dell'acqua attraverso la via apoplastica è bloccato dalle bande di Caspary dell'endodermide.
La banda di Caspary è costituita da strisce di parete cellulare impregnate con una sostanza idrofoba, simile alla cera, la suberina, che è una barriera efficace al movimento dell'acqua e dei soluti. Per questo motivo a livello delle bande di Caspary l'acqua deve optare per il passaggio attraverso la membrana.
VIA SIMPLASTICA: l'acqua si muove in un sistema collegato da cellula a cellula attraverso i plasmodesmi (canali citoplasmatici di collegamento) secondo il gradiente idrico. È considerata ad alta resistenza.
VIA TRASMEMBRANA: continui passaggi attraverso le membrane. L'acqua attraversa il doppio strato lipidico della membrana attraverso le acquaporine che sono canali specializzati.
RADICE DI DICOTILEDONE: La radice di una dicotiledone è rivestita da uno strato protettivo detto EPIDERMIDE. La CORTECCIA rappresenta la parte di maggior espansione e composta principalmente da cellule parenchimatiche con grandi spazi intercellulari che hanno la funzione
di aerare le radici e forniscono un percorso per l'assorbimento di acqua. Le radici normalmente non possiedono cellule collenchimatiche poiché il terreno stesso fa da sostegno, ma con l'invecchiamento ne possono contenere invece disclerenchimatiche.
La funzione principale della CORTECCIA è l'accumulo poiché contiene numerosi amiloplasti contenenti amido necessario alla ripresa vegetativa o in seguito a lesioni.
L'acqua e i sali minerali, superata l'epidermide, entrano nella corteccia della radice dove vengono trasportati. L'ENDODERMA regola l'assorbimento dei diversi tipi di minerali dal suolo e il loro trasporto a tutte le parti della pianta. Le sue cellule aderiscono fortemente l'una all'altra e ognuna di esse è delimitata dalla BANDA DI CASPARY ricoperta di suberina impermeabile.
L'acqua arrivata fino a questo momento può passare attraverso le bande per osmosi e attraverso le ACQUAPORINE che sono
proteine legate alla membrana che ne facilitano l'ingresso.
Al centro della radice di dicotiledone, si trova una STELE o CILINDRO CENTRALE ricco di tessuti vascolari. Appena sotto l'endoderma è presente uno strato di cellule detto PERICICLO che da origine alle radici secondarie o laterali. È costituito da cellule parenchimatiche che rimangono meristematiche.
Le RADICI LATERALI si generano quando le cellule del periciclo iniziano a dividersi. Questa deve attraversare diversi tessuti prima di arrivare nel suolo e possiede tutte le stesse caratteristiche della radice primaria dalla quale si origina. Il periciclo è anche coinvolto nella formazione dei MERISTEMI LATERALI responsabili delle crescite secondarie.
Lo XILEMA centrale è costituito da più estensioni dette RAMI XILEMATICI o ARCHE XILEMATICHE (protoxilema nella parte più esterna e con elementi di piccolo diametro e metaxilema all'interno con grosse trachee) e circondato dal FLOEMA.
Il floema tramite gli elementi del tubo cribroso trasporta gli zuccheri in soluzione e lo xilema, attraverso le tracheidi e gli elementi vasali, l'acqua ei minerali. La zona centrale delle dicotiledoni non possiede MIDOLLO. Le radici di MONOCOTILEDONE presentano all'interno del periciclo lo xilema e floema in FASCIA ALTERNATI separati e disposti intorno al midollo centrale composto da cellule parenchimatiche. Le monocotiledoni non presentano una crescita secondaria e quindi non possiedono il cambio cribro-legnoso. ACCRESCIMENTO SECONDARIO NELLA RADICE. Le dicotiledoni legnose e le gimnosperme mostrano una crescita primaria a livello dei meristemi apicali e una secondaria a livello di quelli laterali. Prima dell'inizio della crescita secondaria, il CAMBIO CRIBRO-LEGNOSO si trova tra xilema e floema primari. Il cambio si accresce verso l'esterno superando il periciclo che collegherà poi le zone del cambio separate in modo da far risultare una struttura unica.cambio continua adividersi producendo lo xilema secondario o legno all’interno e il floema secondario o cortecciainterna verso l’esterno. La radice aumenta il suo spessore e il cambio cribro legnoso viene spostatoin posizione più esterna.
L’epidermide, la corteccia, l’endoderma e il floema primario vengono gradualmente schiacciati.L’epidermide è sostituita dal PERIDERMA costituito dalle cellule del sughero e dalle cellule delcambio subero-fellodermico.
Per distinguere un’immagine al MO, la sezione di radice di dicotiledone ha al centro il midollo instruttura secondaria ed inoltre per distinguere l’immagine da un fusto, la radice presenta al centrodei piccoli triangoli che sono le arche xilematiche dello xilema primario che non vengono spostate.
NUTRIZIONE MINERALE l’ASSORBIMENTO riguarda il prelievo dal suolo da parte delle radicie l’ASSIMILAZIONE riguarda l’incorporazione degli elementi minerali nei composti
Il SUOLO è il sistema eterogeneo e complesso derivante da processi di alterazione meccanica, fisica e chimica. È lo strato superficiale e relativamente sottile della crosta terrestre che viene modificato dagli agenti atmosferici, vento, acqua e organismi. Gran parte degli organismi e soprattutto le piante traggono nutrimento dal suolo.
45% MATERIA INORGANICA + 5% MATERIA ORGANICA + 25% ACQUA + 25% ARIA
La tessitura del suolo è composta dalle diverse classi di materiali inorganici: GHIAIA e PIETRE (>2mm) non sono considerate particelle del suolo perché non influenzano le piante, SABBIA (0,02 a 2 mm), LIMO (0,002 a 0,02 mm) e ARGILLA (<0,002 mm).
Il suolo così è composto da diverse particelle che ne modificano le caratteristiche: la sabbia è drenante grazie ai numerosi spazi interparticellari, mentre l'argilla trattiene l'acqua per i suoi pochi pori (così come trattiene poca aria).
PROPRIETÀ COESIVE = forze
di crescita. Questo principio si applica anche ad altri ambiti, come ad esempio l'organizzazione di un team di lavoro, dove il miglioramento delle competenze di un singolo membro può portare a un miglioramento complessivo del gruppo. La legge del minimo è quindi un concetto fondamentale da tenere in considerazione quando si tratta di ottimizzare le risorse e massimizzare i risultati.nel fattore di crescita delle piante o dei raccolti. Per spie