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REGOLE DI CHARGAFF
1. Esiste un rapporto 1:1 tra basi puriniche (A+G) e pirimidiniche (T+C) contenute DNA di
una cellula.
2. La % di adenina = % timina e la %guanina = %citosina
La replicazione del DNA è semiconservativa, cioè la molecola di DNA madre si apre come una
cerniera e ciascuno dei due filamenti funge da stampi per gli altri due filamenti complementari.
Ognuna delle due molecole figlie di DNA è costituito da un filamento del DNA parentale (conservato) e
un filamento sintetizzato ex novo.
In questo processo una volta che i due filamenti del DNA sono stati separati chi impedisce che questi
si riavvolgano? Le PROTEINE che legano il DNA a singolo filamento.
Inoltre, la DNA POLIMERASI è importante perché aggiunge nuovi nucleotidi alla catena in crescita e nel
caso nota che c’è un errore, inverte la sua direzione rimuovendo i nucleotidi fino al punto del
nucleotide sbagliato.
PROCARIOTI: vi è un unico punto di origine della duplicazione e avviene nel citoplasma
EUCARIOTI: la replicazione avviene nel nucleo e ci sono diversi punti di origine in ogni cromosoma.
Il processo avviene in due momenti:
INIZIO: abbiamo una proteina iniziatrice.
La elicasi rompe legami a idrogeno che mantengono unite le due emieliche quindi è
responsabile della separazione dei filamenti di DNA durante la replicazione del DNA
ALLUNGAMENTO: consiste nell’aggiunta progressiva di nucleotidi trifosfati complementari a quelli
presenti nei due filamenti stampo di DNA.
- Ruolo dei primer di RNA funge da innesco per l’enzima DNA POLIMERASI
à
• FRAMMENTI DI OKAZAKI sono piccoli frammenti di DNA sintetizzati dalla polimerasi
à
durante la replicazione del filamento lento della coppia elica
DAI GENI ALLE PROTEINE. Come un gene formato da 4 nucleotidi può dar luogo ad una catena
polipeptidica?
Il messaggio contenuto in un gene viene copiato sottoforma di mRNA nel nucleo durante il
processo di trascrizione. L’mRNA si trasferisce poi dal nucleo al citoplasma dove il messaggio
che trasporta viene usato per sintetizzare una proteina (traduzione).
Tre tipi di RNA
1. RNA MESSAGGERO (mRNA) trasporta l’informazione genetica dal DNA al citoplasma
2. RNA ribosomiale (rRNA) è un elemento costitutivo dei ribosomi
3. RNA di trasporto (tRNA) trasporta gli amminoacidi nel citoplasma ai ribosomi durante
la sintesi proteica e serve per tradurre l’informazione contenuto nella sequenza di
nucleotidi dell’mRNA in una sequenza di amminoacidi.
Nella trascrizione è importante l’enzima RNA POLIMERASI.
La trascrizione avviene in direzione 5’à3’.
PRODUCE una molecola di RNA.
Mentre nei procarioti l’mRNA viene tradotto subito dopo la sua formazione e la trascrizione
avviene nel citoplasma. Negli eucarioti invece il trascritto primario (pre mRNA o RNA
messaggero immaturo) deve subire una serie di modifiche prima di essere tradotto in
proteine. Questo processo è chiamato MATURAZIONE O SPLICING e avviene nel nucleo.
Negli eucarioti la trascrizione avviene nel nucleo e la traduzione nel citoplasma.
Durante la maturazione possono essere eliminati anche alcuni esoni dando così origine a
proteine diaerenti SPLICING ALTERNATIVO (le cellule producono versioni diverse di una
à
proteina con un unico gene).
Solo dopo l’aggiunta di cappuccio e coda l’mRNA può passare attraverso i pori dell’involucro
nucleare.
