LA CELLULA
La teoria cellulare si basa su tre affermazioni:
1) Le cellule sono le unità strutturali e funzionali di ogni organismo
2) Tutti gli organismi sono costituiti da cellule. Essi possono essere UNICELLULARI o PLURICELLULARI
3) Nuove cellule possono derivare solo da cellule preesistenti
Lo strumento che ci consente di osservare le cellule più piccole di 0,1 mm è di microscopio.
MICROSCOPIO OTTICO (LM = light microscope), la luce passa prima
attraverso il campione biologico e poi attraverso un sistema di lenti per
ingrandire le immagini. Risoluzione 0,2 micron. Ingrandimento anche fino
a 1000x. (microscopia campo chiaro, microscopia contrasto di fase,
microscopia a fluorescenza (epifluorescenza e confocale))
Parametri:
- INGRANDIMENTO
- RISOLUZIONE = nitidezza dell’immagine
- CONTRASTO = differenza di luminosità tra le aree chiare e
scure
→
Vantaggi si può utilizzare per vedere cellule vive
Per vedere più nel dettaglio le strutture cellulari, fu introdotto negli anni
’50 il MICROSCOPIO ELETTRONICO, che anziché utilizzare luce visibile,
indirizza un fascio di elettroni attraverso il campione. Immagini a risoluzione più fine. Risoluzione 2 nm.
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- MICROSCOPIO ELETTRONICO A SCANSIONE - SEM (Scanning electron microscope). Immagine
tridimensionale della superficie del campione. Viene utilizzato
per studi dettagliati della superficie di un campione.
- MICROSCOPIO ELETTRONICO ATRASMISSIONE - TEM
(Transmission electron microscope) Utilizzato per lo studio della
struttura interna delle cellule.
→
Vantaggi alta risoluzione dettagliata
→
Svantaggi i metodi di preparazione del campione uccidono le cellule e
possono creare artefatti
Una tecnica utile per lo studio e la funzione cellulare è il FRAZIONAMENTO
CELLULARE, che isola i principali organelli in base alla loro dimensione e
densità. Tutte le cellule condividono delle caratteristiche basilari:
- Presentano una struttura che la delimita e che funziona da
barriera (la MEMBRANA CITOPLASMATICA o membrana
cellulare), che consente lo scambio di ossigeno e nutrienti, nonché l’eliminazione di molecole di
scarto.
- All’interno di tutte le cellule è presente una
sostanza gelatinosa semifluida, costituita dal
70% di H O detta CITOPLASMA o CITOSOL nel
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quale sono sospesi i componenti subcellulari.
- Tutte le cellule contengono cromosomi, che
recano i geni sottoforma di DNA e ribosomi,
complessi che operano la sintesi proteica seguendo le istruzioni del messaggio codificato dal
gene.
- La differenza principale fra le cellule procariotiche e le cellule eucariotiche sta nella
localizzazione del DNA e nella presenza di organelli
LA MEMBRANA PLASMATICA
DOPPIO STRATO FOSFOLIPIDICO con i gruppi idrofobici rivolti all’interno e i gruppi idrofilici rivolti all’esterno
dove si associano con l’acqua. Nella matrice sono inglobate proteine con elevato potere idrofobico. Le
proteine possono essere associate a uno o due versanti della membrana immerse nel doppio strato
(proteine trasnmembrana). Catene di carboidrati associate a proteine o lipidi si trovano solo sul versante
esterno della membrana.
I PROCARIOTI => CURIOSITÀ
- Tutti gli esseri viventi hanno un rapporto molto stretto con i microorganismi.
- Più del 90% delle cellule del nostro corpo è rappresentato da batteri.
- I batteri presenti nell’intestino pesano circa 1 kg e un individuo adulto elimina in un anno una
quantità di batteri fecali pari al suo peso corporeo.
- Sono importanti nell’ecologia degli organismi viventi: alcuni raccolgono la luce attraverso la
fotosintesi, altri decompongono gli organismi morti e ne riciclano i componenti, altri causano
malattie… 12
- Organismi unicellulari di dimensioni ridotte (0,5-1 micron di diametro; 1-5 micron di lunghezza)
- Si suddividono in due regni Archea e Bacteria
- Composizione chimica: ACQUA per 80%, componenti INORGANICI (Na, K, Mg, Zn, Ca, Fe, P, S),
componenti ORGANICI (macromolecole e polimeri)
PROCARIOTI
PRINCIPALI MORFOLOGIE CELLULARI:
- BACILLI (forma a bastoncino)
- COCCHI (forma a sferica)
- SPIRILLI (spiraliformi)
- VIBRIONI (a forma di virgola)
- SPIROCHETE (a forma di spirale)
Tutti possono trovarsi come singola cellula o aggregati:
- DIPLOCOCCHI (aggregati di cocchi)
- STAFILOCOCCHI (gruppi di più cocchi disposti a grappolo)
- STREPTOCOCCHI (aggregati di più cocchi disposti a catena)
- STREPTOBACILLI (aggregati di bacilli disposti a catena)
I procarioti consistono in un citoplasma circondato da una MEMBRANA
PLASMATICA e sono incapsulate da una PARETE CELLULARE rigida con funzione di:
1) Regolazione della pressione osmotica
2) Protezione della membrana plasmatica dall’ambiente esterno
3) Regolazione dell’ingresso delle varie sostanze
La parete è costituita da PEPTIDOGLICANI (matrice di carboidrati interconnessi da polipeptidi). La parete è
bersaglio di molti antibiotici (penicilline e cefalosporine) che ne inibiscono la sintesi e quindi impediscono la
crescita batterica. Il DNA non è racchiuso da membrana ed è concentrato in una regione detta NUCLEOIDE,
il cromosoma è un unico filamento con struttura circolare. Il cromosoma batterico è il depositario
dell’informazione genetica. Possono esserci PLASMIDI costituiti da DNA a struttura circolare di dimensioni
minori rispetto al cromosoma batterico, dotati
di autonomia replicativa, non essenziale per la
sopravvivenza della cellula, ma codificanti geni
che rendono migliore la vita del batterio ad
esempio geni che sono in grado di
condizionare l’azione patogena del batterio.
Sono presenti ribosomi per la sintesi proteica.
Non hanno compartimenti interni (organelli
avvolti da membrana). Alcuni batteri hanno la
CAPSULA, o GLICOCALICE = strato mucoso di
struttura non compatta, di natura glicosidica, che aumenta la loro invasività. La presenza di capsula è
riconducibile a fattori genetici e ambientali. Funzione della capsula:
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- Evita l’essicamento (gli zuccheri che la compongono sono idrofili e quindi trattengono l’acqua
- Favorisce l’adesione cellula-cellula
- Riserva (contiene polisaccaridi in caso di necessità)
- Virulenza (elusione dei meccanismi di difesa dell’ospite)
Possono muoversi grazie ai flagelli. I flagelli sono appendici cellulari lunghe e
sottili, libere ad una estremità, solitamente di forma elicoidale, deputati al
movimento cellulare. Sono formati da una proteina che li compone nella loro
interezza: la FLAGELLINA. Presenza di PILI, che dal punto di vista strutturale
sono simili ai flagelli, ma non sono coinvolti nel movimento cellulare. Sono
formati di proteine. Non tutti sono dotati di pili. La funzione del pilo non è del
tutto chiara: sembrano responsabile della capacità del microorganismo di
aderire alle superfici o formare pellicole sulla superficie di sostanze liquide.