Codice genetico è basato su triplette di nucleotidi dette CODONI suaicienti per codificare 20
amminoacidi. Il codice genetico:
- Contiene un segnale di inizioà codone AUG che codifica per l’amminoacido
METONINIA
- Contiene segnali di fine lettura rappresentati da 3 codoni di STOP (o codoni non
à
senso)
- Non è ambiguo un dato codone specifica sempre un dato amminoacido (es. AUU
à
codifica sempre isoleucina)
- È ridondante o degenerato quasi tutti gli amminoacidi sono codificati da più di un
à
codone (es. l’isoleucina è codificata da AUU, AUC, AUA)
- È universale
RNA POLIMERASI enzima responsabile della sintesi dell’RNA durante la trascrizione
à
RNA POLIMERASI che legge il DNA e crea una copia in forma di mRNA, che esce dal nucleo
e va nel citoplasma. Qui i ribosomi leggono l’mRNA tre lettere alla volta (codoni) che
dicono al ribosoma quanti amminoacidi aggiungere. I tRNA portano i giusti amminoacidi al
ribosoma che mette insieme gli amminoacidi e forma la catena di amminoacidi nella
proteina.
LA FUNZIONE DELL’ACETILAZIONE DEGLI ISTONI NELLA REGOLAZIONE DELL’ESPRESSIONE
GENICA promuove la trascrizione
à processo in cui viene sintetizzata una proteina sulla base
delle informazioni contenute nell’mRNA. Nella traduzione delle proteine il codice genetico è
lo stesso nei procarioti e negli eucarioti.
Il processo di traduzione avviene in direzione 5’à 3’ nel citoplasma sui ribosomi e si
svolge in 3 fasi:
- INIZIO
- ALLUNGAMENTO
FASE DI ALLUNGAMENTO DELLA TRADUZIONE DELLE PROTEINEà gli amminoacidi vengono
aggiunti uno alla volta alla catena polipeptidica in crescita
- TERMINAZIONE
Sul codone stop si lega un fattore di rilascio che favorisce il distacco
della catena polipeptidica e la separazione delle subunità del ribosoma.
POLISOMI nel contesto della traduzione delle proteine sono gruppi di ribosomi che
traducono simultaneamente una singola molecola di mRNA.
I POLISOMI nella regolazione dell’espressione genica modulano l’eRicienza della
traslazionale dell’mRNA
TRADUZIONE DELLE PROTEINE NEI PROCARIOTI comporta il legame della subunità
à
ribosomiale piccola all’mRNA
La sintesi proteica degli amminoacidi procede da N-terminale a C-
terminale.
Riassumiamo le fasi della sintesi proteica.
1. Sul gene che deve essere espresso in un determinato momento, in
particolare sulla sequenza TATA box del promotore, si posizione la RNA
polimerasi e i diversi fattori di trascrizione.
2. Si apre la bolla di trascrizione e inizia il processo di formazione dell'mRNA.
3. La RNA polimerasi aggiunge nucleotidi di RNA al filamento stampo del DNA
in direzione 5' 3'.
→
4. Man mano che si forma, il filamento di mRNA si stacca dal DNA stampo.
5. Nel sito di terminazione la RNA polimerasi termina la polimerizzazione e si
richiude la bolla.
6. Il filamento di mRNA, eventualmente modificato, si porta nel citoplasma.
7. La traduzione inizia con la formazione del complesso d'inizio, costituito da
mRNA, subunità minore del ribosoma e tRNA con la metionina, posto in
corrispondenza del codone d'inizio AUG.
8. Si aggiunge la subunità maggiore del ribosoma e il primo tRNA si trova nel
sito P.
9. Nel sito A arriva un secondo tRNA con l'amminoacido corrispondente al
secondo codone.
10. Si forma il legame peptidico tra i due amminoacidi.
11. Il ribosoma avanza di una tripletta e il secondo tRNA con il polipeptide
si trova in P, mentre il primo passa in E ed esce.
12. Nel sito A, vuoto, giunge un terzo tRNA e si ripetono le fasi
precedenti, allungando la catena polipeptidica.
13. Quando il ribosoma incontra un codone stop, si interrompe l'aggiunta
di amminoacidi e un fattore di rilascio contribuisce al distacco del
polipeptide e del ribosoma.
TRADUZIONE DI PROTEINE NEI MITOCONDRI i mitocondri utilizzano un codice genetico
à
diverso da quello del resto della cellula
Gli a-amminoacidi sono chiamati così in quanto formando le proteine il gruppo amminico
à
e carbossilico sono legati al carbonio a
RIBOSOMI particelle cellulare sede della traduzione
à
Ruolo dei ribosomi nella traduzione delle proteine FORMARE LEGAMI PEPTIDICI TRA GLI
à
AMMINOACIDI
Sintesi e assemblaggio dei ribosomià NUCLEOLO
COSA AVVIENE SUI RIBOSOMIà la sequenza di nucleotidi di un RNA messaggero viene
tradotto in una specifica sequenza di amminoacidi
4. PROTEINE
Le proteine sono polimere biologiche risultanti dall'unione di 20 diversi amminoacidi uniti tra
loro dal legame peptidico a formare catene. Dei 20 aminoacidi che compongono le proteine 9
non possono essere sintetizzati ragion per cui vengono chiamati aminoacidi essenziali e
dobbiamo introdurli nel nostro organismo attraverso l'alimentazione. Le proteine vengono
sintetizzate direttamente dal DNA e possono avere una funzione strutturale oppure una
funzione catalitica, infatti, gli enzimi sono proprio delle proteine.
STRUTTURA PRIMARIAà la sequenza degli amminoacidi che la costituiscono
o STRUTTURA SECONDARIA conformazione della catena polipeptidica in regioni ad
à
o alfa-elica o a foglietto beta
STRUTTURA TERZIARIAàstruttura tridimensionale originata dal ripiegamento su sé
o stessa della secondaria
STRUTTURA QUATERNARIAà una proteina formata da due o più catene polipeptidiche
o associate
AMMINOACIDI ESSENZIALI: fenilalanina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, treonina,
triptofano, valina, istidina
La catena laterale degli amminoacidi può essere lateralmente carica.
Tipi di proteine:
- PEPSINA proteina con funzione enzimatica
à
- PROTEINE CONIUGATE quando contengono un gruppo prostetico
à
- PROTEINE TRONCHE generano una mutazione ‘non sense’
à
- COLLAGENE proteina abbondante nelle ossa, nelle cartilagini e nei tessuti
à
connettivi (quindi serve a mantenere la pelle soda ed elastica/ contribuisce a
mantenere le articolazioni sane/ contribuisce al funzionamento delle cellule che
producono cartilagine)
- REPRESSOREà proteina che controlla la trascrizione codificata da un gene regolatore
- FATTORI DI TRASCRIZIONEà proteine che si legano al DNA e regolano l’espressione
genica negli eucarioti
- COESINA proteina responsabile della separazione accurata dei cromatidi fratelli
à
durante la mitosi
- PROTEINA G ATTIVA non è composta da 4 unità
à
ENZIMI catalizzatori biologici, ovvero aumentano la velocità della reazione ma senza
à
consumarsi e parteciparvi eaettivamente. Le sostanze che si legano agli enzimi sono detti
SUBSTRATI. Il substrato si lega all’enzima in un punto preciso che chiamiamo SITO ATTIVO
formando il cosiddetto complesso ENZIMA-SUBSTRATO. Ogni enzima è altamente specifico
quindi possono catalizzare una sola reazione. I nomi degli enzimi terminano solitamente in
-ASI. L'attività di un enzima risente di variazioni dei parametri ambientali come PH e
temperatura che possono modificare la velocità dei processi metabolici catalizzati.
REGOLAZIONE DELL’ATTIVITA’ ENZIMATICA
Regolazione del metabolismo: rapido adattamento delle attività e