RIPRODUZIONE NEI BATTERI
La riproduzione è ASSESUATA ed avviene spesso per un processo di SCISSIONE BINARIA (divisione di una
cellula in due cellule figlie identiche, che possono nuovamente dividersi e generare una popolazione di
cellule identiche (1 clone) in tempi rapidi molto rapidi. Alcuni batteri si riproducono ogni 20-40 min. (da una
singola cellula dopo 15 h si possono ottenere circa 1 miliardo di nuove cellule, formanti colonie visibili ad
occhio nudo. Altre modalità di riproduzione sono la GEMMAZIONE e la FRAMMENTAZIONE.
TRASFERIMENTO DI MATERIALE GENETICO
È possibile un trasferimento genetico ORIZZONTALE, tra cellule che non sono discendenti una dall’altra e
con diversi meccanismi: →
1) TRASFORMAZIONE (acquisizione di DNA esogeno) Consiste nel cambiamento delle
caratteristiche di una cellula mediante inserimento di uno o più geni provenienti da un’altra cellula.
Ad esempio un batterio muore rilascia DNA che viene captato da un altro batterio e lo incorpora nel
proprio cromosoma o lo mantiene sotto forma di plasmide. Per
TRASFORMAZIONE BATTERICA si intende l’assunzione di
materiale genetico (DNA), dall’ambiente circostante (PLASMIDI)
da parte di cellule «COMPETENTI» (cioè in grado di riceverlo). La
competenza di un batterio indica la sua capacità di ricevere DNA
esogene. Può essere naturale o indotta chimicamente. PLASMIDI: elementi extracromosomici, DNA
circolare a doppia elica, in grado di replicarsi autonomamente. Possono essere presenti in forma
libera nel citoplasma o integrarsi nel genoma. Producono fattori di virulenza come tossine.
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2) TRASDUZIONE (trasferimento di acido nucleico (DNA o RNA) da un virus detto batteriofago a un
batterio):
➢ Il batteriofago o virus aderisce a una cellula batterica
➢ Il batteriofago inietta il suo genoma nel citoplasma del batterio
infettato
➢ Incorporazione del DNA del batteriofago in quello batterico e
formazione di nuovi virus che contengono sia materiale
genetico infettante (virus) che quello proveniente dal genoma
batterico. →
3) CONIUGAZIONE (trasferimento di materiale genetico tra due batteri) Due batteri entrano in
contatto diretto attraverso i pili del batterio donatore. Il pilo è prodotto da batteri che contengono
un plasmide che codifica per il fattore F. Il pilo è un sottile ponte citoplasmatico definito ponte di
coniugazione nel quale è introdotto dal batterio F+ il proprio DNA neoreplicato. Il contatto è di
solito breve e non permette il trasferimento di tutto il cromosoma, ma solo di parti di esso.
Attraverso questo processo i batteri possono scambiarsi geni che offrono resistenza a particolari
condizioni avverse, ad esempio agli antibiotici.
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CITOPLASMA
Il CITOPLASMA è la parte interna della cellula. È una sostanza gelatinosa costituita da acqua, da
macromolecole, da strutture non dotate di membrana e da compartimenti delimitati da membrana detti
ORGANELLI.
- strutture NON delimitate da membrana:
▪ Ribosomi
▪ Citoscheletro
▪ Matrice extracellulare
- strutture delimitate da membrana:
▪ Nucleo
▪ Mitocondri
▪ Reticolo endoplasmatico
▪ Apparato del Golgi
▪ Lisosoma
▪ Cloroplasti (nelle cellule vegetali)
NUCLEO
- Organo «direttivo» della cellula;
- Ha mediamente diametro di 5 micron e rappresenta l’organello di
dimensioni > nella cellula;
- L’INVOLUCRO NUCLEARE delimita il contenuto del nucleo
separandolo dal citosol ed è costituito da una doppia membrana
perforata da struttura a forma di poro (COMPLESSO DEL PORO),
che regola l’ingresso e la fuoriuscita di proteine e RNA;
- presenza nel nucleo di una struttura detta NUCLEOLO, dove viene sintetizzato un particolare RNA
detto rRNA (RNA ribosomale). I nucleoli hanno un ruolo anche nel controllo
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